''Vedevo un percorso, vedevo una via, vedevo me, vedevo il nero, vedevo il vuoto, le ombre, non vedevo più me, non vedevo più il percorso, non vedevo più la via, ho avuto una scossa, mi tirano da un braccio, è tutto confuso, ci vedo di nuovo, vedo molto meglio, percorro la strada.''

Chi sono i Vagabondi della Nebbia?
I paria del nuovo mondo. Un mondo completamente avvolto dalla nebbia e sconvolto dall'anarchia e dalla violenza.
Vagano da un villaggio all'altro alla ricerca di cibo e accoglienza ma non si fermano mai per più di pochi giorni nello stesso posto.
Non certo perché non vogliono loro, ovvio. Sono gli altri che non vogliono i Vagabondi.
E voi...

Qualche verso dedicato a chi è ancora alla ricerca nella notte...

Questa è una song fic, la prima fanfiction che ho scritto...non ha spoiler degli ultimi libri, è stata scritta dopo aver letto "Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban"

Valeri Kovac, il vampiro più orgoglioso sulla faccia della Terra, e Jasha Morozov, il più bastardo, si incontrano di nuovo in Russia, in occasione di una Cerimonia di iniziazione alla società dei vampiri. Questa volta la loro relazione potrebbe andare meglio. Jasha potrebbe cedere e lasciare la moglie che non ama per tornare con Valeri. Lui potrebbe accettare la posizione di amante pur di stare con Jasha. Ma il loro orgoglio glielo permetterà?

Vagando

Azioni incompatibili.

Finalmente scrivo una FF, mentre sto scrivendo un'altra FF con altri amici perché è veramente dura scrivere una FF sulla... Spoiler!
Non spoilero niente sull'altra FF, intanto godetevi questa che parla dei Ricordi di un personaggio con una controparte.
Vabbè, godetevi la FF e Buona lettura!

La tematica del testo, è la solitudine e il dolore che si prova.
Sia all'inizio, che alla fine, si capisce che il protagonista soffre sia se sta a lavoro, che se sta fuori, ormai vede la sofferenza dentro tutti quanti, e non riesce a pensare ad altro.

Lei lo ripeteva a oltranza, che tra loro non fosse possibile.
Ma lui era sempre stato sordo alle suppliche.
e correvano sudati
senza fermarsi
e baciavano disperati
senza pentirsi

'Vi scrivo dalla mia notte; a voi evocare le stelle.'
- Louise Michel

Quando la tua mancanza si faceva sentire in maniera così pressante da farmi mancare il primo respiro al risveglio

'Il mio vecchio affittuario mi ha scritto ieri, e a quanto sembra devo andare a prendere le mie cose o le getterà in un cassonetto.'
'In un che cosa?' chiese Todd, sedendosi pesantemente sul divano.
*
Dirk e Todd vanno a Londra.

pulsazioni stellari..vagiti di bambini