Non lo capirete mai, ma così mi ferite.

Harry Styles, una parola , mille emozioni

Questa storia parla di un avventura, di moltissimi sentimenti incrociati, di amore, di paura , e di tanto altro. V farò entrare in un mondo incantato dove vedrete ascolterete, leggerete cose immaginabili.

[Sono Crazy ouo]
Avendo avuto problemi con il vecchio accaunt ho deciso di trasferire la raccolta qui.
Le regole sono le stesse.
Voi mi fornite coppia [Het, Yaoi, Yuri e Crack Pairing] e Prompt [Ad esempio: Fiore], io scrivo

1 Goku e Kiki:"Come ti chiami?" Fece lei, facendolo fermare sul posto. "Goku " Sorrise raggiante.
2 Bra e Pan:"Un po' come la storia del principe azzurro...creata per illudere le bambine che non sanno cosa sia l'amore..." Affermò Pan, più a sè stessa che a Bra.
3 Goku e Kiki:Gli occhi neri cominciarono a pizzicare, sentiva i lati degli occhi umidi, così come le guance. Affondò il viso nei capelli corvini di lei, consapevole di star piangendo.
4 Goten e Bra: ''Forse perchè mi piace sua figlia e lei non lo capisce.'' Sbuffò il moro, guardando Bra arrossire.
5 Gohan e Videl:"S-sorpesa!" Esclamò lei poco convinta agitando le mani nervosamente.
6 Vegeta e Bulma:''Sei carino quando arrossisci''
7 Crilin e C18;"Ti amo" Aggiunse prima che l'oscurità avvolgesse ogni cosa"
8 Trunks e Marron:"Hai detto che la ami!" Esclamò Marron puntandogli un dito contro. "Io amo chi?" Chiese di rimando lui arricciando il naso. 
9 Ub e Pan:"Io non sono fragile!" Esclamò, gonfiando le guance arrossate per l'imbarazzo.
10 Trunks e Goten:Ma il bacio tra Trunks e Goten sarebbe diventato leggenda.
Buona lettura! ^^

all'improvviso sentii un rumore. Mi alzai di scatto pronta a correre ma erano Arianna e Adam.
Ero felicissima!
gli corsi incontro e tra me e me dissi:
-Sorriso smagliante? Sto arrivando!

Quest’amore è folle, sconsiderato, platonico, distante... sbagliato.
Quest’amore è capace di farmi toccare le nuvole dell'Eden per poi farmi precipitare nell'Ade.
Questo amore raccontato dal mio sguardo, con le mie emozioni e il mio dolore.
Racconto di un sogno nato su un molo, lì ho incontrato l'Amore, ho danzato e cantato con lui. Ho riso e scherzato, giocato e pianto.
Sul quel molo ho vissuto l'Amore, e mi sono persa nel suo sguardo.
Annegare non è mai stato un dolore così piacevole.
(Scritta dopo aver guardato il video You & I)

Erano passati giorni, o forse mesi da quando il più grande Mago di tutti i tempi era stato /costretto/ a dire addio al suo Re, da quel giorno perse il senso del tempo, classificando ogni giornata uguale a quella indietro e a quella che sarebbe venuta dopo, erano tutte tremendamente /vuote/ a causa della sua assenza.
Era tornato a Camelot solamente per ridare il sigillo reale che gli era stato affidato, ma ormai quello non era più il suo posto, e non l'avrebbe più riconosciuto come tale.
Quell'immenso palazzo risultava ora freddo e solitario, così com'era diventato il cuore del moro.

Papà pensava solo a combattere.
Mamma pensava solo a papà.
Teddy Lupin sulla tomba dei suoi genitori, si rivolge a loro.

Credo di avere l’esperienza dalla mia nel sostenere che c’è una ragione precisissima se si dice “lieto fine”, anziché “lieto nuovo inizio”, “lieto intermezzo” o chessò io.
Non tutti facciamo parte di una storia, non sempre almeno. Il piu’ delle volte siamo già abbastanza fortunati se riusciamo a ricavare una storia decente dal caos di volti, giorni e imprevisti a cui prendiamo parte ogni giorno, volenti o nolenti. Figuriamoci trarne un lieto fine.
Eppure succede. Succede che una come me sopravviva al Flagello e alla falcidia della sua famiglia per trovare finalmente la pace al fianco di un eretico sfuggito al Circolo, ai Custodi Grigi e, per un breve periodo, a se stesso.
“E poi?”.
[...]
Credo di avere l’esperienza dalla mia nel sostenere che ci sono pagine che è bene che non esistano e altre che non dovrebbero esistere ma che leggiamo lo stesso. Solitamente con grande entusiasmo e incoscienza.

Girovagando,durante il pomeriggio,nel centro della mia città preferita passai per puro caso davanti alla vetrina di una libreria.Mi attirò un libro in particolare,ed essendo,una grande appassionata della lettura non potei non entrarci.Ciò che mi colpii fu un libro intitolato”Le Case Maledette”e decisi di acquistarlo subito.Generalmente,l’horror e il macabro,non rientravano fra i miei generi di lettura preferiti,ma,in quel preciso momento stavo attraversando un periodo della mia vita particolarmente cupo e triste.Entrambi i miei genitori erano deceduti in un incidente stradale nei mesi precedenti,così,avevo deciso di recarmi a trovare la mia adorata nonna nella capitale inglese.D’altronde,avevo,un bisogno immenso di trascorrere qualche tempo in qualsiasi posto del globo che non fosse stato,Firenze,la mia città natale e soprattutto Volterra poco distante dal capoluogo toscano che mi provocò il dolore più grande della mia vita.

Applausi, urla, delirio. Luci spente. «È l'Iwatobi strip club, gente. Tutti quo, tutto per voi!»

Crescere senza un padre e senza una madre è brutto molto brutto sopratutto se tuo padre e morto e tua madre ti ha abbandonata ed è scappata senza neanche dire ciao.

Una serata, un gruppo di amici, l’inizio di un racconto che mai porterò a compimento.