Sangue, vedo tanto sangue... E'...è il mio sangue?

Ciao, ecco la mia prima fanfiction drammatica, l'ho scritta in seguito a un sogno. Spero che vi piacia. Come al solito lasciate un commentino, perchè mi fanno sempre piacere. Un salutone a tutti!

Quella festa di carnevale è stata un po' più speciale.

Inserire accenno alla trama della storia (breve riassunto o anticipazione) e/o citazione dal testo. No linguaggio SMS, No tutto maiuscolo, No Spoiler! NON C'E' BISOGNO DELL'HTML PER ANDARE A CAPO IN QUESTA INTRODUZIONE.

✖ 2690 parole — Autoerotismo, Violenza, Delirio — Sperimentale? ✖
In un dialogo serrato, le tre coscienze della donna si mescolano in una sola volontà.
Un gesto estremo, un amore che si fa eterno, una fine gloriosa per un’eroina tragica.
Dal testo:
«Si accarezza il viso con la mano. Gesto istintivo ― puerile! ― in cerca di protezione, voleva che quella mano fosse di un altro, la sua, ma quella non gli appartiene più, Lui l’ha usata per giocare, ora l’ha persa.
La destra passa dalla guancia alle labbra, premendo con sempre maggiore intensità, si sporca e sbava tutto il rossetto attorno alla bocca. Nello strisciare verso il collo si inumidisce di saliva calda, ultimo suo residuo. »
✖ 4^ posto al contest "Asylum" indetto sul forum di EFP da Haykaleen ✖

Adoro i ragni, mi affascinano. Questa storia che parla di una di loro, che considero mediocre per forma ma significativa per contenuto, l'ho scritta senza avere l'intenzione di pubblicarla. Eppure, eccomi qui. Ditemi se avrei fatto meglio a lasciarla dov'era, nell'oblìo.

Tu. Tu non sai nulla di me. Non sai chi sono, o come mi chiamo. Come non sai il motivo per il quale mi trovo in questo dannato posto, in mezzo al nulla. Non lo sai e forse puoi reputarti fortunato.

Carrietta Sherman, née Crowley-Barnett, aveva diciassette anni, una massa di lucidi capelli neri, ed era vedova. La qual cosa non era, di per sè, poi tanto eccezionale.

È sempre difficile immaginare una Oscar sopravvissuta alla rivoluzione francese senza André. Alle volte si cerca solo di comprendere i sentimenti. Noi che a volte abbiamo sperimentato la perdita di chi abbiamo amato, ci mettiamo nei suoi panni e magari le attribuiamo parole e sentimenti che sono i nostri. In questo senso, facciamo di Oscar quasi una sorella nel dolore. Oppure pensiamo a quando, pur non avendo vissuto quel dolore in prima persona, lo abbiamo condiviso con chi, magari nel corso di una sola notte ha cercato di rappresentarcelo, di farci capire perché il presente è il futuro appaino sbiaditi e privi di promesse. Vedovanza è un possibile sequel a “Normandia” eppure è una storia che può godere di vita propria, tanto che non me la sono sentita di usarla come capitolo finale di quella “long”. Torna Fabian Dominic Vichy un tempo Marchese de Jenisse, poi divenuto un borghese, che incontra nuovamente Oscar in Normandia, dopo gli anni turbolenti della Rivoluzione Francese. E, ancora una volta, Oscar si trova ad ammettere che talvolta i sentimenti e gli eventi accomunano le persone più di quanto si potrebbe immaginare, anche se avvicinarsi resta comunque difficile e talora perfino impossibile.

I genitori di Giulietta le impongono in malo modo il matrimonio con il conte Paride, e la sua balia,da sempre dalla sua parte, questa volta non la aiuta.
*Giulietta's Pov*

"Vedrai alberi
da foglie morte nascere
Vedrai stelle spegnersi,
Vedrai gli anni passare,
come gocce cadute
da un lavandino guasto"

Fu distratto dalle sue riflessioni quando notò che la porta era socchiusa e che, da dentro la stanza, proveniva un pianto; spinse piano l’uscio e la luce delle scale illuminò una piccola figura, rannicchiata sul pavimento, che si girò di scatto, con gli occhi rossi dal pianto e le guance rigate di lacrime.
Vorrei precisare che Sirius e Ginny non fanno coppia e non combinano assolutamente niente. Si scambiano solo un po' di "battute" come amici ...

C’era una musica diversa nei loro corpi, ne erano consapevoli mentre le loro mani si cercavano timidamente, di nascosto, nell’aria ancora frizzante di un’alba di fine marzo vibrano così tante parole non dette da poter riempire cento pagine.
Così tante domande da non sapere quando e come riceveranno risposta.
Nel silenzio di quello spazio ancora vuoto, i lampioni iniziavano a spegnersi uno ad uno, il cielo a tingersi di sfumature rosate, i camion della nettezza urbana che iniziano il loro giro, le prime, pigre macchine viaggiano a velocità sostenuta su strade ancora quasi del tutto sgombre.
Devono restare professionali, si dicono, e quella serata è solo un caso, un unicum, si sono ritrovati a passeggiare insieme per sbaglio, per puro caso, non lo avevano certo programmato.
Quel che programmano, invece, sono le uscite successive.

missing moment prima della partenza del trio.