Eravamo in casa,soli, e senza qualcosa da fare..8 ragazzi completamente annoiati.
-Potremmo … preparare la cena?- propose liam, continuando a guardare il computer.
-No, troppo palloso- rispose tiffany.
-Oh,ho trovato!- continuò liam.
Spense il pc, si alzò dalla poltrona su cui era seduto e andò in cucina; uscì qualche minuto dopo con una bottiglia in mano, e si sedette a terra,e noi lo imitammo sedendoci in cerchio.
-Inizio io- disse zayn prendendo la bottiglia.
La poggiò sul pavimento e la fece girare; La bottiglia si fermò nella direzione di jessica.
-Verità o penitenza?- chiese zayn.

"Forse sono uno stupido e questo, ormai, lo posso ammettere. E’ vero; ora sono un corrotto della carne, della passione e del sesso."
Un Harry che vive esperienze diverse, un Harry diverso da quel che conosciamo. Di certo, non lo stesso Harry.

Un gioco infantile... o forse no?

Mirajane organizza un gioco con i compagni di gilda. Siamo a Fairy Tail, quindi succede il caos.
[Gruvia, Fraxus, Ronerva, Stingyu, Lyredy, accenno a coppie minori]

Non le ho mai chiesto perché lo facesse, ma credo di averlo sempre saputo. Era implicito nel modo in cui mi guardava. Era implicito nel modo in cui non chiedeva.

...

Ci sono verità che rompono palazzi di certezze

Una lettera viene recapitata a Mayuzumi, di cui il mittente non è altro che la sua ex.
Essa, dopo la loro dolorosa rottura, aveva smesso di frequentare la scuola per ragioni a lui ignote.
Che fine aveva fatto? Perché una lettera e non un SMS?
Con quale faccia tosta gli aveva scritto dopo averlo tradito con un altro?
L'unica cosa che poteva fare il ragazzo era quello di aprire la busta e leggere il contenuto scritto in quel foglio di carta, stranamente, stropicciato e consumato.

-Ti prego, non lasciarmi mai più.
Le era sfuggito dalle labbra prima che se ne rendesse conto, il respiro corto di chi non ha più fiato.
-Ho bisogno di te.
E comprese che Shinichi era tutta la sua forza.
Fra le sue braccia si era sentita sollevare verso la luce, il peso nel suo cuore si era affievolito fino a scomparire.
E anche se il dolore c’era ed era ancora intenso, le era chiaro che con Shinichi avrebbe potuto superare prove ancora più difficili.
Solo con Shinichi avrebbe potuto vivere.

Hogwarst Express, fine del Settimo anno; due studenti uno più diverso e distante dall'altro si incontrano, parlando senza remore delle proprie angosce, paure, terrori. E'davvero meglio indagare sotto la superficie e vedere così messe in discussione le proprie opinioni, o fermarsi alla semplice, comoda apparenza?

La verità è un simbolo perseguito da matematici e filosofi. Nei rapporti umani, le menzogne valgono più di mille verità.
Graham Greene e me in parte
La mia prima Flashfic che narra la visione del mondo degli shinobi da parte di Kisame. Spero che vi piaccia.
 

Una manciata di mesi dopo il ritorno a corte di Ian in seguito al litigio con il conte Guillaume per la scoperta del suo segreto, qualcun'altro irromperà nella vita del giovane cavaliere americano regalandogli un ulteriore sconvolgimento

Sherlock non è alle prese con nessun caso, niente di niente, inutile dire che la tentazione di fumare si fa sempre più intransigente e sta combattendo con tutto se stesso per non cedere. Non mangia, a stento beve, se non il the che Mrs Hudson gli porta al mattino e al pomeriggio. E John invece? John ha completamente annullato se stesso dopo le faccende di Sherrinford. Pensa soltanto a Rosie ed al lavoro. A volte va a trovare Sherlock ed insieme riescono a distrarsi come ai vecchi tempi ma sente che qualcosa é cambiato. O forse è sempre stato “ diverso “ ma continua a combattere quella verità da anni oramai, quella vocina nella testa proprio non vuole saperne di ammettere il vero, specie ora.

una strana visita imprevista si trasforma nel pretesto per una notte diversa, e con un finale non esattamente programmato.. ^^

A volte la verità è difficile da accettare, a volte ci si rifiuta di crederle, questo è il caso di Sasuke Uchiha, che sulla sua natura aveva scoperto una verità alquanto spiacevole, almeno per lui, ed aveva preferito convincersi che quel che provava non era reale.