Non può esserci conforto nel passato, se ciò che ti ha lasciato è solo rimpianto. Così, il negozio dei pegni non è mai stato altro che lo spettro di un santuario, e per ventotto anni gli è rimasto accanto solamente il silenzio.

Dal testo:
"[..] Un giorno, molto presto, l'avrebbe chiamata "mamma"."

E' arrivato il giorno di S. Valentino tra gli Shichibukai…Doflamingo, Crocodile e Mihawk vogliono regalare qualcosa di speciale alla bella Principessa per mostrare il loro amore, solo che ignari di avere un amore in comune, hanno timore che l'Imperatrice non gradisca i regali, anzi, che non li guardi proprio.
[A Doflamingo fin dall’inizio, non glie ne importava niente, ma poi un giorno come tanti cambiò tutto, vide la crudeltà della donna la sua freddezza, incominciò a piacerle e incominciò anche ad attaccar briga con lei per avere attenzione.
A Crocodile invece, la parola amore non significava niente per lui, anzi, con il cuore di “ghiaccio” che si trovava come poteva provare tali sentimenti?
Mihawk, detto Occhi di Falco, lui era un uomo misterioso e strano, in presenza di Hancock aveva detto solo due parole: sì, no. Solo queste nient’altro. Sempre la freddezza di quella donna lo intrigava molto, ormai da parecchio tempo]
Chi riuscirà a conquistare Hancock?
[TuttixHancock]
Spero di avervi incuriosito ;)
Buona lettura *w*

Immaginate 11 bambini tra i 5 e i 6 anni...un incubo tenerli a bada vero?? E se vivessero tutti insieme? Scatenerebbero catastrofi di proporzioni epiche!
Di cui, il centro del ciclone, sarebbe l'orfanotrofio "Angolo di Paradiso"
Forse non lo conoscete ma, posso dirvi, che è un delizioso istituto che si erge su di una collinetta a picco sul mare e, più che ad un orfanotrofio comune, somiglia ad una villa immensa con tanto di giardino, lago e boschetto. Un paradiso davvero!...già...un paradiso...ma forse ho dimenticato di dirvi che, se 11 bambini sono un incubo, 11 mini supernove....sono un....vero inferno!!
Dite che dovrei cambiare il nome in "Angolo d'inferno" a questo punto???
Raccolta di Flash-fic e One shot
1 Barca - “Addio idioti!! Sentirete parlare di me! Eustass Capitano Kidd!!”
2 Palla -  Drake, risoluto e fiero, si propose per compiere la “grande impresa” e, piano, si arrampicò sul tronco fino a raggiungere il ramo con la palla.
3 Rossetto - Non le era mai sinceramente importato di apparire femminile ed ovviamente, all’età di 6 anni, la cosa l’avrebbe interessata ancora meno se…se non fosse stato per un piccolo particolare…….
4 Fobia - Sembrava che la conversazione avrebbe avuto vita lunga se non fosse stato per il santo salvatore, l’angelo custode di Killer, il suo migliore amico, il bambino a cui era legato da sempre e che lo capiva sempre al vo- “Che- che diamine hai in testa Killer?”

Inghilterra prende possesso delle isole sottratte al rivale Francia, ma non è accolto con gli onori che si aspettava.
"Neanche il tempo di sollevare una mano per bussare, che si sentì afferrare alle spalle e puntare un coltello alla gola.
«Où est monsieur France? » sibilò una voce irata al suo orecchio. «Rendez-me-lui! Et allez-vous! »
Non male come inizio."

Drabble.
Durante la notte,Rufy spiega a Zoro ciò che ha scoperto riguardo una persona in particolare.

Fatti suggerire 50 parole a caso.
Scegli una coppia.
Scrivi una frase per ogni parola.
{50 Phrases about Quick.}

Perchè? Perchè? Perchè mi ero fatta convincere? Non potevo semplicemente starmene a casa a dormire? No, dovevo andare con la mia migliore amica ad una stramaledettissima festa, vero?
Storia di una Courtney alle prese con una Bridgette festaiola e un ragazzo, antipatico, palloso, stressante, infatile che le va dietro
{DxC, accenno alla TxG e alla GxB}
DAL CAPITOLO 13 
“Se non chiudi la bocca ti entreranno le mosche, dolcezza” mi urlò, in segno di saluto, avvicinandosi a me con la sua solita aria strafottente e le mani in tasca. Improvvisamente, mi risvegliai dalla mia trance e, sbattendo le palpebre più volte, indietreggiai di qualche passo. “Duncan!” esclamai, indignata “sei veramente arrogante!”
“Courtney!” fece lui di rimando, con un odioso tono cantilenante “sei veramente noiosa!”
“Io non sono noiosa!” dissi imbronciata, mettendo le mani sui fianchi e lanciandogli una stilettata con lo sguardo. Certi momenti, e quello rientrava decisamente nella categoria, avrei voluto davvero che le occhiatacce assassine potessero uccidere sul serio. L'unica nota negativa nel piano era che, se così fosse stato, al momento sarei in prigione con l'accusa di pluriomicidio.
“Oh sì che lo sei!” ridacchiò lui “sei stressante, non ti diverti mai, sai solo offendere e criticare, ti vesti sempre in grigio, adori stare al centro dell'attenzione e segui sempre le regole alla lettera. Ciò ti rende noiosa.”
“Ciò, Duncan, mi rende matura” ringhiai. Odiavo quando qualcuno mi diceva i miei difetti, soprattutto se nella stessa frase, soprattutto se quel qualcuno era Duncan.

< "E se fossi finita ... dall'altra parte? Oh Dio, lo sapevo, lo sapevo!
Mi scosto i capelli dal viso. E lo vedo.
Un filo. Un filo, sì, come quelli che si usano per cucire." >

“Cos’è, hai paura che ti batta anche nella dialettica?” lo provocò.
“Non dire idiozie. E poi cosa vorrebbe dire "anche nella dialettica"? Non mi pare che tu mi abbia ancora battuto, oggi!”