"Akaashi è così bello d'inverno.
È bello sempre, ovviamente, perché starebbe bene anche con un sacco della spazzatura addosso, anche appena sveglio con le occhiaie sotto i piedi e un nido di rondini in testa, anche ricoperto di melma come quella volta al campo estivo che - ma sì, ecco, d'inverno sta particolarmente bene."
[pre-BokuAka]

 
“Quando la danza diventa un’esigenza, un bisogno primario e necessario, la musica fuoriesce dalla sua tana avvolgendo i corpi degli amanti, sgorgando dagli strumenti e dai grammofoni, dalle casse e dalle console. Quando si balla è notte. Quando si ascolta, il sole è lontano”.
Raccolta di One-Shot: ad ogni decennio del Novecento corrisponde un genere musicale, ad ogni sonorità un diverso e particolare modo di danzare.
~ The Romantic Naughties: 1911 [KuroTsuki].
~ The Roaring Twenties: 1925 [DaiSuga].
~ The Dirty Thirties: 1936 [AsaNoya].
~ The Flying Forties: 1946 [YamaYachi].
~ The Stylish Fifties: 1957 [KuroKen].
~ The Revolutionary Sixties: 1964 [KageHina].
~ The Eccentric Seventies: 1973 [IwaOi].

"Kuroo Tetsurou scelse la Yakuza quando era ancora solo uno studente liceale, di quelli che potevi incontrare nei bagni a spacciare. Insomma, il tipico delinquente noto a tutti, di cui si taceva tuttavia l’esistenza, macchia troppo umiliante per l’orgoglio di una scuola."
[Brevissima Mafia!AU KurooTsukki scritta per il P0rn Fest #10. In futuro potrei approfondirla con una long, chissà ~]

“Togliti gli occhiali,” dice Kuroo, le parole mormorate contro la sua guancia, e Kei digrigna i denti, stringe più forte le dita nella stoffa di una maglia della squadra sbagliata.
[summercamp!KuroTsuki] [1/11 ♥]

“Shh, eccoli, non farti sentire.”
“E perché? Guardalo, è praticamente rachitico. Cosa dovrebbe fare, tossirmi addosso?”
Levi becca due idioti a parlare male della Legione, ed è deciso a ignorarli. Poi però nominano Erwin.
[Eruri; pre-serie]

Il telefono di Kei squilla proprio quando l’assassino appare nella stanza con un coltello insanguinato in mano, e mezza stanza comincia a strillare.
“AAAH!”
“Hinata!”
“AAAAAH!!”
“Asahi!!”
[established KuroTsuki] [partecipa all'Halloween Party di Fanwriter.it]

"Levi si chiude la porta alle spalle e ci appoggia contro la schiena.
Gli sembra di non fare altro, ultimamente - chiudere porte, mettersi tra Erwin e il resto del mondo. Cercare di tenerlo al sicuro."
[Erwin/Levi; missing moment del capitolo 72]

“Sai, la causa di molti e fatali incendi domestici, spesso, è una sigaretta fumata a letto.”
Il più giovane allungò il braccio, afferrando ciò che restava del mozzicone che Kuroo aveva ripreso a torturare.
[KurooTsukki senza troppe pretese: poco più di una Flashfic e solo un esperimento contro la noia]

Quando non c’erano Hollow da combattere o compiti scolastici per il giorno dopo, capitava spesso che Rukia si appoggiasse alla finestra della stanza di Ichigo con un quaderno in mano e lasciasse scorrere la punta della matita sulla carta ruvida, mettendo nero su bianco tutti i suoi pensieri più reconditi. Le piaceva disegnare, pur sapendo di non essere particolarmente brava. Quel giorno, però, i soliti scarabocchi assunsero la forma di un volto.
[IchiRuki, flashfic]

«Dimmi, Zoro, quando ti deciderai a baciarmi?».
Lo spadaccino rischiò di soffocare con il rum in gola.
[ZoRobin]

«...Dovevo diventare più forte, l’ho fatto per voi».
Per la ciurma, per te.
[ZoRobin]

Quando quella lettera arriva a casa loro, c’è un silenzio denso come fango a pesare sopra le loro teste. Mentre Daichi la scarta, Sugawara sa benissimo che, da qualche parte prima della fine della giornata uno dei due crollerà - Daichi, probabilmente - e che l’altro dovrà stare lì a fare da spalla e far finta che non faccia male.

Per Tetsurou è facile. Arriva dal nulla, come una schiacciata all'ultimo secondo, che ignora ogni blocco e strappa il punto della vittoria...
{ kurotsuki }

Suga non riesce a guardarlo negli occhi. Daichi se ne è reso conto relativamente da poco, ma è qualcosa che gli fa venire l’amaro in bocca ogni volta che cerca un contatto che, il più delle volte, non avviene se non per caso.
Non gli sta affatto bene.