Uno sguardo.
Era bastato un solo sguardo per far si che gli sforzi di Zayn andassero in frantumi dopo anni.
Quando gli occhi verdi di Lydia avevano incontrato i suoi, sapeva che tutto, oramai, sarebbe cambiato.
Lui non avrebbe mai voluto che tutto ciò accadesse, soprattutto con una ragazza così innocente come lei.
Zayn non sapeva nulla di Lydia, così come Lydia non sapeva nulla di Zayn -o almeno in parte-, ma gli era bastato guardarla per qualche secondo per capire come fosse lei in realtà.
Lui la paragonava alla luce, perchè la sua purezza era così immensa capace di contagiare chiunque, anche un mostro come lui. E se lei era luce, Zayn era l'oscurità. Ma il punto era che lui non faceva parte di quel mondo. Era un essere umano, certo, ma con poteri che avrebbero potuto fargli distruggere ogni cosa... anche lei.
Entrambi erano così tremendamente diversi, ma questo oramai non aveva più importanza. Il legame che adesso avevano era indissolubile, creatosi solo con un contatto visivo.
Ma se gli avvenimenti portavano al pericolo, poteva Zayn proteggerla persino da se stesso?

«Di cosa hai paura, Eileen?» le sussurrò tra i capelli, aprendo gli occhi e sentendola irrigidirsi tra le sue braccia.
…
«Ho paura delle persone» soffiò infine, il respiro caldo sul collo di Niall che lo fece tremare.
Solo in quel momento Niall si rese conto di quanto realmente fossero vicini, di come sarebbe bastato chinare il viso per perdersi in quel paio di occhi verdi che lo confondevano, di come avrebbe potuto posare un dito sotto al suo mento per alzarle il viso quel tanto per poterla baciare. Ma ovviamente non fece niente di tutto questo, non aveva abbastanza coraggio per sfidare la sorte in quel modo così sfacciato.
Così si limitò a ripetere «Delle persone?» con tono interrogativo, facendole intendere di doversi spiegare meglio.
«Si»
Niall si sforzò di deglutire, le carezzò delicatamente la guancia ,sfiorando la sua pelle accaldata e morbida, e la fissò dritto negli occhi.
Azzurro contro verde.
Stomaco chiuso e mente vuota.
«Anche io ti faccio paura?».
Quella domanda la spiazzò. Niall la vide deglutire con difficoltà e mordersi il labbro inferiore, indecisa.
«No, tu no» disse infine, abbassando lo sguardo e sorridendo.

“Chiamami come vuoi. Sappi solo che l'intera New York mi chiama Black Spirit.”

Liz è una ragazza qualunque che vive nella grande città di Roma, ma lei non riesce a definirsi "normale". Quell'aggettivo non lo trova appropriato per descrivere se stessa.
Niall è un ragazzo famoso, legato alla famiglia e alla sua città natale. Neanche lui riesce a definirsi una persona "normale".
Appartengono a due mondi che non hanno nulla a che fare l'uno con l'altro; eppure, quando le loro vite entrano in collisione, si crea una certa sintonia che nessuno dei due riesce a spiegare.
Liz non ha mai creduto all'amore che si legge nei libri o di cui si parla nelle canzoni.
Niall, invece, ci crede. Crede alle emozioni e ai sentimenti.
I fantasmi del passato di lei e i demoni del carattere di lui non renderanno le cose semplici: porteranno a lotte interiori, sacrifici, sofferenza, risate, sicurezza, perdita e condivisione...
Ma lo sanno tutti che in caso di pericolo si salva solo chi sa volare bene.
-
"«Grazie di condividere le tue ali con le mie, allora.»"

DAL SECONDO CAPITOLO:
“facciamo una cosa, ok?” Mi guardò aspettando un mio cenno affermativo, che non tardò ad arrivare.
“Facciamo finta che non sia mai successo, facciamo finta che questa sera ci siamo comportati esattamente come le altre.” Fece una pausa.
-------------------
RATING: Rosso

Continuava ad ascoltare l'elenco di vestiti che faceva Jennifer, quando una persona attirò la sua attenzione.
«E quello chi è?» Chiese alle amiche a bocca aperta.
«Chi? Quel ragazzo?» Indicò Megan con un cenno del capo.
«Mh, si..»
«Carino!» Esclamò Jennifer. Julia pensava lo stesso. La bellezza di quel ragazzo la richiamò. I suoi occhi verdi le chiedevano di fissarlo. Era come se qualcuno l'avesse
rapita e portata in un altro posto, lontana dall'inferno.

«Destiny, non possiamo stare insieme.» disse Justin.
Poggiai la testa sul suo petto forte e inalai il suo profumo ancora una volta, chiusi gli occhi e lasciai che le lacrime bagnassero la sua maglia.
«Siamo fatti per stare uniti, io e te. Nulla mai ci potrà dividere, lo sai.» risposi, guardandolo.
«Sai cosa c'è intorno a me, sai com'è la mia vita, non è sicura per te. Finiresti per non uscirne viva. »

Fu l'errore più grande della sua vita, eppure non riusciva a pentirsene.

«Finisce così?» Sibilò flessibilmente Niall.
«Sì, Niall.»
Cassie di avvicinò lentamente a l suo volto, lasciandogli un leggero bacio sulla guancia.
«Ti amo.» Continuò lui.
«Ti amo anch'io, Niall.»
«Allora perché te ne vai?»
«Perché tu ed io siamo sbagliati.»

-Drew smettila.Non fare il cretino.-
Si sta avvicinando,troppo.Davvero troppo.
-Perché dovrei Hope?-chiede appoggiando una mano sulla mia guancia.
Perché ho una sensazione strana?E’ come se le mie guance andassero a fuoco e le mie budella stessero creando nodi impossibili da sciogliere.Io non posso provare nulla per lui.NON POSSO INNAMORARMI.NON DI LUI.

Quella città, era l’album dei loro ricordi: quei posti, quei locali, avevano una traccia di loro, avevano qualcosa da ricordare, qualcosa da far tornare in mente, qualcosa che li faceva tornare indietro, nei loro ricordi, nel loro passato.
-Ti va di andare a passeggiare un po’?- gli chiese lei, abbracciandolo.
-Non è che ti affatichi troppo?- rispose lui.
-Sono incinta, non decrepita- rise lei, facendolo sorridere a quella risposta.
Si presero per mano e si avviarono per le vie di quella piccola cittadina, che lei aveva tanto odiato, ma che le aveva fatto conoscere la persona più importante della sua vita.
Passarono davanti a quella scuola, la scuola che li aveva fatti incontrare.
Lei si strinse più forte a lui; -Chi l’avrebbe mai detto che la scuola sarebbe stata utile?- chiese lui ridendo.
-Non ti viene voglia di andare a salutare la preside?- chiese lei.
-Non metterei piede dentro quella scuola per nessuna ragione al mondo.-
-Come sei gentile amore mio-
-Non mi serve più la scuola per vederti, a me basta trovarti a casa-

Dopo tre giorni dal brutto accaduto, Hope decide di andare a trasferirsi da suo zio a Londra, non sapendo se il destino le aveva riservato cose positive o ancora negative.
Vuole a tutti i costi rifarsi una vita e dimenticare il suo doloroso passato. Per quanto lei ci provi, non riesce a superare tutto ciò che le è successo, ma quando stava per cedere, ecco che incontra un gruppo di amici e una ragazza, la quale ha come fratello Harry. Insieme, superano le loro difficoltà, finchè non si innamorano perdutamente l'uno dell'altro, facendo nascere tra loro un tenero e grande amore.
Completa.

Due sedicenni in vacanza si innamorano perdutamente, passano un'estate incancellabile, ma poi devono dirsi addio e tagliano tutti i contatti.
E se dovessero rincontrarsi anni dopo? Cosa succederebbe?
-
Dal capitolo 11:
Vidi che indossava ancora la catenina con il ciondolo che le avevo regalato 4 anni prima.
« La porti ancora? »
« Non l'ho mai tolta. »
-
Se vi ho incuriosito almeno un po' entrate :)

Il letto è completamente bagnato dal mio sudore e dalle lacrime che ho versato.
Fortunatamente era tutto un sogno, un ricordo, non mi scorderò mai quella notte, le mie urla strozzate dalla sua mano, tutto il sangue versato, la corsa all’ospedale, il defibrillatore sul mio petto e il trapianto.
Mi passo una mano sulla faccia e capisco che non riuscirò a riaddormentarmi, più che altro non voglio, non voglio ricordare, è tutto finito ormai, lui è lontano da me migliaia di chilometri, anche se so che mi sta cercando, e la paura che prima o poi mi possa ritrovare mi assale tutte le notti facendomi fare incubi del genere o tenendomi sveglia a piangere.
Si potrebbe definire un angelo dal suo aspetto, capelli biondi occhi blu come il mare e pelle chiarissima, ma l’unico angelo che potrà mai essere è un angelo del male, è un demone. Almeno io la penso così, soprattutto dopo quello che mi ha fatto. Sono a un passo dalla depressione, se continuo così ci cadrò e è un punto di non ritorno, lo so ci sono già passata in quel periodo buio.
Mi tornano i brividi solo al pensiero di quella orribile notte di 2 anni fa.

'Non puoi fare niente, sono così, il mio cuore è incartato.'
'Io posso fare qualunque cosa per te.'