Deviando dal suo percorso, Matt decise di spegnere l'interruttore della stanza dell'amico per permettergli di riposare meglio, così, con cautela, aprì un po' di più la porta e insinuò il braccio sinistro per raggiungere l'interruttore sulla parete; ma per compiere quel gesto fu costretto ad allungare la schiena fino a far arrivare la testa oltre la porta. Girò il capo per assicurarsi che l'altro stesse dormendo e ciò che vide lo colpì profondamente.

(FINALMENTE CONCLUSAAAAA!!) Cosa succede quando un genietto dispettoso scambia tra loro le vite dei nostri amici? Forse impareranno ad apprezzare quello che hanno...o forse no? (Attenzione: parzialmente OOc e un pochino What if...ma proprio un pochino...)

Uno spin off-what if delle vicende del "Diario"... o, come dice il titolo, un'altra possibilità: per i protagonisti, in un momento in cui ormai nessuno di loro ci sperava più, e per voi. E per me. Enjoy. [Munemasa Katagiri; Personaggio originale femminile]

[Star Trek XI] Dopo la visione del film mi è venuta la curiosità del dove, come e quando è nata la storia tra Uhura e Spock, dunque questa fanfic è nata per riempire questo buco narrativo. È ambientata nel 2257, ovvero durante il secondo anno accademico di Uhura.

Il tempo, Cody, ti darà la capacità di sopravvivere ma nessuna risposta alle tue domande.

Il suo unico desiderio sarebbe quello di sprofondare in un letto - poco importa se a casa sua o a casa di Sasuke, dove ormai sembra che lei e Naruto passino la maggior parte del tempo, quasi a compensare la lontananza forzata degli anni passati - e restarci per i due millenni seguenti.
Persa in questo vago desiderio irrealizzabile, aprendo la porta, buste della spesa alla mano, Sakura finisce col domandarsi quando è successo che lei sia diventata la badante di due bambini capricciosi.
(pre- UAMPICNEHESR xD)

Akagi, Maki, Sendo, Rukawa, Jin. I "Best of Kanagawa" in trasferta nella prefettura di Chiba, dove, ogni cinque anni, si svolge il torneo di Koyushu. Ma dovevano saperlo, non potevano certo sperare di cavarsela così impunemente e, soprattutto, senza zoo al seguito.
E così "Tirando le somme, erano dodici persone con l’aria da teppisti maniaci, più undici borsoni da palestra, dodici valige e un pullman più sballato di loro."
Riusciranno a strappare la vittoria alle altre tre squadre partecipanti?
E riusciranno a tornare a casa senza rischiare di far saltare le coronarie al loro Capitano?

"Non chiudi gli occhi donandomi il mio ultimo bacio, non lo faccio nemmeno io. Così la posso vedere. Quella brutta maschera cadere dai tuoi occhi.. e posarsi sui miei." Chi immaginerebbe mai che, da qualche parte,persino Bellezza può piangere?//Fanfic prima classificata al contest multifandom "Inno alla Bellezza" indetto da Iria.

“Per fortuna il sensei ha allagato subito tutto, eh,” commenta Naruto sollevato, sorridendo ampiamente. “Così i danni sono limitati.”
Sasuke sbuffa, sprezzante.
“Solo la tua festa poteva finire in questa maniera, dobe,” sentenzia compito.
Naruto gli lancia un’occhiata aggressiva, prima di sbuffare allegramente scuotendo la testa.
“E’ stato un incidente,” commenta, facendo scivolare amichevolmente il braccio sulla sua spalla, mentre prende a camminare verso il quartiere degli Uchiha. “Poteva capitare a chiunque,” aggiunge svagato.
“Guarda caso è capitato a te,” osserva il genio, superiore.
Come al solito, storia legata a Konoha, mattina.

-Ridimensionati.-
Fu tutto ció che disse Kojirō sibilando sprezzante, mentre oltrepassava il portiere urtandogli volontariamente e non troppo delicatamente una spalla.
Genzō non proferí parola, ne aveva giá dette fin troppe, e si limitó a rimanere immobile, impassibile, con lo sguardo adombrato dalla visiera del suo sempiterno cappello. [...]
Nel caso in cui qualcuno se lo fosse mai chiesto, ecco cosa successe dopo l'amichevole Amburgo-Giappone, in cui i nostri subirono una bruciante sconfitta.
Fanfic senza impegno e ad alto tasso di scemenza scritta da una new-entry di EFP.
Poiché sono una pippa quando si tratta di scegliere i titoli adatti, questo é solo provvisorio. Probabilmente lo cambieró strada facendo, o magari no, chi vivrá vedrá. Trallallerotrallallá.

"Eros si era dimostrato ragguardevole nei miei confronti.
Potevo dire di essere stato... posseduto da un Dio fattosi di sangue e carne.
Fui totalmente perso nel suo tocco rovente, catturato dal suo svariato umore, intrappolato nei bracieri del suo amore.
Risi lievemente e fui presto preso da un senso di lontana nostalgia.
Quel Dio, il mio Dio, aveva lasciato il chiaro segno del suo funesto e delicato passaggio: perché lo aveva portato via, il frammento dell'aureo sentimento che ero stato tanto sciocco da porgergli."
Un esperimento, spero sia di vostro gradimento!
Iria.

Quel piccolo, innocente peccato sarebbe costato caro al suo amico. Ma ancora non sapeva quanto... Partecipa al First Aid Challange indetto da Mnemosyne!

Una mattina come tante... Ma per quale dimensione?

Mello divenne ancora più agghiacciante: chiunque lo avesse visto in quel momento sarebbe fuggito a gambe levate a chilometri di distanza. Ma non Matt: lui lo fronteggiava a testa alta pronto a spaccargli la faccia se solo si fosse azzardato ad avvicinarsi.
Due mondi che si incontrano/scontrano, una grande amicizia che nasce e cresce in un modo particolare, Matt e Mello che scoprono chi sono per sè stessi e per l'altro.
Avvertenze: Linguaggio estremamente volgare MelloXMatt

Quando tutto ebbe inizio...