hope hamilton,17 anni vive ad atlanta...justin bieber pop star mondiale,ma nessuno sa che è un grandissimo puttaniere...i due si troveranno nella stessa scuola...entrambi con un odio profondo l'uno per l'altro come andra a finire leggete e scoprirete...

Una ff nuova con nuovo personaggio una ragazza di nome Alex costretta a cambiare città e vita, incuriositevi con questo!
- "Hai proprio un corpo da bambina" disse Nicholas scherzando "Sei così cattivo con me invece quando vedi qualc'altra bimba regali un fiore" ribattè la bambina intenta a mangiare un gelato alla fragola senza sporcarsi "..perché sei la mia migliore amica...e posso prometterti una cosa?" Il piccolo bimbo ricciolino aveva 10 anni ma sembrava più gentleman e maturo dei 2 fratelli maggiori "Cosa?" rispose la bambina con i capelli neri corvino incuriosita "Da grande ti chiederò di sposarmi così mangeremo taaanti gelati insieme" Alex rise e il piccolo Nick si spaventò alla sua reazione e chiese "Che c'è?" "Due persone si sposano quando si amano sciocchino come la tua mamma e il tuo papà" Nick la guardò poi sbuffò "Ma uffa" risero insieme "E invece la tua mamma e il tuo papà no?" la bambina si rattristò abbassando lo sguardo verso il gelato "Loro litigano solo" -

Dal testo: "hai già sedici hanni, e una numerosa fila di pretendeti, ma ho trovato il tuo giusto compagno" esordì il padre cercando di scorgere delle emozioni nel viso vuoto della figlia, la quale annuì debolmente. Melody, già da tempo cercava di abituarsi all'idea di doversi legare a qualcuno, ma avrebbe pensato che il momento sarebbe arrivato così presto. A lei non importava molto chi fosse il suo futuro marito, anche perchè era certo che non sarebbe mai riuscita ad amare nessun uomo all'infuori di suo padre.
***

«Ma sono qui – la interruppi. - Sono qui, con te. Ed è esattamente dove voglio stare.»

Dal capitolo 1:Ok calma.
Sei sola su una spiaggia deserta, nel bel mezzo del nulla con un ragazzo che non sopporti.
Non c'è niente di cui avere paura.
Dal capitolo 7 : "Dove andiamo?"
"La vuoi o no la tua sorpresa?"
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"Lo sai che quando non parli sei addirittura simpatica?"
"VAFFANCULO." gli urlo in faccia.
Dal capitolo 8 : Ogni volta che ci baciamo perdiamo il controllo, entrambi.
E la mia mente non fa che pensarci.
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Noi? Ma se non esiste nemmeno un noi.
I nostri nomi si fanno schifo ed hanno paura a stare vicini in una frase.
Che noi c'è?
Non siamo amici, non siamo fidanzati, non siamo niente.
Il noi non poteva in alcun modo riferirsi ad entrambi.

Lei, la ragazza dai capelli corvini, continuò a torturare quel povero lecca-lecca rosso.
Inutile dire che attorno a loro ormai si era creata una piccola cerchia di persone, che osservava divertita lo spettacolino che stavano mettendo in scena.
Continuai a fissarla insistentemente, la osservai leccare il dolciume, toglierlo per poco dalla bocca, per giocherellare col piercing che portava sulla lingua. Nell’istante in cui i suoi occhi raggiunsero il mio sguardo, poggiò il leccalecca rotondo sulle sue labbra, facendolo girare con l’aiuto della stecchetta di plastica.
Lo infilò in bocca, spostandolo sulla sua guancia sinistra, permettendomi di vedere la protuberanza sporgere dalla sua carne.
Desideravo quella ragazza più di ogni altra cosa.

"Katniss, dovremmo parlare di quello che è successo-"
"Non voglio parlare," gemette, esasperata. "Sono stufa di farlo. Non faccio altro che parlare con te, Effie, Peeta, Caesar, ognuno di voi, di questi stupidi Giochi. E se non riguarda gli Hunger Games, allora riguarda qualcos'altro che non mi interessa!"

"Haymitch."
Il mentore non si volse, e non aprì nemmeno la porta, in attesa di altre parole.
"Non dire niente."
Sospirò. Con un filo di voce le promise,
"Non una parola, dolcezza."

«Tu non morirai Annabelle, non questa notte. Questa notte tu verrai al nostro concerto e domani usciremo insieme, faremo colazione, passeggeremo mano nella mano e ripenseremo a questa notte come quella notte sfortunata ma fortunata in cui ci siamo conosciuti.» sussurrò lui baciandole la fronte.«Sei così bello Zayn. Così dolce, così irraggiungibile..» sorrise lei, alzando di poco la mano che fu presto stretta tra quelle di Zayn, per poi essere baciata dalle labbra calde di lui.«Ti amo.» sussurrò lei mentre una lacrima solitaria le scendeva dal volto. «Da quando ti ho visto in televisione, su quelle scale assieme ai ragazzi, da quando ho sentito la tua voce, da quando ho visto il tuo sorriso, da quando mi hai fatto battere forte il cuore, come mai prima d'allora.» sussurrò piano, chiudendo gli occhi lentamente, senza perdere il sorriso dalle labbra.«No, no, no, non lasciarmi Annabelle, resta qui: amami, vieni al mio concerto, sorridimi ancora una volta, resta con me.» urlò tra le lacrime stringendola tra le braccia, mentre i medici entravano nel bar allontanandolo, iniziando a farle la respirazione e il massaggio cardiaco.

Esco fuori e vedo Justin giocare a basket con i suoi amici. "Justin?" Lo chiamo. Afferra la palla e si gira verso di me.
"Dimmi."
"Ehm, posso parlarti un attimo?" Mi passo nervosamente le dita sul braccio.
"Torno subito." Lancia la palla a Chaz e mi raggiunge. "Stai bene?"
"Si, si. Vieni qui." Gli prendo la mano e me lo tiro dietro. "Ho bisogno di un favore."
"Ok, dimmi." Incrocia le braccia.
"Ecco, io... Tu... Puoi insegnarmi a baciare?" Mi mordicchio il labbro.

Partecipa al contest "PWP: Trama? Quale trama? (Plot? What Plot?)" quinta classificata
"Si chinò su di lui, strappando piccoli brandelli di pelle dalla faccia ormai scarnificata con una sottile lama di argento che aveva prelevato dalla tasca dei pantaloni, in questo modo non sarebbe riuscito a guarire e il dolore sarebbe stato molto più intenso. L'immortalità è una bella cosa, i giochi si rompevano con più difficoltà e duravano più a lungo."

Alexis sta scappando, non sa nemmeno lei da cosa. A due esami dalla Laurea in Medicina alla Stanford-Brown, decide di mollare tutto e tutti e fuggire lontano.
Attraversa l’America e approda nel Bronx.
Il sobborgo della Grande Mela non le offre un caldo benvenuto e subito si rende conto che non tutta l’America è come l’assolata Los Angeles.
Ryan ha sempre vissuto nel Bronx, sul corpo e sul cuore i segni di una vita vissuta all’insegna delle lotte tra bande e dell’assenza di una famiglia su cui poter contare.
Alexis comincia a cadere in quel vortice che Ryan crea attorno a lei. Vuole a tutti i costi salvarlo, portarlo sulla retta via; non c’è infatti qualche legge che costringe una ragazza ad aiutare chi è senza speranze?

"Il Signore mette al mondo per noi un'anima gemella. Certe volte in uno sconosciuto, certe volte in un amico.. altre volte in persone molto vicine.. ad esempio un fratello."
Sorrisi.
Ero innamorata di mio fratello.