“Allora? Come sto?”. Ti domanda lei, nervosa. Più gli eventi a cui dovete partecipare sono importanti, più sembra smaniosa di conoscere il tuo parere. Ed un invito alla Casa Bianca è sicuramente uno di quelli. “Perfetta.”

“Amore al Primo Sguardo. E questi cosa sono?”, domandai prendendo in mano una scatola di dolci molto elegante.
“Sono cioccolatini stregati. Per fare scherzi, sai? Chiunque li mangi s’innamora della prima persona che vede”, disse Fred prendendo in mano uno dei pacchetti.
“E funziona davvero? Ingegnoso”, disse Ginny sorridendo.
“Si, ogni singolo cioccolatino è stregato. L’effetto può durare anche un mese, dipende dal peso del ragazzo, e se sono un po’ stagionati è meglio.”
“Forte!”, disse Ginny ridendo. “A chi ne manderesti uno?”, chiese a George.
Lui ci pensò un po’. “Non saprei. Forse a Ron, tanto per dargli fastidio. O alla Parkinson”, disse lui con un ghigno.
E invece l’avevano mandato a Malfoy.

E se Damon non le avesse cancellato la memoria, quella sera?
Se Elena ricordasse tutto?
Se vi ho incuriosito entrate a leggere! Piccola One-Shot Delena.
Ciao :D

-Herm perché eri nello spogliatoio dei maschi dopo la partita??
-…Cercavo te e Ron!
-Ma se giocava serpeverde contro tassorosso…
-Ah… bè, lo sai che non capisco niente di quidditch…

Ultimo anno di scuola per Harry, Ron ed Hermione. Anno in cui uno strano sortilegio sembra aver preso di mira Hogwarts, circondando il castello. Ultime possibilità anche per gli Slytherin, e i macchiavellici piani di Draco Malfoy, volti ad attirare l'attenzione di una sola ed unica persona.

“Chi ti scrive, Draco?!”
“Oh solo… ehm… pubblicità… sì, sapete madre… hanno aperto una nuova gelateria a Diagon Alley…”

“Ti amerò per sempre”
“Promettimi che lo farai”
“Promesso…”

“Ti serve una mano?”. Sobbalzi, colta alla sprovvista dalla voce di Ian. [...] “E tu cosa ci fai qui? Credevo dormissi!”. Lui ride. “Così potevi fare il lavoro sporco senza che nessuno se ne accorgesse?”.

In questa calda notte estiva una sola parola sembra voler fuoriuscire impetuosa dalla sua penna. O meglio, un solo nome. Damon. Non lo vede da. Non lo sa più quanto tempo è passato. Bugiarda. Conta i giorni da quel pomeriggio pieno di neve in cui lui le aveva detto una semplice parola – “Parto.” - e poi era scomparso, tanto in fretta da non lasciarle nemmeno il tempo di realizzare che se n’era andato davvero. Sei mesi, diciassette giorni, nove ore e qualche minuto.

Hermione scosse la testa, tornando ad osservare la pergamena.
Mancavano poche settimane a Natale e quell’invito le era stato recapitato da un vecchio barbagianni della Scuola. Hermione lo aveva subito riconosciuto e dopo avergli offerto del cibo per rifocillarsi, lo aveva lasciato andare, stringendo tra le dita la pergamena arrotolata.
Ora si trovava seduta sul suo divano, in un appartamento elegante nel centro di Londra. Si passò una mano fra i folti capelli castani e si soffermò a giocherellare con un boccolo ribel-le.
In testa continuava a turbinarle un unico pensiero.
“Ci sarà anche lui.” L’unico uomo che non avrebbe mai dovuto amare e che invece le aveva rubato il cuore.

— almeno una volta devo dirlo. E tu devi solo ascoltare. — fuori programma mi prende il viso tra le mani, lo guardo e sembra totalmente rapito da quello che sta facendo, come se lo stesse assaporando, godendo perfino. — ti amo, Nina. — il mio cuore perde un colpo. Sgrano gli occhi e sorrido timidamente.
— emm, hai sbagliato… — mi interrompe avanzando verso di me, alza un dito e l’appoggia sulle labbra corrucciando la bocca come invito a tacere.

- Bè anche Voldemort ha venduto la sua anima al diavolo, ma non se la passa tanto male-
- Eh??-
- Si, vabbè, è diventato un pazzo maniaco ossessionato dalla morte, però se la cava-
-…-
- Ok, si! è un viscido serpente che non fa altro che uccidere e torturare, uccidere e torturare e poi di nuovo…-
- Ho capito!!!!-
- Bè, ma magari è divertente!!!-
- Cosa??-
- Uccidere e torturare!-

Dramione. Una parola, una certezza. Però, come scriverne VERAMENTE una? Ecco dieci passi infallibili per spopolare.
[Storia classificatasi prima al "The LOL Contest (Lot Of Laught) - Demenzial contest" indetto da mattamaty e strabilius sul forum di EFP e vincitrice del premio "Miglior personaggio non protagonista" con Voldemort]

Voltatasi, si ritrovò di fronte un corpo familiare, coperto da una tuta blu, e un paio di occhi neri: occhi che nemmeno in un milione di anni avrebbe potuto dimenticare. Era stato più il tempo che era stato via o il tempo che era stato lì? Quando lo vide ebbe come sempre la conferma che non avrebbe potuto sbagliarsi, mai. Che anche attraverso un minuscolo buco in un muro avrebbe riconosciuto il suo sguardo. Per quanto sarebbe potuto sembrare diverso agli occhi degli altri, lei non ne sarebbe mai stata ingannata. Lei aveva imparato a leggergli dentro. Ma adesso, anche se percepiva chiaramente come lui dovesse sentirsi, non parlò, ed esternò con il viso tutto il suo stupore. Rimasero a guardarsi per svariati minuti, in silenzio. Dietro quell’espressione glaciale solo lei – e Vegeta lo sapeva – avrebbe potuto scovare la vergogna di lui. Perché era questo quello che il principe dei saiyan provava ora: un sentimento che mai aveva provato prima. Umiliazione sì, ma vergogna mai. --- Cosa è successo dopo l'annuncio dell'arrivo dei cyborg da parte di Mirai Trunks? Ecco una mia versione dettagliata di quanto accaduto alla Capsule Corporation nei 3 anni che Dragon Ball non ci ha mai raccontato! NOTA: Più che una song-fic, la definirei una ff con colonna sonora... ATTENZIONE: aggiunto capitolo CONCLUSIVO!

Elena rimane a casa da sola per un week-end... e chi dedide di farle compagnia se non Damon che si presenta a casa sua per preparare la cena?