“Voltati ragazzina,devo vestirmi”,mi ordinò lui.
Gli lanciai un’occhiata di rimprovero. “Potresti smetterla di chiamarmi “ragazzina” Daryl?”.
“Perché dovrei?”,chiese provocandomi.
“Perché ho diciotto anni”,gli ricordai.
“Quindi sei una ragazzina”,concluse lui facendomi innervosire.
“Ormai nessuno è piccolo in questo mondo. L’infanzia e l’adolescenza non esistono più”, dissi amaramente. “ Avrò pure diciotto anni ma ho imparato e visto più cose degli ottantenni del vecchio mondo”.
“Tranne una”,disse in tono deliberatamente malizioso. “E se non vuoi vederla proprio ora sarà bene che ti volti”.

Lui: sadico, incontrollabile, perverso, cupo, perfido, quasi bestiale.
Lei: autolesionista, insicura, timida, quasi totalmente passiva.
Fratelli.
Gemelli.
Innamorati.
***
«Che differenza fa, come lo definisci? In qualunque modo lo chiami, è comunque un legame. Il nome è una convenzione».
***
Sono uniti per la mente, è vero, ma sono diversi.
Lontani.
Divisi.
***
In realtà lui lo sa che non è nella sua natura replicare, ribattere – perché non è nella sua natura contrastare, ribellarsi.
Lui la conosce bene, meglio di chiunque altro.
Eppure, lei gli è completamente incomprensibile.

- Lo specchio… come si è rotto? –
Sbuffò - E adesso perché vuoi saperlo? –
- Perché porta sfortuna rompere uno specchio. Sette anni di disgrazie. –
- Da quando ti conosco saranno almeno venti anni di disgrazie. – borbottò lui, e Deku aprì un occhio probabilmente solo per guardarlo male.
- A volte non capisco se dici sul serio o se è solo il tuo modo di fare. –
Katsuki si sarebbe tagliato una mano, piuttosto che rispondere a quella domanda.

[Leggere note d'Autore]
Non esiste più la Natura. Tutto è tecnologia. La Vita è creata in laboratorio. La società è suddivisa in severe classi sociali, divise a loro volta dagli anelli di cui è formata la grande Metropia, una delle ultime, poche vere città rimaste sulla Terra. A seguito di un disastro che ha reso l'aria irrespirabile, sotto la cupola di vetro che ricopre Metropia, l'umanità vive e prospera grazie a macchine e droidi. Ma nelle profondità della città stessa si accende la fiamma della voglia di verità grazie a un colore mai visto prima. Un colore che richiama quella Natura mai conosciuta.

Alice. Alice nel Paese delle Meraviglie. Alice attraverso lo specchio.
Ma non è ciò che vede attraverso lo specchio, il problema. Non è ciò che vede dietro. È il riflesso impietoso di ciò che sta davanti: due amiche due amanti due donne.
Forse, se chiudo gli occhi…
Alice che si droga di illusioni e sogni mentre la meraviglia è lì, addosso a lei, dentro di lei.
Sempre troppo addosso, sempre troppo dentro.
No. Non devo. Non voglio. Mai più. Giuro.
Alice sottoterra.

Questa è la storia di quattro ragazzi e delle loro insicurezze,
delle loro scelte sbagliate, delle loro paure e del loro modo di crescere. Non esiste buono o cattivo, ma solo la debolezza di chi si lascia prendere dalle emozioni, di chi non è abbastanza forte da negare ciò che prova, chi non abbastanza coraggioso da ammettere la verità. Sono ragazzi pieni di dubbi, speranze, desideri.
Sono confusi, stupidi, irrazionali, sono maledettamente umani.
Ognuno di loro nasconde qualcosa, chi un amore celato, chi un tradimento, chi un desiderio inaspettato.
Questa è la storia di Adam, Rachel, Ariel e Josh.
Tratto dal capitolo uno:
"C'è lui che parla e tu osservi la sua bocca. Vedi quelle labbra incresparsi, distendersi, allontanarsi, riunirsi. Te le immagini sulle tue, assapori nella tua mente la loro consistenza, il loro calore.
Ti chiedi cosa proveresti a baciarlo sul serio; vorresti essere capace di farlo: affondare le dita nei suoi capelli e attirarlo a te, vicino al tuo viso, così tanto da non aver bisogno di respirare a fondo per sentire il suo odore.
Ma sai che non c'è spazio per la fantasia, sai che lui non sarà mai tuo, sai che non dovresti nemmeno farli quei pensieri."

Spaccato di una serata in compagnia, con una tazza di tè e un po' di gentilezza.
Dal testo:
Il silenzio permeava la stanza e ad un tratto Alex sollevò il viso dalla tazza fumante per osservare Nicolas. Inclinò il volto, come a chiedergli il motivo per cui la fissava.
«Cantami qualcosa.»
✤
[360 words][Nicolex]

[Gangsta. ] «Vedi, tutti hanno dei fantasmi nell'anima, dei demoni. Quelli di Nic sono feroci, sono mostri fatti di lacrime, sangue, violenza. Non ha conosciuto altro oltre a quello, me l'hai detto tu e lo vedo nei suoi occhi. Credo tu sia il suo primo e unico amico. L'unico che considera tale.»
Sappiamo poco della giovinezza di Worick e Nicolas, accenni, sguardi, frasi non dette. Cosa è successo da quando sono arrivati in fuga a Ergastolum?
Come sono stati i loro primi anni?
[Long che cerca di colmare il vuoto di quegli anni.]

"Inverno. Memorie di Haruka Fuwa
Si può arrivare ad essere tanto invidiosi delle persone da desiderarne una morte prematura?
Che strano, dopotutto dovrei sapere quanto dispiacere, quanta desolazione, quanto dolore la morte possa provocare.
La consapevolezza di non avere un futuro può addirittura essere straziante.
E' davvero invidia? O solo spero che uno di loro possa prendere il mio posto?
Ho paura ... Desidero che qualcuno...Resti.
Che prima di sparire mi sussurri "Andrà tutto bene"."
Non è una storia d'amore, se questo che state cercando.
Eppure è un racconto romantico. Di pause, di silenzi e dolcezze.
Di sofferenza,di rabbia, di incomprensioni...
Dove tutto è cenere.
Si poseranno lì i petali del ciliegio?

[Storia strettamente correlata ad "Unconventional Beauty - A Fior di Pelle"]
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Jason e Isabelle; ancora loro, ancora alle prese con la vita, ancora alle prese con l'amore.
Sono passati ormai sei mesi da quando hanno dovuto separarsi, sei lunghi mesi in cui è successo di tutto. Le loro vite sono cambiate, sono state stravolte, sono diventate l'opposto di ciò che erano. Eppure, sotto tutti i chili di cambiamenti, Jason e Isabelle sono ancora gli stessi.
O forse no..?

Aisling ragazza normale con genitori separati.
Yannick e Juliette due gemelli bellissimi e misteriosi.
Elena ragazza geniale e riservata.
Damien gentile e spericolato.
Cosa li accomuna?
Semplice.
Poter diventare animali.
Essere dei Mutaforma.
-BENVENUTI NELLA GIUNGLA-

Tra la paura e l'essere posseduti, esiste l'amore.
Undici clown, undici partecipanti, dieci edizioni. La Siberia quest'anno ospiterà la decima edizione del Red Nose. L'evento che incarna il sadismo dell'essere umano e di cosa esso sia capace pur di autodistruggersi.
Grethel Hale ha diciannove anni, o forse qualcosa in meno, da un passato non troppo chiaro, dalle abitudini incoerenti e dal sorriso svampito, entra a far parte dell'evento, ritrovandosi davanti Clown 3. Un clown dagli occhi verdi, profondamente verdi che scuoierà la sua preda e le darà forza, coraggio, amore. Potrebbe salvarla o ucciderla.
Incontrerà Clown 9, incontrerà Juro, incontrerà Margherita.
Incontrerà la sofferenza, il sangue, la morte.
E sarà come il corvo che osservava da piccola nei cimiteri, si fermerà solo un attimo sulle lapide dei suoi orrori, ma poi spiccherà il volo verso il cielo, verso quell'amore che sarà la sua rovina, la sua macabra speranza e le donerà vita un attimo prima di impazzire.

Isabelle e Jason: la Bella e la Bestia. Chi è più diverso di loro? I sentimenti, probabilmente. Perché se una ama, l’altro odia; se una piange, l’altro gode; se una va via, l’altro rincorre. Una è l’Alfa e l’altro è l’Omega.
Isabelle e Jason sono due opposti che invece di attrarsi si combattono. Cozzano. Si respingono. Ma non tutte le ferite vengono per nuocere; bisogna solo trovare la bestia nella Bella e il bello nella Bestia.
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«Ti massacrerò» gli esce dalle labbra, ed è un sussurro che non s’è reso conto d’aver pronunciato fin quando non ha visto l’espressione di lei mutare di botto. Quegli occhi dapprima adirati e azzurrissimi adesso sono spalancati e terrificati più che mai. Jason per un attimo si domanda se la vedrà mai più impaurita di così, e la risposta è sì. Perché vuole essere il suo incubo peggiore. Vuole essere quel sogno che tormenta anche di giorno; quella crosticina che più levi e più si riforma; quella goccia che cade imperterrita anche se il rubinetto è chiuso. Insomma, Jason vuole essere per lei ciò di cui non sentirà mai la mancanza. (dal Capitolo I)

C’è qualcosa di strano nel silenzio di Tommy, nel suo rifiuto d’essere toccato, nel suo forzato isolamento.
C’è qualcosa di strano nella guerra di Ambra, nel disprezzo verso la sua famiglia, nella violenza delle sue grida.
C’è qualcosa di strano, nella famiglia di Tommy e Ambra, e le persone lo sanno, ma fingono di non vedere. E così rimangono nascosti, nel silenzio di Tommy e nelle grida di Ambra, la violenza di un padre pedofilo, la paura di una madre sottomessa, l’indifferenza di chi sa e non agisce. E in tutta questa follia – che sempre più verso il delirio crolla – l’unica cosa certa è l’amore che Tommy prova per Ambra, e che Ambra prova per Tommy.
[Tommy e Ambra non sono fratelli di sangue, l'"incest" viene dal padre]

Tornai a guardare la porta di fronte a me poggiando la testa alla mano e chiusi gli occhi: avevo la nausea e le vertigini, in aggiunta al bel quadretto c’era un mal di testa che si placava solo se smettevo di pensare. Non era facile sopportare tutti quei fastidi che avrebbero messo qualcun altro al tappeto e contemporaneamente risultare acida come se nulla mi causasse troppi problemi.
«Non sembra affatto spaventata.»
«Non ho motivo per esserlo.»
«Devo ricordarle che attualmente è detenuta in un ospedale psichiatrico?»
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Avvertenze: L'autrice di questa originale non è sana di mente, ragion per cui ha scritto una storia non adatta a stomaci deboli; violenza gratuita, linguaggio scurrile e sangue la fanno da padrone nella maggior parte dei capitoli. Siete stati avvisati.