Kagehina |Romantico/Fluff/Slice of life|Missing Moments| Yaoi |
1# fiocchi di neve: “ E' uno spettacolo bellissimo, non trovi Kageyama?” mormorò, acchiappando un fiocco con la lingua.
2# maglione: “Kageyama perché mi guardi così?”
3# crepuscolo: Stanno insieme troppo poco, decisamente troppo poco per lui.
4# braccia: Ai suoi occhi nulla poteva fermale: erano forti, nerborute, capaci. Le degne armi di un Re.
5# rossore:Tutto era più bello se a farlo con lui c’era Shoyo, persino le sue gote color pomodoro.
6# sporcarsi: Kageyama lo sgridava, scuotendo il capo con disapprovazione.
[Raccolta di drabble]

Izaya viene aggredito e ricoverato in ospedale, ma non per mano di Shizuo. Il biondo, ovviamente, reagirà malissimo appena lo verrà a sapere. Ma in una giornata così fuori dal normale i due riusciranno finalmente a scoprire nuove sensazioni che probabilmente li condurranno a nuovi e interessanti approcci.
"Non avrebbe mai permesso a qualcun altro di uccidere Izaya, lui stesso voleva avere l’onore di stroncare la vita di quel bastardo. Nessun altro poteva estorcergli un capello, ancor peggio del sangue; la volpe sarebbe dovuta morire solo tra le fauci del cane da caccia. " {Tratto dalla FF}

Ma cosa c'è di male con un po' di distruzione?

Uno scontro come tanti cela più segreti di quelli che intende rivelare.
Il tuo peggior nemico diventerà il tuo unico alleato.
Hai mai sentito parlare del "Fiore del deserto"?
Il timer è scattato, ma non se ne è accorto nessuno. Dove sarai quando arriverà allo zero?
Comincia a correre. O combatti per la tua vita.
Il diavolo ha chiamato il tuo nome.
[Shizuo x Izaya]

Ho cercato di raccontare i pensieri di Munakata nella parte finale dell'episodio tredici, durante la morte di Mikoto.
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"Sai, credo che il mio cuore sia morto nel momento esatto in cui ho catturato la tua vita.
Ormai sono un guscio vuoto lambito da fiamme immaginarie.
Volevo salvarti, non ci sono riuscito."
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[SPOILER - Munakata Pov - accenni Mikoto/Munakata]

"Haizaki si ritrova a tremare sotto le mani del altro uomo. Il suo corpo le percepisce come tizzoni ardenti che divorano la sua pelle con ferocia e malsano appetito. Bruciano ancora di più non appena sfiorano i suoi capezzoli spingendolo ad urlare con maggiore intensità.
Trattiene le lacrime ed inarca la schiena. La sua anima si è liquefatta sulle lenzuola, lasciando posto a desideri sempre più aberranti e scostumati per la sua società; il suo corpo risponde agli stimoli, rendendolo un animale eccitato che freme nella sua posizione minoritaria a quattro zampe."
[ A Dangerous Method!AU | NijiHai | PWP ]

Dal testo:
Un sorriso stirò le labbra di Izaya Orihara: sì, era lui il padrone di quella città e dei suoi abitanti. Quelle persone non erano che delle inermi pedine nelle sue mani e le loro vite erano da lui controllate, volenti o nolenti. Così era e così era giusto che fosse.

Si avvicina il Natale in casa Namikaze, tutto splende di mille colori, le voci risuonano allegre nell'aria e tutto, tutto, sembra perfetto... ma forse troppo perfetto...

" Faceva freddo quella mattina. Tanto freddo.
E il sole non si decideva proprio a far capolino da dietro le nuvole plumbee, nonostante un forte vento soffiasse minaccioso e le spostasse velocemente.
Tobio, in quella gelida mattinata, non sapeva se maledire di più il fatto di essersi miseramente dimenticato i guanti a casa o il fatto che Hinata si fosse accorto dei suoi vani tentativi di scaldarsi le dita intirizzite ..."
Ovviamente, com'è nel mio stile, non poteva non venir fuori una cosa zuccherosa al limite del diabetico.

(Shizuo x Izaya)
"Maledetto Izaya ... dove sei!"
Si fa largo fra la folla scostandola rudemente, procedendo spedito di vagone in vagone, le iridi caramello oscillanti da un lato all'altro nell'angosciosa ricerca di quell'odiosa pulce sparita alla vista.
E finalmente eccola, seduta in un angolo, il capo chinato di lato, le palpebre serrate, le labbra schiuse appena.
Inizialmente il biondo non riesce a crederci: gli si avvicina cautamente, osando serrarsi a nemmeno mezzo metro di distanza, osservandolo con tanto interesse da consumarlo con gli occhi vitrei per il freddo, allo stesso modo in cui un amante malinconico divora la fotografia sbiadita della persona cullata nel cuore.

“Quest’amore totalizzante non è servito a niente,” ti ritrovi infine a rispondere, sedendoti accanto al tuo maestro con uno slancio inaspettato; il materasso si abbassa sotto il tuo peso, dandoti la sensazione di sprofondare maggiormente in una delusione soffocante.
È così amara, la realtà.
[Palesi riferimenti al capitolo 693 - senza spoiler evidenti | Dedicata a Yume_no_Namida, che mi ha ispirata con un semplice commento su Facebook | Partecipa alla challenge La sfida dei 200 prompt indetta da msp17 sul forum di EFP | Prompt 3 (bonus): 'Veleno']

Quando un desiderio, è così insistente da non potervi rinunciare. La vendetta.
Una vendetta al quale Kurapika Kuruta non rinuncerà.
E' il suo ego a spingerlo a tanto?
Una breve flashfic sui pensieri di Kurapika, un bellissimo personaggio, a mio parere.
Buona lettura a tutti!

Si poteva notare una lieve piega all'angolo della sua bocca, tanto da abbozzare quasi un sorriso. Sorriso di malizia, di divertimento, di dominanza, di cattiveria.
Un'espressione sicuramente non d'amore, bensì d'un qualche sentimento che semplicemente non si avvicinava al veleno letale che costituiva la sensazione sopracitata. L'amore. L'amore consumò Elle. Sarebbe morto, prima che potesse rivelare a Yagami cosa nutriva verso di lui.
«Yagami-kun, ho detto che non devi trattenerti. Ciò implica, dunque, che puoi legarmi.» gli ordinò mentre gli porgeva i polsi, ed aggiunse poco dopo: «Anzi, devi.»

Ciel Phantomhive affoga nelle sue convinzioni e paure. Sebastian soffocherà l'eterna agonia del padroncino?
Una SebastianxCiel alquanto triste, aspetto le vostre recensioni!

Semplicemente un'analisi psicologica di Izaya.
Perchè è così?
Ci si possono fare un sacco di teorie, questa è una. Un punto di vista personale, ovviamente, ma che non è da escludere e che sicuramente molti altri hanno pensato.
Una semplice esplicitazione di quel che questo personaggio porta con sè.