“Non che poi a Kenma sia mai interessato più di tanto, l'essere un'eccezione. Anzi, si potrebbe dire che l'eccezionalità non abbia mai in generale occupato i suoi pensieri, troppo complicata, troppo singolare, troppo anomala per la sua rassicurante piccola quotidianità, impossibile da affrontare con i soliti modus operandi o da riproporre giorno dopo giorno senza quello sforzo continuo per renderla sempre diversa e sempre, in qualche modo, fedele a se stessa.”
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[KuroKen] [4784 Parole]

«Vuoi chiedermi niente? Vuoi sapere qualcosa di più sull'incidente? Vuoi sapere di qualcuno?».
Strana quella domanda, no? — Aveva pensato Tetsurou, che aveva alzato gli occhi taglienti e aveva alzato un sopracciglio.
«No, mi sono solo fracassato il cranio cadendo come una pera cotta, Ko-chan. Niente di più chiaro».
[Pairing: KuroKen; BokuAka]

BokuAka di 485 parole
Il titolo parla da sè.
Dal testo:
Non avrebbe potuto dire niente al povero disgraziato camionista che non era riuscito a frenare in tempo. Non sarebbe più riuscito a parlare dopo che la persona più preziosa e importante della sua vita se n'era andata via.

In una giornata come tante Suga e Daichi stanno tornando a casa mentre Iwaizumi sta cercando di raggiungere Oikawa. Sembra essere tutto esattamente come al solito.
"«Ti ricordi che stasera viene Michimiya a cena?» l'ex capitano della squadra di pallavolo femminile della loro scuola lavora con Daichi, e Suga stringe le labbra a sentirglielo dire.
«No.» gli risponde con un tono più secco di quello che vorrebbe.
Il moro ride «Te l'ho detto più di una volta» gli fa notare «Se tu hai deciso di non immagazzinare l'informazione non è colpa mia» aggiunge ridendo. "
"«Spero sia caduta la linea, o ti giuro che mi incazzo sul serio» gli dice con una calma glaciale.
«Non mi sembra di averti chiesto niente di strano, volevo solo che tu fossi qui quando finivo» gli risponde, ignorando completamente le parole del compagno.
«Stavo finendo di fare dei giri per te» sottolinea quasi perplesso per quello sfogo.
Tooru sa che sta esagerando, sa benissimo che non è colpa di Iwa-chan, che non dipende da lui, sa che in quei giorni è assolutamente insopportabile: ma gli hanno detto che non potrà più giocare al livello di sempre"

Nezumi sta ormai vagabondando da un anno per le terre desolate al di fuori delle mura, abbandonando Shion nella disperazione di un amore in cui aveva sperato fino all'ultimo.
Shion va comunque avanti con la sua vita, coinvolto nel progetto del Comitato di Ristrutturazione per la rinascita della città. Non sa, però, che il potere e la ricchezza possono rendere gli uomini capaci di spietatezze.
A dimostrazione che un legame come il loro non può essere spezzato così facilmente, inizia una corsa contro il tempo che vede Nezumi impegnato a raggiungere e trovare, prima che sia troppo tardi, un parassita che sta minacciando l'incolumità di Shion.
No.6.

“ Ma poi, in momenti come quello, capisce che un vero motivo non c’è.
È Kenma, e nel contempo è lui, e probabilmente sono entrambi. Sono stati i loro primi anni ad Hogwarts, il loro primo scambio di sguardi durante il cambio di studenti fuori Pozioni, i loro incontri casuali in biblioteca. È stato il modo in cui Kenma ha iniziato ad indicare silenziosamente i libri su mensole per lui troppo alte per essere raggiunte, o il modo in cui Kuroo ha guardato perplesso lo scaffale le prime volte prima di intuire la richiesta del minore. Sono stati, probabilmente, persino i sorrisi audaci che Kuroo ha iniziato a lanciare a Kenma di tanto in tanto le prime volta che è riuscito a sorprenderlo a guardare interessato qualcosa, o ancora i pomeriggi passati in silenzio a fare pratica di incantesimi fuori le mura della scuola, sotto alberi dai tronchi troppo larghi per non avere visto almeno i loro trisavoli frequentare l’accademia. ”
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[KuroKen] [HP!AU] [7246 parole]

Nel pomeriggio, il telefono squillò un paio di volte più del solito.
« Oi »
« mmh mh! »
« Hanno cancellato la mia lezione di Taiko »
« mmmh? Mmh mhhmmh! »
« Non tentare di parlarmi con la bocca piena! »
Oikawa deglutì, tossicchiò, e tornò al cellulare con la sua voce brillante.
« Vieni da me?? »
« Arrivo »
(Gusari / Kokokara Dokonimo Ikenai / Missing Moment)

Tre momenti nel tempo.
Passato (AU!Quest): “Il nostro breve passato non vale abbastanza, Iwachan?”
Presente (Canon): « Non ci vedremo, non ci vedremo » cantilenava Oikawa, risalendo pericolosamente con le dita la sua coscia. « Avrai le lezioni, e poi sarai occupato con il nuovo club di pallavolo, e qualcun altro guarderà il tuo fondoschiena al posto mio e- »
Futuro (AU!Distopico): « Rude, Iwachan! » frignò, lasciando andare davvero qualche lacrima. « Sei ferito, resta fermo »
« Tu piantala di darmi per spacciato! »
[Corsa delle 48 Ore - II Edizione]

Dal testo :
"Newt aveva contratto la malattia 2 mesi prima. All'inizio non sembrava così grave, aveva degli sporadici scatti nervosi, ma riprendeva in fretta coscienza di sé. Solo che, col passare dei giorni, la condizione della sua psiche andò progressivamente degenerando, fino a che un giorno, tornato a casa dal college, trovai la mia stanza completamente sottosopra."
{ Newtmas AU }

“Nelle mani di Armin c’è il fuoco, nei suoi occhi – appannati dal calore del vapore – la speranza di un mondo migliore, di distese di ghiaccio, di oceani dal sapore del sale.”
• 110 parole, Armin!Centric | SPOILER CAP. 82

Probabilmente, Oikawa lo sapeva da sempre che sarebbe andata a finire in quel modo per lui. Non perché avesse capito da subito che cosa intendeva la gente quando parlava di colori, ma perché da quando aveva conosciuto Iwaizumi – erano piccoli, così piccoli che neanche sapevano che cosa fosse poi l’amore – una parte di lui aveva intuito che sarebbe stato lui il suo compagno, la persona che gli avrebbe letteralmente fatto vedere il mondo con occhi nuovi.
[...]
La prima volta che Kageyama vide Hinata, tutta quella energia mal domata nel ragazzino gli suscitò un’istintiva repulsione. Che aveva tanto da muoversi e saltare e scattare- La seconda cosa che notò era che, diamine, era veloce, ma veloce davvero. E certo anche impreciso e, cavoli, era forse la prima volta che riceveva? Cos’era quel fondamentale fatto tanto male? Eppure… Non si lasciò ingannare da tanta imprecisione: aveva visto qualcosa in lui. E non sapeva che lo innervosiva o conquistava.
Soulmate!au, in cui si vedono i colori per la prima volta quando si trova il proprio compagno. Angst. Really.

[Spoiler capitoli 189-196 del manga]
All’inizio era stato complicato riuscire a catalogare quella situazione, ma Kuroo era giunto alla conclusione che forse dargli un nome, oltre ad essere impossibile, non era poi così necessario.
[BokuAkaKuroKen]

L'ombrello cadde a terra, scoprendo il volto di Tooru, che si portò una mano al petto.
Un campanello d'allarme risuonò fortissimo nella testa di Hajime e iniziò d'istinto a correre nella sua direzione, arrivando a sorreggerlo un istante prima che cadesse in ginocchio.
"I-Iwa-chan... scusa..."
Una macchia rossa si stava allargando sulla felpa bianca e azzurra di Oikawa e le sue mani fecero per aggrapparsi a Iwaizumi, mentre cercava disperatamente di dire qualcos'altro.
Solo in quel momento Hajime notò un luccichio spettrale a pochi passi da loro: un coltello di almeno quindici centimetri riluceva sull'asfalto, immerso per metà in una pozzanghera e macchiato da un inequivocabile liquido scarlatto.
Prima che Hajime potesse dire o fare qualsiasi cosa sentì la forza scivolare via dalle dita che stringevano febbrilmente e quasi dolorosamente le sue braccia tese a sorreggere il compagno, mentre gli occhi di Tooru si chiudevano lentamente.
"...no... resta sveglio, razza d'idiota...io..."

Io
18:56
Suga! Si può sapere cosa diavolo ha Asahi-san? È da lunedì che praticamente fa finta che io non esista, oggi mi ha deliberatamente ignorato tutto il giorno!
[AsaNoya] [rating giallo per presenza di un po' di parolacce :P]