Tutte le favole cominciano con un "C'era una volta", anche questa che sto per narrarvi. Ma questa che andrete a leggere non sarà una storia come le altre...
Preparatevi ad una fiaba completamente diversa da tutte le altre che avete letto finora, dove le principesse non sono rinchiuse nelle torri, dove le belve non sono gli antagonisti e dove i principi non sono cavalieri galanti e gentili.
Preparatevi ad una storia dove ognuno ha un lato oscuro da nascondere.

Era difficile per una principessa cosa precisina cadere nel mondo povero e straccione, ma per amore avrebbe fatto di tutto. Se però in quel mondo c’era qualcosa di paranormale cosa sarebbe accaduto?

Una O-S Duncney per augurarvi un felice Natale ♥
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Le luci, l’albero, i regali impacchettati e la neve che scende giù dal cielo.
Un Natale perfetto…o no?
In casa Nelson si stava discutendo su una cosa che potrebbe sembrare banale, ma che per i diretti interessati era di vitale importanza.
Il dilemma era questo: avrebbero passato la giornata seduti a tavola circondati da tutti i loro parenti oppure sarebbero rimasti soli soletti davanti al camino?
Ovviamente dalla parte della cena in famiglia c’era Courtney, la quale quell’anno voleva andare sul tradizionale, mentre dall’altre si era schierato Duncan, nauseato dall’idea di essere circondato da zie, nonni, cugini e chi più ne ha più ne metta.
I due si erano ufficialmente dichiarati guerra.

Un mio piccolo augurio di Natale ♥
Alzi la mano a chi piace ricevere regali e la Duncney.
Caspita, siete tantissimi!
Piccola shot fluffosa (?) sui nostri Duncan e Courtney, ambientata pochi giorni prima di Natale.
Cosa c'entrano i regali? Beh, vedrete c:
***
Estratto dal testo
Incrociò le braccia al petto, mentre sul suo volto si dipinse una smorfia: «Sentiamo, metallo pesante: tu cosa vorresti, invece?»
Si avvicinò minaccioso e, di scatto, le strinse i fianchi e la spinse violentemente contro il suo petto.
Prima che potesse realizzare la situazione, lui poggiò le labbra sulle sue. Fu un bacio casto, leggero come l’aria.

–Separate i banchi!- la frase del prof. venne seguita da un gran fracasso di sedie e banchi che vengono spostati. C’era chi approfittava di quegli attimi di tempo per ripassare, c’era chi pregava e c’era chi sistemava meglio i bigini nell'astuccio. Infine c’era chi, come Duncan Nelson, torturava la propria compagna di banco, in questo caso Courtney Barlow.
La mia prima,vera fic, spero vi piaccia!

Quanti di voi si saranno messi a piangere quando si sono separati Duncan e Courtney, o quando Courtney piangeva, io mi sono messa a piangere, e quanti di voi voleva uccidere Gwen, io sono la prima, la mia storia sarà sul tragico/romantico perciò preparatevi i fazzoletti, spero che vi piacerà.

Nuova vita. Nuovo lavoro. Nuova casa. Nuova città. Cambierà qualcosa? L'orgoglio si può perdere? E se si perde lo si può ritrovare?
Estratto dal capitolo 8:
-'' No Bridgette! È schifosamente schifoso! Come potrei mettermi... questa cosa? ''- Presi il pomposo e orribile abito e lo gettai in un angolo sotto il furioso sguardo dell'ossigenata commessa.
Chiedevo così tanto?
-'' Aspetta Gwen! Era bellissimo e poi ti stava d'incanto! Non fare così! ''-
-'' No Bridgette! Forse quello era il tuo stile! Non il mio, cavolo! ''-
-'' Signorina, se vuole... -''
-'' No! Non voglio un accidenti e arrivederci! ''- Mi rivestii velocemente e trascinai fuori Bridgette da quella sottospecie di... Argh! Lasciamo stare, non ne vale la pena.
-'' Senti Gwen, mi dispiace! Ti va di andare a provarne qualcun altro? Magari da un'altra parte, eh? ''- Mi sorrise gentilmente; quella ragazza riusciva sempre a farmi stare calma.
-'' Sì, però prima devo andare da una persona! Non che tu non fossi abbastanza, ma lei potrebbe sicuramente aiutarmi a trovare quello che cerco! ''-
*STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA*

Listen, listen
I would take a whisper if
that's all you have to give
but it isn't, isn't
you could come and save me
try to chase it crazy right out of my head.

E se il figlio di Blair fosse stato di Chuck e non di Louis? Blair avrebbe rotto la sua fiaba con il principe dei suoi sogni? E Chuck accoglierebbe il figlio? Leggete per scoprirlo

OS LARRY
Voleva che chiunque ascoltasse quella canzone riuscisse a sentire le sue stesse, identiche emozioni. Voleva che nessuno avesse più dubbi, dopo quella canzone. Voleva semplicemente che essa parlasse al posto suo.
Perché Harry da sempre era stato così, un po' timido, freddo, timoroso.
[...]
Liam ascoltò quello sfogo senza proferire parola, annuendo di tanto in tanto, giusto per dare segno che stesse seguendo il discorso. Infine, poggiò le grandi mani sulle spalle dell'amico e diede la sua sentenza. 'Harry, tu sei semplicemente innamorato di Louis.'

- Courtney, tu che farai da grande? -
- Io ? Beh, io sarò una principessa da grande! -
Può un'amicizia, sempre se chiamata così, rimanere per sempre unita, anche da 'grandi' ?

"Hai una sigaretta?” mi chiese, guardando dritto davanti a sé. Alzai un sopracciglio.
"No." risposi.
“Cosa c'è che non va?”
“Cioè, io, beh, non fumo.”
“No, nel senso perché sei al pronto soccorso alle – diede uno sguardo all'orologio che aveva al polso – cinque e mezzo di mattina, con una maglietta che potrebbe andare bene ad un gorilla e i capelli che ti fanno sembrare una foca.”

Perché Courtney sapeva che non doveva lasciare il suo ragazzo, da solo a pitturare un'intera stanza.
"Perché diavolo state lanciando il contenuto dei barattoli di vernice contro le pareti!? E sopratutto perché la vernice non è bianca ma è rossa e verde?!?"