:) Eccoci qua, con il seguito di The Blues Eyes. Come avevo anticipato, non mi andava di lasciare la storia al solo matrimonio, cosi ho deciso di addentrarmi in questa nuova storia che vedrà i nostri personaggi alle prese con l’essere genitori. E mentre Ana sembra nata solo per essere madre, Christian dovrà riscoprirsi padre giorno dopo giorno. Accanto a loro come sempre le loro famiglie e l'intramontabile Taylor diventato a sua volta marito e padre. Come si comporterà il nostro Mister Controllo alle prese con pannolini e pappe prima e con gli ormoni dell'adolescenza poi?
Spero col cuore che questa storia possa piacervi tanto quanto la prima, e che abbiate la voglia e la pazienza di seguirmi anche in questo lavoro. per ora grazie a tutti e buona lettura!!!

Questa è la storia di come tutto ebbe inizio,di come nacque l'amicizia,la band, le canzoni, di come la vita di una ragazza normale e quella del suo migliore amico cambiarono in un batter d'occhio.
[Primo Capitolo]
Ciao a tutti, io sono Charlotte e questa è la storia di come la mia vita è cambiata in un soffio.
Forse dovrei cominciare presentandomi per bene…hmmm, che dire, ho 17 anni e vivo a Sydney in Australia. Non sono neanche lontanamente una di quelle ragazze perfette che vengono prese come protagoniste di film per adolescenti: non sono alta 1,80 m, non ho un fisico magro e snello, non sono una bionda con gli occhi azzurri che conquista i ragazzi al primo sguardo… Io mi definisco “una me” a tutti gli effetti, una Lotts, dai capelli e gli occhi castani, alquanto timida, che adora passare il tempo con il suo migliore amico da una vita: Michael. [...]

«La ami, ma non riesci ad ammetterlo a te stesso.»
-
Mi scrutò attentamente, allontanandosi di qualche centimetro dal mio viso «Cosa vuoi che faccia?» Sfiorò con naso il mio, facendo scontrare i nostri corpi.
Gli morsi il labbro inferiore «Baciami.» Sillabai. Non rispose, sorrise appoggiando le sue labbra sulle mie, legandole in un bacio profondo.

[IN VIA DI REVISIONE]
Lei una donna ritenuta strana, diversa, in contrasto con se stessa,con un passato che tenta di dimenticare.
Lui un uomo freddo e controllato, tormentato dai suoi demoni, un uomo vuoto che la vita non può far altro che sfiorarla, poiché non è in grado di viverla.
Due ragazzi stanchi e delusi che riusciranno ad essere uno la cura per i dolori dell'altro.

[Partecipante al "Tear contest" di Wolf_Blood_001 indetto sul forum di EFP]
Mi sono cimentata nella descrizione di Christian e Ana da adolescenti con " Il diavolo e l'Acqua Santa" ed ora portata a termine quell'opera non riesco davvero a non continuare a scrivere, per cui proverò a cimentarmi con loro due da adulti, sperando di non vanificare tutti i consensi avuti con la storia precedente.
per cui ecco a voi un'altra " E SE..."
Mettiamo caso che Ana sia la rappresentante dell'associazione " Affrontiamolo Insieme" Per cui una ragazza che lavora a stretto contatto con Grace e per un certo verso che ha a che fare spesso anche con Christian( se pur senza conoscerlo di persona).
Mettiamo caso ancora, che i due si vedano per la prima volta, al ballo in maschera organizzato proprio per raccogliere fondi per questa associazione, per cui col viso coperto da una maschera.
Cosa ne sarebbe dei due personaggi con una ambientazione simile?
Tutti sappiamo che una delle regole di Christian è " Mai avere come sottomessa una persona con cui lavori". Quindi in che modo potrebbe rapportarsi a lei, essendo quello l'unico modo che lui conosce?.
Spero, col cuore, di non deludere

-Se un giorno qualcuno ti chiedesse di dare un titolo alla tua vita,quale sarebbe?-
[..]
-Innamorata di Michael Clifford.-e poi chiudendo gli occhi,lo baciai.

Miley ha una vita normale. Ha un ottimo rapporto con il suo ex. Ha degli amici fantastici. Ma tra i reparti di un supermercato incontrerà Ashton Irwin, che gli stravolgerà la vita. Ashton dietro il suo aspetto solare ha nascosto un animo tormentato, protetto da tutti i castelli che la gente ci ha costruito attorno. Toccherà a Miley aiutarlo, ma quello che non sa è che Ashton ha una missione.
E si ritroverà a scegliere se barricarsi nel passato protettivo, o nel rischioso presente con Ashton Irwin.
***
«E chi è?» domandò, voltandosi verso di me. Il suo sguardo gelido, fisso su di me. «Chi è il tuo presente, Miley?»
Notai quanto fosse bello, anche con la mascella contratta, gli occhi verdi ora diventati si un verde simile al castano, e la risposta mi salì spontanea.
«Tu. Sei tu il mio presente.» sussurrai, prima di alzarmi sulle punte e lasciargli un bacio casto sulle labbra.
|accenni su Harry Styles nei primi capitoli|
IN AGGIORNAMENTO

«O porca merda!» grido puntandogli un dito contro «Ho capito! Razza di stronzo, credevi che non lo avrei scoperto?»
Deglutisce «Cosa?»
«Che sei gay!» esclamo fiera della mia deduzione.
«Eh?» sbotta lui con una smorfia.
«Chupa, Irwin omosessuale!»
«Ma non sono gay!»
Ah, no?
«Sono vergine!»

“Evanna non te l’ha detto?” Evanna, la madre di Charlie, non aveva detto nulla a lui.
“Non ho contatti con lei e nemmeno con la sua famiglia da una settimana, Mat.
Cosa dovrebbe dirmi?” Michael era confuso, ma ora doveva sapere che diamine stesse succedendo.

Abbiamo sempre desiderato di prenderci cura di un cucciolo, no?
Ma se invece di un morbido pelo bianco, capitassero dei capelli color biondo miele?
Se invece del cucciolo, ti dovessi prendere cura di una bambola rotta?
Quanto sei disposto a evitare di romperla del tutto, e di mettere insieme i pezzi mancanti?
Facciamo così, Nikki ora è la tua bambola ferita, fanne ciò che vuoi.
Distruggila o aggiustala.

Guardo incredulo l'orologio che ticchetta, e scandisce i secondi. Il rumore mi sembra quello di un tamburo, da tanto silenzio c'è qui, in questa casa enorme. E tu non lo sai di essere così vicina a me, sebbene adesso tu sia lontana. Sento forte il dolore della solitudine, che niente potrà lenire. Ma lo so che tu mi puoi sentire.

Non si rimane adolescenti per tutta la vita, e Luke, a ventinove anni, non sa ancora se la cosa sia bene o male. Lui però adolescente non lo è più da tempo, anche se la sua vita da allora non è cambiata molto. Robert e Janet hanno solo cinque anni e sono gemelli. Sono i figli dei suoi due più cari amici e hanno la strana abitudine di chiamarlo “zio”. E a Luke piace passare del tempo con Robert e Janet perchè sono dei bambini davvero adorabili e perchè adora rispondere a tutte le loro domande. « Allora raccontaci la storia di come hai conosciuto mamma e papà » dice Robert, saltando sul divano. « E zio Calum, e zio Michael » si aggiunge la vocina della piccola Janet. Poi i due fratelli si guardano ed esclamano all'unisono: « Ce lo racconti? »
-
Sequel ddella mia long "Time will heal". È consigliabile la lettura.

«Ash... io non so se sia...» Il ragazzo le tappò la bocca con un bacio che la fece trasalire, non solo per la sua intensità, ma anche perché, nonostante i suoi tentativi, non poté prendergli il viso e questo la lasciò spiazzata. Se non poterlo toccare durante un bacio le sembrava così strano... fare sesso come sarebbe stato?
«A-Ash... Ash che stai facendo?» domandò, odiando di non poterlo vedere in viso.
«Ho detto che sei mia, no? Te lo sto dimostrando. Sei mia completamente, perciò devi fidarti di me anche se non puoi vedermi né toccarmi perché tutto di me ti appartiene. Lasciati andare» mormorò, chinandosi su di lei.
***
«Ti prego... lo prometto: questa volta è l'ultima. Voglio solo... solo vederti un'ultima volta prima di lasciarti andare per sempre. Fallo per quando ti ho tirata fuori dal fango in cui eri caduta all'asilo, quando eravamo piccoli. Solo per questo. Per favore» mormorò, aggrappandosi ad un'ultima speranza, cercando di nascondere la disperazione nel tono.
«Non mi hai fatto male, mi è piaciuto immensamente, ma... io non ti riconosco, non mi riconosco e non riconosco noi. Tu mi manchi!»

Mi ero ipnotizzata nei suoi bellissimi occhi color nocciola.
Ma non sapevo con chi avevo a che fare.

Mike si inginocchiò davanti a lui, fu un attimo che prese la mano di Luke spostandola da una corda all'altra della chitarra. - Le stai sbagliando tutte. - Ridacchiò Michael.
Luke strinse il suo plettro tra le dita tremanti, sotto quelle di Mike.
Neanche si era accorto di star sbagliando qualche stupida nota o melodia.
- Hai la mano gelata. - Notò Michael, in disperata cerca degli occhi azzurri di Luke che lui continuava a tenere bassi.
Mike sospirò Non avendo ancora parola dal biondo. - Cosa hai? - Domandò poi, stringendo la sua mano calda contro quella fredda di lui.
Luke strinse le labbra ma infine parlò. - Niente. -Continuò a tremare.
- E perché cazzo stai tremando? - Chiese ancora Michael aggrottando la fronte. - Lukey, cosa hai? - Ripetè.