{Victuuri post ep.#12; auguri di buon compleanno, Vitya!}
Due volte in cui Victor cerca di baciare Yuuri sotto il vischio, fallendo, e una in cui ci riesce perché è Yuuri a baciarlo per primo.
#01. «V-Victor?» balbettò il più giovane, paonazzo. «Che cosa stai facendo?!».
«Ma come, Yuuri, non lo sai?» fece finta di non capire l’altro. «Quando si passa sotto un vischio ci si deve baciare per scacciare ogni sventura!».
#02. «Co- cosa sarebbe quello?» questionò, nascosto dietro le sue stesse braccia.
Il sorriso pericolosamente mellifluo ad occhi chiusi che ottenne in risposta valse più di qualsiasi spiegazione.
«È vischio, Yuuri».
#03. Victor restò a bocca spalancata e mano protesa verso il vuoto, che poi si schiaffò sulla fronte in uno sbuffo di divertita esasperazione.
«Cosa devo fare con te, Yuuri Katsuki?».
Sul letto, immerso nel caffè, stava abbandonato un rametto di vischio.

{Victuuri post ep.#03}
«Sai, Yuuri? Ho detto che al porcellino sarebbe servito un incantesimo per trasformarsi in principe. E, data la tua esibizione, posso ritenermi soddisfatto del risultato».
Katsuki lo fissò inebetito, sbattendo le palpebre. Provò a chiedergli cosa volesse dire, ma si ritrovò il russo ad un palmo dal volto prima di poter pronunciare alcunché; da quella distanza pericolosamente ravvicinata poteva percepire il respiro di Victor direttamente sulle labbra, un soffio leggero eppur sentito, come un formicolio sottopelle, mentre il viso gli si faceva sempre più caldo sotto lo sguardo intenso del pattinatore.
«Però» riprese questo, la voce melliflua e sussurrata tra le pieghe di un sorriso, quasi confidenziale — o cospiratoria, pensò Yuuri.
«Nelle fiabe occorre sempre un bacio, perché possa davvero emergere il principe».

[Prince of Stride: Alternative]
I metri che scorrono sotto i tuoi passi, l'aria che entra avida e graffiante nei polmoni, le gambe che tremano e i muscoli che tirano ad ogni falcata, alla minima goccia di sudore che il vento ti fredda sul volto, l'adrenalina in corpo e la voglia di vincere nel sangue: niente più che un assaggio di ciò che ti aspetta più avanti, della sensazione di pienezza e soddisfazione che ti formicola sottopelle ogni volta che la tua mano entra in contatto con quella di Fujiwara.
[Takeru x Riku]

«Vuoi sposarmi?»
«Vuoi essere il mio testimone?»
No, a entrambe le cose.
«Sì» dice invece, scopiazzando il falso sorriso di Sai, così debole che è solo un accenno, ma è abbastanza per depistare Naruto dal vero.
A entrambe le cose.
[SasuNaru onesided; NaruHina sottinteso]

Sta semplicemente passeggiando.
Nel centro caotico di Konoha.
Casualmente nel quartiere di Hikigaeruku. Nulla di male se, nel mentre, getta occhiate vaghe intorno. L'importante è che nessuno sappia che in realtà ha passato in rassegna almeno trenta vetrine di negozi che la bionda catastrofe è solita consultare per i suoi acquisti — perché poi chi ce l'avrebbe avuto il coraggio di uscire e camminare a piedi per tre chilometri abbondanti con in mano un sacchetto dell'Otamajakushi Paradise? Si era già abbassato a regalargli un borsellino a forma di rana per i suoi dodici anni — pur avendo scaricato a Itachi la commissione —, non sarebbe mai ricaduto in un tale baratro di umiliazione a vent'anni suonati.
[HBDay Naruto ♥]

Misaki sente il viso così caldo che non ha il coraggio di voltarsi per inveire contro l’assurdità di quell’uomo perverso e strafottente, ben più propenso a sciogliersi dai nodi delle lenzuola e chiudersi in camera a doppia mandata. Non ha però il tempo di mettere in atto il suo piano di fuga che l’odore di Usagi-san è tornato ad avvolgerlo come il più dolce e confortevole degli abbracci; il respiro così vicino da sfiorargli la fessura schiusa delle labbra ancora tumide, la dolcezza dello sguardo e l’ironia di quella voce bassa e rassicurante sono un distraente contro cui Misaki non saprà mai fare i conti.
[Romantica ♥]

«Ma se io sono la reincarnazione di Ashura e tu quella di Indra, quando facciamo sesso è incesto?»
«Io invece mi chiedo se la tua demenza sia un difetto ereditario o una malformazione congenita.»
[SasuNaru]

Gray non soffre il freddo da quando aveva otto anni. Perciò non riesce proprio a capire perché sia Lucy che Mirajane lo abbiano guardato con un tale biasimo quando gli ha raccontato distrattamente del suo rifiutare il regalo di Juvia.
Cosa se ne fa un mago del ghiaccio di una sciarpa?
[ Gruvia ]

Gli occhi sono lo specchio dell'anima, dicevano-
Quello sguardo.. sapeva parlare.
____
Una semplicissima Drabble, tutta SasuNaru, ed è la prima volta che scrivo una cosa del genere °-°

cit/ «Sasuke?».
«Hn?».
«Sai dirmi cos'è questo?».
Guardò ciò che la mano - tremolante - del biondo aveva tirato fuori dal piccolo marsupio.
«Un melograno», decretò, sfregando le mani su quelle di Naruto per scaldarle.
«Uh? E io che credevo fosse un pomodoro giallo!».
«Quanto sei cretino».
«Che bastardo! Volevo pure regalartelo, visto che so che a te piacciono, ma adesso ci ho ripensato! Me lo tengo io il melospiga!».
«Melograno, dobe».
«Fa lo stesso».
[Happy B-day, Naruto! ♥][Shounen-ai]
Devo rassegnarmi al fatto che non sarò mai puntuale per le fanfiction con scadenza.
È abbastanza breve e concisa, ma dovrebbe avere 500 parole messe in croce!
Auguri comunque, baka. Hope you enjoy it!

cit/ «Tieni,» disse poi, staccando i due tocchetti e porgendomene uno, ciarlando di quante volte e ogni quanto lui e l'Ero-sennin ne avessero presi. Lo accettai riluttante e mi limitai ad emettere acido un infastidito tsk, ch'era quanto più si avvicinasse ad un grazie, spalancando gli occhi e rabbrividendo inconsciamente per come mi sentii pervaso da una scossa, dovuta al dejavù che ebbi nel momento in cui le mie dita sfiorarono uno dei legnetti. Cercai d'ignorare il formicolio sulle falangi e il calore che mi esplose nel petto a quel gesto così familiare.
[Piccolo test!] STRANAMENTE non è AU. L'avviso OOC qui è d'obbligo, visto che stavolta è Sasuke Uchiha in persona a parlare, affetto da logorrea, narrandoci qualcosa che successe poco dopo il suo ritorno al Villaggio. Quindi tutto post-Quarta Guerra Ninja. È SasuNaru, ma non v'è nulla di esplicito - difatti, è verde. Dopo solo tre fanfiction sto divulgando la mia cretinità a tutto il mondo di EFP, sono commossa! E, come al solito: Hope you enjoy it!

cit/ « Dobe, ma ci sei? Cosa c'è per pran- » fa per chiedere, interropendosi non appena, voltato il capo, spalanca gli occhi sorpreso per come trova l'Uzumaki steso sul tavolo, un braccio a sorreggere la testa bionda, un sorrisino sghembo e indubbiamente provocante dal quale sgattaiola fuori la lingua in cerca di brama e lussuria, che passa avida tra le labbra rosee che stringono una candelina azzurra e mormorano suadenti un Me - chiaramente riferito alla stroncata domanda del moro su che cosa ci fosse per pranzo.
[Happy B-Day, Sas'ke!♥][SasuNaru]
In ritardo, dedicata al compleanno del teme più amato al mondo! Da considerare come il seguito di 'Like a vanilla pudding', non necessaria al fine della lettura. Scusate se è sbrigativa, speravo di farcela in tempo e invece ho tardato di quasi un'ora. ç_ç
Hope you enjoy it!

cit/ « Sasuke... »
« Dobe...! » gli risponde, quasi in automatico, mentre l'altro comincia ad avvicinarsi lentamente verso di lui, passandosi le mani sul busto e leccandovi avidamente la crema giallognola, lanciando sguardi piuttosto eloquenti e persino compiaciuti al più grande, sconfitto dalla propria sega mentale. Per un attimo, solo un attimo, Sasuke intravede un rivolo di vaniglia colare dal lato destro del labbro della sua ormai più grande tentazione, immaginandosi che al posto del budino quello fosse il suo...
Oddio, no! 
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[NaruSasu][Più dal punto di vista di Sasuke che quello di Naruto!]
Un po' demenziale e con probabile OOC sparso per ogni dove. Non me ne volete, è la prima volta che tratto questa coppia, considerando anche che la fanfiction nasce dalle mie, di idee perverse con, come protagonisti, un Sasuke al limite della sopportazione ed un Naruto inconsapevole di eccitare tanto il suo teme mangiandosi un semplice budino. Il suddetto e la mia mentalità contorta hanno dato vita a questo, che in principio era una SasuNaru (comunque leggermente accennata!). Hope you enjoy it!

- Passò ancora una buona mezz'ora prima che fossero finalmente liberi di andare—ora adulti a tutti gli effetti, per la legge giapponese. -

Un tecnico di laboratorio e un insegnante di storia e filosofia. Cosa avessero da spartire, in realtà, non lo sapevano neppure loro.
L’edificio scolastico, forse – lavorare nello stesso luogo certo aveva aumentato le possibilità di contatto.
Ma Naruto lavorava più nei laboratori informatici che altrove, mentre Sasuke era un insegnante del campo umanistico. Per cui, a parte qualche volta durante l’intervallo, niente di più.
Certo era che, se qualcuno avesse saputo del fatto che metà del percorso scolastico che avevano intrapreso li aveva visti compagni di classe, allora la cosa si sarebbe spiegata quantomeno in parte.