Vi ricordate Forks, dove Bella ed Edward hanno consumato il loro amore?
Dimenticatevela.
Siamo a Frocks, Inghilterra. John Watson ha diciassette anni e si è appena trasferito da sua sorella, che però non lo vuole tra i piedi. Lo manda a cercare casa. Più o meno quello che è successo a Sherlock Holmes, diciottenne e vampiro in cerca di un coinquilino, buttato fuori di casa da suo fratello Mycroft.
C'è un motivo se Sherlock sceglie John: non riesce a leggergli nella mente, come invece può per tutti gli altri esseri umani. Perché?
Buona lettura e siate clementi.

{Matsuoka Rin x Nitori Aiichirou}
Tremante, Aiichirou si inginocchiò per terra, le mani sul pavimento e la testa china in totale segno di sottomissione. “Puniscimi, senpai.”
“Ai, ma che dici?”
“Sono stato mancante in moltissime cose. Durante la staffetta amichevole con il club Iwatobi abbiamo perso per colpa mia, perché sono stato troppo lento. Speravo che tu mi punissi per questo, come facevi l’anno scorso quando prendevo un brutto voto o lasciavo la camera in disordine, e invece non lo hai fatto. E poi durante i provinciali, ho fatto un tempo pessimo e anche lì tu non mi hai punito. Per questo ho pensato che tu non tieni più a me come prima.” Una lacrima solitaria cadde sulla moquette.

John faceva di tutto per evitare di pensare alle leggende che si sussurravano al villaggio, ma quelle continuavano a ronzargli in testa, insistenti; l’Albero aveva un guardiano unico nel suo genere, una creatura solitaria che aveva votato la sua esistenza immortale alla protezione di quell'albero, probabilmente antico quanto lui.
* * *
«Intendi dire che dovrò rimanere qui per sempre?» mormorò, la gola secca ed il cuore che perdeva un battito.
Fawnlock tirò su col naso, inclinando la testa da una parte.
«Oh no, certo che no, non per sempre;» rispose infine. «solo fino alla tua morte.»

Storia sui pensieri di sdentato dopo un'evento del secondo film!

{Matsuoka Rin x Nitori Aiichirou}
“Nitori” chiamò, con voce neutra.
“Sì, senpai?” rispose all’istante l’interpellato, una nota di agitazione nel suo tono.
“Ti avevo detto di non farmi trovare la camera in disordine al mio ritorno.”
“Perdonami, senpai. Credevo che saresti tornato più tardi e avrei messo a posto prima che tu arrivassi.” Il turbamento di Aiichirou era lapalissiano.
Rin si compiacque del timore che sapeva instillare nel suo kohai. “Adesso dovrò punirti, così imparerai una volta per tutte.”

“Ascoltami, Naruto. Tu hai sempre sognato il ragazzo perfetto che ti ama e ti renda parte del suo mondo. questo qui non mi sembra corrispondere alla descrizione! Tu cerchi il principe azzurro, lui è tutto fuorché azzurro!” Naruto sbuffò.
“Kiba il principe azzurro non deve essere PER forza azzurro. Può avere diverse sfumature. E nei suoi occhi io… ne ho viste di diverse…” sorrise, mentre Kiba sospirava ancora.
“Cavolo amico… sei già bello che andato. Spero solo che questo non ti faccia soffrire o giuro che vengo lì e gliele suono!”

Amastra, città oscura colma di magia e di creature misteriose.
Ci sono persone che sognano di abitarci, persone che desiderano scappare da essa e persone che vorrebbero solamente poterla visitare per una volta.
Raven è uno di loro. Quando l'occasione di coronare il suo sogno è a portata di mano la coglie al volo.
Ciò che non sa però è che non tutte le creature che popolano Amastra sono degne di fiducia e quello che sembra un sogno potrebbe presto assumere tinte ben più cupe...
Tra fate, naga e un grosso inganno, l'avventura di Raven rischia di trasformarsi in un incubo... o forse no?

Sasuke lo ama, ma mai lo avrebbe ammesso al mondo e a sé stesso. Così lo ricatta, lo violenta nel corpo e nell'anima, il suo è un amore malato che lo spinge a rovinare il rapporto di amicizia che li legava.
Naruto lo ama, ma non se ne rende conto, quando viene violentato dall'ex migliore amico si sente, però, completo. Ma pensa comunque che il suo sia odio, non si capacita delle emozioni provate.
Naruto avrebbe potuto opporsi a quel ricatto se realmente avesse voluto, ma non l'ha mai fatto. Perchè? Un giorno Sasuke pone fine a tutto, e da qui iniziano le vere sofferenze di entrambi.
Dalla violenza nasce l'odio, ma dall'odio rinasce l'amore. Bisogna solo ammettere i propri sentimenti.
Erano passati mesi dall'ultima volta che l'aveva visto, Naruto aveva creduto che con quel “sei libero” tutto sarebbe finalmente finito, che l'odio ed il dolore provati sarebbero scomparsi, con il tempo almeno.
Ma più quel tempo passava e più lui si sentiva in gabbia.
[SasuNaru]

Il protagonista, dopo aver perso una scommessa, si ritrova ad un festino a luci rosse vestito da cameriera. Il ragazzo, gay, ha la sua prima esperienza sessuale in modo che non desiderava.
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Levi/Eren | Coffee Shop AU
Eren Jaeger lavora come barista nel caffé di sua madre, ed è uno specialista di Latte Art. E poi c'è Levi, che non è esattamente il cliente tipico perchè è brusco e rozzo (il che in realtà, secondo Eren, non è poi così diverso dal cliente tipico), ma che soprattutto non fa altro che confondere il tenero cuoricino di Eren.

John va in calore nel bel mezzo di un caso. [Omegaverse!AU, Johnlock]

"L'amore è così breve, ma dimenticare è così lungo." (Pablo Neruda)
Di tutti posti in cui imbattersi nel suo ex, doveva essere da Tesco mentre indossa il suo maledetto pigiama. Alle cazzo di tre del mattino.
[University!AU]

In un universo dove si sa esattamente a che punto della propria vita si incontrerà la propria anima gemella, grazie ad un Orologio stampato sulla pelle che, nel momento della nascita, inizia il conto alla rovescia si muovono i nostri protagonisti: John aspetta con trepidazione quel momento, mentre Sherlock crede ci sia un errore, e che il suo Orologio sia solo un errore umano. Ma quando finalmente l'Orologio segnerà il secondo zero...
[soulbond!Johnlock con accenni di soulbond!Mystrade]

Il dottor John Watson si era sempre considerato come una delle tante persone sconosciute che componevano l'umanità. Non aveva mai pensato a se stesso come a un qualcuno di speciale, non era dotato di alcun particolare talento e non aveva mai brillato per nulla. In tutta la sua vita, non era mai stato un tipo eccezionale, e il suo anonimato era stata una benedizione.
Adesso era tutta storia.
[Vampire!Sherlock]

Era lì: rosa come la valigia di mesi fa, con le sue curve morbide e la punta indirizzata a lui – proprio all’altezza del suo stomaco. Si avvicinò lentamente, senza comprendere il perché di questo suo temporeggiare. Era solo una scatola.
Una scatola a forma di cuore con un fiocco rosso. Pomposo e… normale. Non per loro, per gli altri. Una di quelle scatole che John avrebbe comprato per Betty o Mary o come diavolo si chiamasse la donna con cui stava uscendo.
| Sheriarty (Jim/Sherlock)• 674 parole • giuro che non muore nessuno |
Prima prova nel fandom, just this.
L'avvertimento "what if" è lì perché, semplicemente, non ho finito di vedere le puntate (mi manca la benedetta terza stagione) e quindi non so bene dove piazzare questo piccolo delirio.