Sono arrivata due anni fa in questa bellissima cittadina con il cuore spezzato e una sola valigia come compagnia.
Avevo abbandonato tutti. Avevo abbandonato la mia famiglia, lo studio, gli amici, il lavoro del week-end… avevo abbandonato tutto e tutti. Stare a Forks mi stava uccidendo e iniziavo a sentirmi soffocare, dovevo cambiare, dovevo allontanarmi, ricominciare da zero e così avevo fatto.
Mi sono svegliata una mattina con il mio incubo personale che urlava fuori dalla porta. Mi sono cambiata, ho messo in valigia le cose essenziali, e ho chiamato un taxi. Ho ignorato le urla e le minacce del mio incubo e mi sono fiondata nel veicolo....

«Sì. Tutto chiaro. Posso sapere il nome da cercare sul campanello?» - domandai con la massima pazienza di cui disponevo in quel momento.
«Avevo detto che l'indirizzo te lo avrei mandato per sms, quindi anche il nome. Sicuro di aver bisogno di ripetizioni solo di inglese? Mi sembra tu abbia ben altri problemi. Comunque... Rivaille. Rivaille Ackerman» - feci appena in tempo ad appuntarmi mentalmente quelle parole che la chiamata mi venne chiusa in faccia.

Il suo profilo era vagamente illuminato dalla luce soffusa della lampada, la fotocamera prendeva tutto il suo corpo con una maestria tale da renderlo quasi angelico. Eppure, Alec lo sapeva bene, in lui di angelico non c'era proprio niente.
Solo un'aura distruttiva, come il suo cognome sembrava voler annunciare.
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AU!Malec. In cui un timido ragazzo si ritrova a essere il fotografo di un eccentrico modello.

Non c’è giorno, da quando sono tornato in patria, che non abbia desiderato che quel proiettile mi avesse ucciso. Solo qualche centimetro e avrebbe colpito la vena succlavia. Solo qualche centimetro e per certo, non sarei sopravvissuto.
Tornando in patria, ho perso la libertà di vivere, di pensare, di agire. Sono un omega.
Non ne ho diritto. Non mi è concesso neanche morire dignitosamente. Non mi è concesso morire in alcun modo finché sono fertile.
OMEGA/VERSE (Alpha/Sherlock)(omega/John)

Anno 2017, Stiles è al college, ma qualcosa stravolge la sua vita.
Anno 2019, Stiles torna a casa, ma tutto è cambiato.
E soprattutto non è più da solo.
Dal primo capitolo:
“Ho trovato un altro lavoro, guadagnerò di più. Qui non ci bastava lo stipendio”
“Ah, bene. E dove ve ne andrete ora?”
“Torno a casa, papà"
Dal secondo capitolo:
Quando si era stufato di una vita di pericoli, si era trasferito per andare al college in un’altra città, ma anche lì non tutto era andato come previsto. Ed ora era di nuovo a casa, ancora a Beacon Hills e ancora una volta con una sfida davanti.
Una sfida che aveva calamitato su di sé l’attenzione di suo padre e del suo amico, che l’avevano abbracciato al volo e poi si erano dimenticati anche che fosse lì.
[Parte Text!Fic]

Il 20 novembre era arrivato anche quest'anno, portando con sé quel pizzico di tristezza. Ma forse non tutti i 20 novembre sono così negativi. Forse alcuni di questi possono portare delle novità inaspettate.
Piccolo avvertimento: questa è la mia prima Fan Fiction. Secondo avvertimento: in questa storia sono tutti umani (non esistono vampiri, licantropi, ecc). Terzo avvertimento: buona lettura!

La luna può fare brutti scherzi e Stiles ne sa qualcosa, infatti si trova nella tana di Derek e Peter a fare cose che non credeva possibili di fare con i due licantropi.
STETEREK

E se Bella non si fosse buttata dallo scoglio? Edward non sarebbe tornato e Jacob avrebbe finalmente conquistato il cuore della sua amata o forse... No?
|fanfiction in revisione|
“Mi dispiace io…”
Tentai di concludere quella dannata frase, così da far comprendere almeno in parte il mio dolore, ma la voce cedette. Non potevo vederlo così.
Ero io l’unica a dover essere arrabbiata, io l’unica a voler piangere, a voler morire. Non lui.
Eppure non potevo vederlo così.
Feci per dischiudere le labbra e parlare ma lui fu più veloce. Proprio quando credevo di averlo perso, si voltò.
Fu l’ultima volta in cui lo vidi, il bellissimo viso contratto da un tormento non più antico ma nuovo.
Quella consapevolezza mi spiazzò: era colpa mia.
Se non fosse stato impossibile avrei detto di aver visto una piccola, scintillante goccia d’acqua solcargli la guancia destra.
Io.
Lui.
Non più noi.
I miei occhi si gonfiarono di lacrime, la vista si offuscò e dovetti aspettare molto prima di accertarmi che se ne fosse andato. Poi mi gettai sul letto, tentando disperatamente di sostenere la voragine che squarciava il mio petto.

Alhek non si era mai reso conto di essere diverso dagli altri fino a che a dieci anni un suo coetaneo lo aveva preso in giro mentre giocavano per le strade polverose della città: “Guarda che occhi che hai! La Dea te li ha colorati male!”
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Lesse e lesse fino a che il sole gettava ormai lunghe ombre sulla strada, il sonno stava quasi per impossessarsi di lui quando, ecco, gli occhi viola. Fioled, lui era un Fioled. Corporatura snella, pelle chiara come la luna e… praticanti delle arti magiche.
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Tuttavia, la cosa che maggiormente colpì Rhyfel erano quei grandi occhi: due ametiste magnetiche. Non aveva mai visto nulla del genere. Era abituato agli occhi di vari colori che popolavano la sua città, come il giallo dei Melyn ad esempio, ma mai quel viola così intenso e ipnotizzante.
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Compiuti vent’anni, un Glas dagli occhi viola inizierà il suo percorso per riportare in vita la magia dimenticata, solo così l’antico nemico verrà sconfitto.

Il nuovo branco di Alpha è infine giunto a Beacon Hills, ma qualcosa di inaspettato avviene durante la battaglia. Stiles viene casualmente coinvolto nello scontro, attaccato proprio dal temibile capo Alpha, il quale imprime sulla pelle dell'adolescente un simbolo maledetto, dal passato oscuro.
È il "Ramo del Diavolo", un legame fisico che unisce nel sangue e nel destino la Radice al proprio Dominus e così il ragazzo umano si ritrova suo malgrado a vedere dipendere la propria vita da quella del lupo e costretto ad una convivenza forzata proprio con quest'ultimo, dettata dallo stato di necessità.
Ma quale segreto si nasconde dietro il Sigillo? Quale piano diabolico si cela dietro la scelta apparentemente casuale degli Alpha? E perchè proprio Stiles, l'inutile ragazzino umano?
Un puzzle da costruire, una verità che viene da lontano, ma soprattutto una passione che si fa strada nella solitudine e nel dolore, più forte e più pura di quanto mai nessuno avrebbe potuto immaginare...

[Sterek, diverge dal canon a partire da subito dopo l'incendio in cui sono morti gli Hale]
Senza più un branco o una famiglia, Derek e Laura scelgono di nascondersi andando a vivere nelle Isole Aleutine, in Alaska, dove loro padre - umano - vive come ricercatore da dopo il divorzio con loro madre.
Otto anni dopo, Derek è ancora in Alaska, ha ancora un cumulo di colpe che gli pesano sul cuore, e Stiles - piccola peste dell'isola - è in cerca di qualcuno che gli faccia un favore particolare.

Derek e Stiles stanno insieme ma qualcosa arriva a minare la loro tranquilla routine di coppia. Derek dovrà compiere una scelta importante e Stiles dovrà accettare qualcosa che sembrava impossibile.
Una piccola fortuna potrà aggiustare le loro insicurezze e paure?
[STEREK]

Aprì gli occhi. Intorno a lui c’era solo una landa desolata; un deserto fatto di rocce, cenere e fango. Una luce crepuscolare illuminava parzialmente il paesaggio, rendendolo ancora più tetro. Più avanti, dinanzi a lui, vide alcuni arbusti scheletrici intorno a quella che sembrava una polla d’acqua e decise di avvicinarcisi.
Alla fine ho deciso di ripubblicare questa mia prima storia. Spero che questa seconda stesura contenga meno errori della precedente ^^

[Sterek, AU, werewolf!Derek, fairy!Stiles]
Derek aveva quindici anni quando sua madre annunciò a colazione che presto una colonia di folletti verdi sarebbe venuta a far visita al loro territorio.
O... la storia di come Derek ha vissuto la sua adolescenza fra branco e folletti, e di come tutto è stato divertente e privo di preoccupazioni fino a quando non lo è stato più.

Jasper Cullen è il ragazzo più bello e popolare della scuola, Rosalie è una ragazza comune un po' trascurata, cosa succederebbe se finissero a vivere sotto lo stesso tetto?