«Io rimasi folgorato da lui, e dalla sua capacità di frantumare quella compostezza di cui andavo fiero, anche solo battendo le ciglia»
{KAISOO} {minor!chanbaek}

( chanbaek ↠ Side! hunhan, kaisoo )
I sogni di Baekhyun sono sempre disturbati, come da un’interferenza radio che si inserisce nei meandri della sua psiche labile.
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Byun Baekhyun sogna il bianco dei suoi neuroni, sogna di sibili profondi e di morti atroci. Il mondo che vede intorno a sé è un mondo ostile e crudele, pronto a ferirlo per ogni cosa, fatto per cui ha sviluppato una seconda quanto immaginaria corteccia cerebrale: corteccia che in termini clinici si chiama schizofrenia e che è l’essenza stessa della sua vita.

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Sento un paio di labbra che si muovono contro la mia bocca, le mani di Chanyeol mi incorniciano il volto e sento lo stomaco in subbuglio, [...] non mi sono mai sentito così dannatamente bene con qualcuno e, nonostante il cuore mi batta così forte da far male [...] è la sensazione più bella di sempre. 
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[BAEKYEOL]
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«Mi sono tinto anche io i capelli. Di rosa, ok? Stiamo parlando di rosa barbie, [...] e guarda, tu ti presenti con dei capelli verdi ancora più ridicoli [...]»
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[HUNHAN]
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«Ehi, non fare il sarcastico con me»
«Per la prima volta in vita mia non sono sarcastico e t’incazzi, voi cinesi siete strani» ride.
«Ma ai coreani piacciamo, non è così?»
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[TAOKAI]

-Esiste un posto, ai confini del senno umano, che tutti hanno visto eppure nessuno ricorda-
{Baekyeol; Chan/soo}
A Meme.

Haeundae, lungomare di Busan.
E' qui, dove malavita e bella vita convivono, che Youngjae esercita il suo ruolo di pugile da strada più rispettato.
La sua privilegiata posizione sta però per essere insidiata da “El Diablo” – misteriosa leggenda della boxe libera di Busan, solito battersi a volto coperto e intenzionato a mietere vittime anche ad Haeundae.
Per prepararsi alla sfida, Youngjae s'allenerà duramente a fianco del fidanzato Daehyun, di norma residente lontano da lui ma al momento ad Haeundae per una fortuita coincidenza.
Intanto Yongguk svolge la sua professione di tatuatore all'interno dell'officina di Himchan, mentre questa viene visitata da Zelo e Jongup, due minorenni figli di papà con la fissa per le corse automobilistiche.
Tutti e sei si conoscono per un motivo o per l'altro, ma soprattutto conoscono El Diablo e ne attendono l'incontro con Youngjae: quest'ultimo, però, non sa che quel pugile gli è già più vicino di quanto possa immaginare...
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   DaeJae bonus:
www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2057359&i=1 
   L'extra di Kai (EXO): 
www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1846855&i=1        || contiene trascurabili spoiler.
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{ DaeJae + diverse combinazioni tra i restanti + cameo di altri idol }

Chanyeol vuole farsi un tatuaggio, Zi Tao il tatuatore.
[Terza classificata al contest K-POP: THE ULTIMATE REVOLUTION indetto da eos_92, MoCo, Orient_Express e taemotional]

Sentii distintamente i nostri occhi abbracciarsi, le mie labbra dischiudersi in una bolla di mutismo, la stoffa delle nostre maglie incresparsi e il cuore partirmi un colpo. Sentii il silenzio di tomba adornare quel momento.
Mi venne da piangere non appena finì.
No... non ci eravamo mai trovati così vicini prima d'allora... e purtroppo, non lo saremmo neanche mai più stati.
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«Kim Jongin gridalo! Gridalo! Che cosa vuol dire?!?»
[KaiSoo]

Minhyuk non odia il Natale, semplicemente non lo sente. Quando per strada vede le luminarie, fiumi di lucine dorate ed argentate che lo sovrastano o un albero di Natale addobbato con fiocchi, palline e festoni non riesce a provare la stessa sommessa felicità e meraviglia che scalda gli occhi di Yukwon, che brillano, riflettendo i magici giochi di luci che lo circondano.
-Lo senti?- gli aveva detto Yukwon eccitato, stringendogli forte la mano guantata, inspirando a pieni polmoni l’aria fredda delle notte di dicembre, il giorno in cui erano usciti per comprare i regali, si era guardato intorno, tra il mare di persone che percorreva le strade illuminate del centro, ed aveva esclamato: -E’ Natale, cazzo!- regalando a Minhyuk un sorriso più luminoso di tutte le luminarie che aveva intorno.
Minhyuk aveva guardato gli abeti addobbati che lo circondavano, i pacchi regalo nelle vetrine, le luci argentate che cadevano come stalattiti di ghiaccio sopra la strada, e non aveva sentito nulla. Solo un vuoto che non poteva essere colmato da alberi di plastica e lampadine.

[Implied!Jaeco]
Minhyuk raccolse lo zaino da terra e aprì la cerniera, dietro il libro di storia contemporanea e quello di scrittura creativa spuntava una scatola rettangolare piuttosto lunga decorata con dei piccoli disegnini colorati che sembravano tanti piccoli peni colorati. Peni?
Minhyuk infilò le mani nello zaino e tirò fuori la scatola, sì erano effettivamente peni e quello che teneva in mano era effettivamente un dildo di gomma rosa fosforescente.

Probabilmente dovrebbe essere a casa.
O su un taxi diretto al suo appartamento.
O dovrebbe essere in qualche modo diretto verso il suo appartamento.
Data a quantità di alcol che ha in circolo è un miracolo che non sia ancora svenuto sul ciglio della strada.
Ha un mal di testa che gli rimbomba nel cervello come la grancassa di una banda e la tizia che è appena passata assomigliava troppo a Scarlett Johansson per confidare troppo nel suo giudizio al momento.
Ma almeno è vicino alla sua meta.
Non è così?

E poi c’erano loro.
Si, loro. Anche loro si trovavano lì, qualche volta. Precisamente…tutte le sere alle otto in punto.
Come se fosse una specie di appuntamento. Si sedevano lì, tranquillamente. Senza parlarsi, senza dirsi assolutamente nulla. Avvolti nei loro cappotti, con i fiati che formavano buffe nuvolette…rimanevano immobili ad osservare la fontana e l’acqua zampillante.
[2Min] [JongKey accennata]
Questa storia non l’ho scritto io, ma la mia migliore amica. Spero che vi piaccia :)

“Io sarei uno schifoso pervertito? Mh, forse hai ragione, d’altronde tutto quello che ti ho detto prima è vero…ma non starai certo insinuando che ti ho costretto a venire a letto con me? Mi pare che, anche se con un po’ di resistenza iniziale, ti sia lasciato ben più che toccare, vero? O sei d’accordo o non lo sei, non c’è una via di mezzo, ma non mi sembra di averti violentato, ti pare? E comunque se le mie orecchie non mi ingannano ho avuto come l’impressione che non ti dispiacesse…”
Certo che Lu Han è provocante, e nemmeno se ne accorge.
E Se Hun deve trattenersi ogni volta che lo vede, ma non ci si può trattenere per sempre, giusto?
Purissima HunHan, dedicata a tutte le shippers della coppia (e non solo).

Pairing: U-Bomb (B-Bomb-Lee Minhyuk/U-kwon-Kim Yukwon)
Warning!AU, Warning!IdiotZico
Minhyuk si era trasferito nella grande città per noia o per una sorta di distorto senso dell’avventura che lo aveva spinto a seguire Woo Jiho alla volta dell’ignoto.
Una cosa che avrebbe dovuto imparare dagli anni passati a fianco di Woo Jiho era che il 90% delle idee che Woo Jiho decretava ‘geniali’ e degne di ‘un Nobel per la… Per il… per qualsiasi cosa diano un Nobel per un’idea del genere’, finivano male, e questa volta non si era smentito.

[INFINITE | Pairing: GyuWoo (Sunggyu e Woohyun)]
"Sunggyu si avvicinò ancora, fino a raggiungere l'orecchio destro di Woohyun con le labbra, e canticchiò in un sussurro: «I wanna hold you but my senses tell me to stop... I wanna kiss you but I want it too much...»
Woohyun venne percorso da un brivido. Era catturato."
Questa è una pura e semplice PWP.

[INFINITE | Pairing: WooGyu (Woohyun e Sunggyu)]
«Voglio andare fuori a giocare con la neve. Mi sembra sia passata un'eternità dall'ultima volta che l'ho fatto», disse Woohyun dopo minuti di silenzio interrotto solo dal brusio leggero della televisione tenuta a volume basso per non svegliare nessuno. Sunggyu imitò Woohyun dando un'occhiata alla portafinistra: la neve ormai scendeva rada e leggera, forse tra poco avrebbe smesso. In verità non aveva comprato alcun regalo a Woohyun per Natale, non aveva lo spirito giusto e neanche gli sembrava opportuno, perciò almeno una piccola cosa come quella per lui poteva farla, anche se gli avrebbe fatto infrangere non poche regole relative alla questione "non scappare dal dormitorio" e la cosa non si addiceva molto ad un leader... eppure non era molto certo che la cosa gli interessasse sul serio.
«Vuoi andare?», gli chiese infine e Woohyun lo guardò con gli occhi colmi di sorpresa.
«Adesso?»
«Andiamo sul tetto, lì dev'essersi accumulata un sacco di neve.»