Il viola è sempre stato il mio colore preferito. Adesso lo odio.
Non esiste più un giorno e una notte, esiste solo quel plumbeo ammorbante e malsano a infestare le nostre veglie e quelle poche ore di riposo che ci concediamo durante la marcia, quando crolliamo sfiniti sul ciglio della strada, spesso senza avere neanche la forza per cercare un riparo di fortuna.
Non sappiamo dove ci stiamo dirigendo, non sappiamo da cosa stiamo scappando, sappiamo solo che chi si ferma è perduto
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[SasuKiba][La storia partecipa all’invasione in massa di EFP in data 9/06/2018 per il compleanno di Rei]

Il vicolo sporco rispecchiava perfettamente lo stato pietoso in cui verteva il mio umore.
Accasciato contro il muro di mattoni, perso nell'estasi alcolica, mi ritrovai a tratteggiare una lucida e dettagliata rappresentazione delle persone della mia vita.
E fu con infinita meraviglia che mi accorsi di quanto l'umano fosse accostabile all'animale, e quanta immane bellezza fosse in grado di sprigionare la banalità di un paragone vangato e rivangato da secoli di letteratura e saggezza popolare.

Ed era così che quel sentimento ormai usurato faceva sentire Suigetsu: incatenato sul fondo di una piscina, condannato ad annegare dalla sua stessa incapacità di trattenere il respiro.
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Questa storia partecipa alla Challenge Sentence del gruppo facebook “SasuNaru Fanfiction Italia”
[Suigetsu centric]

Ed è allora che lo senti.
Un tepore lieve, che si irradia dalla punta delle dita, passando per le falangi, diffondendosi lungo i tendini, la pelle, i muscoli, le ossa, dissipando il formicolio, facendoti percepire nuovamente qualcosa.
È un tocco gentile quello che si posa sulla tua mano, lungo il tuo braccio.
Realizzi come questo possa essere al tempo stesso carezza e presa salda, quando quelle dita si intrecciano con le tue, dandoti forza, infondendoti coraggio.
[CyborgAU] [Collegata a Love is a Broken Gear]

Inaspettatamente aveva scoperto come l'eccitazione potesse colpire potente più per dettagli come una gocciolina di sudore che scivolava lungo il pomo d'Adamo, piuttosto che per la semplice nudità.
La sensualità, fino a quel momento per lei rappresentata da un corpo dalle proporzioni armoniose o dall'atto sessuale in sé, si era rivelata sottile, attraverso piccoli dettagli come il colorito dell'interno coscia o un sopracciglio sollevato in una smorfia ironica.
La carica erotica dell'uomo l'aveva colpita con la forza di un treno in corsa, e adesso non riusciva più a rialzarsi dai binari.
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[Questa storia fa parte della raccolta ''Everything You Always Wanted to Know About Sex
(But Were Afraid to Ask)'' e partecipa alla challenge del gruppo SASUNARU FanFiction Italia ''Lettere a Babbo Natale''] [Sasuke Gender Bender]

Sasuke si scostò brusco dallo schermo del pc, rivolgendo a Sakura uno sguardo scioccato.
- Sei stato tu a ridurti all'ultimo per comprare il suo regalo di natale e a chiedere disperatamente il mio aiuto, quindi ora taci e scorri le foto -
- Spero che quel bastoncino di zucchero ti faccia venire le carie -
- Ti voglio bene anche io -
Chiamatelo clan, chiamatela rete sociale, chiamatela tribù, chiamatela famiglia. Comunque la chiamiate, chiunque siate, ne avete bisogno.
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Raccolta di drabble natalizie sulla famiglia allargata Uchiha-Uzumaki.
Questa raccolta partecipa alla sfida delle Drabble dell’Avvento, indetta dal gruppo Facebook SASUNARU FanFiction Italia.

La verità è che quando la tua ora si avvicina, inesorabile, tutte le tue convinzioni si capovolgono, e scopri davvero chi sei.
Per questo il buco nero nel mio cuore è sempre più grande, mi attrae con forza schiacciante, una gravità alla quale mi è impossibile oppormi.
Sto scivolando lentamente in quel denso nero, giù sempre più giù, mi sommerge, mi schiaccia, mi soffoca. Ma adesso so che desidero solo annegarci dentro, fino a non sentire più niente.
Non tiratemi fuori dalle tenebre, è l'unico rifugio che mi sia rimasto.
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[Horror!AU][Extra di Bestialitade]
Questa storia partecipa all'Hallowchallenge indetta dal gruppo facebook SasuNaru FanFiction Italia.

[Dal Prologo]
Intorno alla fine del secolo, era ormai comunemente accettata l'idea che la pazzia, l'immoralità e la reprensibilità sociale fossero tutte conseguenze di tratti ereditari, e che quindi la società avesse il dovere di isolare ed eliminare queste pericolose ''deviazioni''.
Questo metodico processo di depurazione umana iniziò con l'affermarsi di una rigorosa educazione morale di impronta religiosa e un mirato controllo dell'immigrazione, e più in generale del diverso, per poi sfociare nelle più inumane pratiche: reclusione, detenzione, isolamento, sterilizzazione, violenze ed abusi.
''La follia è molto rara nei singoli individui, ma nei gruppi, nei partiti, nei popoli, nelle epoche, essa costituisce la regola''
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AU Mystery-Horror ambientata in un manicomio, a cavallo tra l'800-900.

Il ragazzo rimase seduto immobile a pensare ancora qualche minuto dopo l'uscita dell'amica. Quando fece per alzarsi notò che la ragazza aveva dimenticato sul tavolo il suo manoscritto.
- Ora non è il caso di disturbarla per così poco, lo restituirò domani -
Dopo essersi lavato andò a letto, ma non riusciva a prendere sonno.
Continuava a girarsi e rigirarsi nel futon, ma la presenza del libro era troppo ingombrante per essere ignorata. Dopo due ore di continui attorcigliamenti di lenzuola, accese la luce e si sedette sospirando al tavolo.
- Solo due pagine per vedere come scrive Hinata e poi vado a dormire -
Curioso ed intimorito al tempo stesso, aprì il quaderno.
In prima pagina erano riportati il titolo del racconto e una bellissima illustrazione, sicuramente opera di Sai.
- Ma questo è un racconto fantasy! - Pensò stranito Naruto, prima di immergersi nella lettura.
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[Crossover accennato Naruto x Lord of the rings] [Auguri Dobe!]

''Le macchine non hanno mai dei pezzi in più, hanno sempre l'esatto numero che serve. Così ho pensato che se tutto il mondo era un'enorme macchina, io non potevo essere in più. Dovevo essere qui per qualche motivo, e questo deve valere anche per te.''
Sasori, scrivo queste parole come monito alla me futura, e al te passato.
Anni fa lessi un frammento di un'opera dell'antichità, una tragedia greca, il cui significato rimase impresso a fondo nel mio cuore, perché per la prima volta potei osservare la reale grafia di qualcuno, lettere vergate su un pezzo di carta ingiallita dal tempo e non battute su uno schermo; voglio condividerle con te come incipit alla nostra storia, perché il sapersi emozionare è l'unica cosa che ormai è rimasta di noi, di quello che siamo stati.
''I più grandi dolori sono quelli di cui noi stessi siamo la causa''
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[CyborgAU]
Questa ff partecipa alla challenge ''Tutti pazzi per il crack'' indetta dal gruppo Facebook SASUNARU FanFiction Italia; coppia assegnata Vecchia Chiyo x Sasori.

Mostro.
Se lo sentiva ripetere da tutta la vita, ma quelle parole non avevano mai smesso di farlo soffrire. Un abominio, un'esistenza scomoda, pericolosa, da allontanare, scacciare, escludere, isolare, emarginare. Da dimenticare. Perché di fatto che lui non fosse realmente questo non importava a nessuno, perché improvvisamente era diventato solo la concretizzazione delle loro paure più viscerali; non era più una persona, ma un veicolo di contagio, una pandemia, una maledizione, quattro lettere mortali: Aids.
Mostro.

Poteva sentire il forte battito del suo cuore nella giugulare, i canini ormai completamente sporgenti per l'eccitazione.
Tirò fuori lentamente una sacca di sangue e ne strappò un angolo con i denti affilati, per prendere il primo sorso direttamente dalla busta di plastica, troppo smanioso per aspettare ancora; il sangue viscoso gli colò lentamente sul mento, mentre una scossa si irradiava lungo tutto il suo corpo.
Scivolò a terra, il respiro accelerato, le pupille dilatate; la prima sorsata risvegliava sempre in lui un piacere intenso, molto simile a quello dettato dall'orgasmo, ma allo stesso tempo ancora più persistente.

Al tempo degli Dei della tecnologia, dei Signori dell'economia e dei clichè, che spadroneggiavano su una terra in tumulto,
il genere umano, ed in particolare un certo regista teatrale, invocavano il soccorso di un eroe, per riconquistare la libertà.
Finalmente arrivò quell'attore, l'invincibile eroe dei copioni, forgiato dal fuoco di mille ruoli.
La lotta per il successo, le sfrenate passioni, gli intrighi ed i tradimenti, furono affrontati con indomito coraggio, da colui che solo poteva salvare lo spettacolo.
...
QUARTA CLASSIFICATA e vincitrice del premio SS al contest "Raccontami una favola" indetto da SuperSara sul forum di EFP.
AU ispirata al classico Disney ''Hercules''

- Perché scrivo? Per paura. Per paura che si perda il ricordo della vita delle persone di cui scrivo. Per paura che si perda il ricordo di me. O Anche solo per essere protetto da una storia, per scivolare in una storia e non essere più riconoscibile, controllabile, ricattabile -
Una piccola raccolta di storie senza pretese, ispirata dai testi di Fabrizio De Andrè. Per onorare a mio modo la sua memoria, e per far conoscere la sua poesia anche a chi non l'ha mai udita.
...
1. Un malato di cuore – Shin e Sai
2. Terzo Intermezzo – Sakura (KakaSaku)
3. La ballata dell'Eroe – Asuma e Kurenai
4. Canzone per l'estate – Naruto (NaruSasuNaru)
5. Un Blasfemo – Jiraya

La osservò mentre portava alle labbra il bordo levigato del bicchiere, prendendo un rinfrescante sorso di quel dolce liquido ambrato; sul palato poteva sentire il gusto agrumato dell'alcolico, lo stesso che avrebbe percepito assaggiando quelle labbra carnose. Un sapore rigenerante, perfetto per quella afosa serata estiva.
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FF partecipante alla San Valentino Challenge ''Prompt fantastici e come accoppiarli''
indetta dal gruppo Facebook ''SASUNARU FanFiction Italia''
[SakuIno, con accenni velati a NaruSasu]