Et voilà appare in una nuvola di fumo. Ciao, eccomi qui a commentare questo nuovo capitolo, non immagini quanto lo attendessi, mi mancavano questi protagonisti, mi mancava questa storia ** più va avanti e più l’adoro, ok, lasciamo da parte gli sproloqui e iniziamo il delirio, cioè il commento.
Man mano Elhaz scopre sempre di più su quella presenza che avverte, si quel bambino, ha scoperto cosa gli accadeva, il disprezzo, le prese in giro, la solitudine, ed ha scoperto anche il suo nome. Ha sofferto, ancora così piccolo ed ha sofferto tantissimo, l’unico posto in cui era al sicuro era il tempio, e l’unica persona ad amarlo, a proteggerlo a donargli parole di conforto una sacerdotessa. Però questo non è bastato a curare il suo animo ferito, come afferma Elhaz, dove si trovano è un posto piccolo, dove vive la superstizione e mai sarebbe riuscito ad adattarsi, probabilmente nemmeno in quel momento, se dovesse nascere un altro bambino differente, lo accetterebbero. Sai mi ha lasciato sorpresa la decisione di Elhaz, quella, nel caso dovesse accadere una cosa del genere, una nascita di un bambino considerato maledetto, di prenderlo e portarlo via con sé. Chissà cosa ne penserebbe Feoh.
Sai quando leggo alcune parti fra Elhaz e Feoh, a volte mi chiedo se il primo sia realmente innamorato, lui avverte i sentimenti di Feoh, ma questo non può avvertire quelli di Elahz, e alcuni suoi comportamenti sono strani. Sì, è rimasto in quel paesino freddo assieme a Feoh, vivono assieme, eppure molte volte non si confida con il suo compagno, non gli ha parlato dei problemi avuti quando è tornato a casa per dire che aveva trovato un compagno. Non ha detto a Feoh che uno dei suoi maestri disapprovava quella relazione, come non gli ha detto, se non estorto, che gli mancava la sua casa, la sua città, gli amici e anche persone con cui parlare, persone che alla fine hanno i tuoi stessi interessi. Ci si innamora di persone totalmente opposte a noi, ma a volte serve essere circondati da qualcuno con cui condividere interessi, letture, studi, chiacchiere, e suppongo che per Elhaz sia difficile non avere nessuno in questo momento, però penso che le parole di Feoh siano giuste, deve parlargli di tutto questo. L’amore è anche confidarsi con il proprio compagno, dirgli cosa ti turba, se sei triste, se pensi alla tua famiglia lontana, non può tenersi tutto dentro, e non può giustificare il tutto con “Feoh che si cruccia per tutto questo”. Forse dovrebbe aprirsi un po’ di più con il suo selvaggio, oltre che prenderlo in giro, magari lo stupirebbe. In alcuni frangenti si comporta come se si sentisse superiore, lo è, ha la sua magia, le sue conoscenze, e proprio per questo non vuole dire nulla a Feoh, perché pensa che non capirebbe e al tempo stesso non potrebbe fare nulla. (Ragazzuolo ci vuole più conversazione, in una relazione serve anche quella <3)
Ed ora passiamo a Roshan e Trahern, loro sembrano invece avvicinarsi sempre di più. Roshan è entrato nella vita dell’altro come un uragano e non ha nessuna intenzione di andarsene, lo ha fatto per aiutarlo, perché il padre di Trahern è come se fosse un padre anche per lui, eppure qualcosa sta cambiando, anche i suoi sentimenti. Si nota da come osserva l’altro, dai suoi pensieri, da come è felice nell’aver avuto una richiesta da parte di Trahern, leggere per lui, la definitiva approvazione nell’averlo intorno.
Man mano Roshan è riuscito ad entrare nelle grazie di Trahern, penso soprattutto con la sua testardaggine, ma anche con le chiacchiere, con la sua allegria e i racconti. Ha compreso che per fargli desiderare di uscire dalla sua stanza prima di tutto deve fargli mancare la sua casa, la sua famiglia. Mi chiedo quanto tempo ci metterà a convincerlo ad uscire, anche se in questo momento dai suoi pensieri rimarrebbe volentieri in quella stanza con l’altro.
Ora sono sempre più curiosa di leggere come proseguirà la storia, Elhaz e Feoh, Roshan e Trahern, cosa avverrà man mano andando avanti con il racconto. Per ora ti faccio veramente tutti i miei complimenti, sei bravissima, ciao.
-Yuko- |