L'8 settembre del 1943 viene firmato dal governo Badoglio l'armistizio che porrà fine alle ostilità tra le potenze alleate e l'Italia. Sarà l'inizio della fine...
Roma 1943: Occupazione tedesca. Vite spezzate portate via dalla guerra, dall'odio e dalla folle ideologia. Ci sarà spazio per uno spiraglio di luce?
Da un estratto:
Lo vide per la prima volta mentre marciava e niente fu più come prima. Tutto in Lui trasudava potenza e morte, la sua uniforme con le numerose medaglie al valore e i simboli inconfondibili che identificavano la sua appartenenza a una delle più temibili macchine di morte. Uomini senza pietà addestrati a uccidere e a non chiedere mai, ma semplicemente ad agire, senza bisogno di parlare. La ragazza si rese conto che osservarlo in quel modo era sbagliato, non voleva attirare la sua attenzione, ma quando volle rimediare fu troppo tardi. I suoi occhi erano già puntati su di lei.

"Amerigo avrebbe voluto vedere con i suoi occhi ciò che ci sarebbe stato alla fine del viaggio che il suo cuore gli aveva imposto di intraprendere; avrebbe voluto contemplare il mare e tenere il sole tra le mani."
Alto Medioevo.
Amerigo è un agnello in mezzo ai lupi e l'unico modo che ha per sopravvivere è offrire loro le sue carni.
Un giorno, decide di abbandonare il fratello e di trasferirsi in un feudo, in cerca di lavoro e speranze. Lì sarà travolto dalla passione che gli sarà trasmessa dall'affascinante e misterioso figlio del signore di quelle terre.
Amerigo ed Edoardo.
Cane e gatto.

Marie Sophie Amalie von Wittelsbach, Herzogin in Bayern, nota in italiano come Maria Sofia di Baviera fu l'ultima regina delle due Sicilie, moglie di Franceschiello di Borbone. Eroina di Gaeta, ebbe una vita variegata, avventurosa, (in)felice, D'Annunzio la appellò "Aquiletta Bavara" (suo cugino, re Luigi II di Baviera, amava appellarsi "Aquila") Proust parlò di lei come della regina soldato sui bastioni di Gaeta... Odiava i Savoia, tutta la sua vita dopo Gaeta fu esilio e lontananza... Morì povera a Monaco di Baviera nel 1925, a 84 anni, l'ultima regina del Sud Una eroina, dimenticata dalla storia, in una certa guisa, che merita almeno una menzione.. Per Yonoi, Cb e MGrandier..

Alcuni uomini sono diventati grandi, in alcuni casi, solo perché avevano accanto questi fiori d'acciaio. Donne che avrebbero preferito essere padrone delle loro vite e invece sono finite a fare le "stepford wives".
Donne vere. Straordinarie. Con i loro pregi e i loro difetti.
Umane. Autentiche.

Russia, Gennaio 1943
Non è facile essere i migliori.
il Capitano Bastian Faust lo sa bene: diventare un asso del Tiger richiede un enorme sforzo fisico (e morale) soprattutto a centinaia di chilometri da casa, in inverno e circondato da nemici che vogliono la sua testa.
Una sciocchezza, per un capocarro immaginifico (e narcisista) come lui! ad aggravare la situazione già difficoltosa, però, saranno i suoi quattro sottoposti folli e lamentosi che metteranno sempre in discussione gli ordini, rendendo ogni sua fantastica tattica fallimentare...
Riuscirà il nostro eroe ad entrare nella storia?
[ In revisione ]

Su Marie-Sophie Germain [1776-1831], la matematica dimenticata, il suo nome non figura tra i settanta nomi di illustri scienziati fatti stampare sulla costruzione della Torre Eiffel, nel 1889, primo centenario della Rivoluzione, pur essendo noti agli ingegneri del tempo i suoi importanti contributi sulla teoria delle piastre.
Oggi un cratere del pianeta Venere ha il suo nome, al pari, di un liceo e di una strada di Parigi, ovvero " Le lycée Sophie Germain", et, la "rue Germain".
Alcuni particolari numeri primi, che rispondono a precisi criteri matematici, sono detti numeri primi di Sophie Germain.

Sullo sfondo della più importante Guerra di Secessione americana, un'altra storia prende vita tra gli spari e i cannoni: il popolo degli Indiani d'America.
Il 29 Novembre 1864, delle truppe statunitensi guidate da John Chivington, colonnello della milizia, massacrarono e uccisero tra i 125 e i 175 nativi americani delle tribù Cheyenne e Arapaho per adempiere alle mire espansionistiche del governo statunitense sulle terre dei nativi americani.
Passò alla storia come il "Massacro di Sand Creek".
Questa è la stessa storia, raccontata dagli occhi di uno dei vinti. Un bambino, per la precisione.
Non Teme, è questo il suo nome.
Prima classificata al contest "Spade Incrociate" indetto da mystery_koopa sul Forum di EFP.

In fondo, tutto era cominciato nel giorno in cui un giovane Ottaviano Manfredi era giunto a Forlì.
La furia di Caterina Sforza, la sua rancorosa vendetta e i suoi ultimi giorni.
L’amore di Bianca, sua figlia, alle prese con il ricordo di un giovane che non avrebbe mai sposato.
La gelosia di Giovanni da Casale, con il quale Ottaviano aveva condiviso una grande donna.

"È con Feliks che Dimitrij compie il gesto che lo ha reso celebre nella storia: l'omicidio di Rasputin.
Rasputin che ha violato l'intimità della famiglia imperiale e Dimitrij non riesce a tollerare che un tale individuo possa girare indisturbato tra le stanze del palazzo d'Inverno mentre le sue cugine, i fiori più belli di Russia, sono vestite semplicemente con una camicia da notte bianca come le loro anime innocenti."
Una flashfic su Dimitrij Romanov, cugino di Nicola II, passato alla storia per aver partecipato all'omicidio di Rasputin

Vincent Van Gogh/Paul Gauguin, pre-slash
- Intro:
Se gli avessero chiesto quanto sorpreso sarebbe stato nello scoprire che Vincent un giorno si sarebbe suicidato, Paul avrebbe scrollato le spalle e avrebbe detto: “Molto poco”.

Una corona casca dal capo dell’amata;
Saffo la raccoglie per lei.
[...]
Il vento, tra le foglie
crea melodie per i canti
delle belle allieve.
«Come farò a guardarti andar via?»

Giancarlo, un giovane ragazzo di soli ventidue anni partito per il fronte, si sente molto solo e dimenticato da tutti i suoi compagni di guerra e da tutta la sua famiglia.
Talmente solo che evita di scrivere ai suoi più cari ben sapendo che non tornerà mai più a casa.
Ma cosa succederà se il suo destino si incrociasse con la sua amata che non l’aveva mai dimenticato?

Su Andrè Gide. premio Nobel, messo all'indice, che conobbe Oscar Wilde ".. Il suo nome era André Paul Guillaume Gide, francese, nato a Paris, da una famiglia altolocata, borghese e severa, lui stesso era aporia e contraddizione, era austero e libertino, colto e sboccato, un ossimoro, prolifico nella scrittura e nelle relazioni maschili, sposò la cugina Madeleine nel 1895 e il matrimonio MAI venne consumato.
Viaggiatore indefesso, amava l’Africa, i suoi cieli e il rumore del vento nel deserto.
Irrequieto, voleva essere sincero e conosceva il bisogno di mentire.
Una maschera, enigmatica, per tutti, a partire da sé.
E negli anni 20 del XX secolo aveva ispirato Camus e Sartre." Per MadamGrandier e Yonoi

In onore e memoria di O. Wilde, dal testo " I bon mots, dicevo, i miei gusti erano semplici, volevo sempre il meglio..
Quotando Baudelaire, quando ero un dandy, ben ero sublime, vivevo e dormivo dinanzi a uno specchio, il mio Dorian Gray rifuggiva il suo quadro, ricordo (sarà possibile ..probabile??) che mi giunse in mente durante una cena con Conan Doyle, lui pensò a Sherlock Holmes, io a Dorian..
Le preghiere dei morenti, ai miei occhi malati, stanchi la carta da parati appare di un folgorante colore giallo.
Dorato, il colore dell’oro, del Sole, golden like the Sunflowers, i girasoli.
Un piccolo sole.
Girasoli per rappresentare il vero amore, la devozione.
Ne portavo sempre uno all’occhiello della giacca, negli anni ruggenti, della fama, anche qui tornano. .
Ricordo che un pittore, verso il 1888, Van Gogh li dipinse..." Dedicato a MadamGrandier e Yonoi.

Poi, accostatasi al letto, afferrò la testa di lui per la chioma e disse: «Dammi la forza, Signore Dio d’Israele, in questo momento». E con tutta la forza di cui era capace lo colpì due volte al collo e gli staccò la testa.
Storia partecipante al contest “Lavoratori allo Sbaraglio” indetto da Laodamia94 sul forum di Efp