« E sai cosa ti dico? Voglio godermi la tua infelicità il più possibile; in modo tale da alleviare il mio di dolore. -un sorriso sarcastico le sunta sulle labbra- Ci vediamo Masen » e con questa frase si avvia verso la scuola; sono sconcertato.
Il continuo di Roulette Russa!

Questa è la prima one-shot che scrivo e tratta di piccoli flash su alcuni personaggi e sui loro poteri. Spero vi piaccia ciao ciao

Nessie ormai adulta, non completamente decisa a seguire un futuro che sembra già scritto dalla sua nascita.
Jacob sottomesso alla forza dell’imprinting, forse a suo malgrado.
Seth al suo ritorno a Forks, dopo anni di assenza.
Sullo sfondo della ben nota cittadina uggiosa nello stato di Washington, 6 anni dalla fine di Breaking Dawn i protagonisti tornano a muoversi sulla scena.
Nuovi sentimenti, nuove emozioni, sempre con uno sguardo al passato.
-Il futuro può riservarci moltissime sorprese, se solo sappiamo non arrenderci a vivere seguendo la strada più spianata solo perché sembra quella predestinata a noi.-
Estratto: Non ero mai soddisfatta di quello che avevo: sempre di più, sempre meglio. Nulla bastava mai.
E in questo modo finii per ferire le persone che più amavo.
Lo rividi lì, per la prima volta dopo così tanto tempo, appoggiato alla colonna del porticato del nostro cottage. La luce aranciata del crepuscolo faceva esaltare la sua pelle bronzea a contrasto con la felpa chiara e la neve candida ai suoi piedi. Teneva le mani dentro le tasche dei jeans consunti e aveva un paio di scarpe da tennis ai piedi. Il stringeva le labbra, come se fosse a disagio, emettendo ritmicamente nuvolette di fiato caldo, e spostava alternativamente il peso sulle gambe. I lineamenti erano sicuramente più adulti, ma non ebbi dubbi a riconoscere quella figura ripescata direttamente dai miei ricordi più vecchi. Gli occhi grandi, vispi e curiosi, di un insolito nocciola tendente al verde brillante, che si guardavano attentamente attorno. I ricci capelli corvini erano più lunghi di quando ricordassi, e incorniciavano in modo ribelle il suo viso, mossi dall'aria fredda.

Devi credermi.. Lui esiste..
-Per favore smettila, spaventerai i bambini!!
-Mi aveva promesso che sarebbe stato come se non fosse mai esistito, per questo non ho nessuna prova della sua esistenza.. ma devi credermi..
-Smettila o sarò costretta a riportarti in manicomio.

DOVE ERAVAMO RIMASTI??
Nessie ama Jake. Jake ama Nessie. I Cullen non sono d’accordo.
Per riuscire a mantenere segreta la sua relazione Nessie approfondisce il suo potere mentale, riuscendo a creare nella propria testa due frequenze diverse, una che Edward legge tranquillamente, l’altra invisibile, inaccessibile.
Poi si scopre che la famiglia, con il passare degli anni e l’avvicinarsi dell’età adulta della loro piccolina, ha maturato il timore che una dinastia tra un mutaforma e una mezza vampira, potesse essere in qualche modo ritenuta pericolosa dai Volturi.
Nello stesso momento che viene appresa questa verità si scopre anche Nessie è in dolce attesa di Joshua, che a soli pochi giorni dalla nascita il bimbo reagisce alla metà vampirica della mamma e muta in un bellissimo cucciolo di lupo dal pelo grigio.
Il giorno del compleanno di Nessie, avviene il fatto tragico, i Volturi rapiscono il piccolo. Dopo aver recuperato il suo bambino, Nessie, pensando di essere al sicuro, va a Yale, qui incontra Heidi, anche lei, in un certo senso una mezzo sangue.
Tutto sembra scorrere al meglio, tranne la situazione sentimentale, la lontananza non è la migliore delle compagnie, in una coppia.
E un giorno Nessie si trova in Italia, rapita. Lontana da casa. Invisibile a zia Alice.
Riesce a fuggire. Ma naturalmente la storia non è risolta, ma ora l'unica cosa che può fare e riprendere la loro vita quotidiana.

Per colpa di un malinteso o di una "cattiveria" di una terza persona. Bella lascia Edward e va a vivere a New York.
Questa persona per Bella era una delle poche persone molto importanti per lei...Che succederà?

Quando ero partito dal Sud era stata la marcia di un giovane soldato stanco della guerra che vuole tornare a casa. Ora era la marcia funebre di un veterano vecchio e stanco. Stanco di cercare. Cercare cosa? Non lo avevo ancora capito. Forse non l'avrei capito mai...

Raccolta di shot che narrano la vita della famiglia Cullen. Momenti simpatici, momenti a tratti romantici, comici. Ricordi. Tutto quei sentimenti che appartengono a una speciale famiglia.

Edward, Bella ed una strana... dichiarazione.
Dal capitolo:
"« Edward?»
« Dimmi amore».
« Senti, mi... mi faresti una dichiarazione d’amore?»
« Una... una dichiarazione d’amore?»"

leggere le leggende sui fiori mi ha ispirato questa one-shot, spero vi piaccia anche se è un po' triste.. comunque, le rose hanno molti singificati, e la nostra Isabella pultroppo ne conoscerà uno molto doloroso. le rose gialle indicano infatti il tradimento, e l'infedeltà. spero davvero che gradiate...

Ho fissato a lungo la mia mano insaguinata. Oggi ho spaccato il vetro del bagno. Di nuovo. Credo che ormai, ogni cellula di quella mano si sia abituata a colpi del genere. Mi faccio schifo.

aggiunta "non ho lottato" Edward non è contento della sua vita,si rimprovera di ever sbagliato tutto, mentre cercava di ottenere quello che ogni padre e marito cercano di portare nelle proprie famiglie:amore.dal testo ". Non ero riuscito nel mio lavoro, non ero riuscito a fare felice la mia famiglia, avevo lavorato talmente tanto per ottenere ciò , che l’obbiettivo primario,l’amore tra noi, era passato in secondo piano per i soldi"[raccolta di brevi ooc,one shot. la mia idea è quella di creare una storia intorno ad una foto.ogni storia sarà diversa, con diversi personaggi e ambientazione. spero di avervi incuriosito]

[Dalla Shot]
Aveva corso più in fretta che aveva potuto, ma non era servito a nulla.
Lei non c’era più. La sua scintilla di vita era morta, portandosi dietro il suo cuore, lasciandoli solo dolore.

Edward, tormentato pianista.
Innamorato perso della sua donna, Isabella.
Un amore dipendente, il suo.
Ma quando un animo è corroso dall'insicurezza, si rischia di far danni con le proprie azioni.
E di perdere quanto di più prezioso si possieda.

Sull'altro marciapiede c'era un locale aperto. Le finestre erano oscurate dall'interno e coperte da insegne al neon, pubblicità luminose di varie marche di birra. L'insegna più grande, in verde brillante, era quella con il nome del bar: Pete il Guercio. Magari l'arredo, invisibile da fuori, ricordava il ponte di un galeone di pirati. La porta di metallo era aperta. Dentro, la luce era fioca, per strada giungevano il mormorio di tante voci e il tintinnio del ghiaccio nei bicchieri. Appoggiati al muro esterno c'erano quattro uomini.
(New Moon, capitolo quattro)
[Prima classificata al contest 'Moments Of Thought', indetto da L'Altra Madre]