Recensioni per
Il gigante armato
di pamina71
Sei concisa e trattieni per te i dettagli di questa mattina, la prima condivisa da Oscar e André... ma ce li mostri già a cose decise. Un po' come farebbe Oscar se dovesse raccontarcela, in fondo, passandoci solo l'essenziale. |
Che bello questa quotidianità condivisa: un bacio davanti ad un'estranea, occupare la stessa stanza, la pausa vicino al torrente, lo stesso lavoro...credo davvero che le loro indoli oneste li avrebbero spinti a vivere il loro amore in questo modo. Certo ci sono ancora i "dettagli formali" da definire, ma Parigi e il Generale sono lontani e qui i problemi da affrontare non mancano: la destinazione è raggiunta e finalmente si trovano faccia a faccia con il famigerato 121. Che Oscar ha già visto, ma non si ricorda dove...ipotizzo soltanto: forse nel palazzo del Duca d'Orléans, durante le sue indagini sul Cavaliere Nero? Bello e accurato come sempre, carissima, mi auguro, per loro e per noi, che il viaggio di ritorno non sia troppo veloce. Un abbraccio. |
Sembra che i nostri due abbiano deciso di mettere le cose in chiaro, aiutati forse anche dall'atmosfera familiare che li circonda; penso che una volta tornati a Parigi le cose cambieranno. Molto accurate le descrizioni del forte. |
e finalmente il prigioniero 121! |
Che bello poter vivere il loro amore cosi in un certo senso per il momento senza problemi ma credo ce ne saranno...chi mai potrà essere questo prigioniero...boh bello e dettagliato brava come sempre 😊 |
Alternanza di tempi e momenti,la tenerezza e l'allegria, i dettagli formali ed il proseguo del viaggio. Azione modulata accanto efficaci descrizioni. Ed il noir...ci lasci sempre in preda alla curiosità. ..chi è 121? |
Cara, finalmente arrivo anche io!! |
Altro capitolo stupendo. Descrizioni curatissime senza risultare mai eccessive che creano sempre un'atmosfera credibile. La trama si fa ancora più interessante, con una connotazione "noir" che ti fa chiedere a ogni indizio che abilmente centellini capitolo dopo capitolo "chi sarà l'assassino?", "quale il movente?". E in tutto ciò i nostri due che finalmente hanno trovato il luogo e il modo di rompere gli indugi. È sempre un piacere leggerti, davvero. |
Finalmente ho trovato il tempo per gustarmi il capitolo in tutta tranquillità... e ne è valsa la pena! Alla fine è successo quello che aspettavamo (e che non credevo succedesse adesso) e sei stata bravissima, perché sei riuscita ad emozionarmi con la naturalezza e l'eleganza che contraddistinguono la tua narrazione e il modo di descrivere il loro legame. Io ho riscoperto da poco il manga e ammetto di preferire il tipo di rapporto che Oscar e Andrè hanno su carta (è più paritetico, nonostante tutto)a quello dell'anime (che resta un capolavoro); del tuo racconto mi piace proprio questo tuo riallacciarti ai caratteri e alle dinamiche ikediane. A parte queste considerazioni accademiche, mi è piaciuto tantissimo come li hai portati in quella camera, l'intimità dei loro gesti e delle loro parole, la semplicità con cui si spogliano, la delicatezza con cui si amano. Niente drammi, niente malinconia, niente amarezza. ..solo complicità ( ''c'è solo un rimedio all'inesperienza. - Le disse con un sorriso monello. - Fare esercizio.''!) e raffinata e tenera sensualità (''E si ritrovarono finalmente occhi negli occhi, con unico indumento i capelli biondi che ricadevano sulle spalle di entrambi, a chiedersi ed accordarsi il permesso di appartenersi, in quella notte e per sempre''). Bello Pamina, te lo dico di cuore. Il resto, già lo sai (azione, trama, descrizioni delle ambientazioni ecc ecc) è come al solito magistrale. .. brava e a presto! |
Come mi è piaciuto il modo in cui hai portato Oscar e André al "passo fatale"! Ed è lei che conduce il gioco, prima cercando l'atmosfera di intimità domestica nella saletta, poi con l'idea ad andare la fiume solo loro due e infine con l'invito in camera sua, dove si trovano già vino e bicchieri per due... E' vero che Oscar è un po' "analfabeta" in certe faccende, ma non è nemmeno più una ragazzina, e comunque, una volta capito ciò che vuole, non ha problemi a comunicarlo ad André, anche in virtù di una conoscenza profonda, della perfetta sintonia che c'è sempre stata tra loro. Mi ha fatto sorridere quando André dice: "C'è solo un rimedio all'inesperienza (...) Fare esercizio." Inesperienza che evidentemente Andrè non ha (e meno male, oso dire!), come è conforme ai tempi per uno scapolo. Ma Oscar non soffre di gelosia retroattiva, e anche in questo l'ho trovata perfettamente coerente con il personaggio. |
Uahu!!! Che capitolo... Tralasciando le magnifiche ambientazioni che io apprezzo particolarmente (mi emoziona pensare la loro prima volta proprio nella Grand Rue!), mi fa piacere leggere di questa donna, così decisa, consapevole dei suoi sentimenti e delle sue pulsioni, che decide di farlo senza dubbi o timidezze... |
Oh ma che bello anche questo capitolo, era ora che accadesse. Grazie per l aggiornamento |
Ogni volta che ce li mostri insieme riesci a creare delle situazioni che in poche pennellate ci sono chiare e reali (e a me restano davanti agli occhi con una insistenza che sfiora l'imbarazzante). Dopo gli ischi (ho capito perchè mi era tanto piaciuta quella idea... ;) ), il bacio da corridoio, quell'abbraccio notturno e il riposo allacciati, finalmente regali loro un po' di pace e di intimità. |
Che strano il numero delle stanze chissà quale sarà la camera di Oscar? |
Ma che bello! L'arrivo a Briancon, la raclette (piace anche a me ma poi mi fa compagnia quei due tre giorni di troppo) la passeggiata e poi dopo cena, complici i compagni latitanti e un ultimo bicchiere di vino, finalmente l'amore! Mi sono piaciuti tantissimo, lei un poco impacciata nel dichiararsi, quel "esserelatuasposa" deve esserle uscito davvero tutto d'un fiato, ma determinata finalmente ad avere colui che ora sa di amare e che desidera e lui che le lascia l'iniziativa perché quella lontana notte di febbraio fa ancora male e non vuole più fare errori...salvo poi gestire la situazione fino al punto di suggerire ulteriori esercizi. Purtroppo però non è solo una vacanza e nell'ombra c'è sempre chi scruta i nostri leprotti per cucinarli a dovere, mi verrebbe da pensare che a spiarli sia il solito commerciante di verde vestito ma mi sembra troppo facile. Aspetto con ansia la gita sul torrente e tutto ciò che ne conseguirà! Bravissima, cara, sempre più avvincente e conturbante. A presto! |