André dimostra intelligenza e coraggio nel suo ribattere ai nobili; però si mette a rischio di ritorsioni da parte della sorella di Oscar; la situazione non sta volgendo al meglio per Oscar e i suoi soldati.

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André è stato superbo ha snocciolato tutta la sua cultura ..in tutti i campi! A presto

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Un finale dolcissimo dopo una nottata di spasmi dolorosi, carichi di ansia.
Tenero il nostro Alain. Pratica e sempre attenta la nostra Oscar. Caritatevole André, coraggioso nel rifiutare il laudano. Chissà cosa avrebbe fatto Alain, al suo posto, ehehehe...
Mentre un doloroso pensiero va alla coppia di amanti che per un attimo mi ha ricordato JEANNE e il suo NICOLAS... Certo, diversi, completamente diversi... ma quel condividere lo stesso destino, beh... insomma... mi ha messo un po' di tristezza!
Ultima cosa: dopo la miniera, l'esplosione che ha coinvolto i cavalli, questo capitolo un po' "trucido" mi mancava, ahahahhahh! Brava! E tu saresti quella che non ha molta dimestichezza con le scene d'azione!

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La pubblicazione del tuo ultimo capitolo e la frase sibillina che mi hai lasciato nella recensione a Miserere mi hanno fatto approfittare di questo momento di pausa per leggere e recensire. E pian piano avvicinarmi al "dunque"!
Capitolo movimentato, avventuroso e teso, anche se ambientato quasi tutto in un "fazzoletto di terra". Ritrovare André (e Monsieur 121, certo) è la priorità assoluta. Questo porta Oscar a "mimetizzarsi" sotto le spoglie del soldato che tutte amiamo e conosciamo. Povero, il nostro Alain fermo ad aspettare. Irrequieto. A contare i minuti, uno dopo l'altro... Volto "figurativamente" pagina e vado a scoprire cosa succede...

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Sempre più intensa...mi piacciono i vari registri....lo humour, le discussioni. ...momenti di riflessione e tenerezza..ogni capitolo è davvero un macaron da gustare. .e hai una grande ironia, vediamo la fuga finale di Oscar. Bello il simbolo dei tre cerchi infiniti di cui all'anello. .per me è il ciondolo..brava as usual.

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"Dio è nei dettagli", dice un proverbio. Quindi sono squisiti tutti i riferimenti specifici alle tappe che stanno percorrendo, e tutta l'attenta contestualizzazione della situazione climatica del tempo. Vedo tutto, e sembra davvero una gita!

La locanda mi ha ricordato un posto magnifico sulle montagne, dove ho mangiato benissimo, con un grande camino e un'aria rustica e campagnola. Ho goduto del loro pasto insieme e mi è piaciuto immensamente il divario dei loro abiti, con Oscar borghese per scelta.

Certamente ho goduto anche dei minimi tocchi tra O&A, ma con un sorriso, senza urgenza. Anche quelli passano oltre, e si intuisce su tutto lo sguardo sereno del narratore, che affresca una scena riempiendola di storie segrete.

"Invece Alain osservava André come negli stessi anni dall'altra parte del mondo gli esploratori osservavano gli abitanti della Nuova Guinea. Un individuo appartenente ad un universo troppo distante per provare a comprenderne le azioni. Un innamoramento così seraficamente plateale, così tranquillamente esposto allo sguardo dei commilitoni, così sufficiente a sé stesso, non era cosa che capitasse tutti i giorni. " Questo pezzo è delicatissimo.

Magnifico anche il colpo di scena finale, con le due finestre che, ora, da omaggio di una locandiera al Comandante diventano mezzo sicuro di un attentato, come nelle migliori spy-stories.

Magnifica, Pammuzza mia!

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Molto, molto bella questa storia....non vedo l'ora di leggere i capitoli restanti. Complimenti a te Pamina, ho trovato questo "mini romanzo" veramente molto bello e piacevolissimo da leggere. Complimenti per la trama.

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E povera Oscar.
E povera Louise Helène.
E povero André che tutti danno per scontato.

Stanno per capitare cose interessanti...

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Bel capitolo di raccordo. Le difficoltà e il salto sociale appaiono più evidenti per tutti - ma André sa da una vita e lei pure... vedremo.
Sorella che vede come è la vita di Oscar - parecchia estraneità. l'anello se è un anello? cosa può aver acquistato? un anello è in vista di tutti... un ciondolo? un segnalisbro d'argento? ah saperlo...

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Interessanti queste sorelle jarjayes - tutte abituate al comando...
Capitolo molto curato ed elegante.
Il 121 è simpatico.
Il tesoro che così? un anello? per ghermirla e nel buio incatenarla? ora vediamo!

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"La guerra dei bottoni"... Ogni tuo titolo è un invito brillante alla lettura, una conferma o una mera illusione. Mi piace il tuo modo di sceglierli e proporceli. Calcolando che i miei, al contrario, sono decisamente lapidari, ahahaahh!
Ma passiamo al capitolo! Bella l'alternanza dei pensieri... anzi, DEL PENSIERO. Quel "non adesso" è straziante e dolcissimo. Espresso da entrambi, temuto da entrambi. E mi fa piacere questa missione al recupero "in solitaria" di Oscar con Alain... sai che adoro il nostro soldatone e l'idea di leggerlo per un po' co-protagonista mi alletta. E bene, molto bene l'idea di rendere anche il Generale molto più partecipe. Insomma, tanto prima o poi lo dovranno affrontare, perché non farglielo trovare lungo il cammino. Adesso parla ancora di intervenire da lontano, da Parigi... ma chissà!
In ritardo come sempre, ma come vedi arrivo, un abbraccio, Sabrina

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Continuo la storia con gusto!
E' vero, sembra una vacanza, tutto sommato. Con pochi tocchi riesci a farci vedere e percepire gli splendidi paesaggi che stanno attraversando; i cavalli, il bivacco, le tende e il sapore delle patate sotto la cenere.
Mi ha stupito l'astio di Oscar per il Conte, il quale, dal suo canto, è ancora più frou frou che nel manga!
Questo mi porta a una considerazione: i tuoi personaggi vengono dal manga, è evidente, con tutta la loro leggerezza. I drammi forti, le grandi passioni, per ora non ci sono. Effettivamente Oscar che fa la chioccia con i suoi sottoposti è una cosa del manga, ed è del manga anche la quiete tra lei e André, serenamente affiancati.
Solo i personaggi del manga potrebbero parlare così serenamente della loro infanzia con i soldati divenuti amici. E in tutto ciò la nota divertente dell'assurda gita imposta dal Generale, cui sono portata a non credere del tutto (mi immagino il Generale appostato poco lontano per essere sicuro che i ragazzini non si ammazzassero nell'arco di ben tre giorni!), ma che in effetti rispecchia un dato famoso, la grande libertà di O&A bambini, capaci di andarsene per i campi e a bagno nei fiumi fino a rischiare seriamente la vita.
Sono tutti dettagli che portano significato e concretezza, compresi i nomi delle tappe e le preziosità di stile (cavallo baio, per dire, o altri termini che danno colore).
Gnam!

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Cara Pamina, ancora un capitolo interlocutorio forse, ma quanta dolcezza e quanti punti oscuri, ancora! Marie Louise che prima travisa poi finalmente intuisce (in effetti quella frase di André, a cui nemmeno io avevo dato importanza, si presta ad una sola interpretazione!) ma non capisce. Infatti si ferma all'aspetto sessuale e proibito della questione, non le passa neanche per un attimo in testa che si tratti di amore... salvo forse capire qualcosa accompagnandoli in quell'improvvisato concerto. Non ho ancora ascoltato il brano, aspetto di essere sola con la Wi-Fi, ma io li ho visti come i loro commilitoni, me li hai fatti vedere. .. grazie! Sul resto, dico solo che si addensano oscure ombre e non tanto per gli ovvi ostacoli legati al loro amore... il finale mi ricorda la famosa frase del film con Tom Hanks (oltre che pronunciata davvero!!), quella ''Houston abbiamo un problema'': tutto mi fa pensare che i nemici e i guai del prigioniero 121 non siano finiti lì e che la lettura differita della lettera di Marie Louise non sia un tassello di scarsa rilevanza. Un bacio

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Piera sei bravissima!
Mi piace un sacco il tuo André: dolce, premuroso, attento e discreto.... e tanto tanto innamorato!!!
Anche Oscar è una meraviglia così arresa all’amore per il suo uomo e decisa a viverlo apertamente.
Mirabile la scena finale con questo trio un poco improvvisato, dove la perfetta sintonia dei due violini corrisponde a ben altro!!
Sono stupendi. Bravissima!

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Mi è piaciuto molto questo capitolo, come mi sono piaciuti i precedenti, ma non so perché nella lettura mi è parso più... 'fluido', non so come spiegarlo altrimenti, comunque complimenti.
Non so perch ma la sorella di Oscar mi mette una gran ansia... confido che sia foriera di uno scontro aperto chiarificatore, più che si delazioni e catastrofi... chissà.. speriamo.

A presto...

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