Recensioni per
Anime Nere
di alga francoise14

Questa storia ha ottenuto 339 recensioni.
Positive : 338
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
02/08/18, ore 22:01

Ma quante ne sapete, ragazze!
Passate con disinvoltura dalla caserma ai salotti nobiliari, e siete credibili in entrambi gli ambienti! Che forse non sono poi così diversi: anche nei salotti se ne dicono di tutti i colori, lo fanno solo in modo meno diretto e apparentemente più educato.
Mi sono proprio goduta la scena della festa, siete state bravissime nei dialoghi tra i vari personaggi, che si lanciano frecciate e messaggi "obliqui": so che a quell'epoca erano maestri in questo, ma adesso non siamo abituati (almeno, parlo per me) e quindi non era affatto facile, ma voi ve la siete cavata benissimo!
Povero Girodelle, costretto dalla madre a sorbirsi una festa a cui lui è invitato, sì, ma di fatto solo come spettatore! Io credo che, dopo André, lui sarebbe davvero capace di amare Oscar così com'è (mammina permettendo...), senza farne un trofeo o trasformarla in una bambola tutta pizzi... Ma purtroppo per lui non ha alcuna speranza, e ne è dolorosamente consapevole, anche se non immagina perché (chissà se senza André le cose sarebbero andate diversamente... mumble mumble!)
E poi, colpo di scena: il giovane conte di Grammont ha una moglie! Di cui, per giunta, sembra essere sinceramente e perdutamente innamorato! Le circostanze del loro incontro sono davvero degne di un romanzo d'avventura... eppure qua tutti noi abbiamo sentito puzza di bruciato! (A me è venuto immediatamente in mente il film "Original sin"... chissà perché!)
E il fatto che la Viscontessa de Girodelle conoscesse bene i genitori di Jean... chissà, potrebbe far saltare qualche piano...
E, infine, l'apparizione di Oscar che spiazza tutti... tranne Victor, appunto, che probabilmente un po' se lo aspettava (in fondo la conosce bene...). Adesso voglio godermi la reazione del generale...
Interessantissima, come al solito, la ricostruzione storica! Adoro quando inserite dettagli, notizie e personaggi realmente esistiti, adattandoli, senza alcuna forzatura, alla vostra storia!
Bravissime, buone vacanze e a presto!

(Ma che bonazzo è 'sto Jean? *_*)

Recensore Master
02/08/18, ore 07:15

Povero André Le Grand C - suona anche bene.
Certo che tutti gli fanno la predica su questo suo amore impossibile, lui fugge pieno di buoni propositi, come un tossicodipendente che va in una clinica per la riabilitazione, mai poi il pensiero è sempre là: ci pensa, ci ripensa, ah il viso morbido, ah certo altri vedranno la seta sulla pelle, ah le spalle! ah si però solo io l'ho avuta sotto il salice, ah però adesso al diavolo tutto facciamo il colpo di testa del secolo... però poi nel Salottino Azzurro è quello prudente.
Non si comprende se il sogno del colpo di testa sia suo e solo suo e se sia un progetto condiviso tra i due piccioncini, e se il progetto abbia avuto almeno uno studio di fattibilità o se siamo ancora all'analisi dei prerequisiti, ma non è importante: è un uomo che sta attraversando un periodo terribile, peggio di un tabagista quando vuole smettere di fumare.

E ovviamente fatica anche a perdere la sua abitudine di starsene rintanato nel buio a spiare: eccolo lì che si macera perché altri la vedranno vestita da donna e capiranno quanto è bella e la desidereranno e allora sai le puntatine sotto il salice che fine fanno... e subito si schiaffa nell'ombra dietro una colonna!
Lei appare vestita da uomo, come del resto è giusto. Ricorda l'anime - lì era stato un atto di ribellione contro il padre e la sua idea di poter ancora una volta plasmarle il futuro, un atto molto personale ed in fondo disperato: non c'era un André o un Fersen a darle manforte, stava scegliendo una vita di solitudine. Non c'entra ma mi ricorderò sempre la scena in cui sfoglia la rosa, mentre parla con il padre - forse la prima volta che affrontano un argomento personale - e gli dice che essere un uomo non le ha impedito di amare. Era una scena triste perché essere una donna, anche solo per una sera, non l'aveva fatta amare da chi amava lei: il cuore non funziona così.
Stavolta è un gesto gioioso: lei non è una merce, ha già qualcuno e non le serve altro. Che l'analisi di fattibilità sia stata incoraggiante?

Certo se il Generale parlasse chiaro tutti i suoi problemi si risolverebbero: Jean si installa a Palazzo, Oscar ed André si trasferiscono nelle colonie, al sole, nella casa di Jean, altro che airbnb.
L'erede tutto contento, l'ex erede contenta pure lei, si può sempre raccontare che si è sposata con un possidente nonché notabile del luogo... chi è che va a controllare? Quelli erano viaggi che duravano parecchio, non si andava a fare un salto in visita o il week end alternativo!
A tempo debito avrebbe pure il nipote di riserva e potrebbe pianificare incroci come si fa coi gattini...


Il capitolo è bello: mi è piaciuto l'inizio, con quel bel contesto maschile - si sa che gli uomini da soli perdono un po' il contegno - è stato bello l'intervento di Alain, un po' padre saggio, un po' ficchino, che rassicura André - ma va! ma no che non le ho lette le tue lettere! (ci mancava giusto quello!) - e che riassume un po' la situazione: Oscar scrive!
Questo addio, insomma, è stato solo una finta. Speriamo almeno che André si faccia qualche amico nuovo...
I due, insomma, sono complici e sono uniti e fanno proprio una bella coppia - il sesso dell'addio è stato quindi tutta una finta! O forse ancora non gli è riuscito di trovare il salice giusto.

Manca il generale e soprattutto manca Jean - del mio beniamino non parlo.

Recensore Master
29/07/18, ore 00:34

Ebbene, dopo un paio di tentativi falliti, rifaccio un altro tentativo di recensire.
A dire il vero, non ho sentito la mancanza della presenza dei nostri, troppo intenta a capire tra le righe il comportamento della new entry Aurore - bellissima tra l' altro dalla foto in fondo al capitolo-. Ben studiati i dialoghi ed i punzecchiamenti tra i personaggi e la descrizione di ogni cosa - come sempre e come ci si aspetta da voi- Ritrovo gli intrighi e le astuzie che tanto mi piacciono e vi contraddistinguono;tutto perfetto e strutturato come nei più avvincenti romanzi storici. Ebbene mentre leggevo di quell' agguato, di quel gruppo di malviventi, ai danni del generale,dove poi è intervenuto Jean...forse vaneggio, ma ho avuto l' impressione che il ritrovato figlio di Jarjayes,fosse daccordo con i banditi, che fosse tutto architettato - troppo perfetto il tempismo-, per conquistare la stima di quell'uomo che si sarebbe scoperto suo padre.
Aurore: la timidezza si può simulare , ma non si arrossisce a comando;che l'imbarazzo derivi dall'essere scoperta in qualche modo?, cosa c'è da scoprire?. Perchè accentuate la somiglianza con la scomparsa Elodie?. mi verrebbe da pensare che fosse lei la figlia del generale,- se non avessi letto i capitoli precedenti- e che Jean fosse li per attirare l'orgoglio per quel figlio maschio tanto desiderato; perfetto , bello un uomo da ammirare...Basta con le ipotesi fantascientifiche!ahahaha
Aurore mi incuriosisce parecchio, vorrei proprio sapere cosa nasconde...
A presto

Recensore Master
24/07/18, ore 21:44

Sarà che mi avete abituato a molteplici colpi di scena, sarà che le vostre trame non sono mai banalmente scontate, lasciatemi dire che io non mi fido. Questa nuova entrèe, questa creatura tanto esile, timorosa ed orgogliosamente delicata, non mi convince del tutto....
vabbè che siamo appena agli albori della vicenda, e state seminando come Pollicino insegna, una fila di allineati sassolini per trovare la via maestra, però ho la sensazione che tanta ritrosia possa rivelarsi alfine studiata.
Lo so bene che non potete ( e nemmeno lo voglio!) sbilanciarvi in merito,ma lasciatemelo immaginare. Può essere che sia completamente fuori strada, ma tal pulzella, accompagnata da un animo assai audace e intraprendente quale quello del Conte di Grammont, non riesco ad immaginarla come sua compagna di vita. Vabbè che gli opposti s'attraggono, ma a me vien più da pensare che "chi s'assomiglia, si piglia!"....
Detto questo, non aggiungo molto di più a questi pensieri, forte della consapevolezza della vostra indubbia maestria nel cucire le fila di racconti sempre avvincenti, e ricchi di affascinanti spaccati di vita.
Aspetto di conoscere come verrà amministrata la spinosissima questione della disubbidienza di Oscar....
A presto!!
Tamara Alessandra.

Recensore Master
23/07/18, ore 17:06

Carissime con ritardo eccomi qui. Ero rimasta indietro di un paio di capitoli e finalmente ho trovato il tempo per leggere e soprattutto commentare.
Riepilogando il tutto, Andrè e Alain sono amici, e al nostro impiccione e pettegolo di un Sossoin non sono passati inosservati , piccoli ma determinati particolari sulla vita del nuovo arrivato.
Nel frattempo la nostra Oscar è alle prese con l'agitazione di una famiglia intera per la preparazione di questo ballo voluto caparbiamente dell'uomo più ostinato della storia,il Generalissimo.
Fortunatamente per ora vi siete attenute alla storia originale ed Oscar per amor suo e per amore di Andrè, che già si stava stracciando le vesti per la gelosia opta per la magnifica Alta Uniforme pronta a sfidare tutti e tutti compresa l'ira paterna.
La grande sorpresa è la sposa del Conte di Grammout, avete lasciato immaginare quest'uomo come un bel libertino ed invece c'è lo troviamo sposato con un'incantevole ragazza e per di più innamoratissimo.
Chissà se la bellissima e timidissima ragazza non nasconda qualche segreto di troppo; sola in mezzo al mare con accanto un cadavere, la suocera che muore poco dopo il matrimonio, chissà.
Siete delle maestre nel modo in cui fate muovere i personaggi, nella ricostruzione storica e ricerca dei personaggi reali. Non finirò mai di ringraziarti per questo rigore, per il modo in cui il lettore si ritrova nel mondo aristocratico del 700, con le sue regole di espressione e di stile.
Un ultima chiosa, in questo periodo in televisione stanno trasmettendo lo sceneggiato Poldark e devo dire che Aidan Turner in quel personaggio non è malaccio ma come Andrè non mi convince ancora. Un abbraccio ad entrambe

Recensore Master
21/07/18, ore 09:37

Innanzitutto: bravissime. Capitolo strutturalmente perfetto nei dialoghi, nelle descrizioni accurate, nel modo di far luce su alcuni eventi del passato dei protagonisti inserendoli nei dialoghi ed infine nel colpo di scena finale, con l'arrivo dell'attesissima "catherinette" in abiti decisamente inadatti all'evento. Sostanzialmente due le perplessità che mi rimangono, a fine lettura: la prima riguarda Aurore. Troppo pudica e desiderosa di passare come tale, troppo contrapposta al suo fin troppo audace marito (il quale tra l'altro sembra essere completamente perduto per lei) per essere sincera. L'impressione che ne ho ricavato è che tra loro possa esserci un patto, una sorta di divisione dei ruoli, allo scopo di ottenere qualcosa che ancora non mi è chiaro del tutto. La seconda riguarda il mio Aidan/André: perché Oscar non ne ha incrociato lo sguardo? Perché non lo vede, malgrado lo cerchi ansiosamente? Mi pareva di averlo lasciato ai piedi dello scalone, pronto a catturare la bellezza della sua amata ed a infonderle tutto il suo amore con lo sguardo... Che gli è successo? Che ne avete fatto? Attendo, con fiducia e un filo di inquietudine...e vi abbraccio fortissimo, non senza tornare a congratularmi nuovamente: bravissime!

Recensore Master
20/07/18, ore 19:12

Carissime A&F,
Beh... Definire questo capitolo deliziosamente raffinato mi sembra fin troppo poco per tutto il lavoro che,
senz' altro, vi ha richiesto. Le vostre note, poi, hanno dell' incredibile: vi scusate per non essere riuscite
a fare l' impossibile! Ma chi siete?! Due GRANDI autrici, sicuramente!!! E' stato tutto stupendo! Una cre-
dibilissima trasposizione letteraria di una festa da ballo francese di fine diciottesimo secolo. Immensi
questi scambi di battute. Bellissimo vedere in azione, in un ambiente così "esposto" e insidioso, gran
parte dei personaggi. Saranno anche fatti soltanto di parole i loro scambi ma assumono decisamente
l' aspetto di veri duelli all' ultimo sangue. Immenso questo Girodel! Forse anche troppo, ma perfettamen-
te in linea con l' immagine di un uomo a cui è capitato di assistere ad un evento "illuminante", uno di
quelli capaci di mutare il corso di un' esistenza, di quelli che gli fanno abbracciare decisioni storiche per
se stesso e anche per l' altrui destino. Quella Oscar, donna, piangente accanto ad una fontana è stata
una rivelazione per lui. Qualcosa per cui il caro Victor, nonostante il rifiuto già da lui incassato, è dispo-
sto a battersi fino in fondo. Sapete una cosa? Mi era sempre parso che a Palazzo Jarjayes non ci fosse
una sala adatta ad una festa da ballo. Nelle ff spesso capita di trovarne una, ma nell' anime per i balli
sono sempre andati altrove. Domanda... Da dove è saltata fuori questa bella mogliettina???! Non dite-
mi che mi sono persa per strada un altro pezzo di storia, vi prego. A me pare di non aver mai letto che
"il nuovo figlio del Generalissimo" fosse sposato. Che sorpresa vederla comparire di botto! Un rischio
bello grosso per il buon andamento del racconto, ma superato alla grande dalla vostra inossidabile
bravura. (Chi farebbe mai caso a una piccola falla nella trama in un salone così bello, tra persone così
eleganti, davanti ad una Oscar in così superba "versione Comandante", al cospetto di un Generale
pronto ad esplodere?) Intanto Andrè si è momentaneamente defilato. Sicuramente starà tenendo aper-
ta una via di fuga sicura... Che poi è un evento già preannunciato. Bene! Non mi resta che ringraziarvi
un' ulteriore volta per quanto avete saputo donarmi e donarci e aspettare il vostro prossimo ritorno.
Ad entrambe voi, un affettuoso saluto
(Recensione modificata il 20/07/2018 - 07:20 pm)

Recensore Master
20/07/18, ore 16:05

Mamma mia, che capitolo, lungo e articolato! Mette a dura prova le mie capacità di commentarlo! :-D

Devo dire che questo è uno dei capitoli che mi sono piaciuti di più, malgrado Oscar sia stata relegata nella parte finale e André sia del tutto assente, come rivela lo sguardo finale di Oscar che, inutilmente, lo cerca. L'assenza di André, comunque, è un'ottima cosa, visti gli scompigli che questo personaggio così sanguigno e poco accomodante potrebbe creare in una situazione già, di per sé, difficilissima. Che impieghi l'assenza a bere camomille, ne avrà bisogno!

In questo capitolo, Girodel si è riscattato sia sotto il profilo umano sia sotto quello delle brutte figure in società.
Ha messo quel presuntuoso di Jean de Grammont al suo posto e mi dispiace che l'entrata in scena di Oscar gli abbia impedito di assestare la stoccata finale.
A proposito, complimenti per i dialoghi vivaci e allusivi!
Girodel ha fatto bene a non infierire su Aurore de Grammont. Ci avrebbe fatto una figura molto meschina e indegna a maltrattare una signora, sempre che di signora si tratti.
Da vero gentiluomo, voleva offrire il suo aiuto a Oscar che gli è stata riconoscente, pur declinando l’offerta (un destino quello del povero Girodel!) ed è apparso sinceramente innamorato di lei e anche più maturo rispetto all'ultima apparizione. Da quello che ho letto nelle righe iniziali, sembrerebbe che a lui Oscar con la divisa andasse bene e che non avrebbe fatto obiezioni alla prosecuzione della carriera militare di lei anche dopo il matrimonio.

La madre di Girodel ha confermato l'impressione di estrema antipatia che mi aveva fatto sin dalla prima apparizione.
E' una donna molto autoritaria che tratta male suo figlio, pur agendo nell'interesse di lui. Probabilmente, lo considera un debole. E' riuscita a lanciare un avvertimento intimidatorio anche al Generale de Jarjayes, il che è tutto dire! Non ho dubbi su chi porti i pantaloni – anzi, le culottes – in quella casa. E' la classica persona che cela il pugno di ferro sotto il guanto di velluto.

Il Generale, in queste pagine, non è più lui. Orbita negli ambienti in tono minore e pare completamente soggiogato da Jean de Grammont e nell’atto di pendere dalle labbra di lui. E' al settimo cielo per l'arrivo, sebbene in versione illegittima, di quell'erede tanto agognato e, conoscendolo, starà facendo una lunga serie di congetture, rimanendo ostaggio di mille aspettative.
Penso, comunque, che riceverà una cocente delusione da quel figlio piovuto dal mare.

Madame de Jarjayes, invece, ha avuto un turbamento. Non credo che dipendesse dall’abbigliamento di Oscar che ancora non aveva fatto il suo ingresso in sala, ma dalla vista della moglie di Jean de Grammont che, data la somiglianza, le ha evocato alla mente il fantasma di Elodie. La donna, quindi, sapeva della relazione adulterina del marito?

E veniamo alla coppia del giorno.
Io pensavo che Jean de Grammont fosse uno scapolo impenitente e, invece, nascondeva una bella moglie nel cilindro che, da quel che sembra, lo tiene in pugno.
Jean de Grammont dice che la moglie non sa stare in società, perché ha passato la vita in convento e, in compenso, lui non sa fare il baciamano: le ha sbagliate tutte! :-D
Francamente, non so se Aurore de Grammont sia davvero così timida o se, invece, non sia l’ennesima anima nera da cui guardarsi. Quell’eccesso di timidezza, in una donna sposata, ricca e col titolo di Contessa, non vi convince. Ha passato la vita in convento, ma, all’epoca, per una ragazza nobile, era una cosa comune. Viene dal nuovo mondo, ma Joséphine Beauarnais, pur essendo creola, era tutt’altro che timida. A meno che non abbia subito dei gravi maltrattamenti o che non provenga da una famiglia opprimente (circostanze che, però, l’avrebbero resa molto meno incantevole), tanta timidezza non si giustifica. Il marito è molto preso da lei che, quindi, deve esercitare un forte ascendente su di lui e saperlo ben governare. Nonostante la presunta timidezza, a tempo debito, si è bene inserita nella conversazione. Credo che la giovane e bella Aurore sia molto più forte di quanto non appaia.
Non trascuriamo, poi, un particolare: la morte improvvisa e “accidentale” della povera Elodie. Che sia stata la nuora a buttare giù dalle scale la suocera ingombrante, perché troppo gelosa e ostile o, più probabilmente, perché aveva scoperto qualcosa di compromettente su di lei?
Non tralasciamo, poi, il secondo particolare importantissimo: questa fanciulla eterea e diafana, oltre che timida, è l’unica superstite di un naufragio. E’ stata abbandonata su una scialuppa insieme a uomini grandi, grossi e forti, ma lei è stata l’unica superstite, ritrovata accanto a dei cadaveri. Ha ucciso lei, a tradimento, gli altri naufraghi, per appropriarsi delle loro razioni di cibo? E il Comandante che, nell’infuriare della battaglia, con tutti i problemi che aveva, si è premurato di metterla in salvo, calandola nella scialuppa? Sarà stata particolarmente assertiva nel convincerlo? O era in combutta con i pirati e il Comandante l’ha abbandonata in mare per punizione e, quando ha detto, in punto di morte, che c’era una ragazza in mare, intendeva dire che c’era ancora una criminale da punire?
Magari, Jean de Grammont scoprirà la vera natura della moglie, capirà che è stata lei ad assassinare la madre e la ucciderà, finendo sulla forca e salvando da tale destino il povero André che, all’inizio, sembrava l’indiziato principale.

In ogni caso, credo che, così come il folle e dispotico Generale ha trovato in Jean de Grammont pane per i suoi denti, allo stesso modo, il prepotente e arrogante Conte creolo ha incontrato nella moglie la sua nemesi.

Altre due cose e, poi, prometto che chiudo. :-D

Ho scoperto che è realmente esistito un pirata seicentesco, chiamato Michel de Grammont. Era un nobile che si diede alla pirateria dopo essere caduto in disgrazia e che ispirò le opere di Salgari. Jean de Grammont, magari, discende da lui ed è per questo che sembra giustificare la pirateria di Stato?

Aurore de Bellecombe alla deriva sulla scialuppa mi ha ricordato la scena in cui il Corsaro Nero abbandona nell’oceano, sempre in una scialuppa, Honorata van Gould.
In quel caso, si trattava di una vendetta, essendo la giovane la figlia del peggior nemico del protagonista. Anche per questa similitudine, l’abbandono in mare di Aurore de Bellecombe mi insospettisce.

(Recensione modificata il 20/07/2018 - 04:22 pm)

Recensore Master
20/07/18, ore 13:35

Sempre interessantissima questa storia, che seguo volentieri. Ero certa che Oscar avrebbe dato segni di ribellione al volere paterno, e ben gli sta al generale... pensò che non la prenderà bene, ma dovrà rassegnarsi come nell'anime... oppure no? Oscar scoprirà la verità sul suo fratellastro?
E André tra i Soldati della Guardia... non facile stare lontano da Oscar, se ne sta rendendo conto, anche se dimostra uno stoicismo ammirevole; per il futuro, spero che trovi in Alain un alleato, potrebbe essere molto utile, per quello che lui e Oscar decideranno di fare, che sia una fuga o altro.
Mi è piaciuto l'espediente dell'entrata in scena di Oscar; fino all'ultimo ho pensato che sarebbe comparsa in abiti femminili, perfino André che la vede sullo scalone all'inizio mi ha tratto in inganno...
bello poi il cambio di scena quando l'attenzione si sposta sugli invitati che aspettano, mentre Oscar arriva solo alla fine con sconcerto di tutti, e qui riprendete un po' i fatti dell'anime e del manga.
Girodelle alla fine, è quello che si rivela più comprensivo e dimostra eleganza nell'incassare il colpo.
Bravissime, come sempre è un piacere leggervi.

Recensore Veterano
20/07/18, ore 08:10

Le feste sembrano sempre lievi ed invece si consumano duelli serrati anche se solo verbali. Bravo Victor, sempre gentiluomo, che lancia stoccate a Grammont che mi ha sempre dato l'impressione di essere un po' troppo saccente. Che dire di sua moglie è proprio così devota e soave o è una gattamorta? M.me Jarjayes seppur gentile e ligia al protocollo, secondo l'occhio di Victor, è un po' atterrita, che stia sospettando qualcosa? Ora non ci resta che vedere come proseguirà la festa, in parecchi saranno rimasti con un palmo di naso, forse anche Grammont non si aspettava una così bellicosa sorella. Il fine del Generale, di Oscar e di Grammont paradossalmente coincide ma i mezzi assolutamente no e Oscar ancora non sa che dietro la volontà del padre a farla maritare si cela un segreto scomodo. Come proseguirà la festa? A presto!

Recensore Master
19/07/18, ore 23:19

Intriganti gli scambi tra gli ospiti, il generale, madame, madame Amelie, Victor, Jean e Aurore. I maschi alpha si stuzzicano, le dame " squittiscono" scusate il termine, si esaltano delle imprese dei maschi. Poi entra in scena colei che racchiude entrambi i generi con delicata leggerezza, l'entrata di Oscar è spettacolare. Bravissime come sempre, chissà cosa farà il generale... A presto 💓

Recensore Master
19/07/18, ore 16:45

Care ragazze che dire??
Secondo me voi due qui siete un po' sprecate , dovreste scrivere un libro vero!Lo siete per almeno per un paio di motivi: innanzitutto la cura nei particolari ,i dettagli storici, lo stile classicheggiante, in secondo luogo per l'evidente limite del web, forse un limite che riscontro solo io , comunque la scomodità di voler rivedere certi passaggi e non riuscire a farlo se non dopo lunghissima ricerca,è frustrante Ah!I beati i meravigliosi segnalibri!
Un romanzo corposo come il vostro (e non solo)richiede ottima memoria oppure la necessità di rilettura altrimenti non si capisce come si vorrebbe.
Ad esempio mi è rimasto oscuro il significato del sottinteso di Grammont quando parlando di Aurore allude anche ad Oscar......aiuto non ho capito la battuta.....
A parte questo problema direi che la storia si presenta sempre più affascinante, intrigante e di gran pregio!!
Buona continuazione
(Recensione modificata il 19/07/2018 - 04:48 pm)

Recensore Master
19/07/18, ore 00:29

Hai dipinto molto bene il quadro di una festa alla moda del tempo.. con la sorpresa finale di Oscar in divisa!

Recensore Master
04/07/18, ore 01:23

Divertente a tal punto di farmi ridere da sola la prima parte, così vivida da dare l' impressione di vederla più che leggerla; ( a proposito grazie per il
' cameo' di Alain, che non poteva mancare nel contesto della caserma.Ho trovato davvero spassose e ben costruite lo scambio di battute con Andrè)
Povero Grandier: tra i commilitoni e l' ansia del ricevimento lo strss è ad alti livelli.
Ho creduto fino alla fine che Oscar si presentasse in " versione de luxe!".
Apprezzo la decisione di farla presenziare con l uniforme ed i vostri trascorsi, non mi fanno presagire a nulla di buono...
A presto!
(Recensione modificata il 04/07/2018 - 01:30 am)

Recensore Master
02/07/18, ore 23:35

Ho una certezza: so che, anche se ogni tanto vi dovete prendere delle pause (abbiamo tutti una vita, là fuori), la storia la portate avanti fino alla fine. Grazie per il riassunto all'inizio, è molto utile (anche se devo dire che le vostre storie riesco a seguirle e a ricordarle con molte meno difficoltà di altre... segno, secondo me, che la trama è ben sviluppata e si dipana in modo pulito e lineare).
Veniamo al capitolo: la prima parte mi ha fatto rotolare! Avete reso benissimo quella che deve essere l'atmosfera di una camerata militare, dove André è decisamente fuori posto, anche se dimostra un ammirevole spirito di adattamento. E' riuscito a guadagnarsi il rispetto dei compagni, la stima degli ufficiali e l'amicizia di Alain. Non male, per uno che ha vissuto tutta la vita in tutt'altro ambiente!
Certo, c'è la lontananza da Oscar (ma questa, caro, te la sei voluta...), ma almeno, pare, i due piccioncini si sono schiariti le idee e hanno capito che non hanno molte alternative, se vogliono vivere pienamente il loro amore.
Intanto a palazzo de Jarjayes fervono i preparativi per la grande festa... Oscar sembra sottoporsi docilmente alle sedute della sarta e del parrucchiere... e, confesso, all'inizio ci avevo creduto anch'io, che si sarebbe prestata al gioco, pur di non destare sospetti... ma, con un bel colpo di scena, all'ultimo momento cambia idea! Non vedo l'ora di assistere al suo ingresso nella sala!
Bravissime, come sempre! A presto!