Recensioni per
Il signore dei Khai
di Enchalott

Questa storia ha ottenuto 372 recensioni.
Positive : 372
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/07/21, ore 19:15

Ciao carissima^^
La regina Amshula mi ricorda Caterina Sforza, che quando seppe che i suoi figli erano stati presi prigionieri salì sugli spalti, mostrò ai nemici puoi immaginare cosa e disse: "Ho lo stampo per farne degli altri!"
La regina è decisamente più composta, ma dà prova della stessa forza d'animo.
Sono impensierito dalla ferita di Mahati: sembra una cosa da nulla, ma c'è qualcosa che non mi convince. Non ci sarà mica lo zampino di Rhenn, per caso?
Ci addentriamo maggiormente nel suo rapporto con il fratello, e abbiamo anche un retroscena divino, con Belker che segue dall'alto le sorti della battaglia. La faccenda della profezia inviata da Valarde è un altro elemento strano: perché Rhenn non ha detto niente?
Tutto molto bello e appassionante, questa storia si legge col fiato sospeso!

Recensore Master
26/07/21, ore 15:52

Ciao carissima^^
Molto coinvolgente la descrizione dell'assedio, la situazione è ardua per entrambe le parti. I Khai portano avanti l'assalto con la loro caratteristica determinazione sul campo di battaglia, ma anche i loro avversari sono tenaci e non sono disposti a cedere.
La forza di volontà di Amshula è davvero ammirevole, anche in una situazione così drammatica non tradisce la morale del suo popolo e mantiene salda la sua posizione. Il principe è ancora troppo giovane per capire, la sua sofferenza è comprensibile. Mi è piaciuto molto il rapporto tra i reali e il generale Daniyal, un ufficiale leale e fedele.
Mahati mostra ancora una volta la sua indole di guerriero fiero e determinato, è pronto a guidare i suoi soldati in questa battaglia. Le sue riflessioni dimostrano che egli non è uno sprovveduto e che è a conoscenza degli intrighi a palazzo. Ho trovato molto interessante il suo rapporto con Rhenn, i due si sfidano e si provocano in continuazione, ma in fondo hanno bisogno di rapportarsi in questo modo. I due sono molto simili, nonostante tutto riescono a comprendersi.
Nell'ultima parte attraverso il punto di vista di Belker ci mostra che il destino dei mortali è strettamente legato al volere degli dei. Il dio della Battaglia sta portando avanti il suo piano servendosi principalmente di Rhenn e della sacerdotessa, non conosciamo ancora il suo piano, ma egli stesso rivela di essere disposto a cambiare le carte in tavola se necessario.
Sono davvero curiosa di scoprire come proseguirà questa intricata vicenda, che si rivela sempre più avvincente^^
Complimenti anche per questo capitolo, alla prossima! :)

Recensore Master
20/07/21, ore 11:00
Cap. 10:

Carissima,
il mondo è una partita di poker, a tutti i livelli. Giocano gli dei, usando gli uomini come fiches, e giocano i principi. Prova a giocare anche Yozora, maldestra ma caparbia, riuscendo anche a vincere qualche mano con il pur esperto Mahati.
La ragazza Salki sembra il classico sasso buttato nello stagno, che genera onde e scompiglia un po' tutto, andando ad alzare sedimenti depositati da secoli.
Sono curioso di scopire cosa sia la pratica che Rhenn ha nominato, l'Aikaharr, e perché fa inferocire in quel modo il fratello. Bellissima la descrizione della rabbia, fra l'altro: fa capire che far incazzare un Khai non dev'essere per nulla una buona idea.
Ottimo capitolo, attendo con ansia l'aggiornamento!

Recensore Master
14/07/21, ore 01:44
Cap. 10:

Eccomi di ritorno ^^

Come ho accennato nella scorsa parte, questo capitolo non ha nulla da invidiare al precedente, è carico di riflessione e anche di qualche colpo di scena sempre strettamente legato alla trama antecedente.

Ci presenti una nuova dea tra la schiera del pantheon e fa subito breccia nel cuore del lettore (sicuramente nel mio l'ha fatta) per diverse ragioni. Innanzitutto non teme in alcun modo di confrontarsi a viso aperto con il dio della Battaglia, lo sfida a parole, lo punzecchia; la dea fa le veci della coscienza, può essere sicuramente considerata tra le divinità più positive che ci hai presentato finora, è guidata unicamente da sentimenti puri. Ci sveli che è stata proprio lei a presentarsi a Rhenn attraverso la visione nel tempio, non avendo altre vie di comunicazione utili per informare il principe del futuro funesto che li attende. Il fatto che Rhenn abbia decifrato la profezia senza l'ausilio di una sacerdotessa insospettisce la dea, ma onestamente insospettisce anche me, deduco tu abbia in programma di raccontarci altro su questo aspetto, hai lasciato molto mistero.
Tra i due dei non scorre buon sangue, mi danno l'idea di essere due opposti. Questo astio non può che essere fomentato dalle scelte e dal comportamento di lui, è una prova palese il fatto che lei cerchi in tutti i modi di minare i suoi piani di morte.
Ci avevi lasciato con Azalee sconfortata per la delusione che il dio della battaglia le ha provocato, quest'ultimo non è affatto indifferente a lei, anzi mi pare possa essere il suo tallone di Achille, la dea della montagna lo ha centrato in pieno.
Mi piace molto il modo in cui stai arricchendo il pantheon, la scelta degli elementi che governano gli dei è particolare e significativa attribuita a ciò di cui si occupano tra i mortali. Ho letto, ad esempio, nella montagna le avversità che i mortali possono affrontare e sui cui questa dea veglia elargendo conforto, specie ai più umili.

Immaginavo che i turbamenti di Rhenn non fossero cessati, anzi credo che dovremo aspettarci di vedere spesso un principe ereditario così scalfibile dai sentimenti, che siano essi positivi o negativi.
Sembra che la piscina sia il migliore sfondo per le riunioni tra i due fratelli; benché ci sia palese attrito tra loro, non mancano mai all'appuntamento. È un luogo molto suggestivo dal punto di vista descritto ed inoltre rilassa i due principi, anche se stavolta qualcosa ha rischiato davvero di rompersi tra loro due e sono sempre convinta che la corsa alla corona abbia il suo posto tra le crepe del rapporto fraterno.
I sospetti di Mahati vengono sempre astutamente respinti dal fratello, ad ogni modo però sembra che Mahati non riesca a riporre molta fiducia in lui e da ciò che ci lasci intendere è un astio antico, infatti al suo cospetto non abbassa mai le difese. Specie in questo caso ad essere messa in discussione è anche la fiducia del lettore nei confronti dei personaggi, infatti la fiducia riposta in questi due uomini è come una bandierina che sventola a seconda della prospettiva da cui i principi vengono descritti e dalla bocca di Mahati Rhenn non fa mai una bella figura.

Il ricordo del dialogo tra Yozora e Mahati che mi hai anticipato è stato interessante e a tratti dolce, una sensazione che avvolge molte scene che vede protagonista la giovane salki. L'obiettivo di Yozora è sempre quello di far funzionare il rapporto con il futuro marito, un passo fondamentale è quello di sentirsi a proprio agio l'una in presenza dell'altro, conoscersi meglio. Da questo desiderio della ragazza nasce un patto di fiducia tra Mahati e Yozora; trovo che questo gesto sia già stato un ottimo passo avanti, dopotutto lo stesso principe ricorda alla salki che i khai non sono barbari e due coniugi anche se forzati possono ambire ad un grado di complicità utile per rendere gradevole la loro convivenza.
Poche volte i principi khai non sono rimasti stupiti da lei, per una ragione o per un'altra. In questo caso Mahati rimane colpito dalla scaltrezza che scorge in Yozora, un'attitudine che di norma è tipica dei khai. Credo che il tempo allontanerà da Yozora la sottostima che i khai nutrono ancora nei suoi confronti.
Il loro primo contatto fisico consapevole prende Mahati alla sprovvista per le sensazioni che gli infonde; chissà se sono dovute al fatto che nelle sue vene scorra sangue diverso o al fatto che sia proprio lei.

È la prima volta dalla partenza di Yozora con Rhenn che ci consenti di tornare dai salki.
Non possiamo certo aspettarci di trovare un clima sereno, benché sia in programma il matrimonio della principessa, a cui Hyrma desidera ardentemente che la sorella possa partecipare. La disillusione di Hyrma è lecita e comprensibile, ma dimostra anche di essere una giovane donna forte e altruista nei riguardi dei sentimenti dei propri cari.
Un animo così puro di Hyrma avrebbe solo potuto scegliere un animo altrettanto candido come quello del futuro marito che non può fare altro di sentirsi responsabile per la vita della cognata e per la tristezza dell'amata; è normale sospirare di sollievo per avere accanto Hyrma, ua gioia per cui lui però si sente in colpa, dal momento che è costata la libertà di Yozora. È innegabile il fatto che questo comandante non brilli di salute dopo la sanguinosa battaglia, ma le condizioni fisiche non possono essere usate come scusa, le rassicurazioni di Hyrma però non sembrano tranquillizzarlo su questo aspetto.
Ho apprezzato il fatto che tu abbia scelto di descrivere anche la prospettiva dei vinti per mano dei khai e chi meglio del popolo da cui proviene la promessa sposa del principe Mahati.

Scusami ancora se ho tardato così tanto e sono stata costretta ad inviarti questo papiro di parole in un colpo solo. Apprezzo senza alcun dubbio ogni singolo dettaglio delle tue storie e mi fa piacere comunicartelo. ♡♡

Alla prossima!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice)

Recensore Master
14/07/21, ore 01:43
Cap. 9:

Ciao, carissima^^

Sono in ritardissimo, ma sono determinata a tornare subito in pari con questa storia. Ho già letto entrambi gli ultimi due capitoli e ogni volta che sono riuscita a dedicarmi alla lettura la narrazione per me è stata ipnotica per quanto l'ho trovata interessante. ♡

Hai dedicato lo spazio necessario per farci conoscere il modo in cui Rhenn e la vestale si sono conosciuti, è stato un ricordo fondamentale ai fini della trama e della comprensione di questa donna che in base al ruolo che ricopre davanti ai diversi personaggi si mostra truffatrice e sensibile, arrivista e premurosa.
Ci ricatapulti nel tempio più frequentato dai khai e la "vestale" (le virgolette sono dovute al fatto che ha perso la sua verginità e non ha reali poteri) è in procinto di predire una profezia mettendosi in comunicazione con il dio della Battaglia attraverso un rituale. Da questa iniziale descrizione emerge un lato della personalità di questa donna: ama la quiete e in questo frangente l'ho trovato un po' insolito per una sacerdotessa che si trova al servizio di un popolo guerrafondaio e che deve fare da portavoce per le profezie del dio della battaglia, ma poi mi è sembrato di capire sia legato al livore che nutre nei confronti dei khai e soprattutto verso chi ha ridotto la sua gente in schiavitù.
Scopriamo che la posizione che ricopre in realtà non è la sua vocazione, porta con sé un segreto che occulta molto bene e solo Rhenn ne è a conoscenza (con astuzia ha scoperto subito il suo imbroglio e credo abbia già intuito le reali intenzioni della sacerdotessa, si tengono in scacco a vicenda), lui mantiene il segreto dal momento che non sarebbe vantaggioso per nessuno dei due rivelarlo. La loro relazione sembra (mi avvalgo sempre dell'ipotesi per non rischiare di cadere in errore) fondata sul vantaggio di lei per conquistare attraverso imbrogli una posizione di prestigio fino addirittura a giungere al ruolo di regina (il fatto che la moglie di Rhenn abbia difficoltà a concepire sembra spianarle la strada) e sull'attrazione fisica per cui i khai sono tanto rinomati, insomma lui non sembra affatto dispiaciuto di averla come amante. Immagino che tradire il segreto di lei significherebbe per lui mettere anche mettere a rischio il segreto sul tradimento del vincolo coniugale, oltre alla possibilità di dettare alla vestale le profezie più vantaggiose per lui e il suo popolo. Dall'atteggiamento di Rhenn nel corso delle profezie mi viene da pensare che non abbia molta fiducia nel potere degli dei.

La figura del fratello della vestale muove intorno a sé molte sensazioni positive ed anche i crimini che sembra aver commesso sono stati commessi per conto di un fine superiore. Questo giovane sembra essere all'oscuro di molte questioni che riguardano la sorella e sembra non avere alcun sospetto circa il suo piano. Non è al corrente sicuramente della relazione che lei intrattiene illecitamente con Rhenn, né dell'assenza dei poteri della sorella, al contrario sembra avere fiducia in essi. Ci sveli però il sogno di questo ragazzo ed è più nobile di quello della sorella: l'abolizione della schiavitù. Mi sono piaciuti i tratti positivi che gli hai attribuito, è determinato e grintoso, sognatore e un pizzico ingenuo, ciò che rende la sua anima più pura; la vestale dimostra di essere molto più concreta e calcolatrice, vuole diventare sovrana e legare a lei Rhenn con un figlio (che oltretutto dovrebbe essere anche tra le priorità del principe ereditato), gli schiavi non sono tra le sue priorità (o così sembra fino a questo punto della storia, a meno che non intenda sfruttare la sua posizione di potere per portare vantaggi anche alla sua gente).
È innegabile però l'affetto che lega a doppio filo i due fratelli nonostante a primo impatto risultino essere molto diversi; le loro scelte prendono spunto da obiettivi diversi: in apparenza lo scopo di lei sembra egoistico e quello di lui altruista per il bene di altri, infatti non so se approverebbe le scelte della sorella. Lui è moralmente integro, lo ammette la stessa sorella. Lei e il fratello hanno modalità diverse per vincere contro i soprusi ricevuti: lei risulta quasi vendicativa, lui molto più difensivo.

Dal modo in cui Rhenn scruta la vestale si vede che lo affascina, ma lo sguardo porta in sé anche il sospetto ed anche in questa occasione non manca di dare libero sfoggio alla sua astuzia.
È presente una viva tensione nel tempio tra la vestale e il principe, ma sembra che la discussione con lei sia responsabile solo in parte; nonostante la furia che le ha scaraventato addosso (di cui lei non sembra sorpresa e nemmeno si intimorisce), pare comprenderlo nei suoi tormenti più profondi e inoltre la vedo molto più coinvolta di lui nel loro rapporto.
Rhenn continua a riflettere sulle possibili cause del suo malumore (ci lasci intendere che la riflessione è sintomo di debolezza per un khai e che quindi di norma tende ad evitarla); cerca il motivo persino nell'incontro avvenuto con la moglie, ma in realtà scopre che proprio la causa di cui è alla disperata ricerca ha snaturato e reso insolito quel momento. Penso - e credo ci abbia pensato anche Rhenn - che il coinvolgimento emotivo che Rasalaje crede di aver percepito durante la loro unione potrebbe essere frutto dell'incontro appena avvenuto con Yozora. Sono certa che lo scopriremo quanto prima.
Il rituale è insolito e prende alla sprovvista entrambi i presenti, facendo perdere ai due il controllo della sua situazione, ciò che Rhenn ha sempre voluto scongiurare in quelle circostanze. Paura e debolezza nell'ultimo tempo stanno mettendo spesso alla prova i dogmi imprescindibili dei khai, soprattutto nella persona di Rhenn. A me è davvero piaciuto il barlume di sincerità che la vestale scorge negli occhi del principe, credo sia una conseguenza delle condizioni che ho citato poc'anzi.
Rhenn comprende che la profezia è spaventosamente reale, ciò lo turba e lei lo comprende.
È la prima volta che scorgiamo Rhenn timorato degli dei e penso che da ora in poi non sarà un vento così raro. Purtroppo però non ha perso astuzia, anzi va fino in fondo alle bugie della vestale, cerca prove e le trova; purtroppo pur di ammettere la visione sovrannaturale preferisce incolpare un mortale e innocente.

A prestissimo, pubblico l'altra recensione ♡♡

Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice)

Recensore Master
11/07/21, ore 14:52
Cap. 10:

Ciao carissima^^
Molto interessante il confronto tra Valarde e Belker. Il dio della Battaglia ha un piano per soddisfare la sua irrefrenabile sete di potere. Però si presentano dei possibili ostacoli, che il dio sembra sottovalutare.
Sono curiosa di scoprire qualcosa in più a riguardo della storia di Kushan e del suo giuramento. Belker è determinato a raggiungere il suo obiettivo ed è anche disposto a cambiare piani e sacrificare le sue pedine in gioco, ma anch'egli ha un punto debole. Quando viene nominata Azalee il suo atteggiamento cambia, a dimostrazione che qualunque cosa sia accaduta, di certo non ne è rimasto indifferente.
La rivalità tra Rhenn e Mahati ha ormai raggiunto il limite, e la presenza di Yozora sembra aver peggiorato ancor di più la situazione. La tensione è ormai insopportabile.
I due fratelli non perdono l'occasione per provocarsi a vicenda, ma forse nelle loro taglienti insinuazioni c'è anche un fondo di verità.
Quel che è certo è che Yozora non si trova in una situazione semplice, al centro di questo scontro fraterno.
Molto dolce la parte dedicata alla sorella, che si preoccupa per lei ed è consapevole che senza il gesto coraggioso di Yozora non avrebbe potuto realizzare il suo sogno d'amore.
Vedremo come proseguirà questa intricata vicenda.
Alla prossima! :)
(Recensione modificata il 11/07/2021 - 02:52 pm)

Recensore Master
11/07/21, ore 05:28
Cap. 10:

Buongiorno,
la sorella e il compagno non hanno dimenticato chi ha salvato la loro storia.
Ma ora la più piccola delle due è vittima di questi esseri a tratti incomprensibili.
Ancora non hanno capito direttamente che qualcosa sta andando storto e una divinità rema contro.
Yozora per fortuna è tenace e pronta a tutto xD in fondo non se la sta passando poi così atrocemente.

Recensore Master
10/07/21, ore 22:12
Cap. 9:

Ciao carissima^^
intrighi su intrighi... Ishwin è ben decisa a mantenere il suo status di sacerdotessa, sebbene non abbia alcun potere divinatorio. Rhenn l'ha intuito e ha stabilito con lei una sorta di accordo, affinché da tempio provengano divinazioni a suo favore. Il fratello di Ishwin sta meditando di fomentare uan rivolta per abolire la schiavitù.
Ma si sa, in questa storia gli dei esistono e quando ce n'è bisogno non esitano a far sentire la loro voce. Chi sarà il signore dei Khai di cui si parla nella profezia che volente o nolente Ishwin ha dovuto pronunciare?
Un bellissimo capitolo, molto avvincente. Complimenti!

Recensore Master
06/07/21, ore 05:51
Cap. 9:

Buongiorno,
questa volta ci insegni come sia meglio non fidarsi di nessuno.
Sembra quasi impossibile che in questa società ci sia davvero qualcuno che vuole cambiare qualcosa. Abbiamo finora affrontato una rigidità quasi da automa, da spavento, mentre qui vediamo che ci sono ribelli e tanto altro. Di certo i popoli sottomessi non sono tanto contenti, ma anche tra gli stessi demoni sembra che diversi siano scontenti.
Finché saranno potenti e ricchi di vittorie, i Khai principeschi non faranno riforme. Ma è ora di una bella sconfitta... quando si inizia a perdere, o riformi o sei contro tutti.
Prevedo una fase molto dinamica, ma soprattutto ricca di colpi di scena!

Recensore Master
05/07/21, ore 17:25
Cap. 9:

Ciao cara^^
Ishwin è una donna forte e determinata, sicura di sé e disposta a tutto pur di ottenere ciò che vuole. La storia delle sue umili origini e del percorso che l'ha portata a ricoprire il suo ruolo di sacerdotessa rivela dettagli interessanti, come il fatto che in realtà ella non abbia alcun dono divino.
Il rapporto con Rhenn è molto particolare, sono dipendenti l'uno dall'altra, si sfruttano a vicenda, ma oltre all'interesse strategico per entrambi c'è anche qualcosa di più profondo. Sembra che la passione con cui vivono questo rapporto non sia del tutto privo di sentimenti, di certo entrambi si sono ritrovati coinvolti molto più di quanto avessero previsto.
Molto interessante anche il personaggio di Kamatar/Elefter, un ribelle che desidera la libertà e il riscatto per il suo popolo, nonché fratello di Ishwin. Resta in dubbio quale sia il ruolo della sacerdotessa, e se portare avanti la causa del fratello sia parte del suo piano.
Il tentato avvelenamento è un fatto curioso. Anche io penso che Kamatar sia innocente, ma questo mette dubbi su chi sia il reale colpevole. Se il veleno non può uccidere i Khai chi ha agito o non ne era a conoscenza oppure non aveva intenzione di uccidere...per il momento non ho ipotesi a riguardo.
Rhenn continua a portare avanti il suo piano con la collaborazione della sacerdotessa. Il principe dimostra di essere sempre vigile e attento, ha scoperto che Ishwin gli ha mentito, un fatto grave che di certo non lascerà correre, essendo anche a conoscenza della sua ambizione. Per la ragazza sarà difficile continuare a nascondere la verità.
Un capitolo davvero avvincente ed intrigante, complimenti!
Bravissima e alla prossima! :)

Recensore Master
02/07/21, ore 19:10

Ciao, carissima^^

Finalmente sono riuscita a dare un ordine logico ai pensieri che mi sono appuntata su questo capitolo. ♡

Innanzitutto mi è piaciuto molto il titolo che hai scelto. Benché il capitolo tratti le vicende di più personaggi, su piani differenti, sembra che la guerra faccia parte della vita di tutti i personaggi coinvolti e talvolta crei anche problemi, sia per i mortali sia per gli immortali.

Sono molto interessanti le riflessioni di Mahati, aiuta il lettore a comprendere la sua prospettiva sulla condizione di secondogenito relegato ad un futuro matrimonio che considera un onere più che un piacere; non ritiene Yozora adatta ed inoltre considera il loro legame un ostacolo, un problema che lo distoglie da questioni più importanti. In aggiunta per la prima volta assistiamo a Mahati in veste di comandante pronto a dispensare ordini dall'alto della sua esperienza.
Mahati dimostra di essere strategico in campo e fuori dal campo nelle questioni più personali. I khai sono rinomati per essere un popolo guerriero, molto fisico in battaglia, invece sanno anche essere molto strategici per sfruttare al meglio la loro forza fisica.
È particolare ed interessante la strategia in cui Mahati crede e con cui è certo di poter sottomettere il nemico. Mostra fiducia negli schieramenti che ha già dispiegato in campo e che non ha intenzione di ritirare dopo l'ombra della sconfitta, poiché equivarrebbe a un sintomo di debolezza, resistere con strategia sembra essere l'unica scelta saggia. Nella strategia dei khai è fondamentale intuire i punti deboli dei nemici, le loro paure che non sono mere minacce e che secondo i khai non rendono onore in battaglia. Il primo obiettivo per vincere è distrarre il nemico, abbassare le sue difese materiali e morali, intimorirlo, incutere dolore psichico prima ancora che fisico, in sostanza far perdere sicurezza al popolo che stanno attaccando. Persino i loro vradak sembrano essere un'arma da guerra che all'occasione sanno sfruttare nel modo migliore.
Dopo l'aneddoto che hai raccontato sulla spietatezza di Mahati comprendo quanto il suo nome possa essere minaccioso tra i popoli, ma anche tra le stesse truppe khai dal momento che non perdona i tradimenti dei suoi comandi, li fa pagare con il sangue e il disonore. In questi termini capisco per quale ragione Yozora tremi al cospetto di Mahati e dei suoi artigli, molto più che davanti a Rhenn.
Mahati valuta che il suo atteggiamento indulgente potrebbe aver portato i suoi frutti per fare in modo che Yozora si abitui alla sua nuova vita e il suo temperamento si fortifichi. Questo stato di riscoperta serenità viene spezzato da notizie dubbie che giungono sia dal campo di battaglia sia da Yozora.
Mahati decide di tornare in battaglia di persona, ma lungo il tragitto la sua determinazione viene troncata dall'incontro con Rhenn e con il suo seguito, tra cui Yozora che agli occhi di Mahati risulta essere molto bella. Un altro dettaglio di questo frangente che trovo sia importante è il fatto che Yozora si sia accorta che Rhenn dopo il mancamento della ragazza tra le sue braccia non le ha più rivolto la parola.

Yozora sembra demoralizzata. Non sa come comportarsi se ogni suo gesto di gentilezza rischia di essere frainteso e di trasformarsi in qualcosa di pericoloso per chi le sta intorno. Ritrova in autonomia la strada per raggiungere le sue stanze, un piccolo segnale di adattamento, ma sente di avere le mani legate.
È stato particolare e suggestivo l'incontro tra Mahati e Yozora, a tratti da cardiopalma. C'è tensione e rimprovero da parte di Mahati, ma allo stesso tempo lui non manca di ricordare a lei il clima di confidenza che dovrebbe esserci tra loro due in quanto promessi sposi, un clima che non prevede riverenze e sottomissioni (sto imparando piano piano ad entrare nella mentalità dei khai).
Il timore che incute Mahati è evidente, Yozora ne resta soggiogata. La soggezione che le incute Mahati non caratterizza il rapporto che lei ha instaurato con Rhenn, le viene spontaneo il paragone, davanti a Mahati non riesce ad esprimere le sue giustificazioni. Con Rhenn si è creato uno pseudo rapporto di fiducia, Yozora sente di non essere in pericolo con lui, lo sente più comprensivo pur nella sua solenne apatia.
Yozora cerca di entrare nelle grazie di Mahati prendendosi la colpa della propria poca intraprendenza davanti al futuro marito. Prova a riverirlo, a dargli ragione e sappiamo che lo fa con convinzione visto che è particolarmente amareggiata per non riuscire ad entrare nell'ordine di idee del popolo khai. Nonostante l'accondiscendenza della ragazza sulle sue colpe (benché sporcata dalla convinzione delle sue scelte sulla base della sua morale), Mahati si infervora e le insegna ad usare la spada come si conviene con molta poca grazia. Mahati le regala piccole perle, dettagli che possono fare di lei una khai, oltre che risparmiarle nuove disavventure.
Agli occhi di Yozora Mahati risulta un'arma letale di per sé senza armi attigue, ciò la frena, la fa sentire debole, svantaggiata, indifesa anche con un'arma tra le mani che non sa per giunta utilizzare. Ma il male peggiore lo fanno le umiliazioni mirate di Mahati, atte proprio a ferirla, dalle quali lei però si difende con uno schiaffo cercando di riabilitare il suo orgoglio in quella posizione scomoda. Gli errori seguiti dal dispiacere di Yozora dimostrano quanto si stia impegnando per adattarsi, penso sia dovuto a questo lo schiaffo verso Mahati, testimonia un gesto di frustrazione.
L'attenzione con cui lui la cura è talmente rara che la mette in imbarazzo. Ne segue una dolcissima quanto sostenuta sfida tra i due, specie dopo che lei ha capito il gioco di Mahati e cerca di sovrastare la sua tempra morale. Alla resa Yozora riesce ad ottenere che il suo nome venga riabilitato tra i khai considerando il suo gesto valoroso.

Il passaggio nell'ultima parte del capitolo ad un piano sovrannaturale infonde prevalentemente sensazioni di pace, un'armonia che viene smorzata da sentimenti propriamente umani che gli dèi serbano nel cuore. Il contrasto tra una natura di pace e sentimenti tormentati è evidente.
Il paesaggio ameno è ben costruito e per questo suggestivo, si accosta bene all'aspetto e all'animo delicato del dio del tempo.
Metti in luce il lato più mortale di questi dèi come il bisogno di ricevere un consiglio, la sofferenza per la solitudine o il bisogno di conforto da parte delle persone care, specie Kalemi per le sue caratteristiche empatiche che non esita a mostrare affetto alla sorella. Entrambi sembrano dèi molto positivi che rifiutano sentimenti di odio e la violenza, la prova è la spada di lui che non è quasi mai stata sfoderata.
Lei, nonostante sia la dea della pioggia e per questo saggia, mostra di essere anche profondamente donna e altruista. Vuole proteggere il fratello dal dolore che le provoca l'amore non corrisposto per il dio della battaglia, il quale è il suo esatto opposto. La dea dimostra di conoscere dell'amato i punti di forza (l'impeto incessante dell'odio che genera tra i mortali e di cui si nutre) e di debolezza (trae alimento dai mortali senza i quali non vivrebbe, alimenta così il suo orgoglio). La dea si sente debole pur essendo una immortale, lei si sente debole davanti a lui per l'amore che prova e per il fatto che non sa come fermarlo. Il fratello la conforta nel modo più sincero possibile invitandola a riporre fede nella potenza del tempo che lui stesso governa come essere superiore.

Mi piace molto lo sviluppo della storia, specie i rapporti che stai costruendo tra i personaggi, e sono molto curiosa sui prossimi capitoli. ♡♡

A presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice)

Ps perdonami nel caso ci siano pasticci con la sintassi nella recensione, ho cercato di stringere nel limite del possibile.

Recensore Master
30/06/21, ore 08:21

Ciao carissima!
La povera Yozora sembra una che cammina sulle uova! Ogni volta che si muove fa un danno. Scopre ad esempio di aver sfiorato il disastro con la faccenda della guardia reale, e tutto ciò per pura ignoranza, e direi anche per quella caratteristica tipica degli adolescenti, che è quella di essere convinti di sapere già tutto, molto meglio degli adulti che li circondano.
Peraltro, mi piace molto la società dei Khai. Considero positivo che l'onore, la gloria in battaglia, la rettitudine e il senso del dovere siano alla base di ogni cosa. Il loro amore per la sincerità e la responsabilità personale sono encomiabili, in quel regno i manutengoli, i deboli e i frignoni sono ridotti al minimo.
Nel frattempo abbiamo anche uno scorcio del Pantheon: il povero Belker non è come gli altri dei, trae potere dalla guerra e dalla distruzione, motivo per cui deve sempre fomentare conflitti, oppure la sua aura si affievolirà. Quando si dice la sfiga.
Come sempre bellissime le descrizioni, sembra di vedere ogni ambiente e ogni scena. Complimenti e a presto!

Recensore Master
29/06/21, ore 05:26

Buongiorno,
la lezione impartita alla nostra giovane protagonista ci mostra quanto ancora abbia da imparare e soprattutto quanto ci sia da imparare.
C'è da uscirne pazzi.
In una società così spietata, riuscirà a essere lei una sorta di rivoluzione?
Non sono esseri privi di cuore, solo che sono educati a non usarlo.

Recensore Master
28/06/21, ore 17:00

Carissima^^
Mahati dimostra la sua abilità di stratega durante il suo colloquio con Valrham. L'ultimo assalto non ha avuto l'esito sperato, ma il principe guerriero è intenzionato a portare avanti il suo piano di conquista. D'altra parte i Khai sono guerrieri e combattono con ogni mezzo a loro disposizione. Ho trovato molto interessante l'approfondimento riguardante le diverse strategie di guerra.
Ma questo non è l'unico fronte di battaglia, sembra che ci sia in atto anche un conflitto interno, con mosse più astute e meno evidenti.
Il confronto tra Mahati e Yozora era inevitabile. Il principe reagisce più per una questione di orgoglio che per reale interessamento, ma non perde l'occasione per umiliare e provocare la sua futura sposa.
Yozora però è altrettanto determinata a far valere la propria volontà, e pian piano sta dimostrando di non essere solo una ragazzina spaventata.
Nel frattempo Kalemi sta cercando di fare del suo meglio per gestire la situazione. Ho apprezzato i riferimento agli eventi narrati nel racconto precedente^^
Kalemi si dimostra premuroso e comprensivo con la sorella, è molto bello e dolce il loro rapporto. Azalee è ancora innamorata di Belker e ancora soffre per lui. Scopriamo anche qual è la vera motivazione che anima il dio della Battaglia, ovvero il suo stesso orgoglio. Ciò lo accomuna allo spirito e alla mentalità dei Khai.
Sono davvero curiosa di scoprire che cosa ci sia in ballo in questa intricata faccenda.
Complimenti, sei sempre bravissima!
Alla prossima! :)

Recensore Master
23/06/21, ore 17:12
Cap. 7:

Ciao carissima,
Yozora ha combinato un guaio. Cerca di rimediare e fa peggio, cerca ancora di rimediare e fa ancora peggio... allora ovviamente reagisce con aggressività, protesta, non accetta quel che sta succedendo, anche se con ogni suo movimento sembra avvicinarsi all'inevitabile.
Ma si tratta di un inevitabile che per la sua mentalità sarebbe perfettamente evitabile, quindi rifiuta di abbandonarvisi, esattamente come chiunque rifiuterebbe di buttare via una Ferrari perchè un piccione l'ha bersagliata.
Alla fine arriva Rhenn, che di fatto la trae d'impaccio. Sarà il desiderio di aiutare la principessa o qualcosa di più personale? Non lo sappiamo. Quel che è certo, è che Yozora d'ora in poi si sarà guadagnata la lealtà imperitura di Mirai e avrà una feroce guardia del corpo sempre al suo fianco.
Apprezzo molto il rigore e il senso dell'onore dei Khai: è un popolo che non indulge alla debolezza, ma anzi serca sempre nuove prove e nuovi motivi di orgoglio. Spero che Yozora imparerà ad apprezzarli.
Bravissima come sempre, questo capitolo è stato davvero emozionante!!