Ciao, carissima ^^
Finalmente eccomi, tra vacanze e vicissitudini poco piacevoli sono riuscita solo ora a recensire ♡
Premetto che questo capitolo è stato emotivamente molto intenso, forse tra i più intensi che io abbia mai letto sul tuo profilo. Nonostante la durezza con cui i khai hanno saputo dare prova di loro, ho apprezzato le tue intenzioni in qualità di autrice; hai saputo smorzare un'azione truculenza fisicamente e psicologicamente bilanciandola con la personalità di un re che non vanta una stima invidiabile. Ora mi impegno a commentare con ordine, ma ci tenevo a sottolineare l'aspetto che ho gradito di più come premessa.
Nell'incipit di questo capitolo ci riporti in guerra con i khai e descrivi un momento di attesa. È sospensione carica di tensione, ci catapulti in un momento culmine di violenza. È sempre molto efficace l'abilità con cui ci porti dentro la trama fin dalla prima riga del capitolo, ci aiuti a comprendere con poche parole cosa si è verificato in passato lontano dai nostri occhi, l'atmosfera che ci attende nel futuro e le identità dei personaggi coinvolti. Sei entrata nel merito del famoso popolo Minkar che sta strenuamente lottando contro gli assedianti; siamo ai margini del campo aperto, ma in pieno conflitto prossimo ad una svolta cruenta sia che il favore penda a destra sia che penda a sinistra; metti alla prova l'efferatezza e la strategia dei khai di cui ci hai tanto parlato ai danni del popolo Minkar.
È bello il confronto tra il comandante e il giovane principe, traspare tutta la forza dei sentimenti di cui i khai sono privi che si contrappone alla loro evidente superiorità in campo. Dimostra di essere un comandante leale e umano che conosce bene il suo re, ma non usa ciò che sa nemmeno per rendere meno tormentato quel momento al figlio, vuole lasciare un buon ricordo del padre al ragazzo. Le parole che i due si scambiano sono toccanti e sintomo di complicità; il ruolo del guerriero nella vita del principe è quello di un evidente mentore con il quale ha stretto un legame d'affetto. La presenza del principe e il tentativo di chi lo circonda di proteggerlo smorza la crudezza dell'evento, rappresentando nella sua innocenza la gravità del delitto che si sta consumando. Nella prossima recensione torno sulla morale della regina minkari.
Ho letto nella descrizione di questo evento anche il paragone tra la reazione dei minkari e quella dei salki davanti alle barbarie dei khai. È lo stesso comandante dei minkari ad offrire nel dialogo con il principe una prospettiva opposta alla resa, sostenuta invece da Yozora in passato. È stato interessantissimo avere l'opportunità di leggere un confronto tra i due popoli parimenti svantaggiati al cospetto dei khai.
Ci offri poi un ennesimo confronto tra Rhenn e Mahati. Ai miei occhi i due principi sono sempre più uguali, ma al contempo diversi. Tra i due mi sembra il più giovane a patire maggiormente il confronto con il fratello, anche se non risulta essere l'unico ad essere pervaso da attacchi di ira (con sorpresa dello stesso principe ereditario). Mahati invidia a Rhenn l'autocontrollo, una dote che gli consente di restare sempre razionale. Lo stesso secondogenito si rende conto delle loro somiglianze, li porta all'occorrenza ad un sano confronto e ad un dialogo costruttivo. Il loro rapporto fraterno è estremamente ambivalente, è ciò che li butta giù e al contempo li sprona, è fatto di sincerità, omissioni e tensioni. Ciò che infastidisce davvero Mahati non è tanto l'attacco emotivo del fratello, quanto le aspettative del padre che contrastano con la sua volontà; chiaramente, a questi pensieri, penso possa ritenere il fratello in qualche modo privilegiato.
Nel paragrafo dedicato a Mahati sei riuscita a farmi dimenticare la violenza contro il re dei minkari e tutta la sua gente, penso che solo tu in un'occasione simile riusciresti a farmi empatizzare con un assassino.
Nei capitoli precedenti avevi già accennato al fatto che Mahati avesse compreso qualcosa circa il rapporto tra la vestale e Rhenn, non mi aspettavo però che stesse tramando il momento giusto per riscattarsi.
Adoro tantissimo ritrovare collegamenti tra i capitoli e trovare la giustificazione di ogni scelta narrativa dell'autrice. Ho già letto i capitoli successivi, non anticipo in questa sede la recensione, ma ho trovato la ragione per la quale hai riposto così tanta attenzione al rapporto fraterno tra Mahati e il comandante dell'esercito khai, sottolineando anche la preoccupazione del guerriero nei confronti dell'amico e principe. Recupero questo discorso riferendomi alla trama del prossimo capitolo.
Ho apprezzato la scena dedicata al dio della Battaglia, per la prima (azzarderei quasi seconda) volta lo vediamo cedere al pensiero della donna con la quale ha una storia da raccontare. Esprime sentimenti turbati, come d'altronde fece lei al suo tempo, dimostrando quanto la loro relazione non si sia conclusa nel migliore dei modi per entrambi.
Ti lascio questa recensione e sistemo gli appunti per gli altri due capitoli, altrimenti ritardo davvero troppo e mi dispiace. Questa storia merita sempre tantissimo (anzi, colgo l'occasione per dirti che l'ho un po' pubblicizzata tra le mie conoscenze) ♡♡
A prestissimo!
Un abbraccio grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice) |