Ciao, carissima ^^
Sono in proverbiale ritardo. Ti chiedo veramente scusa, tengo costantemente d'occhio i tuoi aggiornamenti e so bene quanto io sia rimasta indietro...♡
Mi piace molto il modo in cui stai intrecciando le diverse questioni aperte, che esse riguardino tradimenti, guerre o sentimenti. La trama è sempre ben amalgamata e questo dà una sensazione di unità molto verosimile, tant'è che molto spesso dimentico di leggere una storia fantasy, è molto coinvolgente e concreta sotto qualunque aspetto.
In questo capitolo hai approfondito l'animo di alcuni personaggi e insieme a questa analisi hai narrato un'importante svolta nella trama, che in apparenza sembra proprio contro i khai. Scoprirò solo leggendo chi vincerà la guerra in corso tra khai e minkari, ma soprattutto mi farò un'idea precisa su chi vorrei che la vincesse. È innegabile che nel corso della narrazione tu abbia creato empatia tra il lettore e i diversi personaggi - benché in loro il lato malvagio permanga sempre e vada considerato-, perciò diventa sempre più difficile ritenere i khai meri nemici da annientare, magari anche desiderando la loro morte.
Penso che Eskandar avrà un ruolo importante e lo assumerà proprio da questo capitolo in avanti. La sua è una posizione molto delicata, è al servizio di entrambi i principi in quanto entrambi egualmente reali, ma è necessario ricordare il legame stretto che lo lega a Mahati. Alla resa il servigio e la lealtà che Eskandar presta a Rhenn resta solo sulla carta; davanti al primogenito si premura di mantenere un profilo basso, forse per non insospettire circa le indagini che intende portare avanti per conto di Mahati. Il fatto che Eskandar frequenti anche Rhenn in veste di fedele alleato può rappresentare un vantaggio per raggiungere l'obiettivo di smascherare il principe.
Eskandar dimostra di essere un suddito talmente fidato che lo stesso Rhenn non indugia ad affidargli un importante compito. Al termine della loro conversazione comprendo quanto i valori di Eskandar non si discostino affatto da quelli dei principi, in realtà non dovrei stupirmi dal momento che egli stesso è un khai.
Questo capitolo è caratterizzato anche da qualche nota di dolcezza disseminata tra le righe. Stupisce la complicità nata tra Mahati e Yozora, è stato piacevole leggere come saluti il futuro sposo augurandogli in quel modo di tornare da lei e lui accolga con piacere il gesto. Questo è un evento talmente nuovo tra loro (o forse addirittura insolito tra il popolo khai) che lo stesso Mahati si chiede se Yozora non lo stia trasformando davvero nell'uomo che lei tanto desidera accanto. In questa occasione è presente anche lo sguardo esterno di Eskandar che sottolinea l'unicità della scena a cui assiste.
Questo frangente è caratterizzato anche da pensieri di guerra, pensieri preoccupati in realtà, a Mahati non piace affatto l'atteggiamento del nemico per nulla remissivo e trova prudente tornare egli stesso sul campo di battaglia. Chissà se farà ritorno a casa in serenità.
Un'altra scena molto dolce riguarda la conversazione tra la regina minkari e il figlio. Trapelano tantissimi elementi da questo dialogo, in primis la determinazione e il coraggio del giovane erede che, da ciò che mi sembra di capire, ha ereditato dalla madre e non certo da un padre poco stimato dai sudditi e dalla sua stessa famiglia.
Apprezzo sempre tanto come dipingi Danyal. È un uomo e un guerriero dalla spiccata sensibilità, cerca di proteggere la regina e il principe fisicamente e moralmente, in questo si discosta dal re defunto e ovviamente alla regina non può passare inosservato. Fin qui non mi sono espressa, ma non è che tanto tanto c'è del feeling tra la regina e il comandante...non li vedo male, c'è complicità.
Danyal è un soldato ricco di esperienza, ma come ogni comandante umano che si rispetti dimostra di non riuscire mai ad abituarsi davvero al sangue versato dai suoi uomini sul campo di battaglia e farebbe di tutto per evitarlo.
È molto interessante scoprire il passato di Kamatar, ciò che era e ciò che è diventato. È bastata un'esperienza a cambiare radicalmente la sua vita, a ritrovarsi all'improvviso dall'altra parte della barricata, ad elogiare la vita di chiunque piuttosto che desiderare di spegnere quella dei nemici.
Mi è piaciuto molto il dialogo tra lui e il futuro mentore durante il loro primo incontro, gli è sicuramente riconoscente per avergli salvato la vita e allo stesso tempo si vede come sia convinto degli ideali che si ostina ad inseguire lottando.
Sei stata bravissima a gestire il susseguirsi delle scene in questo capitolo, sono concatenate, questo rende la narrazione fluida e suggestiva. ♡♡
Spero a presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice) |