Recensioni per
Il signore dei Khai
di Enchalott

Questa storia ha ottenuto 372 recensioni.
Positive : 372
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
05/10/21, ore 08:19

Come sempre, gli dei si divertono a giocare coi comuni esseri mortali. Per essere uno che spalleggia i Khai, Belker, Dio della Battaglia, lo dimostra in uno strano modo... Di sicuro ha dei piani precisi, per ora giustamente insondabili.
In questo capitolo, oltre a fare la conoscenza del Dio della Battaglia, veniamo anche scoprire tra i due fratelli una sottile rivalità. C'è tra i due una sorta di invidiosa rabbia che promette di fare più danni dello stesso Belker. E, mentre i due battibeccano, Rasaleye attende invano il suo sposo nel talamo. Bella è bella, questo Rhenn non lo nega, però si comporta come se la moglie non avesse valore. Chissà perché.
Bene, direi che ne vedremo delle belle in questo racconto. :)
A presto!

Recensore Master
05/10/21, ore 06:32

Buongiorno,
sembra un ago nel pagliaio, la situazione non si scioglie.
I nostri conquistatori sono abituati a campagne belliche anche molto lunghe, ma questa dovevano averla conclusa già da un po'.
Intrighi, problemi di ogni tipo mettono preoccupazione... sembra che l'unica sincera sia la nostra giovane amica, straniera da tutto questo...

Recensore Master
04/10/21, ore 17:30

Carissima^^
Gli intrighi si stanno intrecciando sempre di più. La situazione è complessa da tutti i punti di vista, non ci si può fidare di nessuno.
Mahati si sente minacciato da più fronti e la guerra sembra quello più semplice su cui agire. Anche se nessun nemico è da sottovalutare.
Kamatar ha deciso di dedicare tutto se stesso alla causa di libertà, tanto da essere disposto a giocare tutte le sue carte, ma per lui non è semplice ricorrere all'inganno e al ricatto. In fondo è un uomo onesto e leale, che sa di star facendo tutto ciò per una causa più grande.
Ishwin si trova in una posizione difficile, ma sa di non avere scelta. D'altra parte il fratello ha ragione, lei è l'unica in grado di poter fare qualcosa. Rhenn però non è certo il tipo che si lascia ingannare tanto facilmente.
Sono davvero curiosa di scoprire quali saranno le prossime mosse dei tuoi personaggi.
Complimenti, sei sempre bravissima!
Alla prossima! :)

Recensore Master
03/10/21, ore 12:30

Ciao, carissima ^^

Perdonami infinitamente per il tempo che sto impiegando a leggere questa storia, riuscirò a tornare in pari, se non ora spero comunque presto. ♡

Apprezzo sempre di più l'evoluzione introspettiva e psicologica dei capitoli. La progressione della trama dona sempre maggiore maturità e consapevolezza alle riflessioni dei protagonisti. Ciò che apprezzo di questa storia è proprio la forte carica introspettiva, sono sempre più convinta sia alla base della narrazione, senza essa i fatti non potrebbero evolvere.
La descrizione iniziale è molto suggestiva, l'atmosfera è densa di trepidante attesa per ciò che succederà. Le aspettative per questa prova tra loro erano alte, specie dopo la preparazione di Rhenn e non le hai affatto disattese.
La complessità e l'unicità della prova che i due promessi hanno portato a termine racchiudono le caratteristiche proprie del loro legame. Yozora e Mahati stanno attraversando un percorso insieme, lo stanno vivendo con premura, consapevoli che un passo avanti potrebbe causarne due indietro. Attenzione ed attesa hanno portato buoni frutti, entrambi hanno vissuto la prova con spontaneità, entrando in sintonia l'uno con l'altra, superando anche le loro insormontabili differenze per nascita.
Yozora ha mostrato diverse volte la sua determinazione, non si è mai sottratta ai suoi doveri e cerca in tutti i modi di renderli piacevoli, superando la costrizione che renderebbe un inferno la sua esistenza. La giovane è mossa perciò dal desiderio di conoscere a fondo l'uomo che diventerà suo marito ed è esattamente la sua volontà ad infonderle la forza per affrontare la prima prova ufficiale.
Come è normale che sia, emergono le caratteristiche proprie dei promessi nell'arco della prova. A rigor di logica, la tempra di Mahati dovrebbe avvantaggiarlo; dopotutto egli è un khai e questa è una prova pensata per i suoi simili, quindi non prevede che i partecipanti possano abbandonarsi all'emotività e all'imbarazzo, esattamente come accade alla salki.
C'è stato un momento nel corso dei capitoli nel quale l'immagine di Mahati è mutata nella mia mente, penso sia dovuto al fatto che hai iniziato a presentare una doppia accezione di lui: guerriero e uomo. In questa prova emerge forte la sua figura di guerriero, la reputazione nelle vesti di uno spietato combattente che in nome della morte dei nemici non si lascia placare dalla compassione. Emerge anche l'uomo e il marito che sarà per Yozora, si nota come lei colga questo lato di lui, lo scorge e credo sia proprio questo a convincerla che abbandonare il suo dolore nelle braccia di lui in quel momento sia la scelta più giusta da prendere. Si percepisce la segretezza di quegli attimi, uno dei primi segreti che condividono, che inizia a renderli una coppia, qualcosa li unisce e supera l'amore che Yozora tanto desidera che nasca tra loro.
Sempre in accezione khai è credibile l'irritazione di Mahati alla sola ipotesi che Yozora possa aver provato attrazione fisica per un altro uomo, considerando il fatto che la fisicità è uno dei punti cardine della loro cultura. Non so se sia un malinteso da parte mia percepirli già come una piacevole coppia agli occhi del lettore, insomma almeno nella mia mente sta iniziando a sfumare l'idea di un vincitore che sposa un bottino di guerra; inizio ad apprezzare davvero l'idea di loro due e non credo riuscirei più ad immaginarli con altri compagni, intravedo i loro destini intrecciati, con o senza amore, qualcosa di forte li congiunge. Non credo appunto sia un caso lo sforzo che tenta di fare lui comprendendo il punto di vista di Yozora, i suoi punti di interesse; in quel frangente non ho avuto più l'impressione che fosse egli stesso costretto ad un matrimonio non gradito.
Gli argomenti che trattano creano un punto di unione tra le caratteristiche dei loro popoli, emerge la morale che li guida in ogni ambito della loro vita, la loro è una conoscenza reciproca e Mahati stesso ammette di volerla approfondire.
Yozora si dimostra davvero molto abile, sfrutta le conoscenze che le sono state messe a disposizione per affrontare al meglio la sua prova, decide di esibire un significato metaforico della lingua khai che ha appreso di recente.
La prova si muove tra piacevolezza e tormento per i due promessi, ma è un supplizio a cui non possono sottrarsi e sembra che la sfida che stanno affrontando sia solo un pretesto per raggiungere verità a cui, senza una pressione esterna, non sarebbero giunti. Lei non è moralmente temprata e non può fare a meno di esibire tutto il repertorio di sfumature emotive che conosce e a cui il suo cuore è abituato, compreso il dolore per un lutto mai davvero superato. Lui è un khai, la sua tempra e la sua educazione si discostano da quelle di una salki, a tal punto da arrivare a soffrire più per il dolore di lei che per il proprio doloroso vissuto; ci mostri che almeno nei confronti di Yozora Mahati non prova più indifferenza. Mahati stesso ha contribuito a creare un legame tra loro essendo la causa della morte della regina salki; sarebbe rimasto un legame increscioso tra vittima e carnefice, se Yozora non avesse mosso un passo verso di lui, se non fosse riuscita a superare il comprensibile odio e tutto ciò è ispirato dalla sua chiara impronta salki propensa al perdono dei nemici.
Mahati e Yozora si scontrano su visioni diverse che sfiorano l'eccezione politica sul governo di un popolo. È prevedibile che i sensi di colpa per aver vinto non sfiorino il principe, come lo è il fatto che non condivida la predisposizione di un regnante verso la protezione fino al sacrificio per il proprio popolo. È innegabile però che per Mahati Yozora stia iniziando a ricoprire un ruolo importante nella sua vita e non possa lasciarlo più indifferente il dolore che le ha provocato.
Si evince tra i due un notevole passo avanti anche sul piano fisico. Yozora non lo teme più. Sono riusciti a forzare insieme le resistenze e non sembrano più intenzionati a tornare indietro, anche al termine della prova si confidano senza più alcuna forzatura. Yozora ha proprio in questa occasione la possibilità di scoprire un'altra caratteristica del popolo khai, la discrezione con cui essi percepiscono e manifestano il lutto per la perdita di una persona cara.
È molto interessante la riflessione di Mahati su Yozora. Dopo una notte trascorsa accanto a lei, i suoi pensieri sono positivi nei confronti della giovane. Per lei desidera protezione e credo possa essere un significato promettente anche nel mondo dei khai.

Spendo qualche parola anche sull'incontro tra i due fratelli cercando di non diventare troppo prolissa (perdonami).
Si nota che fuori dal rapporto con Yozora Mahati cambia, è come se riservi solo a lei la sua parte migliore. Lontano da lei prevale la mente più fredda e lucida di cui è dotato, lascia che la prova rimanga un segreto tra loro (mi pare di capire come da tradizione), resta superficiale nel racconto, non si sbilancia, racchiude ciò che è successo con Yozora in quei momenti, durante la prova e negli attimi seguenti che segnano tra loro una svolta decisiva. Nella razionalità del momento lontano da Yozora si rende conto che la personalità della giovane rischia in parte di essere una minaccia per lui; lei si è dimostrata apertamente contro la guerra (come era d'altronde prevedibile), lui è portatore di guerra e teme possa riuscire a mutare l'inclinazione del marito.
Nei confini di questo capitolo Rhenn diventa un personaggio secondario, ma ci hai lasciato qualcosa anche di lui. Non passa inosservata la rabbia al pensiero di Mahati e Yozora, benché sappiamo bene quanto la loro unione convenga a lui; non può fare a meno di pensare quanto la presenza di Yozora gli sia di conforto e senza il pretesto di vegliare sul loro legame rischia di non avere più il movente per avvicinarsi a lei. Mahati non prova rabbia scorgendo il braccio del fratello, anzi sente una sincera comprensione, una rara complicità tra i due che insorge quando la fonte di vicinanza è proprio Yozora. Ai miei occhi quel simbolo sul braccio di Rhenn ha un significato ben preciso e riguarda la personalità dei due principi: i due vivono diversamente il rapporto con le loro compagne, Rhenn lo fonda sulle menzogne (il marchio della menzogna sul suo braccio è stato provvidenziale, anche se è stato causato da Yozora), mentre quello tra Mahati e Yozora si prospetta essere basato sulla sincerità.

Mi sono accorta tardi di aver scritto un romanzo di recensione, il fatto è che questo capitolo mi ha offerto molto materiale di riflessione, come d'altronde ogni tuo capitolo. ♡♡

Spero a presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice)

Recensore Veterano
01/10/21, ore 11:09

Alla faccia della fedeltà degli uomini Khai una volta sposati. Mi sa che Rhenn era assente quando venne impartita tale lezione hehehe.
Ovviamente, i capitoli iniziali di un racconto servono a introdurre i personaggi principali, a farli conoscere al lettore.
Bene, abbiamo appreso che l'aspetto dei Khai non è poi così diverso da quello degli essere umani. Niente pelle rossa e corna (per fortuna), solo zanne e un indole rude.
La povera Yozora impiegherà un bel po' a conoscere, e accettare, tutte le usanze dei Khai e le numerose differenze tra i due popoli. Di sicuro quello al quale ha volontariamente deciso di sottomettersi appare un mondo cinico, a tratti crudele. Ma è davvero così?
Vedremo...
Alla prossima, carissima. :)

Recensore Master
29/09/21, ore 18:18

Ciao carissima^^
Eccomi qui, finalmente.
Yozora riceve liete notizie da parte della sorella, ma le circostanze sembrano impedirle di potersi ricongiungere ai suoi cari. La giovane però è determinata a far valere la sua richiesta.
Yozora cerca in ogni modo di insegnare l'importanza dei sentimenti a un popolo che non conosce altro che l'onore e il valore in battaglia. Il confronto con Rhenn è stato molto interessante.
Il principe si sta rendendo conto che la ragazza non è soltanto ingenua e innocente, ma pian piano sta riconoscendo le sue capacità. Inoltre tutti questi discorsi sull'amore non lo stanno lasciando indifferente, per quanto continui a rifiutare di comprendere il sentimento.
Dalla lettera di Kelya vediamo che Yozora ha molto in comune con la madre, che in tempo di guerra ha cercato una via per fermare le ostilità e riportare la pace.
Alla fine scopriamo qualcosa di davvero sconvolgente, in passato qualcuno ha agito con l'inganno per dare inizio alla guerra tra Khai e Salki. Deve esserci una valida ragione per giustificare un tale interesse per la sorte di questi popoli, e sono certa che Rhenn non lascerà la questione in sospeso con questa nuova consapevolezza.
Complimenti, la vicenda è sempre più intrigante e appassionante.
Bravissima e alla prossima! :)

Recensore Veterano
28/09/21, ore 15:45

Ci sono.
Bel colpo di scena per la povera principessa. Credeva di sposare il principe ereditario, invece gli tocca il secondogenito generale. Non le va poi così male, entrambi sembrano piuttosto virili e bellocci. La loro apparente mancanza di empatia e sensibilità, lei lo compensa con il carattere temerario e una buona dose di lingua tagliente.
Dimmi un po': tra i due fratelli non corre buon sangue a causa della moglie di Rhenn? Così, per lo meno, mi è sembrato di cogliere tra le righe.
L'inizio è promettente, proseguo volentieri la lettura.
A presto carissima!

Recensore Master
27/09/21, ore 17:37

Buon pomeriggio,
che tira e molla... a quanto pare ci sono tanti segreti e anche tantissimi inganni pure all'interno della corte dei demoni...
Resta solo l'amarezza per una mancata proposta e per una... provocazione non provocata dai diretti interessati.
Certo che la nostra giovane amica ne ha di carattere e forse è proprio questo suo particolare ad incendiare questa corte ove si pongono veramente pochi problemi, se non combattere. Potrebbe essere molto pericoloso, rivangare nel passato...

Recensore Master
27/09/21, ore 16:01

Ciao!^^
Apperò, colpone di scena! Quindi la missiva che ha scatenato la guerra tra Khai e Salki è un falso? Sembra che Rhenn non lo sapesse. Dico sembra perchè con lui non si sa mai, ma mi è parso abbastanza stupito dalla cosa.
Yozora non abbandona i suoi tentativi di insegnare ai Khai il significato della parola "amore". Ci prova con Mirai, e ci prova molto di più con Rhenn.
Il rinvenimento della commovente lettera della madre di Yozora riassume bene il punto di vista di una Salki sulla questione. Peraltro, si scopre che nemmeno quella lettera è mai arrivata alla destinataria.
Dunque, se i Salki non volevano la guerra, chi si è dato pena di creare documenti falsi e di occultare missive per far sì che essa si scatenasse?
Attendo con la massima curiosità!

Recensore Master
27/09/21, ore 12:04

Ciao carissima^^
scusa il ritardo, innazitutto.
Questo è un capitolo decisamente denso. Rhenn ha capito benissimo che chi è entrato nel tempio di Belker non è un volgare ladro di polli. Fedele alla sua natura machiavellica, sceglie proprio Eskandar per portare a termine l'indagine. Emblematico, a tal proposito, il breve scambio di battute fra lui e Mahati, che fa capire che non si tratta certo di uno sprovveduto.
Nel frattempo, la regina Amshula sta continuando a muoversi in favore del regno. Intanto fa "sparire" il figlio, che si nasconderà in panni femminili tra le sacerdotesse, e poi sembra aver trovato la ricetta di una sostanza tossica per i Khai. Chissà se davvero ne catturerà uno per fare la prova?
Bravissima come sempre, a presto!!

Recensore Veterano
25/09/21, ore 07:37

Cavalcature alate e altri mondi: un fantasy a tutto tondo, a quanto sembra. Che bello :)
Yozora è proprio un bel tipetto. Giovanissima, e non solo rispetto ai duecentocinquanta anni del principe dei Khai, ma già con un caratterino piuttosto esuberante e deciso. Sembra essere divorata da una curiosità infinita che la rende spavalda e temeraria. Non che non provi dei timori, ma nulla è più forte della sua volontà di esplorare, conoscere e capire.
Rhenn, nonostante la differenza di età e tutto il resto, sembra essere quasi divertito dalla principessa. Si mostra inflessibile e duro ma, al tempo stesso, la tratta con un margine di condiscendenza.
Credo ci sarà da divertirsi con questi due qui.
Continuerò volentieri la lettura, tesoro.
A presto! .)

Recensore Master
21/09/21, ore 05:37

Buongiorno,
finalmente un'arma che forse può scalfire questi guerrieri imbattibili.
Ognuno sta provando a restare a galla, i demoni sono così forti che piegano chi vogliono sconfiggere. Ma... le ere finiscono...
Giusta la considerazione di non divulgare il fatto, nemmeno tra gli alleati.

Recensore Master
20/09/21, ore 22:12

Carissima^^
L'intreccio di questa storia è sempre più intrigante.
Eskandar sta portando avanti la sua missione per Mahati. Rhenn sembra aver intuito qualcosa, forse è proprio per questo che ha deciso di allontanarlo affidandogli il compito di dare la caccia a Elefter.
Mahati è sempre più coinvolto nel suo rapporto con Yozora, tanto che pensa a lei in modo differente. Sembra che la ragazza sia riuscita a far riaffiorare un nuovo aspetto della personalità del principe, più emotivo e sensibile.
Danyal è sicuramente uno dei miei personaggi preferiti, non solo è un ufficiale fedele e leale, ma è anche una figura benevola e un buon protettore per il piccolo Shaeta.
Amshula è giustamente preoccupata sia per la sorte del figlio sia per il destino del suo popolo, ma è anche speranzosa e fiduciosa, soprattutto grazie al sostegno di Danyal.
Così adesso sappiamo che gli assediati hanno un asso nella manica, un veleno che potrebbe essere fatale. Così scopriamo che è stata proprio una freccia avvelenata a ferire il principe Mahati in battaglia...ricordo il veleno dell'altro racconto, e penso che prima o poi questa misteriosa sostanza avrà il suo effetto (quale sia però nessuno può saperlo).
Molto interessante il flashback dedicato a Elefter e al suo avvicinamento agli ideali di libertà. Nel finale ci lasci con il fiato sospeso...che cosa accadrà adesso?
Complimenti, questa storia è sempre più appassionante^^
Bravissima e alla prossima! :)

Recensore Master
20/09/21, ore 08:47

Ciao^^
la presenza di Yozora a Mardan è destabilizzante per tanti motivi. Lo si vede bene nel corso della prova, che costringe Mahati ad analizzare parti di sè che forse, come Khai, non ha mai considerato degne di interesse. Il risultato è che non sa gestirle e si trova impreparato alla sincerità disarmante della sua promessa sposa.
Fa qualche tentativo di attirarla su terreni in cui il pudore potrebbe renderla incerta, ma lei serenamente insiste sui suoi argomenti, costringendo a questo punto Mahati a difendersi.
Vediamo che il principe Khai ha una personalità complessa, ricca di sfaccettature, e che il guerriero inossidabile è solo uno dei suoi aspetti.
Da questo punto di vista, secondo me si rivela una personalità alla fine più complessa rispetto a Rhenn: questi è machiavellico, scaltro, sottile, coglie al volo le situazioni, ma Mahati dà l'idea di essere più solido e al tempo stesso più empatico, nonostante la facciata di rigore.
Attendo con ansia il seguito della vicenda, intanto complimenti come sempre!

Recensore Veterano
18/09/21, ore 08:29
Cap. 1:

Eccomi tesoro.
Ho letto con vivo interesse questo primo capitolo della tua nuova storia.
Ci sono molti elementi interessanti. Innanzi tutto Yozora. Il carattere indomito e l'arguta intelligenza della secondogenita del re dei Salki me la fanno molto apprezzare. Anche il principe ereditario Rhenn ne sembra in qualche modo affascinato, anche se non sembra particolarmente felice di prenderla in considerazione come consorte al posto della sorella, meno stimolante ma decisamente più bella. E comunque, le ragioni del suo sembrarne poco allettato, sembrano essere anche e soprattutto di natura pratica. Sposare una o l'altra non fa molta differenza per il principe, il problema è giustificare il motivo dello scambio senza creare diffusi malcontenti.
Ti confesso che l'aspetto del principe demone non mi entusiasma particolarmente. Corna, coda, zanne, artigli, pelle rossa ecc... Vedremo se mi ci abituerò nel corso della lettura :)
Un piccolo consiglio, ma proprio piccolo piccolo: "Gli sguardi corrucciati dei Khai si posarono su di loro, esaminandole con minuzia e "silenzioso" disprezzo.
«Mi piacerebbe sapere cosa stanno "dicendo"» borbottò la principessa maggiore..." Forse ti conviene togliere l'aggettivo "silenzioso", dal momento che, a quanto sembra, i demoni non hanno fatto altro che parlottare dal momento in cui le due sorelle sono entrate nella stanza.
A presto carissima! :)