Un giorno normale, in un'ora come tante e in un secondo come gli altri, andai a sbattere contro il meglio che tutti mi avevano sempre augurato, dai miei genitori al mio ex fidanzato che due anni prima se n'era uscito con "c'ho provato a farla funzionare questa storia ma non ci riesco.. ti auguro il meglio, Crystal Stark" ed ecco il mio fottuto meglio, la roccia da scavare era in quel ragazzo dagli occhi scuri di cui avevo osservato le mosse meno di tre ore prima.

*Dal testo*
Londra, 5 Luglio 2010.
Ogni mattone, ogni singola finestra rotta, ogni pietra dismessa del pavimento urlava che tipo di edificio fosse. Chiunque lo avrebbe capito anche senza guardare l’insegna placcata di finto oro che primeggiava fiera accanto il portone elettronico: “Carcere minorile -Sword and Cross- : settore B1”.

Quando ebbi la notizia del suo suicidio, era Maggio. Il mondo mi crollò addosso. Non riuscivo a crederci. Era qualcosa di così lontano dal mio immaginario, non riuscivo a capacitarmi del perchè l'avesse fatto, tuttora non ci riesco....

“Se l’è meritato.”
Quella frase continuava a rimbombarle nella testa come l’eco di un tuono.
“No.
Non lo meritava affatto.
Era una così cara bambina…
Così dolce, quando era piccola…”
Queste furono le parole che pensò la donna in quel momento.
Bellatrix non era stata sempre così.
Aveva iniziato ad essere maligna solo quando l’avevano data in sposa a Lestrange, quell’uomo schifoso.
E il suo sadismo e la sua crudeltà avevano raggiunto l’apice nel momento in cui Bella si era resa conto di aver perso la testa per il Signore Oscuro, che al contrario non provava niente per lei.
Non provava niente per nessuno.
Se non per i suoi amatissimi Horcrux.
E adesso Narcissa non poteva far altro che piangere lacrime amare, mentre i sensi di colpa la stavano a poco a poco divorando.
La sua mente si era riempita di “E se…?”.
E se avesse fatto qualcosa in più per annullare il matrimonio tra Bella e Lestrange?
E se l’avesse fin da subito tenuta lontana da Voldemort correndo il rischio di essere perseguitata da lui stesso?
E se quella sera, al castello di Hogwarts, si fosse buttata tra Molly e Bellatrix subendo l’incantesimo

Kurt era una creatura di incommensurabile bellezza, sembrava fosse stato scolpito da una divinità talmente vanitosa da aver messo tutto il bello del mondo in un solo corpo. Ciò mi sarebbe sembrato terribilmente ingiusto in altre circostanze, ma lui era Kurt. Era il ragazzo che amavo, del quale ero innamorato e per il quale il mio cuore non avrebbe mai smesso di battere.
Era perfetto.
Peccato che lui non vedesse questa bellezza.
WARNING ANOREXIC!KURT

"Pioveva. Pioveva da quattro giorni, pioveva così tanto che le auto che sfrecciando nelle pozzanghere ai lati della strada sollevavano ogni volta piccoli tsunami non facevano nessuna differenza a chi passeggiava sotto quel tempo maledetto."

Salve! Questa nuova ff è una Nessie/Emmet.Strana ma particolare. Renesmee perdutamente innammorata di Jacob, ma terribilmete attratta dallo Zio Emmet! Vi ho incuriositi?

"Thomas non si mosse quando l’uomo arrivò accanto a lui con passo malfermo, né quando con evidente difficoltà si sporse per chiudere l’imposta; non si mosse, ma gli subentrò nella mente una breve sequenza d’immagini, della piccola spinta che bastava, del volo e del corpo esanime del signor Mistache riverso sul marciapiede sotto la finestra."

Questa volta non era uno scherzo, nessuno dei due si sarebbe fermato… entrambi avrebbero continuato in quel sadico gioco.
Li guardavo con gli occhi lucidi, le gambe tremanti e le mani strette al petto.

“You cut me Down” riguarda tutti noi.
Nelle molteplici strade che la vita ci offre, prima o poi troviamo qualcuno capace di “abbatterci”.
Ed è proprio questo che i nostri simpatici e pazzi personaggi sono costretti ad affrontare.
Erin, Adam, Elias, Julien rappresentano ognuno di noi.
Sotto la maschera perfetta cosa nasconde Erin?
Il folle Adam, incapace di vivere, riuscirà a trovare la sua strada?
Julien, fratello di Adam, smetterà di voler mantenere il controllo di tutto?
Il piccolo, ma grande, Elias finalmente sarà libero di spiccare il volo?

“Se entro due secondi non mi dici cosa ti è successo,giuro che impazzisco.” e dal tono della sua voce mi fece capire che sarebbe successo davvero.
“Io te lo dico Justin,ma tu promettimi che mi crederai. Per quello che ti dirò sicuramente non vorrai più vedermi per tutta la vita ma sei stato tu a chiedermi la verità.” dissi calma e cercando un modo per scappare. La porta era vicino a me,che stavo seduta sul letto.
Se lui si fosse distratto un attimo,io sarei potuta scappare. Scossi la testa,mi avrebbe presa subito.
“Avanti,dimmelo” mi incitò lui a parlare. Presi un respiro profondo.

Ariana, tutto quello che è stata nella sua breve vita e tutto quello che non abbiamo mai saputo su di lei. Con un unico mistero: chi sarà il narratore di questa storia?

-Hai tagliato i capelli.-
Crowley si voltò, alzando un sopracciglio.
-Sì, perché?-
Piccolo missing moment.

Sono giorni, settimane, ma che dico?, sono mesi che non lo vedo.
Arrivata alla porta ho il cuore a mille e il fiatone.
E paura.
Sì, ho paura.
Paura di tornare a guardare quegli occhi che mi hanno fatta innamorare.
Paura di tornare a sentire il suo sguardo su di me.
Paura di tornare a sentire la sua voce.
Paura di … vederlo.
Sì. Ho una paura schifosa.
Ma ho paura solo perché so, dentro di me, che lo perdonerei non appena i nostri occhi si incontreranno.