Edward torna a casa dopo aver passato quattro anni come volontario in Afganistan.
Il suo ritorno, però, sconvolge drasticamente gli equilibri in famiglia.
Il rapporto tra lui e Bella, sua sorella, già minato da uno stupido gioco proprio prima che lui partisse per la guerra, rischia di trasformarsi in qualcosa di estremamente pericolo e sbagliato.
Si troveranno entrambi a far i conti con sentimenti nuovi, inopportuni, ma anche terribilmente profondi che li porteranno a scoprire, e al tempo stesso nascondere, segreti che mai avrebbero potuto immaginare.

Strinsi le labbra quando vidi chi stava entrando dalla porta.
Era Edward Cullen, che aveva un ranch per cavalli sulla Route 101. Era un tipo silenzioso che non si perdeva in chiacchiere. Sua moglie era morta qualche anno prima in un orribile incidente. Nell’ufficio sul retro c’erano delle foto di lui prima dell’incidente. Erano foto di gruppo prese al Ballo annuale dei Ranchers; me lo ricordo vicino alla sua bella moglie, sorridente.
Lo guardai camminare verso di me, mentre osservava gli scaffali ai suoi lati. Sembrava un uomo diverso.
Via gli abiti stravaganti e le fibbie lucide. Erano stati rimpiazzati da vecchi jeans e giacche a quadri. I costosi stivali di vernice che brillavano, perfino nelle foto, erano stati rimpiazzati da logori stivali da lavoro. La mascella una volta pulita e rasata era nascosta dalla barba incolta e i capelli erano arruffati, e gli scendevano sulle orecchie da sotto il suo vecchio Stetson.

E così era stato deciso: avremmo abitato insieme.
Io mi ero gettata a capofitto nella novità senza pensare veramente cosa essa potesse veramente comportare, come mi succedeva sempre. Come al solito avevo riflettuto assai poco e così avevamo iniziato a visitare un appartamento dietro l’altro, quanto più vicini possibile all’università.
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“Sarò la tua sabbia, la tua erba, il tuo cielo, la tua felicità. Ti amo. Tua per sempre, Sana”
E mentre stringo fra le mani il libretto e non riesco a trattenere una piccola lacrima, che mi brucia gli occhi, penso a quanto la sorte possa essere ironica e a quanto sia facile che tutto ciò che pensavi avresti posseduto per sempre possa essere perduto in un millisecondo.
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Fanfiction su Sana e Akito e su quello che potrebbe essere loro successo dopo la fine del manga.

-Sai come si attraversa un lago ghiacciato?-
**Fanfiction partecipante alla Zonami Week indetta dal Midori Mikan**

-Sei uno stupido- sbotto, senza accorgermene.
-Perché?-
-Perché basterebbe dirmi che mi ami, e potremmo prenderci per mano, senza aspettare uno stupido tramonto!!!-
È così stupido, e lo sai.
Lo sai e ridi.
Quanto sei stupido Roronoa!!!
-Dimmelo tu allora, visto che io sono uno stupido!!- sghignazzi.
-Ma anche no!!!-

I fischi delle granate, lanciate nell’aria pesta di polvere e umidità, si arrendevano contro il tartaglio delle mitragliatrici, dalla cui bocca di fuoco migliaia di pallottole venivano sparate conto la trincea nemica.
La terra tuonava quando le bombe atterravano su di essa, spezzandosi a metà e urlando nell’aria manciate di fango misto sangue, ricadendo oltre i confini di filo spinato teso e pungente sopra il bordo riparato delle trincee.
Nei boati parlanti della guerra, nessun soldato di entrambe le forze opposte osava parlare, ma restava in silenzio, ben attento a non farsi distrarre da chiacchiere o commenti, evitando di farsi cogliere impreparato da un colpo di fucile o da qualche scheggia voltante di una granata appena esplosa.
*Panda Day

Che dirvi? Una Isabella ed un Edward lontani dal solito. Lei un peperino che la vita ha cercato di spezzare senza riuscirci. Lui un ragazzo arrogante che la vita ha fatto crescere troppo in fretta.
Si scontreranno, si ritroveranno, si prenderanno, si lasceranno, ....

Ci si può innamorare di una vove senza sapere a chi appartiene?
E' quello che da unanno a questa parte mi chiedo continuamente.

E già, questo doveva essere il compleanno delle pazzie: a 21 anni, infatti, lo stato del Nevada ti permette di entrare nei suoi casino e con Edward era questo il piano. Roulette, black jack, ubriacarci, andare anche a qualche spettacolo tipico di Las Vegas. E magari tornare a casa con qualche storiella strampalata, del tipo: eravamo così ubriachi che ci siamo sposati. Ma tranquilli, adesso divorziamo. Perché Edward sognavo fin dall’adolescenza di sposarlo, ma di farlo seriamente. Alice e Rosalie che organizzano tutto nei minimi particolari. Le mie sorelle che mi prendono in giro perché devo esercitarmi per camminare sui tacchi! Con lui che mi attende nel giardino di casa Cullen. Emozionato con al suo fianco i fratelli che lo prendono in giro. Mio padre che mi accompagna all’altare, evitando possibilmente che cadere lungo il tragitto.
Eppoi il primo ballo da marito e moglie. La nostra canzone.
Tutto svanito due anni fa. Quando, di comune accordo, ci siamo separati

Bella è una liceale con molti sogni nel cassetto, uno su tutti trovare il grande amore. Un incontro inaspettato in un supermercato cambierà la sua vita. Sarà solo l'incontro di un volta o il destino le farà ritrovare il misterioso ragazzo quando meno se lo aspetta? E lui, Edward, saprà prendere la decisione giusta? Entrambi si troveranno davanti ad un grande dilemma: inseguire un amore impossibile quanto travolgente o lasciare andare l'unica persona che gli abbia mai fatto battere il cuore? Una storia a tratti divertente, a tratti complicata...dove l'amore, con la A maiusola non ha età.

Dopo due anni la Ciurma si riunisce, ma non tutti sono davvero contenti.
Cosa deve accadere, affinchè qualcuno si renda conto che sta accadendo qualcosa di importante?
Possibile che solo le difficoltà più grandi facciano prendere coscienza di cosa importa per davvero?

-Lo so,ma...non trovo mai il momento giusto!- ribattei decisa
-Allora facciamo così:io rinchiudo tutti in cucina e tu parlerai a Bushido-san sul ponte,che ne dici?-
-Sarebbe perfetto! Ma come pensi di chiudere tutti in cucina?- le chiesi curiosa
-Userò i miei poteri- rispose sicura,facendomi l'occhiolino....

Era una giostra semplice ma incantevole.
Chopper ci passava le ore su quella tavoletta rialzata, spingendosi fino a toccare il cielo con le zampette.
Gli brillavano gli occhi quando le punte dei suoi zoccoli graffiavano qualche nuvola immaginaria, gridacchiando felice.
Nami mosse un piccolo passo verso l’altalena, posando il palmo della mano sulla scura corda che l’appendeva al ramo dell’albero.
Inclinò il capo, fissano il dondolo frenare il suo oscillo, mordendosi un labbro.
Lei, un’altalena, non ce l’aveva mai avuta...

A volte, un regalo semplice ma fatto col cuore, vale molto di più di un regalo che sembra perfetto solo all’apparenza…
* una shot per festeggiare il compleanno di Zoro! *

Nami, segretaria di una grande azienda, grazie ad un incidente d'auto, farà un fatale incontro con l'uomo che stravolgerà il suo futuro e che ha in pugno il suo destino.
*** Fanfiction partecipante alla settimana Zonami indetta dal Midori Mikan ***