|Umani|Sterek!Office|New York|
"Quando mi voltai a guardare l’interlocutore, fu più disgustoso di mangiare un intero barattolo di Nutella da un Kg.
Stava sorridendo da un orecchio all’altro.
Derek Hale, stava realmente sorridendo.
Derek Hale, sapeva sorridere."

AU: Derek è il fratello maggiore di Scott. Stiles è il migliore amico di Scott. Derek si sta innamorando di Stiles. Questo è un piccolo problema.

E se succedesse davvero? Se fossi talmente coinvolto che, se nel caso remoto, mi toccasse in modo leggermente diverso, io dovessi scoppiare?
No. Assolutamente non può succedere. Non deve assolutamente succedere.
Io devo togliermelo dalla testa.
Io non sono innamorato di Darren Criss. Non posso esserlo.
Ships: CrissColfer, Colfin
Raiting: Red. Nc-17
Warnings: Cheating, Triangle, Smut

{Traduzione di Strings, una ff americana.}
“A quanto pare hai un appuntamento,” l'uomo indicò il biglietto che Thomas aveva messo sul tavolo e il moro annuì in silenzio. “Beh, non essere così felice, potrei diventare cieco per tutto questo entusiasmo.”
Thomas lo guardò piuttosto male, ma il barista fece spallucce e scelse un altro bicchiere.
“Ci sono delle regole?” chiese dopo una lunga pausa e l’uomo sbuffò da dietro il bancone.
“Tipo portare un mazzo di fiori?”
“Molto divertente.”
“Beh, hai chiesto se ci fossero delle regole per un fottuto anonimo, domanda stupida, risposta stupida,” rispose l’omaccione e Thomas brontolò qualcosa di incoerente. “Ti dicono il posto e ti danno l’ora. Vai lì, ti diverti e te ne vai. Questo è tutto. Cosa altro ti serve? Un manuale su come toglierti i pantaloni?”
“Beh, forse sapere se la tipa sarà una maniaca o-,”
“Una tipa? Come fai ad esserne così sicuro?” il barista lo interruppe con un tono divertito.
“Aspetta, può capitarmi anche un ragazzo?”
“Può capitarti un cavallo per quanto me ne importa,” il barista sogghignò. “Ma sì, è logico. Ti capita quello che ti capita.”

Comincia tutto con un patto, una richiesta disperata dettata dallo stato di necessità.
Il conto della Casa dell'Eco e della risonanza magnetica sono troppo alti per essere pagati in una settimana, così a Stiles non resta che rivolgersi all'unica persona in grado di procurargli una somma del genere, senza interessi esorbitali o un malcelato spirito di carità: Derek Hale.
Il problema è che Stiles non ha niente con cui ripagare il suo debito con il licantropo: niente a parte... se stesso.
Nasce così il loro accordo, forse sbagliato, forse perverso, ma come un minaccia nel deserto, anche destinato
a fare esplodere sentimenti assopiti e mai provati prima.
Tuttavia, non staremo parlando di Beacon Hills, se una nuova minaccia non fosse in agguato per i nostri amici.
I "Puristi" -una setta di fanatici religiosi dediti ad esperimenti crudeli e convinti che il sovrannaturale debba essere estirpato dal mondo come il peggiore degli abomini- sono appena arrivati in città e stanno mietendo le loro vittime, impazienti di avere a che fare anche con il branco di Scott McCall.
Nessuno è al sicuro, davanti agli occhi del Signore...

Il finale di Mockingjay mi ha lasciata proprio come Katniss, come Peeta, come Haymitch: spezzata, smarrita, sola, disorientata. Scrivere è stata l'unica cosa che mi ha permesso di liberarmi di tutte queste sensazioni, un po' alla volta, per essere libera di ritrovarle solo quando lo desidero nel rileggere o ricordare tutti i personaggi creati da Suzanne Collins. Così ho scritto. Partendo direttamente dal testo dell'ultimo capitolo, per immedesimarmi meglio e per cercare di avvicinarmi allo stile della Collins (così lontano dal mio), ho cercato di ricollegare tutti i flash, tutte le scene che ho immaginato nella mia testa e ho messo insieme questa Fan Fiction.
Spero di darvi il senso di chiusura che io stessa cerco, nel mio lavoro e in quello degli altri, anche se solo in una piccolissima parte.
Buona lettura!
Nota: il titolo si riferisce all'album - e non alla canzone - dei Coldplay. La FF non è ispirata a nessuna delle track dell'album, nonostante queste mi abbiano tutte ispirata notevolmente.

Talia e il piccolo Derek si godono il fresco sotto l’ombra di un ancora foltissimo Nemeton, in un placido pomeriggio primaverile, quando uno Stiles adulto, zuppo come un pulcino e parecchio spaesato, sbuca all’improvviso dal nulla. Derek gli gattona incontro, evitandogli di finire immediatamente sbranato, ma Talia, una volta rinfoderati zanne e artigli, ha comunque da porgli parecchie domande. La prima delle quali è senz’altro: perché Stiles odora come se un Derek ormai adulto passasse il tempo a rotolarglisi addosso?

[Traduzione!] Peter decide di usare il potere della musica di Barry Manilow per far innamorare Stiles e Derek.
Nel frattempo, ci sono mostri e altre cose, e Stiles e Derek sono stupidi.

A volte le persone trovano l' amore nei luoghi più impensabili.
Nick Duval ha trovato l' amore in un manicomio.
[Traduzione della fanfiction di Falcum, tradotta da Tikal Sorenance]
Niff. AU. Rating rosso per temi di suicidio, pazzia, omicidio ecc.

#1 Gli hai dimostrato che per te Stiles non è chiunque, che lo ami così profondamente che a volte fa quasi male, perché sai che la sua felicità ora è anche nelle tue mani ed hai paura di rovinare tutto, come hai sempre fatto fino ad ora.
#3 Stiles è come un fuoco che ti attira tra le sue spire, un fuoco sicuro e confortante, non come quello di un incendio che brucia e distrugge, ma come quello del camino di una casa, intorno al quale tutta la famiglia si raccoglie durante le fredde giornate d’inverno.
[Raccolta di oneshot Sterek]

Sterek AU
Derek è un giovane scrittore che frequenta un'università vicino a Beacon Hills, cittadina in cui è nato. La sua vita è programmata in ogni dettaglio, o almeno lo era. Infatti, lo era, prima che si ritrovasse tra le mani un libro qualunque e tra i piedi un ragazzino logorroico, che avrebbe inaspettatamente invaso e modificato tutti i suoi schemi.
Slow-Burn

“Ma tu lo conosci meglio, sei già in vantaggio” puntualizza Kurt.
“Sì, ma tu sei meraviglioso.” Risponde Blaine con semplicità.
A Blaine e Kurt interessa lo stesso ragazzo.
Nasce una sorta di sfida amichevole che porterà a dei risvolti alquanto particolari...

Uno stupido scherzo, un numero di cellulare scribacchiato su un tavolino di un bar a New York, conquilini decisamente impiccioni, clichè e una conversazione virtuale che sfocia nel ridicolo. Mescolate tutto, e avrete una perfetta storia d'amore.

C’è un’orribile nuvola nera che gira per il McKinley da quando si è trasferito, un anno fa, e Blaine Anderson è perennemente sotto di essa, senza ombrello, aggrappato ad un parafulmini.
E quella nuvola nera è nient'altro che Kurt Hummel, lo skank più sfuggente - e pericoloso - dell'intera scuola.
*
[dal capitolo 1]
“Ragazze, non posso. Andiamo, mi avete visto? Sono il peggior sfigato dell’intero McKinley, un caso disperato, l’obiettivo preferito della squadra di football. Non mi ha mai notato in un anno, non lo farà di certo adesso. No, lasciamo perdere, ok? Va bene così”.
Santana inarca un sopracciglio.
“Va bene così come, esattamente? Continuerai a guardarlo da lontano senza avere le palle di chiedergli di uscire? Gli muori dietro! Stupido Anderson, è per questo che vogliamo…darti una sistemata, ecco. Cos’hai da perdere? Facciamo un tentativo! Sono stufa di vederti ogni giorno vagare per i corridoi come un’anima in pena nella speranza di andargli a sbattere addosso o cose del genere, dios. Ti fa sembrare più patetico di quanto tu non sia già. E tu parli tramite citazioni del Signore delle Mosche”.

(Lo sai, delle rondini?)
« Hai perso il lavoro? »
« In realtà non lo ho mai avuto. » sorrisi. « I miei mi hanno ripudiato. »
L’uomo fece saettare le sopracciglia fino alla parte più alta della sua fronte spaziosa e sbattè più volte le palpebre.
« Dovevi essere proprio un figlio terribile. » commentò, ridacchiando tra sé per la battuta appena fatta.
Sorrisi di rimando, appoggiando la custodia per terra e sedendomi al bancone, sentendo i jeans bagnati squittire a contatto con la pelle dei sedili.
« Solo un po’ troppo gay per loro. » alzai le spalle.
Il barista mi imitò e passò uno straccio sul bancone coperto di briciole.
« Ah, ragazzo, certa gente non sa capire l’amore. » disse.