Attenzione: questo è il sequel di una mia storia. Per quanto non sia pienamente indispensabile, consiglio di leggere la prima storia, per capire a fondo questa.
Link prima storia: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1748081
Sam era una ragazza americana, era campionessa mondiale di ginnastica artistica all around e aveva un ragazzo che la amava.
Ma cosa succederebbe se, proprio quando sembrava che tutto stesse andando per il meglio, la vita che, con tanta fatica si era costruita, venisse cancellata in una notte?
Sam si sentiva così; si sentiva come un libro con delle pagine strappate, un libro di cui non si capiva la storia e che nessuno aveva voglia di leggere.
Sam aveva perso la memoria e non sapeva più chi fosse.
Aveva deciso di lasciarsi il passato alle spalle e rinunciare a ricordarlo, per costruirsi una nuova vita, ma il passato aveva deciso di fare un salto a trovarla, tra un tour e l'incisione di un album.
Sam aveva bisogno di essere salvata, perchè, nonostante non lo avrebbe mai ammesso, non poteva salvarsi da sola.
Trailer storia precedente: https://www.youtube.com/watch?v=aiKajGmz29w

"Attento Horan" dissi io sfiorandogli le labbra fini e delicate, aveva le mani sui miei fianchi e io mi beavo di quel tocco delicato di cui solo lui era capace.
"A cosa?" Disse sfiorandomi il naso e accarezzandomi dal fianco sinistro fino un po' più sopra del fondo schiena. Io rabbrividii a quel tocco e sorrisi maliziosa.
"Ti innamorerai di me!" Dissi mordendogli il labbro, lui rimase zitto e si leccò le labbra
"Magari sei già sulla buona strada" dissi accarezzandogli i pettorali, indossava una camicia bianca che gli stava da Dio, era fottutamente sexy.
"Biondina, mi conosci poco" rise lui famelico, iniziò a baciarmi con passione e io diedi libero accesso alla sua lingua, poi mi staccai e gli sorrisi, lui iniziò a baciarmi il collo e io mi sentii in paradiso
"Mmm.." Dissi ansimando "mi piace giocare Niall, lo sai" aggiunsi
Lui mi prese dai glutei e mi poggiò sul marmo della cucina, mi abbassò la cerniera del vestitino e me lo tolse con grande velocità, restai in intimo, lui sorrise desideroso e alzò il viso verso me
"Hai trovato pane per i tuoi denti" disse ammiccando, io lo presi dal collo e lo baciai con passione.

Siamo alla fine di un Gennaio 2013 particolarmente freddo. Alexis è una semplice diciottene appassionata di sport che lavora come trainer in una palestra e nel ristorante della madre per aiutarla. Non ha niente di particolare. Nella sua vita ci sono lo sport, gli amici e il diverimento.
Ma presto succederà qualcosa che metterà un po' sottosopra questa sua monotonia.
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-Buongiorno Miss stronza dell’anno! Come va la vita?- esclama Harry entrando in casa con un sorriso da ebeti stampato in faccia.
-Male adesso che sei arrivato qui.- rispondo sbuffando e chiudendo la porta alle sue spalle.
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-Sei l’unica ragazza che non ha una voglia matta di saltargli addosso e stuprarlo che conosco.-
-Oh no anche io voglio saltargli addosso. Per ucciderlo!-
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Chi dice però che una persona non possa cambiare idea su un'altra?
Storia scritta senza scopo di lucro. Il carattere e il comportamento dei personaggi è puramente inventato.
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Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=ojE21SEd_AM

Lei e Harry hanno condiviso qualcosa, qualcosa che è rimasto anche se entrambi lo ignorano. Anche se scappare è la soluzione più facile, anche se i cambiamenti fanno paura.

Raccolta di missing moments di IFHY, con protagonisti Harry/Frida

Come pensate che reagireste ad essere estraniati dall'unico mondo che conoscete? Army, cadetta eccezionale e attaccabrighe si ritrova ad essere cacciata dall'Accademia Militare in cui è nata. Dovrà lasciare una madre che è anche il suo superiore e un amico che scoprirà essere più di questo, e dovrà imparare ad adattarsi ad una situazione per cui la vita in Accademia non l'ha preparata: trasferita ad Holmes Chapel per ordine della madre andrà incontro a nuovi amici, nuove situazioni e nuove emozioni. Sarà in grado di sostenere tutto questo ignoto?
Dal 2° capitolo..
“Ehi Flash! Aspetta un attimo!”, la chiamò qualcuno.
Gli occhi della ragazza di illuminarono e si sentì strana nel momento in cui vide Cam affrettarsi verso di lei.
“Scusami, stavo cercando una cosa”, disse porgendole il suo coltellino a serramanico.
“Cam, questo è..”.
“Esatto. So che ti rilassa aprirlo e chiuderlo quando sei nervosa e dato che non ne hai uno – glielo posò tra le mani – vedilo come una scusa per tornare”, sorrise Cam.

Portai le mani sulle sue guance, facendogli sollevare lo sguardo: aveva i capelli arruffati a causa delle mie dita che li avevano torturati fino a pochi secondi prima, le labbra leggermente più gonfie del solito e gli occhi limpidi mentre mi guardava come se stesse memorizzando ogni più piccolo particolare del mio viso. Aveva un'aria sexy ed innocente al tempo stesso, una miscela che lo rendeva irresistibile.
***
C'era qualcosa di speciale nel baciare quella ragazza, in un modo o in un altro non me ne stancavo mai. Saranno stati i leggeri sospiri che emetteva di tanto in tanto contro le mie labbra, oppure il fatto che amava mordermi il labbro inferiore almeno quanto io amavo il fatto che lei lo facesse; oppure sarà stato che baciarla richiedeva stare vicini, e sentire quel corpo perfetto combaciare con il mio era una sensazione che mi aveva sempre lasciato senza fiato.

Finita l’ottima cena uscimmo e andammo in centro, Londra di notte è qualcosa di eccezionale, iniziammo a passeggiare lungo il viale, infondo si vedeva il London Eye nel suo immenso splendore,“hai freddo?” mi chiese guardandomi stringermi nella mia giacca non aspettò una risposta e mi mise il suo cappotto sulle spalle arrossii involontariamente era tutto così fottutamente perfetto, troppo perfetto. La passeggiata continuò fino a quando non arrivammo sotto il London Eye, vieni con me disse Harry trascinandomi in una cabina della ruota panoramica.
Ero nella merda ufficialemte, ero paralizzata “H-harry!” dissi terrorizzata “c-c’è una cosa che non sai…ecco io…soffro di vertigini “ dissi aggrappandomi alla sua maglia tenendomi stretta lu mi abbraccio non mi respinse, non parlammo per un po’ io avevo gli occhi serratti la giostra si fermò “ Ti fidi di me?”
GUEST STAR ED SHEERAN

Lei inclina la testa, tentennando un po’, ma poi annuisce e sorride ancora: “Possiamo provarci. Sai, le cose stanno andando bene per entrambi e in più sarebbe…figo?”
E la amo così tanto che quasi mi scoppia il cuore. Mi alzo velocemente e la bacio, la bacio forte in cucina, poi tra le pareti del corridoio e infine sul nostro letto.
Chi mai definirebbe figa l’idea di avere un figlio?

Sono nella merda più totale.
Siamo nel periodo di Natale e ho detto ai miei che ero fidanzata e adesso vogliono conoscere il mio ragazzo.
Ripeto, sono nella merda più totale.
Perché? perché io non ho un fidanzato.

E se April dovesse scegliere tra due ragazzi?
Sceglierà il ragazzo che la porterà alla scoperta del piacere, oppure il suo migliore amico, tanto innamorato di lei?
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Mi alzo dal divano, asciugandomi le lacrime. Apro la porta e mi ritrovo davanti Niall. Che cosa ci fa qui? Non dovrebbe essere a casa per riposare?
“Non potevo andarmene senza aver fatto questo.” Prende il mio viso tra le mani e mi bacia.
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Apro la porta e, in tutto il suo splendore mi ritrovo davanti Harry.
“Come sei stata senza di me?” Mi chiede mentre entra nel mio appartamento. Male.
“Bene.” Mento, chiudendo la porta alle mie spalle.
“Bugiarda.” Dice prima di sbattermi contro la porta e infilare la sua lingua dentro la mia bocca.
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Cosa faccio ora? Mi sento da schifo per ciò che sto facendo.

Sam è diventata grande ... è una donna ormai. Si è lasciata il passato alle spalle e con esso anche chi ne ha fatto parte. Ora è un medico affermato e importate, vive a Seattle da più di cinque anni e ama ciò che è diventata la sua vita. Ma le manca ancora qualcosa, l' amore. Le manca Harry ...

Idgie è una ragazza introversa, educata e gentile. Dentro di lei, però, si nasconde Scar, quell'anima ribelle di cui Idgie non sa assolutamente niente. O che, piuttosto, non può ricordare.
Dal prologo:
"Sentii la voce che ben conoscevo provenire dalla mia destra. Mi girai di scatto e la vidi.
Seduta sopra uno dei piccoli scogli sparpagliati qua e là, se ne stava con le gambe incrociate a rollare una sigaretta. O, più probabilmente, una canna.
Alzò gli occhi dal suo lavoro giusto il tempo di sorridermi e alzarmi il dito medio. A quella provocazione, le corsi incontro e la abbracciai. Sciolsi l’abbraccio e feci un paio di passi indietro. Lei mi lanciò un paio di sigarette e io la ringraziai mentalmente. Ne avevo bisogno."
Dal capitolo tre:
"Sapevo una cosa sola: la casa dove avevo vissuto i primi sedici anni della mia vita era saltata in aria e con lei i miei genitori. Non sapevo dove fosse, chi fossero loro, come fosse il nostro rapporto. Nulla. La verità è che se non me l’avessero sbattuta davanti al mio risveglio, Phoebe per me sarebbe stata una perfetta sconosciuta."

"« Sarebbe una cazzata » disse Ambra.
« Grandissima » convenne Cathryn.
« Enorme »
« Sarà il più grosso errore della tua vita » annuì Cathryn.
« Il più enorme! »
« Vai »
« Corro ».
E lo fece. Quella notte corse come non ebbe corso mai nella sua vita. Sentiva che ogni passo che faceva, le donava un piccolo frammento di felicità."

DAL TESTO:
I nostri corpi si toccarono di nuovo, sembrava come se eravamo nati per fare questo. Le nostre labbra si mischiarono, insieme alle nostre lingue. I nostri respiri. Harry mi prese il sedere e mi alzò facendo incrociare le mie gambe al suo bacino, portando mi al piano di sopra e mettendomi su letto.
-Harry, no ti prego- dissi piano
-Piccola non voglio farti del male- disse sorridendo
-Io non l’ho mai fatto, e ancora non mi sento pronta- dissi piano.
Ecco adesso se ne sarebbe andato come Federico urlandomi che sono una santarellina del cazzo. Perfetto Emily fuori un altro. Stai facendo progressi.
-Non ti preoccupare Emily, non lo faremo se tu non sei sicura, voglio solo fare un’altra cosa, me lo permetti?- disse guardandomi.
Me lo aveva chiesto sul serio? Aveva davvero detto che non faceva niente se non lo volevo fare ora? Era davvero sicuro di aspettarmi? Mi chiesi mille volte. Come potevo dire di no a una proposta cosi gentile?
-Va bene, ma qualunque cosa tu faccia fai piano- dissi sorridendo appena.
-te lo prometto, dimmi se ti faccio male- disse baciandomi piano, come se volesse mettermi a mio agio, e ci riuscì.