Gli ultimi istanti di vita dei tributi dei settantaquattresimi Hunger Games.
[F1] Lux: Maledetti. Sto morendo sola.
[M1] Marvel: Penso ad una parola che non verrà mai ascoltata.
[F2] Clove: Cato mi verrà a salvare.
[M2] Cato: C'è tutta la vita nei suoi occhi.
[F3] “Sopravvivi, per favore” mi hanno detto.
[M3] Guardo la mia mano. Sta tremando. So il perché.
[F4] Mentre corro, sento il veleno degli aghi inseguitori circolare nelle mie vene. Sto bruciando.
[M4] Per un secondo mi vedo seduto su un trono. Ho vinto.
[F5] Faccia di Volpe: Lo stomaco brontola. Osservo quelle bacche scure per un po'.
[M5] C'è del sangue sulle mie mani
[F6] Perché proprio io?
[M6] Non voglio uccidere. Non voglio stare nell'arena.
[F7] Certo che ci riesco.
[M7] Non durerà molto.
[F8] Ragazza nel bosco: Prendo la testa tra le mani. Cercando di non pensare.
[M8] Ho il cuore in gola, il respiro spezzato.
[F9] Per distruggere l'amore ci vuole ben poco.
[M9] ...si è avventata sul mio zaino. Non posso darglielo... questo significherebbe morire!
[F10] Avrei dovuto ucciderlo?
[M10] Credevo di potercela fare, davvero.
[F11] Rue: "Canta" sussurro. Katniss ha le lacrime agli occhi.
[M11] Tresh: Mi dispiace, Rue.

Liz e Justin sono amici dalla culla, cresciuti come due fratelli, un legame inscindibile.
Lui 18 anni, sfacciato e arrogante, premuroso ma allergico all'amore.
Lei 16 anni, estroversa, lunatica, permalosa e innamorata dell'idea dell'amore.
Ad unirli un'amicizia da oscar: vera, sincera, inscindibile, finché la festa per il sedicesimo compleanno di Liz -con tanto di alcolici- non stravolgerà tutto.
//Dal primo capitolo:
“Justin?” Lo chiamai, in un momento di lucidità, mentre l'ultimo indumento mi scendeva lungo le gambe.
“Mh?” Lo sentii rispondere, mentre si liberava dei suoi boxer.
“Sono vergine.” Non farmi del male. Né fisicamente né metaforicamente. Una richiesta silenziosa.
“Lo so.”
E poi lo sentii...//

Solita mattina,soliti capelli arruffati,solito odore di pancakes.
mi alzo dal letto molto lentamente,mentre la sveglia suona all'impazzata come volesse mandarmi in tilt.
-Lissah scendi,è pronta la colazione!- grida mia madre dalla cucina e per tutta risposta dò una botta alla sveglia facendola cessare di suonare. [...]

Justin Bieber.
Hailey Cooper.
Lui puttaniere, ottiene tutto ciò che vuole...e in questo anche le ragazze.
Lei testarda, scontrosa, difficile ma soprattutto stronza.
------------------------------------------------------------------------------------
Ma una cosa solo li unisce la passione per il ballo.
Curiosi? Leggete...

«Un bacio sulla guancia» era disgustato. «Di nuovo».
«Sta’ zitto Hazza. Sto cercando di seguire».
Il riccio non si arrese, e prese il gomito dell’amico, facendolo distrarre nuovamente.
«Voglio seguire questa fottuta lezione, Harry. Lasciami in pace» lo avvertì, minaccioso.
«No Zayn, ora mi ascolti. Perché le hai dato un bacio sulla guancia?»
Il moro sbuffò e si arrese, posando la penna.
«Cos’avrei dovuto fare? Infilarle la lingua in gola?»
«Per esempio».
«Sei disgustoso».
«Solo un anno e mezzo fa l’avresti fatto».
«Già, ma le cose sono cambiate, e lo sai».
«Giusto, mi sono dimenticato che sei una specie di Edward Cullen “io rispetto le donne” e blablabla…»
«Cosa c’è di male?»
«Edward Cullen è palesemente froc-»
«Non intendo quello».
[...]
«Invitala a casa di Liam, oggi pomeriggio. I signori Payne tornano tra sei giorni, e Liam vuole darsi alla pazza gioia più che può prima del loro ritorno. Mi ha scritto un messaggio, oggi pensava alla piscina. Ci saranno anche Louis e Niall. Hollie non è sicura di riuscire a venire».
Zayn ci pensò su. «Secondo te accetterà?»
«Quale ragazza sana di mente si perderebbe Zayn Malik in costume da bagno?»

ho deciso di scrivere una storia come uno dei 1D che non verrà svelato subito ...
la storia inizia così : " Eccoci è il 23 agosto 2012; prima mattina: siamo arrivati in Italia, a Gioiosa Jonica un paesino della Calabria, stanchi e impazienti di sapere e vedere ciò che ci aspetta."
spero vi piacerà e attendo le vostre opinioni ;)

– È latino, un’antica lingua che risale a migliaia di anni prima dell’esistenza di Panem. Letteralmente significa la tua morte è la mia vita – conclude per poi andarsene.
Mors tua vita mea.
Ci ha messo davanti la verità per la prima volta da quando siamo qui.
Panem, 50 anni sono passati dai Giorni Bui e la "distruzione" del Distretto 13. Capitol City si prepara alla 50esima Edizione della Memoria. Quest'anno verranno sorteggiati il doppio dei tributi.
Questa è la storia di un ragazzo di 16 anni, questa è la storia di Haymitch Abernathy.

Questa storia parla di una ragazza, Debora, che è la più cool della scuola , quella che si è fatta tutta la scuola...
Ma riuscirà a trovare l'amore vero?
Bhè non si sa!
Ma Debora dovrà superare anche dispiaceri:
Tratto dal capitolo 4:
-DEB? DEB? DEBORA? COSA SUCCEDE?? CHE è SUCCESSO? VAS HAPPENIN?!?!?!-
-Z-zayn - dissi tra un singhiozzo è l'altro
-l-l'aereo d-dei m-miei g-genitori è-è - scoppiai a piangere rumorosamente
-deb, cos'è successo all'aereo dei tuoi genitori?-
-è -- è ... precipitato!-
Spero vi abbia incuriosito :33
ciaoooo e buona lettura :D

Esco fuori e vedo Justin giocare a basket con i suoi amici. "Justin?" Lo chiamo. Afferra la palla e si gira verso di me.
"Dimmi."
"Ehm, posso parlarti un attimo?" Mi passo nervosamente le dita sul braccio.
"Torno subito." Lancia la palla a Chaz e mi raggiunge. "Stai bene?"
"Si, si. Vieni qui." Gli prendo la mano e me lo tiro dietro. "Ho bisogno di un favore."
"Ok, dimmi." Incrocia le braccia.
"Ecco, io... Tu... Puoi insegnarmi a baciare?" Mi mordicchio il labbro.

''Bradford, sto arrivando!''

"Ho passato la mia vita a cercare l'amore invano, quando è arrivato non l'ho saputo vedere. Sai, ho imparato che se proprio devo salire su un treno che ho perso, è meglio rincorrerlo che aspettare il prossimo."

Hope Carter e Justin Brew Bieber.
Come poteva essere possibile che attraverso la finestra di una camera potesse nascere una storia d'amore?
La ragazza tenera e sfigata e il ragazzo figo della scuola.

Vi starete chiedendo cosa c'entrano la panna e la cioccolata.. beh facile! Insieme sono una perfetta combinazione che porterà due amici a fare cose poco caste.
**Sentivo la sua lingua ruvida sulla mia pelle e mi venne la pelle d'oca, mi prese per i glutei e con un piccolo salto mi fece accomodare sopra al ripiano in marmo della cucina. Continuava incessantemente a leccare anche attorno al reggiseno insinuando la lingua appena sotto, poi me lo tolse e ne spalmò anche un po' sopra al mio seno lasciando liberi i capezzoli. Leccò tutto e il mio respiro si faceva sempre più affannoso.
-Louis..- dissi ansimando ma lui se ne fregò e guardandomi negli occhi si passò la lingua sopra al labbro facendomi fare la stessa cosa, ormai il gioco lo comandava lui. Ne prese ancora e la posò lungo il mio collo**