"Se vivi oltre il mio giorno atteso, quando
Morte villana coprirà di polvere le mie ossa [...]"
C’è qualcosa di profondamente sbagliato nel vederlo sdraiato sul mio letto. Si, accantonando il fatto che dovrebbe essere compostamente disteso sei piedi sotto terra, morto come ero convinto di averlo visto l’ultima volta, vederlo fra le mie coperte suggerisce che ci sia qualcosa di profondamente scorretto in tutta questa assurda situazione. (eh si, è proprio post-reichenback)

Crossover: Queer As Folk - Merlin
NB: storia a tematica omosessuale, se non gradite il genere, tenetevi alla larga… lettore avvisato, lettore salvato!
CAPITOLO.1...Nonostante la giornata fosse particolarmente fredda e minacciasse pioggia, come ogni anno i due uomini si avvolsero nei costosi cappotti di Armani e lasciarono l’appartamento mentre il gelo penetrava nel cuore di entrambi.
Abbracciati percorsero il breve tragitto che li condusse a destinazione. E mentre il vento sferzava i loro volti invecchiati, ma sempre bellissimi, facendo sbattere i lembi del costoso vestiario indossato, il biondo e il bruno rimasero immobili a osservare una piccola lapide bianca, tra le centinaia presenti in quel luogo di pace eterna, ripensando a un passato lontano venticinque anni che mai avrebbero scordato.

Quando arrivarono nei pressi di un piccolo parchetto, Jude tirò fuori dalle tasche il cellulare e controllò l’ora. Le 11.45.
« Senti Rob io de- »
« Bene! Qui sarà perfetto! » lo interruppe.
Il biondo guardò male l’altro che gli sorrise di rimando per poi avviarsi all’interno del parco.
Jude lo seguì con fare nervoso, sì, si stava incazzando. Quella mattina Robert era più strano del solito e, se inizialmente credeva che tutto fosse dovuto alla rottura con la sua ragazza, ora cominciava a pensare che fosse solo una banale scusa per dare di matto, per dare sfogo ad un qualche cumulo di frustrazione che gli si era venuto a creare dentro.
{ Il rating potrebbe subire variazioni. }

“Mi rifiuto!”
“Ma Robert..cerca di capire..”
“Ho detto di no! Io con quello non ci lavoro!”

poche parole, piccole storie.
Sempre John. Sempre Sherlock.

“John!”
“Sherlock devi andare via! Vai via da lì! Immediatamente!”
“Esci dal perimetro!” gli rispose Sherlock, la voce sofferente, affaticata.
“Perimetro, quale perimetro?! Di cosa stai parlando?!”
“Esci dal perimetro perché...”
«CRASH»
“Sherlock! SHERLOCK!?”
«Le linee sono temporaneamente sovraccariche, la invitiamo ad attendere qualche minuto e riprovare più tardi.»
N.d.A: Questa storia è in continuity con The Blog of dottor John H. Watson, ma non è continuativa, quindi può essere letta anche indipendentemente, perché tratta di un'altra avventura ambientata in un periodo successivo. Virtualmente dovrebbe essere l'ultima del ciclo che ho ideato, questo, tuttavia non significa che non scriverò altre storie ambientate prima di questa e dopo "The Blog".
Buona lettura!

[aggiornamento del 23.07.2019: questa storia rimarrà incompiuta. Mi sto dedicando ad altro, ma non la voglio cancellare, e o eliminare. Quindi rimarrà qui, senza conclusione. Scusatemi.]
Prendete John Watson come insegnate di medicina legale e Sherlock Holmes come alunno, in più metteteci che Sherlock e John condividono un appartamento a Beker Street, e aggiungeteci un Jim Moriarty come professore di psicologia criminale…
…e avrete la mia ‘ancora di salvezza’, prima long su Sherlock della BBC.

In quel preciso istante suonò il telefono sulla scrivania-:''Gregory Lestrade.''- rispose prontamente il DI. Divenne pallido come un cencio quando il suo interlocutore iniziò a parlare e lasciò cadere la cornetta a peso morto sulla scrivania.
''Problemi? E' morto qualcuno?''- fece Sherlock speranzoso.
Lestrade sospirò: non sapeva come dirlo.
''Sherlock... John...''
Io metto il rating giallo, mi pare il più appropriato ma se ci sono problemi non eisterò a cambiarlo
Rating modificato da giallo a arancione

Post TRF
1. Non dovrebbe spendere soldi così, non può permetterselo. (John/Sherlock)
2. Lestrade ha un tarlo. (Lestrade - Sherlock/John)
3. Ma ne vale la pena. (John/Sherlock)

Attraverso le lettere dell'alfabeto, la storia Britin ripercorsa e immaginata.
Raccolta di drabble, flashfic, one-shot di genere, raiting, avvertimento diverso.
Poco fluff ( bugia! ) e tanto porn ( altra bugia! ), conditi con il sarcasmo Kinneyiano e la dolcezza di casa Taylor.
Piccole e sporadiche apparizioni di Gus Kinney, Ethan -Ian- Gold, Debbie Novotny e la gaia ( nel senso di allegra) brigata di Mikey, Teddy e Emmett.

La mano che il dottore teneva premuta sulla tua nuca scivola via leggera come la carezza di una piuma, senti il suo braccio magro circondarti le spalle e quelle dita sottili e affusolate ma forti chiudersi attorno alla punta della tua spalla destra. Nate, poi, solleva la testa e ti bacia, un bacio lento e dolce, quasi casalingo che sembra contrastare in maniera strana con la passione che ha guidato le vostre azioni fino a poco fa, ma che ti piace proprio per questo suo sapore familiare, così insolito per te. Ti lasci baciare, lasci che lui prenda da te tutto quello che vuole, lasci che il tempo scorra come vuole perché davvero ti pare che nulla abbia più importanza di Nate tra le tue braccia e dio, è così giusto questo pensiero.

[Spoiler 9.24]
L'ascensore. Il loro posto.
E una bomba.
- You and I will be safe and sound.

E se Dean non fosse andato a Stanford per recuperare Sam quella volta ?
(Wincest)

Dal cap. 1: "Ho solo un problema: una mano che fa i capricci."
Mi sono chiesto se ci credeva veramente o se voleva solo che ci credessi io.
Nel caso lui ne sia convinto, deve essere in fase di negazione, perché quando entra nel loft ha la schiena tesa e si guarda attorno come se non ci fosse mai stato. Sembra non sapere dove mettere la sua roba, e non si è posto questo problema neanche quando mi conosceva da un paio di settimane.
Racconterò i primi giorni in cui Justin è andato a vivere da Brian dopo l'aggressione. Andrà probabilmente dalla 2x02 alla 2x05 o forse 2x06, non ho ancora deciso.
Rating rosso per i capitoli più avanti.