Non so precisamente perché l'ho fatto.
Forse perché ho un subbuglio di ormoni tale che mi spinge a scrivere stupidaggini del genere.
Insomma...una persona normale non scrive una poesia sulle mestruazioni, vi pare?
E invece ecco qui una specie di filastrocca di rime baciate e alternate che, se volete, vi farà compagnia ogni ventotto giorni!
 
Adesso posso ufficialmente traferirmi a Baghdad e costruirmi una falsa identità.
 
Ah...nel caso mi conosciate, non sono io. E' uno spirito che ha preso il possesso del mio corpo e ne ha fatto un mezzo per divulgare questa cosa.

cit. / -Che lavoro fai?-
-Hai presente Disneyland?-
-Sì.-
-Hai presente Pippo?-
-Sì.-
-Piacere, Pippo.-
-Starai scherzando, spero.-
-Ahah, no.-
-Lavori a Disneyland e ti vesti da Pippo ogni giorno?-
-Già.-

Per quanto è difficile che questo succeda, per quanto nessuno vuole che succeda... se Inuyasha durante una delle volte in cui diventa un demone, preso dalla sua smania di uccidere, accidentalmente uccida Kagome? Un avvenimento tanto forte da sconvolgere quelli che sono istinti predominanti mentre è in quella forma, confondendolo e... beh il resto leggetelo voi ;).
È la mia prima fic su Inuyasha, lascio a voi decidere come sono andata

Song-fic sulle note della canzone degli Skillet 'Monster'. Ho pensato che rispecchiasse a meraviglia le emozioni di Inuyasha quando ancora non sapeva sopprimere il suo lato demoniaco.
cit. dal testo
Doveva continuare a uccidere... sì, non avrebbe mai più smesso... dopotutto, cos'erano quei miserabili esseri umani in confronto a lui?
-INUYASHA BASTA, TI PREGO, SMETTILA!
La voce di una ragazza. Una ragazza? Ma chi era?
Si voltò e incontrò la verità in uno sguardo.

“So che molti di voi sanno chi sono, così come moltissimi tra voi sono assolutamente indifferenti alla mia presenza qui. Non vi biasimo, non è rilevante chi siamo o da dove veniamo, o dove torneremo dopo queste poche ore. Ciò che importa è esserci.
E credo che di questo siamo tutti consapevoli.
Sono Sasuke Uchiha e sono qui per raccontare come la mia vita è cambiata”.
Per non dimenticare.

«Vorrei poterti aiutare».
«Nessuno può aiutarmi, Kagome», sussurrò lui in risposta, allungando una mano verso il bento.
«Ma…».
InuYasha le sorrise. «Continua a prepararmi da mangiare e tutto andrà bene, d’accordo?».
Kagome avrebbe voluto spiegarglielo, che la vita degli umani è breve – che avrebbe dovuto separarsi da lui, che il tempo insieme sarebbe finito presto –, ma preferì voltarsi e annuire piano. Parlare era impossibile: la voce le tremava troppo, per sostenere un discorso.
[Una semplice - e forse un po' sciocca, chissà - raccolta, principalmente basata su Missing Moment post-finale e piccoli slice of life AU]

-Scusa ma tu... chi sei?- chiese.
I tre si raggelarono.
-N-non sai chi sono?- balbettò il moro, shoccato.
-Non ti ho mai visto prima.- replicò Naruto.
Il medico, estremamente preoccupato e con un terribile sospetto, si rivolse a Sasuke.
-Vi conoscete?- domandò.
Il moro annuì.
-Stiamo insieme...- sussurrò sconvolto.
Il medico annuì, i suoi sospetti erano esatti. -Naruto, quanti anni hai?-
-Tredici.- rispose il biondo.
Il dottore guardò la cartella, triste. Uzumaki Naruto, nato il 10 ottobre 1992 a Tokyo, ospedale di Beika, anni 19...
Sospirò. Decisamente la botta alla testa aveva fatto danni.

fu difficile per Naruto spezzare quel bacio, il suo cuore era come lacerato – dimenticami – dopo quelle parole l’Uzumaki se ne andò, mentre Hinata giaceva immobile, con le lacrime che cadevano a terra.

Fanfiction liberamente ispirata a 'Canterbury Tales' di Geoffrey Chaucer.
[L’oste ricordava ogni particolare di quella notte di dieci anni prima, quando un ragazzo biondo fece capolino nella sua vita senza neanche bussare, o meglio, facendolo molto rumorosamente, e cambiando tutto, in un battito di ciglia.]
Dedicata a tutte le autrici che mi hanno fatto battere il cuore.

Vorrei dirvi, leggete meno, io e Naruto staremo bene.

Raccolta di drabbles e one-shot sul pairing Law/Kidd.
«Signor Calamita, giusto?» gli fece il verso, piantandoglisi davanti. «Ecco perché le mie spade stanno sull’attenti».
Fanfictions partecipanti al 2010: a year together, indetto dal « Collection of starlight », said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 »

  Tu sei quello sempre ottimista, quello che non si arrende mai, tu non puoi piangere, perchè se lo fai significa che va proprio male e c'è un allarmismo generale. Ti frullano attorno come mosche affinchè tu sorrida di nuovo, e francamente, non sai se è per te che lo fanno o se non sia una qualche strana forma di egoismo.
Vuoi bene ai tuoi compagni, gli ne hai sempre voluto e sempre glie ne vorrai, ma li avresti voluti strozzare tutti, dal primo all'ultimo, quando ti hanno detto di non piangere.
[Naruto centric][Menzionati Sakura, Shikamaru e Iruka]

“Una giornata davvero pallosa!” Sì! Per Eustass Kidd, il nuovo mondo non si era rivelato come se lo aspettava. Non c’era niente d’interessante! Niente rischi né mostri marini in vista.. insomma, una giornata davvero noiosa!.....

[Sasuke odiava l’arancione, in tutte le sue sfumature.
Era un colore così acceso, così allegro, così… Fastidioso. Già. Fastidioso era l’aggettivo giusto.]
Chi ha detto che l'Amore debba essere Rosso?