Recensioni per
Hurricane
di noelia

Questa storia ha ottenuto 378 recensioni.
Positive : 377
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
13/10/13, ore 22:59
Cap. 15:

Sono in ritardo e lo so, aly, mi dispiace.
Alla fine ieri ho dovuto fare tipo tutti i compiti perché oggi ho avuto una festa di compleanno cc
Passando al capitolo, non posso fare altro che farti i miei vivissimi complimenti, come sempre, perché è sempre scritto tutto benissimo e la storia sta prendendo sempre di più una piega drammatica!
Ora che la nonna è stata rapita non oso immaginare come la prenderà la Rosalynda...oddio, proprio lei, poretta, non hai pietà! 
Passando poi alla nota a fine capitolo, ti ho già detto tutto su facebook.
Sai che mi dispiace tantissimo e che capisco il fatto di prenderti un pausa, se hai bisogno di qualcosa puoi parlarne con me, lo sai.
Inoltre ti dico subito che non sono neanche riuscita a leggere le recensioni al mio ultimo capitolo, perciò scusa se ti rispondo tipo domani, mi sento una vacca, aiuto
Seconda cosa: a scuola è arrivata la circolare del 'premio campiello giovani', che è molto conosciuto, per i ragazzi dai 15 ai 22 anni e boh, volevo dirtelo perché magari potresti partecipare, lol
Io lo farò di sicuro, vedi un po' te:)
Ci sentiamo su facebook, aly, ti voglio bene!

firstmarch

Recensore Junior
13/10/13, ore 12:38
Cap. 15:

Tesoro mi dispiace tantissimo davvero :( Comunque non ti preoccupare io aspetterò non ti voglio mettere fretta. Ora passiamo al capitolo, l'hai scritto anche questo veramente bene davvero! Peccato che Justin e Rose Mary siano solo amici anche se sappiamo benissimo che Justin prova qualcosa per lei ù.ù sono così carini insieme! Ora però la nonna! D: Secondo me è stato Jeremy anzi è sicuramente stato lui, quindi non vedo l'ora che sia il 16 novembre per sapere cosa succederà! Comunque mi dispiace ancora tantissimo per quello che ti è successo e ti auguro tutto il bene del mondo e spero che ti vada tutto bene d'ora in poi. Ti adoro, alla prossima <3

Recensore Master
13/10/13, ore 11:08
Cap. 15:

Oh ti prego continuaa in frettaaaaa.
Voglio il continuo adesso adesso adesso:c Lol
È bellissimo come sempre, alla prossima!

Recensore Junior
13/10/13, ore 01:22
Cap. 15:

Ciao Alyssa,
ti prego di scusarmi se non ho recensito gli ultimi due capitoli ma come sta succedendo anche a te la scuola e altri vari impegni mi stanno davvero portando via un sacco di tempo, non ho quasi mai tempo di fare niente.
Volevo farti le mie condoglianze per la perdita di tua zia, se hai bisogno puoi contattarmi su facebook tanto sai chi sono, non farti problemi sul serio, ci sono quando vuoi. Mi dispiace moltissimo sul serio, sii forte. Capisco perfettamente la tua pausa e, nonostante mi mancherà tantissimo la tua storia, non preoccuparti che quando tornerai saremo qui.
Il prossimo anno anche io vado a Londra d'estate, ti immagini se ci incontriamo? Sarebbe bellissimo.
Comunque, passiamo al capitolo: è veramente stupendo, non c'è da dire altro.
Devi credermi, ogni volta che leggo i tuoi capitoli tremo come una foglia..e non so nemmeno perchè. Forse perchè è come se mi aspettassi un colpo di scena in ogni momento, e alla fine è così! Succede sempre qualcosa di entusiasmante e intrigante, ma anche spaventoso.
Nonna Helen:( fin da quando ha detto che sarebbe andata a prendere Mel da sola avevo intuito che sarebbe successo qualcosa..dio mio. Che angoscia, spero che stia bene.
Forse è proprio grazie alla nonna che scopriranno chi è questo serial killer (anche se ormai si sa già), sarebbe bello se partissero alla ricerca di Helen, vivendo avventure spaventose e cose simili. In questo modo Justin e Rose si avvicinerebbero ancora di più..dio mio io li amo insieme.
L'uscita di Rose "tra l'amore e l'amicizia c'è la distanza di un bacio" mi ha davvero lasciata sorpresa, non me l'aspettavo. Come non mi aspettavo la premurosità(?) di Justin nei suoi confronti dopo che è svenuta.
Insomma sei fantastica, riesci a alternare i due caratteri di Justin in un modo perfetto, adattandolo al meglio in ogni situazione.
Questa storia mi piace ogni giorno di più, lo sai già. Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo, anche se dovrò aspettare un pò.
Magari ci sentiamo un pò su facebook, mi farebbe piacere, soprattutto per sapere come stai riguardo alla brutta situazione che stai passando.
Sembrerà strano e folle ma è come se attraverso la tua storia io ti abbia conosciuta, e ti trovo assolutamente fantastica.
Amo il tuo modo di scrivere e dovresti trasformare questa storia in un libro.
Un bacio,
Sara.<3

ps: non dimenticarti dell'uragano!

Recensore Junior
12/10/13, ore 16:15
Cap. 15:

Per prima cosa vorrei dirti condoglianze, mi dispiace davvero tantissimo per la tua perdita! Devo dire che è un capitolo davvero stupendo lol ci vediamo il 16 novembre allora! xoxo

Recensore Veterano
12/10/13, ore 15:34
Cap. 15:

non vedo l'ora che sia il 16 novembre !
tranquilla ti capisco, la scuola viene prima di tutto e hai ragione ! mi dispiace per la tua perdita ...
passando al capitolo
odio jeremy :c
ma perchè povera nonnina :c
alla prossima <3

Recensore Junior
12/10/13, ore 14:52
Cap. 15:

No cazzo! gli ha preso la nonnina! tutte a lei devono capitare eh??
Comunque, non devi assolutamente preoccuparti, aggiorna quando puoi e soprattutto quando vuoi :)
In attesa del prossimo mi rileggerò 1232354365476576 volte tutti i capitoli.. :D
Condolianze, non so come ci si senza perchè per ora non ho perso nessun famigliare a cui ero legata ma posso immaginare a quanto tu stia male, ci tengo solo a dirti che quando tornerai voglio che tu stia benissimo, con un bellissimo capitolo :)
Ah si! hai ragione, i primi due mesi sono i più faticosi ma non solo, anche quelli verso gennaio ahhahaha per sono tutti faticosi..odio la scuola..
Ci vediamo il 16 novembre bellezza <3
Riprenditi presto, e sorridi sempre <3
-Baci <3

-Ale

 

Nuovo recensore
12/10/13, ore 14:13
Cap. 15:

Aly, mi scuso in anticipo se la recensione non sarà lunghissima, ma tra pochi minuti devo scendere.
Ormai lo dico ogni volta ma: amo questo capitolo, seriamente. E' pieno di colpi di scena, suspance, romanticismo... insomma, tutto ciò che cerco in un libro, o in questo caso in una fan fiction (anche se più che una ff mi sembra un libro, e non smetterò mai di ripeterlo).
La nonna è sparita. Non me l'aspettavo, davvero, non me l'aspettavo proprio. Giuro che se è Jeremy gli do fuoco. Brutto stronzo. Ah, ho letto alcune recensioni che ti hanno scritto, in cui dicono che secondo loro la scelta di Jeremy sarebbe troppo scontata: beh, e allora chi dovrebbe essere? Un tizio sbucato dal nulla, senza storia? Senza arte né parte? Jeremy è pazzo, lo sappiamo tutti, e sarebbe benissimo capace di una cosa del genere, quindi non sconvolgetevi troppo se poi si scoprirà che è lui, ma soprattutto non azzardatevi a dire che è scontato perché non c'è nulla di scontato in questa storia. ^^
Ok, credo di averli spaventati abbastanza ahahahahah. Che posso dirti di più Aly? Dovrò aspettare un altro mese, ma leggendo i tuoi motivi sei del tutto giustificata. Non immagini quanto mi dispiace per tua zia, non dev'essere facile, ma sono sicura che lo supererai, e tornerai più agguerrita di prima. Prima di andarmene, infine, vorrei incollare le due parti che ho amato di più:


" Dopo aver barcollato come una che si fa droga pesante, mi rimisi sotto le coperte asettiche, e qualche secondo più tardi la maniglia si abbassò lasciando entrare Justin all’interno della stanza. Non ha un bell’aspetto fu la prima cosa che pensai. Nonostante ciò, si sforzò di sorridermi e si avvicinò al letto.
- Ehi- dissi con la voce rauca, con la testa che sprofondava nel cuscino.
- Come stai?- mi domandò.
Male. – Bene.
Mi mise una mano in fronte, poi la lasciò scivolare sulle mie guance, diventate probabilmente scarlatte. – Sei pallida, e ancora un po’ accaldata.
Il cuore iniziò a battermi più forte del dovuto. Quell’affarino che misurava i battiti cardiaci iniziò ad emettere un rumore più veloce e fastidioso.
- Ehi, tranquilla- mi disse Justin a voce bassa.
Se ti allontanassi un po’, probabilmente lo sarei. La cosa stava prendendo una piega che non mi piaceva, così iniziai a pensare ad un discorso per sviare la situazione imbarazzante in cui mi ero messa. – Oh!- esclamai. – Tu... potresti dirmi cosa è successo prima che... insomma… prima che svenissi?
Lui sospirò girando la testa, poi ripuntò i suoi occhi su di me. – Tu adesso pensa a riposare- sussurrò.
In quel momento sentii le guance andare letteralmente in fiamme. – N-No, ti prego, non ricordo nulla… ed io voglio ricordare.
- Però promettimi che dopo ti riposi- mi disse guardandomi negli occhi.
Annuii ancora troppo scioccata da quel suo inaspettato lato gentile.
- Va bene- fece trovando una posizione comoda sulla poltrona accanto al letto. – Questa mattina è scomparso il reverendo Mayer, ricordi? Così ti ho chiamata, e ti ho chiesto di venire da me.
- E fin qui ci sono- lo bloccai.
- Poi siamo saliti in mansarda, e ti ho mostrato le lettere e le foto dei miei genitori che ho trovato nel baule. Poi ti avevo detto che secondo me c’era un collegamento a tutto ciò che stava accadendo. Ti avevo spiegato del gatto che avevamo, e che poi morì, proprio come il gatto della signora Hutcher. Ti avevo spiegato che prima di avere Juliet, mia madre perse una bambina al sesto mese di gravidanza, e mio… Jeremy voleva chiamarla Kim, come la bambina scomparsa. E infine il reverendo. Era stato lui a sposare i miei ge... mia madre e lui.
D’un tratto i ricordi inondarono il mio cervello come un fiume in piena. – Sì, sì, adesso ricordo.
Justin mi lanciò un’occhiata preoccupata. – Non ci pensare, è colpa mia. Non avrei dovuto coinvolgerti in tutto ciò.
- No. Non è colpa tua- sibilai. – Sta accadendo, siamo in pericolo, e non possiamo ignorarlo.
- Lui è mio padre, non il tuo. Tu non c’entri nulla!
- Sì ma è a me che sta inviando quegli stupidi biglietti!- sbottai iniziando ad innervosirmi. Non mi andava di essere trattata come una bambina. Non lo ero.
- Lo so- abbassò la voce e lo sguardo. – E non voglio che ti accada nulla.
Balbettai qualcosa di incomprensibile, di cui nemmeno io stessa colsi il significato. Gli buttai le braccia al collo, senza riuscire a controllare le mie mani, e la macchina dei battiti cardiaci che continuava ad aumentare con la frequenza. In quel momento, però, non m’importava se avesse saputo quanto il mio cuore battesse, volevo solo sentire il suo calore su di me, toccare la sua pelle. Lui rimase per qualche secondo col fiato sospeso, guardando dritto nei miei occhi, come se fossero l’unica cosa che avesse, l’unica che valesse la pena guardare. Poi, mi avvicinai sempre di più al suo viso, fino ad immergere la mia testa sulla sua spalla. Avrei potuto baciarlo, e lui avrebbe potuto fare lo stesso, io sapevo che lo voleva, eppure, qualcosa di potente me lo impedì. La paura, probabilmente. La paura di essere delusa ancora."

QUESTA E:

"Quando Daniel Lightwood arrivò alla casa del suo capo, notò che la macchina di quest’ultimo era stata sguaiatamente parcheggiata al centro della strada. Frenò di scatto pochi centimetri prima di tamponare la vettura. Aprì lo sportello e iniziò a correre lungo quella manciata di metri che lo separavano dalla casa. Quando arrivò all’ingresso vide che la porta era spalancata. Entrò accompagnato da una terribile sensazione.
- Capo!- urlò. – Signor Fred!
Nessuna risposta. L’unica cosa che udì furono dei respiri affannati provenienti dal piano di sopra. – Signora Helen?- disse spaventato.
Nessuna risposta. Di nuovo. Udì di nuovo quei violenti respiri, così senza pensarci due volte salì le scale, finché la sagoma rannicchiata di Fred Roy non gli si designò davanti. – Signor Roy- sussurrò avvicinandosi a lui.
L’anziano alzò il viso. Stava piangendo. Il ragazzo notò che erano apparse delle nuove rughe sul suo viso; adesso era costellato di rughe, rughe che occupavano ogni centimetro di quel volto quasi irriconoscibile. Sussultò, pensando di non averlo mai visto così vecchio. – Signor Roy, dica qualcosa, cos’è successo? Dov’è sua moglie?
L’uomo cercò con tutto se stesso di smettere di tremare. – L-L’ha p-p-presa.
- Chi? Chi l’ha presa?- sibilò Daniel. Non si era mai sentito in quel modo. La testa era più pesante che mai, le gambe sempre più deboli. – Fred…
In tutta risposta, l’uomo alzò un braccio tremante. Stringeva debolmente un pezzo di carta bianco. Il ragazzo glielo strappò dalle mani, e finalmente consapevole di ciò che stava accadendo lo lesse:
Ho preso la nonnina, ops."

Perdonami se la recensione non è nulla di che, ma devo proprio andare.
Sappi che ti vogliamo bene, e che non ti abbandoneremo mai. A sabato 16 Novembre Aly!


x, Giulia. :))

Nuovo recensore
12/10/13, ore 13:56
Cap. 15:

Alyyy, la tua Marta e qui! Yeeee!
No ok, non so mai come iniziare una recensione, soprattutto se la storia da recensire è la tua, che merita davvero moltissimo.
Non so, direi: andiamo per gradi.
Rose Mary si risveglia all'ospedale, e in un primo momento non si ricorda nulla. L'infermiera però, la tranquillizza dicendole che all'inizio è lecito, e che a breve le passerà tutto.
Alyssa sclera perché si è svegliata, e la nonna dice loro di andare ad avvisare gli altri del suo risveglio.
Non frattempo Rosie chiede ad Aly cosa le sia successo, dove si trovava prima di svenire e chi l'ha portata qui. Alyssa, non sapendo risponderle adeguatamente le dice di chiedere a Justin stesso, così lo va chiamare. Quando Giustino entra ci sono dei momenti di dolcezza che mi hanno letteralmente fatta sciogliere (mi fa male al cuore leggere cose del genere, eh), poi le spiega in breve cos'era successo prima di svenire, dei collegamenti (è Jeremy, dev'essere per forza lui, ne sono sicura), ecct. ecct. Prima di andarsene si abbracciano (volevo morire), e infine Justin le da un bacio sulla fronte (volevo morire pt.2). Subito dopo entrano i nonni e Dan in camera, e parlando Rosie esprime una richiesta, ovvero quella di voler vedere Melanie. La nonna, l'accontenta, dicendole che andrà a casa a prenderla, per poi portarla da lei. Quindi, la nonnina esce di scena. Dopo un po' entra Alyssa alquanto sbattuta (ahah), e le dice che c'è un'infermiera uguale a Linda, la loro vecchia bidella. Ok, soffermiamoci su questa Linda: sei fissata da codesta donna o mi sbaglio? AHAHAH, no perché non è la prima volta che ne parli, e mi chiedo se esista davvero, cioè, se sia davvero stata la tua bidella. Ok, ti manderemo a "Io e le mie ossessioni" AHAHAHAHAHAHAHHA. Va bene, la smetto, anche perché più che te devono mandare me, che sono ossessionata da Hurricane.
Anyway, Alyssa porta Rosie a vedere Lindina la bidellina, e nella sala d'aspetto vengono interrotte da Justin, che ammonisce Aly per aver portato Rosie fuori, e nel mentre della paternale, dice che è preoccupato per lei perché è un suo AMICO. A M I C O. No, dico... A M I C O. Io lo picchio, davvero, lo trucido a quel coglione. Stupido, stupidissimo Justin. Ho amato la frase di Rose Mary subito dopo la palla di Justin: "Tra l'amore e l'amicizia c'è la distanza di un bacio". ROSE MARY FRAY 4 PRESIDENT!
Perché Justin non vuole ammetterlo? Dio mio, tanto per farli avvicinare e quel coglione se l'allontana di nuovo... ok, in realtà sappiamo bene che sotto tutto ciò che lo zampino di Alyssa.
La amo e la odio contemporaneamente. Aw, la mia dolce stronza. No basta, Aly io ti amo ma levati dalle palle e smettila di intrometterti, sono stata abbastanza chiara? (Come se poi esistesse...).
Continuiamo: Rosie, ferita, se ne torna in camera. Passa una trentina di minuti, e della nonna non c'è traccia. Ok, ti confesso che già da qui era spaventata e iniziavo a nutrire qualche sospetto. Dopo un po' il nonno la chiama, ma dopo vari tentativi a vuoto si arrende al fatto che sia successo qualcosa, così si fionda nel corridoio e inizia a correre verso la macchina. La tensione è alle stelle, e Daniel decide di seguire Fred. A questo punto, cambia il punto di vista (scusa il gioco di parole), e abbiamo un narratore in terza persona (personalmente amo la narrazione impersonale, ma anche in prima persona, solo se narrata da te, ovviamente). Che dire di questa parte? Brividi continui, il battito del cuore fortissimo, uno stato d'ansia insopportabile... brava, brava e ancora brava! Sei riuscita ancora una volta a sorprendermi, a farmi immedesimare in tal modo, e non so davvero come complimentarmi per questa tua capacità. Beh, il riassunto/analisi è finito. Spero sia stato gradito, ma soprattutto spero di non aver sbagliato nulla.
Prima di andarmene vorrei però "commentare" le note: mi dispiace tantissimo per tua zia, davvero, e fai bene a prenderti questa pausa, anche perché non oso immaginare il tuo stato in quest o momento, e la situazione in cui ti trovi. Scrivere, dunque, sarebbe impossibile. Per un mese sopravviverò, quindi vai tranquilla che non ti abbandoneremo mai!
Un bacione, ti voglio bene.

Marta.

Recensore Master
12/10/13, ore 13:43
Cap. 15:

hey, mi dispiace molto per tua zia.. :(
ti capisco anche per la scuola anche io sono molta impegnata e devo studiare il doppio per via degli esami...
beh... aspetto con ansia il 16 novembre.
bacioni.
iris <3

Recensore Junior
12/10/13, ore 13:11
Cap. 15:

Aly, inizio col commentare le note: inizialmente, quando ho letto che ti saresti presa una pausa ci sono rimasta male, ma leggendo le motivazioni ho capito tutto.
Stai tranquilla, davvero. Almeno per quanto mi riguarda, non abbandonerò questa storia per nulla al mondo, la seguirei anche se tu aggiornassi tra un anno.
Comunque mi dispiace infinitamente per tua zia... beh, in questi casi non si sa mai cosa dire, ma la morte fa parte della vita: va accettata, e bisogna conviverci.
Tu zia resterà per sempre nel tuo cuore, lo sai, vero?
Tralasciando ciò, vorrei passare alla storia, e ho intenzioni di farti una recensione davvero lunga, perché la meriti.

"- Il battito è regolare, signora, si sveglierà a momenti- il suono arrivò ovattato e distante alle mie orecchie, ma ero abbastanza lucida da capire che non era una voce familiare, non l’avevo mai sentita prima; ripensai ancora con gli occhi chiusi, alla frase che aveva appena pronunciato quella donna. Dove mi trovavo? Poteva esserci un solo posto in cui si parlava di battiti regolari e quant’altro, ed era un ospedale.
Con tutta la forza che avevo in corpo cercai di aprire le palpebre, pesanti quanto cemento. Non ci riuscii completamente, ma abbastanza da vedere nella fessura a forma di ellissi il volto della nonna che mi scrutava preoccupata.
- Credo stia aprendo gli occhi- disse girandosi alla sua destra.
Mossi di scatto la mano, e vidi che era stretta in quella di qualcun altro. Mi sentivo troppo debole per girare il capo però, e fui colpita da un lancinante mal di testa. Gemetti.
Sentii il rumore di scarpe di gomma sul pavimento, poi, una mano sul ventre, e al posto della nonna vidi una giovane donna, con un camice bianco e un lieve sorriso. – Signorina Fray, riesce a sentirmi?
Sì, avrei voluto rispondere, ma il mal di testa e la stanchezza che provavo dentro non me lo permisero, così cercai di annuire con il capo. Ci riuscii.
- Bene- disse quella che doveva per forza essere un’infermiera. – Adesso io la aiuterò ad alzarsi, va bene?
Mi mise le mani sotto le ascelle e con fatica mi tirò su, girando il cuscino in modo verticale e facendomi appoggiare sopra. Mi sentivo un po’ meglio, e le immagini diventavano più nitide. Scorsi una ciocca rossa alla mia sinistra: era Alyssa, e doveva essere lei a tenermi la mano. Infine vidi l’infermiera premermi sulle tempie qualcosa di ghiacciato, e finalmente, a quel tocco aprii del tutto gli occhi. Le orecchie si erano sturate, e la vista era tornata quella di sempre. Il mal di testa però, persisteva, e anche la stanchezza."
Questa parte è perfetta, l'ho adorata, davvero. Sei riuscita perfettamente a descrivere tutto, e ormai sai, che ti ammiro molto per questa tua dote che mi piacerebbe possedere altrettanto.

"- Vado ad avvisare gli altri che si è svegliata- intimò la nonna ad Alyssa.
- Gli altri chi?- domandai a quest’ultima una volta rimaste sole.
- Fred, Daniel e… Justin- disse calma.
- Voglio sapere cosa è successo prima. Con chi ero quando sono svenuta? Io ricordo di aver ricevuto una telefonata, e poi di essermi diretta da qualche parte con il nonno a casa di- mi bloccai scervellandomi per trovare una risposta.
- A casa di Justin- continuò Alyssa paziente.
Sì, ero a casa di Justin pensai iniziando a ricordare. – E che ci facevo a casa sua? Oh sì!- esclamai subito dopo. – Jeremy…- abbassai il tono di voce perdendomi con gli occhi nel vuoto. – Ricordo che stavamo in mansarda, Justin mi stava mostrando… Cosa mi stava mostrando?
Oh, avrei voluto darmi uno schiaffo.
Alyssa mi sorrise. – Perché non lo chiedi a lui?
- S-Sì- balbettai arrossendo. – Dov’è adesso?
- E’ nella sala d’attesa, e sono sicura che se prenderà anche solo un altro caffè, sarà lui ad essere ricoverato- ridacchiò. – Torno subito.
Non appena la mia amica chiuse la porta, sgattaiolai fuori dal letto, dirigendomi verso una porta che speravo desse accesso al bagno. La aprii; sì, per mia fortuna era un bagno, e al centro c’era uno specchio ovale, proprio ciò che stavo cercando. La mia faccia era più simile ad un morto uscito dalla bara, che ad una ragazza. I capelli bruni erano tutti scompigliati, gli occhi arrossati, e la pelle pallida quanto il cuscino su cui appoggiavo la testa.
Impresentabile, era la parola adatta."
Ahw, oddio, ogni volta che sta per arrivare Justin penso di sclerare sempre come un'ossessa. Ma Rosie che poi si fa tremila complessi per apparire carina... aaaaw.


"Dopo aver barcollato come una che si fa droga pesante, mi rimisi sotto le coperte asettiche, e qualche secondo più tardi la maniglia si abbassò lasciando entrare Justin all’interno della stanza. Non ha un bell’aspetto fu la prima cosa che pensai. Nonostante ciò, si sforzò di sorridermi e si avvicinò al letto.
- Ehi- dissi con la voce rauca, con la testa che sprofondava nel cuscino.
- Come stai?- mi domandò.
Male. – Bene.
Mi mise una mano in fronte, poi la lasciò scivolare sulle mie guance, diventate probabilmente scarlatte. – Sei pallida, e ancora un po’ accaldata.
Il cuore iniziò a battermi più forte del dovuto. Quell’affarino che misurava i battiti cardiaci iniziò ad emettere un rumore più veloce e fastidioso.
- Ehi, tranquilla- mi disse Justin a voce bassa.
Se ti allontanassi un po’, probabilmente lo sarei. La cosa stava prendendo una piega che non mi piaceva, così iniziai a pensare ad un discorso per sviare la situazione imbarazzante in cui mi ero messa. – Oh!- esclamai. – Tu... potresti dirmi cosa è successo prima che... insomma… prima che svenissi?
Lui sospirò girando la testa, poi ripuntò i suoi occhi su di me. – Tu adesso pensa a riposare- sussurrò.
In quel momento sentii le guance andare letteralmente in fiamme. – N-No, ti prego, non ricordo nulla… ed io voglio ricordare.
- Però promettimi che dopo ti riposi- mi disse guardandomi negli occhi.
Annuii ancora troppo scioccata da quel suo inaspettato lato gentile.
- Va bene- fece trovando una posizione comoda sulla poltrona accanto al letto. – Questa mattina è scomparso il reverendo Mayer, ricordi? Così ti ho chiamata, e ti ho chiesto di venire da me.
- E fin qui ci sono- lo bloccai.
- Poi siamo saliti in mansarda, e ti ho mostrato le lettere e le foto dei miei genitori che ho trovato nel baule. Poi ti avevo detto che secondo me c’era un collegamento a tutto ciò che stava accadendo. Ti avevo spiegato del gatto che avevamo, e che poi morì, proprio come il gatto della signora Hutcher. Ti avevo spiegato che prima di avere Juliet, mia madre perse una bambina al sesto mese di gravidanza, e mio… Jeremy voleva chiamarla Kim, come la bambina scomparsa. E infine il reverendo. Era stato lui a sposare i miei ge... mia madre e lui.
D’un tratto i ricordi inondarono il mio cervello come un fiume in piena. – Sì, sì, adesso ricordo.
Justin mi lanciò un’occhiata preoccupata. – Non ci pensare, è colpa mia. Non avrei dovuto coinvolgerti in tutto ciò.
- No. Non è colpa tua- sibilai. – Sta accadendo, siamo in pericolo, e non possiamo ignorarlo.
- Lui è mio padre, non il tuo. Tu non c’entri nulla!
- Sì ma è a me che sta inviando quegli stupidi biglietti!- sbottai iniziando ad innervosirmi. Non mi andava di essere trattata come una bambina. Non lo ero.
- Lo so- abbassò la voce e lo sguardo. – E non voglio che ti accada nulla.
Balbettai qualcosa di incomprensibile, di cui nemmeno io stessa colsi il significato. Gli buttai le braccia al collo, senza riuscire a controllare le mie mani, e la macchina dei battiti cardiaci che continuava ad aumentare con la frequenza. In quel momento, però, non m’importava se avesse saputo quanto il mio cuore battesse, volevo solo sentire il suo calore su di me, toccare la sua pelle. Lui rimase per qualche secondo col fiato sospeso, guardando dritto nei miei occhi, come se fossero l’unica cosa che avesse, l’unica che valesse la pena guardare. Poi, mi avvicinai sempre di più al suo viso, fino ad immergere la mia testa sulla sua spalla. Avrei potuto baciarlo, e lui avrebbe potuto fare lo stesso, io sapevo che lo voleva, eppure, qualcosa di potente me lo impedì. La paura, probabilmente. La paura di essere delusa ancora.
Rimanemmo così ancora un po’, un tempo che mi sembrò infinito, e mi lasciai cullare dalle sue muscolose braccia. Poi però, mi toccò spezzare quella magia, sarebbe potuto entrare qualcuno e non mi andava di sentire per l’ennesima volta quel fastidioso rumore della macchina dei battiti cardiaci impazzire letteralmente a causa della mia vergogna.
Justin mi fissò un istante. – Va tutto bene?- chiese.
- Certo, sono solo un po’ stanca…
- Riposati- detto questo mi stampò un delicato bacio sulla fronte."
no. NO. N O! I miei feelings... ci affogo dentro. Davvero, tu non puoi capire quanto io abbia sorriso inebetita difronte a questa parte. Continuavo a sbattere le ciglia e pensare: "Sta accadendo davvero? La mia ship preferita sta davvero attraversando un momento di tale dolcezza?". Dio mio, scrivine di più di scene così: fanno bene alle Josieators ahah. Sì, le Josieators sono le shippers di Josie (Justin e Rosie). Siamo folli, we know.


Ok, la nonna va a casa a prendere Melanie, passano i minuti e di lei nessuna traccia. Lì iniziavo già ad avere paura, ma poi leggendo l'ultima parte mi sono cagata sotto:
"Quando Daniel Lightwood arrivò alla casa del suo capo, notò che la macchina di quest’ultimo era stata sguaiatamente parcheggiata al centro della strada. Frenò di scatto pochi centimetri prima di tamponare la vettura. Aprì lo sportello e iniziò a correre lungo quella manciata di metri che lo separavano dalla casa. Quando arrivò all’ingresso vide che la porta era spalancata. Entrò accompagnato da una terribile sensazione.
- Capo!- urlò. – Signor Fred!
Nessuna risposta. L’unica cosa che udì furono dei respiri affannati provenienti dal piano di sopra. – Signora Helen?- disse spaventato.
Nessuna risposta. Di nuovo. Udì di nuovo quei violenti respiri, così senza pensarci due volte salì le scale, finché la sagoma rannicchiata di Fred Roy non gli si designò davanti. – Signor Roy- sussurrò avvicinandosi a lui.
L’anziano alzò il viso. Stava piangendo. Il ragazzo notò che erano apparse delle nuove rughe sul suo viso; adesso era costellato di rughe, rughe che occupavano ogni centimetro di quel volto quasi irriconoscibile. Sussultò, pensando di non averlo mai visto così vecchio. – Signor Roy, dica qualcosa, cos’è successo? Dov’è sua moglie?
L’uomo cercò con tutto se stesso di smettere di tremare. – L-L’ha p-p-presa.
- Chi? Chi l’ha presa?- sibilò Daniel. Non si era mai sentito in quel modo. La testa era più pesante che mai, le gambe sempre più deboli. – Fred…
In tutta risposta, l’uomo alzò un braccio tremante. Stringeva debolmente un pezzo di carta bianco. Il ragazzo glielo strappò dalle mani, e finalmente consapevole di ciò che stava accadendo lo lesse:
Ho preso la nonnina, ops."
Ti sei superata, davvero. Ho avuto i brividi per tutta la lettura. Era così... reale. Tu non puoi capire quanto mi sia immedesimata in questa parte, e quanto mi sia sentita male leggendo l'ultimo rigo. Io amo la nonna, e potrò sembrare una pazza manicomiata ma mi sono affezionata moltissimo a lei, come al resto dei personaggi, d'altronde. Sono rimasta allibita, angosciata, sconvolta... non me l'aspettavo, insomma, ma credo che una delle parti migliori di "Hurricane", sia che riesce sempre a sorprenderti e a lasciarti col fiato sospeso, capitolo dopo capitolo.
La cosa che adesso mi duole di più, è che dovrò aspettare un mese per sapere come continuerà... sarà dura, ma resisterò per te, promesso!
Non so, spero la recensione ti sia piaciuta, e spero tu ti rimetta al più presto Aly.
Ti voglio bene.

xx, Mel.

Recensore Master
12/10/13, ore 13:09
Cap. 15:

Mi dispiace molto per tua zia, condozianze. Per quanto riguarda il capitolo, bellissimo, come al solito, sei bravissima, mi dispiace per la nonna. :'c
Comunque, prenditi tutto il tempo che ti serve, noi ti aspettiamo con ansia per il 16 Novembre. Un bacio da me. :*

Recensore Junior
12/10/13, ore 13:08
Cap. 14:

Ciao cara, rieccomi di nuovo qui, dopo un'assenza di due settimane! Mi dispiace non essere riuscita a recensire prima, ma purtroppo con la scuola non riesco più a essere puntuale come prima (il quinto anno è pur sempre il quinto anno!). 
Comunque, tornando a noi, rieccomi qui, pronta a recensire la tua bellissima storia. Ti giuro, mi sta prendendo sempre più e ne sto diventando davvero dipendente! 
Finalmente nel capitolo precedente abbiamo capito il perché dell'atteggiamento menefreghista e indifferente di Justin nei confronti di Rose Mary. Io me lo sentivo che c'era qualcosa (o meglio qualcuno) dietro le sue parole. Nonostante tutto, credo di capire un po' Alyssa: in fondo Rosie è la sua migliore amica e le dispiace vederla soffrire a causa di un ragazzo, forse anche io avrei fatto lo stesso, non so. E' per questo che non mi sento di giudicarla, ha avuto le sue buone ragioni per fare ciò che ha fatto. 
Venendo al capitolo 15, invece, ti giuro che mentre leggevo mi sono venuti i brividi. E' davvero stupendo e cominciamo a capire qualcosa in più sul mistero che avvolge l'isola. Davvero, ti devo confessare che non so proprio cosa pensare. Certo, l'ipotesi che sia Jeremy a celarsi dietro tutto ciò è molto probabile ma secondo me è anche troppo scontata. Se fosse davvero il padre di Justin l'assassino, il suo potrebbe essere un atto di vendetta, anche se non riesco a capirne il perché; in fondo, la colpa per l'assassinio di Patricia e Juliet (se non sbaglio si chiamava così la sorella di Justin, correggimi se sbaglio) è ricaduta sul figlio. Però è anche vero che se è impazzito, è impossibile trovare un motivo razionale alle sue azioni. L'altra ipotesi a cui ho pensato, è che potrebbe esserci qualcuno che sta cercando di farsi passare per Jeremy, cercando di ricalcare la sua vita (il gatto, la piccola Kim e il reverendo). Però, resta ancora il mistero dei messaggi minatori che ha ricevuto Rose Mary... Ahah la tua storia mi sta intrigando davvero tanto, si nota?
Al prossimo capitolo
Keiley <3

Nuovo recensore
12/10/13, ore 13:08
Cap. 15:

INNANZITUTTO VOLEVO DIRTI CHE SONO DISPERATA.
COME FARO' IO SENZA QUESTA FF PER UN MESEEEEEEE? HELP
ANDRO' IN CRISI DI ASTINENZA.
No okay, se è per la scuola fai bene e ti posso capire..
sto al secondo liceo e a stento riesco ad accendere il pc
per recensire la fanfiction. D:
Mi dispiace moltissimo anche per tua zia, condoglianze..
Coomunque, passiamo alla storia..
AIUTO, NON ME LO ASPETTAVO QUESTO FINALE. ODDIO.
E NON POTRO' SAPERE NEMMENO COME VA A FINIRE.
OKAY ANDIAMO CON CALMA.
La signorina Fray è svenuta, Giustino l'ha portata tra le sue braccia in ospedale (cosa che mi fa sclerare).
Povera, la capisco. Dopo tutti quei collegamenti fatti da Justin mi sarei sentita male anche io AHAHAHAHAHAH.
Per fortuna sta bene ora.
No ma, vogliamo parlare della parte in cui Justin si avvicina e la macchina che conta i battiti cardiaci di Rosie(?),
impazzisce? Boh, quei due si amano. Punto. Alyssa può fare tutto ciò che vuole, sono sicura che non riuscirà a separarli.
In ogni caso, Justin rimane sempre lo stronzo della situazione. lol
Cioè, dopo essersi abbracciati così lungamente se ne va? Bah, non lo capirò mai.
E sto impazzendo porca troia, vorrei sapere come va a finire ma dovrò aspettare fhjrgjetgketge.
AHAHAHAH, solo con questa ff mi capita di dare così tanto i numeri, davvero. La amo troppo.
E amo troppo te per averla scritta. Magari in questo periodo di pausa riuscirai ad anticiparti con i capitoli.
Mi complimento davvero molto con te, perché non hai mai mollato, nemmeno all'inizio quando di solito si ricevono
sempre meno recensioni. Ti meriti il successo che sta avendo ora la tua ff (ho visto che è presente in alcune categorie tra
le più popolari) perché innanzitutto è una storia magnifica, ben strutturata, mai banale o scontata, e poi lo sai che scrivi
benissimo. Quando diventerai una scrittrice potrò vantarmi di aver letto per prima una tua 'opera'. lol
Un'ultima cosa....HO DIMENTICATO DI SCLERARE PER IL RAPIMENTO DELLA NONNA.
Già quando ho letto il titolo (sempre azzeccato, complimenti anche per questo) mi sono cagata sotto.
Povera nonna Helen, dovrò aspettare per sapere cosa succederà..
Bene, io vado a fare i compiti che sono anch'io mooolto impegnata. D:
Al 16 novembre Aly, buona fortuna per tutto.
Ti voglio bene. <3
(Recensione modificata il 12/10/2013 - 01:09 pm)
(Recensione modificata il 12/10/2013 - 01:10 pm)

Nuovo recensore
12/10/13, ore 13:02
Cap. 15:

dimmi che non  è vero.
no. la. nonna. no.sono. sconvolta.
bho quando leggo un tuo capitolo sembra proprio di guardare un film a tutti gli effetti, il modo in cui descrivi perfettamente tutto.
ogni capitolo diventi sempre più brava e ogni capitolo diventa sempre più stupendo. 
capisco i tuoi motivi di rimandare la ff e mi dispiace tantissimo per tua zia, spero con tutto il cuore che riuscirai a riprenderti. 
allora 16 novembre muovi il culoo. 

ti voglio bene.
effy.