Recensioni per
Rivoluzione - Hikari to Kage
di VeronicaFranco
Cara Veronica, |
Che bello questo capitolo! Lo so, è riduttivo e banale come commento, ma che altro dire su questa ennesima parte scritta in maniera autoriale? È un capitolo al femminile anche questo, sostanzialmente diviso in due, con una prima parte ''domestica''che ci mostra l'inevitabile confronto tra Loulou e la madre, con il coinvolgimento di Catherine, e una seconda parte giocata mirabilmente sull'alternanza tra politica e passione, Storia e fantasia, sfruttando una tecnica tipicamente cinematografica a tutto vantaggio del pathos. E così, mentre al cospetto delle magliaie le donne della Rivoluzione rivendicano i loro diritti (facendoci capire perché Catherine non abbia ancora dato un calcio sul didietro del suo viscido marito), ecco che la corazza di questa sorella Jarjayes così simile a Oscar inizia a crollare dinanzi a Victor (mamma mia che pezzo, ho ancora i brividi!). Splendido brano... e bravissima tu. A presto |
Questa storia mi sta piacendo un casino! Sia per il tuo modo di scrivere, sia per i personaggi inclusi. |
Non so se essere più felice per il titolo stesso del capitolo, o se essere felice che LouLou abbia conosciuto Olympe de Gouges (che adoro) e le donne straordinarie del salotto di Sophie de Condorcet (e grazie che ricordi sempre il nome completo!). Nel dubbio, scelgo di essere felice per te e la tua penna, così abile nel costruire i personaggi (LouLou sta crescendo benissimo ad esempio, autonoma eppure fedele a mamma Ikeda, in un certo senso, soprattutto nell'irruenza!) e nell'intrecciare la Storia - così complessa e politicissima del periodo - alla storia personale dei protagonisti. Parlerei ore dell'ombra sul viso di Alain, delle intuizioni di LouLou, del fantasma di Marianne cui LouLou vuole tornare, delle donne straordinarie che ci hai presentato qui, ma non posso non gridare un URRA' per Girodelle e Catherine, anche se spero che il bigliettino non sia una trappola del marito, e che Catherine possa godersi Girodelle in pace, almeno per un po'. Speriamo che babbo Jarjayes torni presto. |
Bello, bello, bello. Questo capitolo mi è piaciuto da morire. Innanzitutto il finale, con il monologo e dialogo alternati. Si vede che hai frequentato la scrittura in una maniera diversa da noi, quasi più professionale. Hai davvero una tecnica che ammiro e che a me manca assolutamente! Secondariamente, mi piace tantissimo il fatto che capitoli si è incentrato sulle donne e sui loro diritti. Le prime battaglie femministe, in un periodo in cui la donna stava per essere messa da parte molto più di quanto non avvenisse prima della rivoluzione. Inoltre la tua Loulou è davvero deliziosa. Più la descrivi, più la fai agire, più la amo! Brava tata! Ti strizzo forte! A presto. |
sempre più bella e coinvolgente la tua storia, loulou la adoro, una ragazza intelligente e fiera di esserlo in un mondo di uomini, specialmente in quell'epoca che le donne erano veramente considerate solo per la loro funzione riproduttiva. interessante come sempre tutto quello che scrivi e la ricerca storica. bravissima come sempre, spero che la nostra piccola loulou sia fortunata come la zia oscar, che è riuscita a trovare l'amore ma non ha mai smesso di essere una donna che faceva un lavoro da uomo. |
Quella Etta è un mito! La rivoluzione tra i tanti meriti ha avuto anche quello di dare maggiori diritti alle donne; peccato che fossero ancora così pochi e così sudati, ma meglio di niente; sono contenta per la zia di Loulou e Girodelle. |
Perdona il ritardo, ma ultimamente sono un po' indietro con le long! Indubbiamente questo è un bel capitolo ''al femminile'', che ci presenta tre donne diverse per età, per stato sociale e soprattutto per carattere: la disillusa Marianne, la volitiva Loulou, e poi questa indecifrabile Christine che onestamente mi fa lo stesso effetto (guarda caso) di Britt. Evidentemente il concetto di rispettare il volere della persona amata, specie se innamorata e sposata con un'altra, non è ben chiaro. Per carità, Christine non ha più rivisto André dalla festa a Palais Royal, ma sa benissimo che André ama Oscar con tanto di prole... evidentemente ieri come oggi questo è per molti solo un trascurabile dettaglio. Comunque mi disturberebbe sapere che la fine dell'idillio tra i nostri potesse essere per mano anche di Christine. Ho una mia idea in proposito, ma non dico niente perché tanto so che non potresti né confermarla né tanto meno smentirla ergo... taccio!! |
Capitolo ricco di intrecci e predizioni, la piccola Loulou che perde la possibilità di riscuotere il denaro vinto, ma porta a casa la vita. |
Cara Veronica, |
Ciao! Bel capitolo come sempre. La cabala dei numeri che Loulou ha giocato è davvero carina. |
Povera Loulou, avevo sperato davvero che Marianne potesse aiutarla! Ha detto la pura e semplice verità: un matrimonio combinato e non voluto è la porta dell'inferno! Adesso chissà come farà ad evitarlo. |
Buongiorno, ho letto gli ultimi tre capitolo tutti d'un fiato, e devo dire che oltre che avermi catturata come sempre, in una lettura appassionata, mi hai stupita per l'ennesima volta per l'audacia dimostrata da Loulou, e per la perfezione del tuo racconto scritto con una maestria veramente rara. |
Un bellissimo capitolo, per due ragioni contrapposte. La prima fa felice la prof di mate che è in me per la precisione sul lavoro che hai fatto a proposito della probabilità, anche se in questo caso accompagnato da una fortuna che dire sfacciata è dire poco. La seconda fa felice la lettrice ed è l'intrigo che segue, il guadagno annotato sul foglietto, gli uomini che la assalgono, ed infine la salvatrice che compare all'ultimo ed è Marianne. E su questo, con un colpo da maestra, ci lasci. |
E così continuiamo a seguire le vicende di Loulou, che evidentemente un po' streghetta è davvero e pur rischiando molto arriva a sbancare nel casinò clandestino (perfettamente descritto, peraltro!) Nel concitato finale, tuttavia (e un po' anche nelle diverse fasi che lo precedono, lungo il capitolo), la nostra rivela tutta l'ingenuità e l'imprudenza dovute all'età: come le è passato per la testa che suo zio, implicato nella gestione del casinò e nella rovina di suo padre, potesse lasciarla andare con una cifra del genere in mano? La facevo decisamente più furba! A parte queste considerazioni che esulano dalla trama, altro non aggiungo, perché stesura, narrazione e dialoghi sono pressoché maturi, scorrevoli, in una parola autoriali. L'ho detto, per me questa storia è su un altro livello. Un bacio e a presto |