Recensioni per
Rivoluzione - Hikari to Kage
di VeronicaFranco

Questa storia ha ottenuto 365 recensioni.
Positive : 365
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
01/06/17, ore 21:47

Ciao Veronica! In questo capitolo la mia attenzione si sofferma inevitabilmente sulla figura quasi ieratica oserei dire, della sorella di Oscar. La Catherine figura di contorno antipatica ed indisponente, nonchè altezzosa che abbiamo incontrato di sfuggita nella prima Rivoluzione, qui si rivela in tutta la sua personalità, più che altro in tutte le sue intenzioni.
Vestita sobriamente, nei toni scuri probabilmente di chi porta il peso di un lutto,più che altro mi ricorda una figura religiosa, una specie di "sacerdotessa" ( suora no, non le si confà, per ciò che ne penso io...), da qui ne assorbo l'alone ieratico appunto. Soprattutto perchè, oltre essere a quanto pare parte attiva del movimento di tentata Restaurazione dell'Ancien Regime, resta ancora una nobildonna assolutamente vecchio stampo. Vecchio stampo perchè pare non aver vissuto delle frivolezze e delle amenità tipiche dell vita aristocratica dell'epoca, piuttosto convinta, invece, che la Nazione debba mantere il suo ordine sociale, che nel suo modo di vedere non può assolutamente deviare dalla piramide assolutistica dalla quale deriva il suo stesso sangue blu. Nobile perchè destinata ad esserlo dunque, come una missione, quasi, determinata, appunto, per inappellabile volontà divina.
Detto ciò passo alle due figure dominanti la scena: Alain e Marianne.
E, perdonami se la memoria in questo momento non m'aiuta, non ricordo se già in passato ti dissi questo mio pensiero. La sensazione che mi danno, leggendo, è di essere uguali e al contempo specchio di Oscar ed Andrè, dell'amore di loro due. O meglio. Non sanno dare un nome preciso ai loro sentimenti, si impongono di non darglielo, esattamente come i Nostri in passato ( specie Oscar!). Però, esattamente al contrario di loro, per vissuto, per esperienze di vita, l'unico incontro che li unisce è quello carnale. Cosa che invece ad Andrè ed Oscar è sempre mancata a definizione ultima ( e non la sola) di una relazione stranissima e praticamente completa, se non nella rivelazione della pelle.
E, come al solito, sei davvero brava nel condurci in questi meandri, difficili ed a tratti tossici, cambiando di continuo registro a seconda di personaggi, ambienti e situazioni. Te l'ho detto un milione di volte, te lo ripeto un milione e uno.
Ora ti lascio, e ritorno alle mie confusioni mentali fino alla prossima occasione di lettura e scambio.
Un bacio.
Tamara Alessandra.

Recensore Master
31/05/17, ore 07:39

Che dire di questo capitolo? Piccole sgradevolezza di paese dipinto è molto bene. Chiunque di noi abbia mai suonato una volta si riconosce perfettamente nella povera Oscar come una vicina, visibilmente voglioso solo di dare fastidio, le chiede di non suonare. Una delle cose peggiori al mondo per chiunque possegga uno strumento. Ti mette addosso l'ansia per tutte le volte successive in cui suonerai. Quindi trovo che tu abbia fatto benissimo, con questo dettaglio, a dipingere tutta una situazione di sgradevolezza. Poi hai aggiunto tutto il contorno sociale che lo molto bello. Stai aggiornando in fretta, mi fiondo a leggere il capitolo successivo che hai già pubblicato! Ti strizzo fortissimo!

Recensore Master
29/05/17, ore 22:50

Cara Veronica, splendido narrare d'amore tumultuoso e passionale il tuo! Alain non è abituato a parlare di sé e dei propri sentimenti, ed è molto simile a Marianne in questo. Con il sesso, attraverso percezioni carnali, baci, carezze ecc... riescono a comunicare là dove le parole non arrivano... molto bello e veritiero.
Ps. Adoro le increspature! 
Un bacio e complimenti come sempre.
Cecy :-D

Recensore Master
29/05/17, ore 17:13

Cara Veronica,
Ma che bella storia ci stai narrando... Ci stai regalando la cronaca della nascita di un grande amore. Solo
il destino (cioè la tua creatività) potrà dirci se esso era destinato a durare, ma intanto, con affettuosa
curiosità, ce lo possiamo godere pienamente. Questi due sono di una tenerezza infinita. Lui, che si è
sempre vantato di essere immune a certi patemi d' animo, arriva ad un passo dal fare a pugni con un
amico, pur sincero e prezioso. Lei, che ormai si credeva incapace e immeritevole di sentimenti veri e vi-
tali, si ritrova, forse per la prima volta, a rischiare tutto, presente e futuro, correndo felice come una "ragazza normale" verso il suo primo appuntamento d' amore, incurante di ogni possibile impedimento.
Io, semplicemente, li adoro. L' amore è una realtà così poco complicata... Una realtà completamente
aliena a trame elaborate e a oscuri maneggi. Purtroppo il momento storico è quello che è e di trame e
maneggi, in questo preciso momento, sono piene Parigi e la Francia intera (e non solo). Com' era preve-
dibile anche Girodel sta giocando la sua partita, anche se agli ordini di Bouillè. Meno scontata la scesa in
campo di Chaterine. Almeno fino ad un certo punto, perchè in fondo sempre di una Jarjayes si tratta.
E' assai triste apprendere di certi passatempi di alcuni dei grandi padri della Rivoluzione, ma è la Storia
ad insegnarci che purtroppo le faccende umane possono prendere anche questa piega. E' accaduto
allora, accadde prima, è accaduto in seguito, accade ancora ai nostri giorni e niente lascia presagire
che tutto ciò potrà essere evitato in futuro. Nel cuore della creatura umana trovano spazio sia i grandi
ideali che i più bassi istinti.
Con sincera ammirazione

Recensore Junior
29/05/17, ore 07:41

Cielo, che capitolo! Intenso come il temporale su Parigi. Quello metereologico e quello storico. Come tratteggi le situazioni, le persone, i nostri voli in giro per la città, Veronica! Che pennellate delicate quelle dedicate alle persone sotto al temporale, con i coniugi Condorcet che si stagliano nel mezzo, ritrovati in poche righe.
E arriva poi il solito colpo di scena: Catherine non è la sorella cattiva, ma la sorella monarchica fin nelle ossa, ben più in gamba del marito (come del resto, ogni donna Jarjayes!). E questo eroico Girodelle?! Come non apprezzarlo sempre più?
Però il gigante resta lui: Alain. Avevo visto giusto: ci sono problemi in casa Mirabeau. O meglio, nulla cui Marianne forse non fosse abituata, ma che ormai - dal confronto con ciò che le dà Alain - le pesa. È vero però, sono orgogliosi e poco inclini a farsi aiutare entrambi e pur intuendo in quel "non mi dispiace" e in quei baci un sentimento che va oltre il puro desiderio, credo che ci vorrà un bel po' a entrambi prima di cedere. Spero che non soffrano troppo, invano, nel frattempo. Sempre che decidano di cedere, e questo mi preoccupa. Ma forse ricercare la felicità propria è quello che serve a un fin troppo generoso Alain e a una fin troppo cinica Marianne, benché in tempi ancor poco pericolosi.
Bravissima Veronica!

Recensore Master
28/05/17, ore 22:01

Cara Veronica,
Ho fatto un po' tardi! Ma, come sul dirsi, meglio tardi che mai.
Allora sono tre anni che scrivi... Brava! Hai scritto molto e anche molto bene. Io posso dirlo, perchè ho
letto tutto (ma non in tre anni, bensì in poco più di uno solo. E non solo il tuo. E non solo Lady Oscar e
EFP. Sarà per questo che sono sempre più "orba"? Temo proprio di si!). E così rieccoci tornati, non si sa
ancora per quanto tempo, in Artois... I Nostri stanno bene, ma le polemiche paesane nei loro confronti
continuano. L' impudenza della "marmaglia" (scusa il termine, ma sono veramente odiosi) si è fatta
veramente audace. Il principale loro bersaglio è Oscar, che secondo loro non sarebbe nemmeno libera
di far musica nell' intimità della sua casa. A quanto pare nemmeno Arras è più un luogo sicuro. Tutte
queste tristi vicissitudini hanno fatto inquietare Andrè. Oscar, invece, pare insolitamente tranquilla.
Quindi tutto bene? Se lei, che è la "vittima" di tanta ingiustizia, non si lamenta significa che anche gli
altri di casa possono starsene tranquilli?! Eh no! Quel: "pensai, e sbagliai", che tu fai pronunciare ad
Andrè, verso la fine del capitolo, fa sorgere nel cuore del lettore una considerevole dose di inquietudine.
Non saremo mica già giunti alle porte del Terrore?
Con sincera ammirazione

Recensore Master
28/05/17, ore 20:31

Alain innamorato è incredibile!! Però innamorato a modo suo, con quella ruvidezza sincera che solo lui può possedere.

Recensore Master
28/05/17, ore 15:48

Finalmente ho letto... ed è stata una sorpresa annunciata, questo interludio: se nella prima parte di Rivoluzione, dove erano Loro a essere protagonisti e ricorrevi all'io narrante, c'erano gli intermezzi in terza persona che ci mostravano le azioni degli altri personaggi, qui accade esattamente il contrario... quasi a voler intendere che è ormai rovesciata completamente la prospettiva del racconto, dall'indubbia coralità. Confesso però che per la mia pressione, forse era meglio continuare in quel di Parigi: questo stralcio del diario di André, con le sue enigmatiche parti mancanti e i cenni a un presente da cui si sta ripercorrendo il passato con i suoi ineluttabili errori, mi ha lasciato tanta rabbia e non c'è dolce eros che tenga. Rabbia perché mi urta vedere Oscar che non reagisce e viene in continuazione provocata e offesa né più né meno di come accadeva talvolta a Versailles. Credo di aver capito cosa la freni, ma penso anche che la sua apparente remissività si riveli presto un boomerang, specie se associata alla quella sua proverbiale ritrosia che la fa risultare ai più sprezzante e distaccata. Non credo però che, per fermare questa caduta libera, basterebbe recitare la parte della brava moglie dedita alle opere di carità : a parte che sarebbe qualcosa di assolutamente artificioso e forzato, su questo ha ragione André, ma poi è ormai acclarato (per come sono andati i fatti in passato), che qualunque sua azione poco servirà a cambiare l'opinione di certe persone, specie se mosse da invidia, pregiudizio e ignoranza. Purtroppo però, così facendo si sta preparando il terreno per sviluppi inquietanti... e non solo perché prima o poi Oscar forse esploderà.

Ho le mie ipotesi, per il momento taccio... e mi godo la storia! Un bacio

Silvia
(Recensione modificata il 28/05/2017 - 03:56 pm)

Recensore Master
27/05/17, ore 00:52

Con molto ritardo e con un salto temporale recensivo di un gran bel pò, torno a far capolino qui, per festeggiare il terzo anniversario di Rivoluzione assieme a questa lieve e nel contempo preoccupante comparsa dei Nostri. A quanto pare, nonostante la robusta corazza di complotti, congiure sventate e macchinazioni ordite ai loro danni ( e non solo, il motore della Storia romba inesorabile ed ogni destino, anche quello del singolo, sta per compiersi) l'isola felice di Arras non è più tale. In parallelo alle distorsioni dei più alti ideali della Rivoluzione, compaiono pure i semi di una gramigna velenosa ed infestante anche tra la gente semplice di campagna, che potrebbero gettare le basi di un malcontento
futuro davvero preoccupante.
Arduo, per chi non la conosce davvero ( e dunque non sia Andrè), carpirne il vero volto: sfinge purissima dinnanzi al mondo, quanto moglie tenerissima e profondamente innamorata nel cerchio raccolto della propria dimora, confine ultimo in cui abbandonarsi a sè stessi. Anzi, direi che questo confine è stato, una volta ancora, violato. E non c'è nulla di più triste che dover essere la persona che vorrebbero gli altri, non quella che sei tu. Esperimento a lungo protrattosi già a Palazzo Jarjayes per anni, nonchè alla Corte degli inganni di Versailles.
Protetti dunque solo l'una nelle braccia dell'altro? Non so, ma già il fatto che l'impaginazione di questo stralcio di diario sia zoppicante, mi da molto di che pensare...
Aspetto di leggere il seguito, quindi. E anche se non sono assidua nel lasciare i miei pensieri, in ogni caso resto fedele e molto affezionata lettrice di questo lavoro, che da più di tre anni riesce a farmi compagnia ed a scaldarmi un pezzetto di cuore, ogni volta. Ti tocca beccare anche questa mia melensaggine, dunque!
Alla prossima, un bacio.
Tamara Alessandra.

Recensore Master
25/05/17, ore 19:06

Tanti carissimi auguri Veronica per la tua storia che ho sempre seguito con vero piacere , emozionandomi ad ogni capitolo , una FF bellissima. E poi non posso dimenticare le due OS pubblicate che sono una delizia da rileggere sempre . Grazie mille a te che hai voluto donarci questa meraviglia . Continuo a seguirti e intanto i miei più cari complimenti per questo capitolo. Un abbraccio e ti mando con tanto affetto un bacio grande
Giusy 😘

Recensore Veterano
25/05/17, ore 14:53

La solidarietà femminile ha radici lontane. Povera Oscar! La rivoluzione l'ha messa in gabbia, lei che si muoveva libera in un mondo di uomini. Si sarà adattata veramente? Le basterà il suo piccolo mondo? Tra chi le insidia il marito e il figlio e chi non vuol sentirla suonare... Mi sa che non hanno capito con chi hanno a che fare. Ora un'altra domanda: Jarjayes senįor che fine ha fatto? Attendo sempre con ansia la sua entrata in scena. A presto!

Recensore Master
25/05/17, ore 14:28

A te, carissima, 77 volte grazie! Anche da parte di chi, come me, non sempre trova tempo e parole per commentare questa tua meraviglia. Posso solo augurarmi che ti basti ciò che sento, quando leggo il tuo scritto, che è potente ed istintivo oggi come lo fu la prima volta che sbarcai tra le tue righe e d'istinto mi innamorai senza appello dei tuoi Oscar e André. Grazie per le emozioni, le lacrime e le gioie e per la sincerità con cui, sempre, ti doni. Un abbraccio grande!

Recensore Master
24/05/17, ore 23:56

Auguri con tutto il cuore a Rivoluzione cara Veronica!!!
E grazie a te per aver dato retta al tuo impulso di pubblicare le due oneshot che ho letto e riletto sempre emozionandomi! Rivoluzione è la prima ff che ho seguito ed è quella che ha messo in moto tanta passione ed entusiasmo, come potrei non essere qui a farti gli auguri e a ringraziarti?
Complimenti per il capitolo e buon proseguimento!
:-D
C.

Recensore Junior
24/05/17, ore 22:42

Ti diverti a nascondere messaggi cifrati dove meno ce l'aspettiamo eh, Veronica? Ma grazie a te e buon compleanno a Rivoluzione!
Quindi ci riporti ad Agny eh. Con frammenti però. E proprio a proposito di messaggi cifrati, chissà dove sono finite le righe mancanti. Chissà perché, ma dubito che siano stati dei topolini a rosicchiarle in qualche vecchio archivio muffito...
E poi la nostra Oscar ovunque vada e qualsiasi cosa faccia attira guai! Da un lato Lafayette che mandò Alain a verificare che il "brigadiere dimissionario" si fosse ritirato a vita privata, dall'altro i contadini che la accusano di fare troppa vita privata! E il nostro André qui, che fa? Se la spupazza, invece che studiare una soluzione...
Ho idea che ci divertiremo molto, quanto a guai in vista. Soprattutto ora che pian piano tutti i nodi vengono al pettine: carte raccolte da Alain e Bernard, frammenti da Agny mancanti, malcontenti, un GiroGiro in galera non si sa bene come, un Generale chissà dove, un prete refrattario, una rivoluzione che prosegue. Inesorabile.
Alla prossima!

Recensore Master

Bel capitolo. Mi piace molto la sua divisione tripartita. Mi piace la famiglia del soldato, con la moglie carina che, poverina, sta cominciando a fiorire troppo precocemente per via della sua vita di stenti e con i tre marmocchietti simpatici e pestiferi. Mi piace che finalmente Alain cominci a venire a patti con se stesso e che questa passione possa infine cominciare a venire fuori in tutta la sua potenza. Mi piace anche il fatto che tu ci stia riportando verso il generale e che in qualche modo tu stia tirando le fila della storia per riunire di nuovo tutti nel tuo racconto. Aspetto con curiosità il prossimo capitolo. Ti abbraccio e ti strizzo forte.