Recensioni per
Rivoluzione - Hikari to Kage
di VeronicaFranco
E brava Veronica: hai confezionato magistralmente un altro capitolo dei tuoi! In tutta onestà ormai mi sto godendo il viaggio e mi risulta sempre più difficile commentare senza ripetermi, ma ci proverò! Inutile dire che ho apprezzato il pov di Alain, qui un po' più distratto dopo quanto è successo: hai saputo modulare bene i sentimenti contrastanti del suo cuore, sospeso tra disincanto, congetture e l'irrazionale bisogno di riavere Marianne in quella stanza, aggrappandosi a un paio di guanti di seta. E dopo un breve interludio in cui ci mostri uno spaccato sereno di vita familiare che quasi stride con la solitudine dell'uomo, ecco che in un crescendo di attesa soffusa si giunge all'apparizione di Marianne, al loro dialogo carico di elettricità, fino a quella chiusa perfetta (''Desiderarla e baciarla fu un unico gesto, con cui Alain mandò in malora pensieri, parole e omissioni'') Se nella prima parte hai dato quindi alla trama un taglio più intimista e sentimentale, ecco che con la seconda torni a spron battuto nel complesso quadro che stai svelando a poco a poco, un tassello per volta. E questa volta il tassello è una lettera misteriosa e l'enigmatica e severa Catherine de Jarjayes. Un abbraccio... e a presto. |
Cara Veronica, |
La fame a Parigi in quel momento storico non era cosa da poco, e Alain, nonostante accetti l'aiuto di amici come Bernard e Rosalie, sa per certo che non può prendere tutto incondizionatamente anche dai vicini di casa, che tanto amorevolmente lo aiutano, ma che purtroppo con tre figli piccoli da crescere non stanno di certo vivendo momenti floridi. |
Partiamo dalle cose serie: cosa ha ricevuto Lafayette? Non sarà una lettera simile a quella bruciata! Le cose si metterebbero maluccio...E posso dire che la sorella di Oscar è un po' cattiva (cattiva con le lettere "str" iniziali però)?! |
In super ritardo, come al solito, ma eccomi a recensire. Il ringraziamento va a te che scrivi capitoli del genere, non a me che trovo due quadri su un catalogo. |
Alain è unico, la sua generosità, allegria e passionalità sono insostituibili! Anche Marianne non può farne a meno, anche se non vuole ammetterlo. |
Quando la brace cova sotto la cenere, prima o poi divampa di nuovo. |
Confesso che è una delle poche volte in cui non so cosa dire su un tuo capitolo, se non che... è perfetto! Mi aspettavo un simile epilogo tra Marianne e Alain, ma il taglio che hai dato alla scena immortalata nelle tue righe è assolutamente autoriale e ne sono rimasta incantata: splendida e calzante la citazione del Barone Rampante, magistrale il modo in cui porti al divampare di questo "incendio" a partire appunto da una piccola, insignigìficante scottatura... e meraviglioso ogni passo che parla di un amarsi quasi selvaggio, concreto, istintivo, come la passione che muove i due personaggi l'uno verso l'altra, eppure al tempo stesso intramezzato da una profonda dolcezza. Marianne e Alain ancora non lo sanno, ma questo è fare l'amore. |
Capitolo molto sensuale, come d'altra parte è la tua Marianne così come ce la fai vedere anche dalle pitture. Molto bella la prima parte con tutta quella serie di non detti, di azioni che parlano per i protagonisti, che raccontano la goffaggine di Alain, che descrivono in modo in cui i due continuano ad affascinare sì. Capitolo anche molto più problematico di quello che sembra, per quello che dicono, forse, più che per quello che non no. Aspetto il seguito con curiosità. Ti strizzo forte! A prestissimo. |
Scritto molto bene, anche questo capitolo, cara Veronicuzza, però..mi sembra che Alain sia diventato il protagonista vero di "Rivoluzione", e non solo da pochi capitoli..tutto sommato, questa sensazione l'ho sempre avuta..Non è una critica, eh..ma è un personaggio per il quale non ho mai avuto un debole..Certo la passione che lui e Marianne ( uno dei nuovi personaggi creato da te, e formidabile, tra l'altro, come personaggio originale..) è forte e incontenibile ( quindi lui, almeno per un pò avrà "accantonato" i suoi sentimenti per Oscar?), e la descrivi molto bene, nel suo sfociare..ma un intero capitolo dedicato solo a loro due, boh, forse mi sembra un pò eccessivo..anche perché mi sembra che ce ne siano stati altri, incentrati solo su di loro..Se devono essere loro i nuovi protagonisti, allora è una cosa logica, altrimenti..io sinceramente preferisco leggere dei due protagonisti iniziali , o delle vicende "misteriose" che riguardano i nobili fedeli al re, come il generale Jarjaeis e Girodel..Comunque, ti rinnovo sempre i miei complimenti più sinceri, per come riesci a trasportarci nell'atmosfera di quel mondo lontano e di quelle travagliate vicende..A presto! |
Cara Veronica, |
Tra Marianne ed Alain non c'è bisogno mai di troppe parole: la passione parla per loro intensa! |
Cara Veronica, |
Povero Alain, ora pure gli incubi. |
Mia cara Veronica, un altro capitolo pressoché perfetto e bilanciato, in cui stavolta, grazie al magistrale dialogo con La Fayette, doni luce a un personaggio minore che finora avevi solo sfiorato, ossia Girodel... e molti fili iniziano a essere tirati (da noi e soprattutto da parte di Alain). Molto belle le parole del fiero Victor, ben consapevole dei vizi (molti)e delle virtù della classe sociale a cui sa di appartenere, eppure così coerente e leale da non rinnegarla, né tantomeno da ricorrere ai sotterfugi e ai giochi politici di Lafayette e Mirabeau. Si dimostra così un uomo tutto di un pezzo, capace però al tempo stesso (d'altronde è un militare)di essere freddo e calcolatore. Alain, al contrario, comincia a sentire il peso di segreti e bugie e a perdere lucidità proprio ora in cui mantenere la calma è di fatto vitale per proteggere la felicità di Oscar e André, verso i quali nutre un amore viscerale e struggente (perfetta la seduta psicoanalitica del nostro soldatone!) Confesso che mi ha un po' commosso vederlo in questo frangente di profonda stanchezza e vulnerabilità, che però non gli impedisce di guardare sempre con un certo disincanto le vicende rivoluzionarie (in questo, anche se il punto di partenza è ben diverso, si conferma affine a Girodel). Ha l'occhio lungo Alain... già, chi comanda? Chi regge le fila della Rivoluzione? Bernard è troppo coinvolto e soprattutto troppo idealista e fiducioso per rendersene conto, anche se sicuramente le parole dell'amico stavolta hanno lasciato il segno. Ben consapevole della tempesta imminente è anche Marianne, quasi una nota fuori posto in quella sorta di mondo a sé che è casa Chatelet... ed ecco che la bella prostituta non può fare a meno di correre a casa del soldatone ammaccato. Bel finale... e chissà che Alain non ringrazi l'Aitrice per questo arrivo inaspettato! 😂 |