Recensioni per
Rivoluzione - Hikari to Kage
di VeronicaFranco

Questa storia ha ottenuto 365 recensioni.
Positive : 365
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master

E brava Veronica: hai confezionato magistralmente un altro capitolo dei tuoi! In tutta onestà ormai mi sto godendo il viaggio e mi risulta sempre più difficile commentare senza ripetermi, ma ci proverò! Inutile dire che ho apprezzato il pov di Alain, qui un po' più distratto dopo quanto è successo: hai saputo modulare bene i sentimenti contrastanti del suo cuore, sospeso tra disincanto, congetture e l'irrazionale bisogno di riavere Marianne in quella stanza, aggrappandosi a un paio di guanti di seta. E dopo un breve interludio in cui ci mostri uno spaccato sereno di vita familiare che quasi stride con la solitudine dell'uomo, ecco che in un crescendo di attesa soffusa si giunge all'apparizione di Marianne, al loro dialogo carico di elettricità, fino a quella chiusa perfetta (''Desiderarla e baciarla fu un unico gesto, con cui Alain mandò in malora pensieri, parole e omissioni'') Se nella prima parte hai dato quindi alla trama un taglio più intimista e sentimentale, ecco che con la seconda torni a spron battuto nel complesso quadro che stai svelando a poco a poco, un tassello per volta. E questa volta il tassello è una lettera misteriosa e l'enigmatica e severa Catherine de Jarjayes. Un abbraccio... e a presto.

Recensore Master

Cara Veronica,
In un racconto epico come il tuo, eccoci alle prese con un capitolo decisamente intimo e raccolto. Righe
degne di un palcoscenico. Due piccoli appartamenti, collegati da una scala, rigurgitanti sprazzi di vita
vissuta, ubicati in un vecchio stabile sprofondato nel ventre della Parigi del tempo della Rivoluzione. La
povera famiglia di un soldato e un povero ufficiale solo al mondo... Tanta miseria nell' Epoca delle idee
nuove e degli uomini nuovi. Un "microcosmo", direbbe un grande scrittore delle mie parti. Una isoletta
sperduta in un oceano in tempesta. Eppure la vita non si vuole rassegnare nemmeno questa volta. Essa,
imperterrita, continua ad affacciarsi alla porta, recando con se le cose belle che solo lei sa regalare agli
uomini. Ed è bella questa ostinazione della vita, perchè l' umanità ha sempre un bisogno immenso di
quelle cose belle. Un bisogno che però solo le persone veramente mature sanno riconoscere e riconoscer-
si addosso. Gli occhi di Alain ormai sono belli spalancati, chissà che non lo siano anche quelli della miste-
riosa Marianne... Io lo spero tanto!
Con sincera ammirazione

Recensore Veterano

La fame a Parigi in quel momento storico non era cosa da poco, e Alain, nonostante accetti l'aiuto di amici come Bernard e Rosalie, sa per certo che non può prendere tutto incondizionatamente anche dai vicini di casa, che tanto amorevolmente lo aiutano, ma che purtroppo con tre figli piccoli da crescere non stanno di certo vivendo momenti floridi.
Certo che lui è una persona straordinaria, e tu ne esalti le qualità, si fa in quattro per tutti e sa vedere altre tante apparenze, con i bambini ha pazienza e amore, insomma rude in superficie ma molto buono nell'animo.
E poi vogliamo parlare degli effetti post "sesso amore " con Marianne?
Altro che aspettarla, ne percepisce ancora la presenza, e lei ad un certo punto si fa viva, prendendosi cura di lui, se non è amore questo?! Che altro è?!
Ahahah, cosa mi stai combinando cara Veronica? Sono curiosa di sapere dove ci vuoi condurre...
Oggi non ti faccioni complimenti, sono già impliciti in ciò che scrivo e risulterei tanto noiosa, con una persona brillante come te non si può proprio.
Un abbraccio e a presto!

Recensore Junior

Partiamo dalle cose serie: cosa ha ricevuto Lafayette? Non sarà una lettera simile a quella bruciata! Le cose si metterebbero maluccio...E posso dire che la sorella di Oscar è un po' cattiva (cattiva con le lettere "str" iniziali però)?!
Veniamo alle cose serissime: Alain! Con i bambini è un amore, quest'uomo ha un senso di protezione e di sacrificio di sé stesso che supera quello del Grandier! Ma nessuno se ne accorge perché - diciamolo! - il Grandier è il classico eroe-poeta che si strugge, mentre lui è un eroe concreto che interpreta il suo ruolo con molta dignità e non è esente da sbagli. Ciò non toglie che tutte amiamo il Grandier, comunque eh.
E forse, il "cuore lasciato a un'altra" dello scorso capitolo sta tornando a casa. Giusta la supposizione di Alain? Forse Marianne ha bisogno di aiuto? Cosa succede in casa Mirabeau? Ci sono altre donne certamente, lo sappiamo dalla notte con Fersen, ma è un bisogno di aiuto politico o sentimentale? Io spero il secondo, sinceramente. Alain la amerebbe come nessuno, e lo si vede già dalla cura con cui vuole conservare (e proteggere dallo sporco! Parliamone di questa metafora (in?)volontaria!) i guanti di lei. E lei è molto brava a prendersi cura di lui, ma ancora diffidente come un gatto randagio. E nasconde ancora molti segreti. E a noi piace anche per questo.
Brava, Veronica!

Recensore Junior

In super ritardo, come al solito, ma eccomi a recensire. Il ringraziamento va a te che scrivi capitoli del genere, non a me che trovo due quadri su un catalogo.
Io non so più cosa scriverti. Ormai sai quanto io ami Alain, specialmente il tuo Alain, se poi me lo abbini a una citazione da uno dei miei libri preferiti in assoluto, svengo! La tua Marianne è sempre più intrigante: spia o donna innamorata? O entrambi? Ancora non sappiamo cosa abbia detto a Fersen, ad esempio, o che gioco stia giocando tra Mirabeau e i rivoluzionari. Ma di certo il suo attaccamento per Alain è evidente (altrimenti cosa le importerebbe del "cuore lasciato a un'altra"?), così evidente da cercare di ignorare il brivido di gelosia per due persone che non ha mai incontrato ma che sono così ingombranti e importanti nella vita di Alain (e come potrebbero non esserlo?). Il loro incontro sa un po' di passione sfogata pur di non parlare. Chissà...

Recensore Master

Alain è unico, la sua generosità, allegria e passionalità sono insostituibili! Anche Marianne non può farne a meno, anche se non vuole ammetterlo.

Recensore Veterano

Quando la brace cova sotto la cenere, prima o poi divampa di nuovo.
Cosi', come un grande incendio, è scoppiata la tra loro quella fiamma mai spenta.
Inutile fingere o tentare di fuggire, quando tra due persone c'è un' alchimia tanto forte, l'istinto vince sempre, infatti è bastato un contatto tra Alain e Marianne per scatenare la passione, e fare l'amore per loro è diventato naturale come respirare.
Hai descritto talmente bene ogni loro singolo respiro, che mi e' sembrato di essere la con loro, mi sono sentita come una spettatrice silenziosa, di essere quasi in torto nel continuare a leggere, come se stessi violando in qualche modo la loro intimità.
Come sempre, sei unica, complimenti!

Recensore Master

Confesso che è una delle poche volte in cui non so cosa dire su un tuo capitolo, se non che... è perfetto! Mi aspettavo un simile epilogo tra Marianne e Alain, ma il taglio che hai dato alla scena immortalata nelle tue righe è assolutamente autoriale e ne sono rimasta incantata: splendida e calzante la citazione del Barone Rampante, magistrale il modo in cui porti al divampare di questo "incendio" a partire appunto da una piccola, insignigìficante scottatura... e meraviglioso ogni passo che parla di un amarsi quasi selvaggio, concreto, istintivo, come la passione che muove i due personaggi l'uno verso l'altra, eppure al tempo stesso intramezzato da una profonda dolcezza. Marianne e Alain ancora non lo sanno, ma questo è fare l'amore.
E' sempre un piacere leggerti... ma possibile che non hai ancora pubblicato qualcosa sul serio????

Recensore Master

Capitolo molto sensuale, come d'altra parte è la tua Marianne così come ce la fai vedere anche dalle pitture. Molto bella la prima parte con tutta quella serie di non detti, di azioni che parlano per i protagonisti, che raccontano la goffaggine di Alain, che descrivono in modo in cui i due continuano ad affascinare sì. Capitolo anche molto più problematico di quello che sembra, per quello che dicono, forse, più che per quello che non no. Aspetto il seguito con curiosità. Ti strizzo forte! A prestissimo.

Recensore Junior

Scritto molto bene, anche questo capitolo, cara Veronicuzza, però..mi sembra che Alain sia diventato il protagonista vero di "Rivoluzione", e non solo da pochi capitoli..tutto sommato, questa sensazione l'ho sempre avuta..Non è una critica, eh..ma è un personaggio per il quale non ho mai avuto un debole..Certo la passione che lui e Marianne ( uno dei nuovi personaggi creato da te, e formidabile, tra l'altro, come personaggio originale..) è forte e incontenibile ( quindi lui, almeno per un pò avrà "accantonato" i suoi sentimenti per Oscar?), e la descrivi molto bene, nel suo sfociare..ma un intero capitolo dedicato solo a loro due, boh, forse mi sembra un pò eccessivo..anche perché mi sembra che ce ne siano stati altri, incentrati solo su di loro..Se devono essere loro i nuovi protagonisti, allora è una cosa logica, altrimenti..io sinceramente preferisco leggere dei due protagonisti iniziali , o delle vicende "misteriose" che riguardano i nobili fedeli al re, come il generale Jarjaeis e Girodel..Comunque, ti rinnovo sempre i miei complimenti più sinceri, per come riesci a trasportarci nell'atmosfera di quel mondo lontano e di quelle travagliate vicende..A presto!

Recensore Master

Cara Veronica,
Che mai ti potrei scrivere a questo punto? Complimenti, ma tanti, tanti, davvero!!! Capitolo grandioso,
degno tributo a questi due immensi personaggi, e stupenda, ulteriore, dimostrazione pratica della tua
sconfinata bravura nello scrivere. Queste due anime, così complicate, si sono appartenute da sempre.
Esse finalmente si sono "incontrate". La grande speranza, almeno la mia, è che ora Alain e Marianne
decidano di aver cura di quanto è nato tra di loro. Sarebbe un vero peccato se essi lo soffocassero o lo
"recidessero". Non è detto che a un desiderio senza dolcezza debba per forza seguire una passione ma-
lata e fredda. Le fatiche e i lutti della vita, come terribili siccità, possono far inaridire la superficie dei
sentimenti umani, ma spesso nella profondità di ogni animo, come in quella terrestre, si possono celare insospettabili riserve nascoste e rigeneratrici. Queste due povere creature hanno tanto sofferto e, pur-
troppo, hanno anche un po' sciupato la loro esistenza, ma non si sono mai arrese all' oscurità che le cir-
condava. Esse hanno sempre, segretamente, mantenuto viva la speranza nel loro cuore ed è giusto che
adesso ci possa essere un pezzetto di felicità anche per loro.
Con sincera ammirazione

Recensore Master

Tra Marianne ed Alain non c'è bisogno mai di troppe parole: la passione parla per loro intensa!

Recensore Master
04/05/17, ore 10:38

Cara Veronica,
La Rivoluzione sta cambiando pelle e tutti lo stanno percependo. La possibilità di una monarchia costitu-
zionale o parlamentare sta lentamente, ma inesorabilmente, sgretolandosi. Si sta affacciando una nuo-
va idea del mondo e delle sue future regole. Un concetto che spaventa tutti, anche quelli che amano
fare la voce grossa e approfittare di tutto, e che porta il nome di Repubblica. Esso in realtà è un ideale
ancora ben vago (e lo è rimasto anche in seguito, a quanto pare), ma ha già messo piede nel cuore di tante pesone. Gli animi più sensibili e intelligenti non posso che essere turbati da tale immensa novità.
Sono molti coloro che stanno approfittando di queste ultime ore febbrili per portare a termine i loro piani.
Nessuno può sapere quale sia la mossa vincente per aggiudicarsi una partita così immensa, ossia quella
che concederà, al più astuto o al più fortunato, un altro pezzetto di futuro, ma intanto bisogna rischiare
e anche tanto. I tuoi odierni personaggi principali, bontà tua, hanno le idee molto chiare in proposito.
Bernard da buon e sincero politico non ha dubbi. Alain, popolano parigino e grande soldato, ha sempre
captato prima di tutti il mutare del vento della storia e, anche se con sofferenza, ha sempre scelto in
prima persona da che parte stare, sbagliando ben rare volte. Ed è mia opinione che anche Girodel sappia
quello che sta facendo, che questa sua carcerazione non sia un infausto evento del destino, ma una mos-
sa ben pianificata, all' interno di un piano molto più grande. Il generale La Fayette, invece, (come al
solito?) sta cercando di cavalcare la situazione. Egli, da buon avventuriero, sembra preoccuparsi più
della propria prossima carriera che del futuro dell' intera Francia. Un' ambiguità che sempre ha accom-
pagnato le decisioni e gli atti di questo grande personaggio storico anche nella realtà.
E poi c'è Marianne... La grande incognita di questa tua affascinante saga. Una bella donna misteriosa
calata nel bel mezzo di uno dei più movimentati periodi storici dell' umanità. Che vorrà? Che cercherà?
Per chi mai sarebbe ella disposta a sacrificare ogni cosa? Intanto, furtivamente, ella si è recata da
Alain. Che si diranno? Che accadrà? Beh, Veronica, complimenti! Questo tuo lavoro non conosce mai
cedimento e riamane sempre e comunque appassionante, oggi come al suo inizio.
Con sincera ammirazione

Recensore Veterano
03/05/17, ore 11:41

Povero Alain, ora pure gli incubi.
Ora che hai svelato quanto sono stati protetti i Grandier capisco perché ha cosi' paura che Girodel possa esporsi e raccontare fatti che riguardano anche il padre di Oscar, ma lui non conosce quest'ultimo e di certo non sa che può dormire sonni tranquilli, almeno in questo caso.
Marianne che va a trovare Alain, che ci sia ancora del tenero nel suo freddo cuore??
Sempre molto avvincente quello che scrivi , complimenti!
Bacioni Roberta

Recensore Master
03/05/17, ore 09:36

Mia cara Veronica, un altro capitolo pressoché perfetto e bilanciato, in cui stavolta, grazie al magistrale dialogo con La Fayette, doni luce a un personaggio minore che finora avevi solo sfiorato, ossia Girodel... e molti fili iniziano a essere tirati (da noi e soprattutto da parte di Alain). Molto belle le parole del fiero Victor, ben consapevole dei vizi (molti)e delle virtù della classe sociale a cui sa di appartenere, eppure così coerente e leale da non rinnegarla, né tantomeno da ricorrere ai sotterfugi e ai giochi politici di Lafayette e Mirabeau. Si dimostra così un uomo tutto di un pezzo, capace però al tempo stesso (d'altronde è un militare)di essere freddo e calcolatore. Alain, al contrario, comincia a sentire il peso di segreti e bugie e a perdere lucidità proprio ora in cui mantenere la calma è di fatto vitale per proteggere la felicità di Oscar e André, verso i quali nutre un amore viscerale e struggente (perfetta la seduta psicoanalitica del nostro soldatone!) Confesso che mi ha un po' commosso vederlo in questo frangente di profonda stanchezza e vulnerabilità, che però non gli impedisce di guardare sempre con un certo disincanto le vicende rivoluzionarie (in questo, anche se il punto di partenza è ben diverso, si conferma affine a Girodel). Ha l'occhio lungo Alain... già, chi comanda? Chi regge le fila della Rivoluzione? Bernard è troppo coinvolto e soprattutto troppo idealista e fiducioso per rendersene conto, anche se sicuramente le parole dell'amico stavolta hanno lasciato il segno. Ben consapevole della tempesta imminente è anche Marianne, quasi una nota fuori posto in quella sorta di mondo a sé che è casa Chatelet... ed ecco che la bella prostituta non può fare a meno di correre a casa del soldatone ammaccato. Bel finale... e chissà che Alain non ringrazi l'Aitrice per questo arrivo inaspettato! 😂