Recensioni per
Rivoluzione - Hikari to Kage
di VeronicaFranco
Innanzitutto scusa il terribile ritardo. Poi volevo dirti che apprezzo moltissimo il tuo modo di tratteggiare Loulou che è un personaggio che amo moltissimo, e lo sai. Adoro il suo modo indisponente ed intelligentissimo di fare. Mi è piaciuto anche il modo in cui sua madre le ha dato modo di defilarsi. |
Cara Veronica, |
Stavolta il mio ritardo è imperdonabile, però se non altro il commento cumulativo ha il suo perché: non so se sbaglio, ma credo che tu abbia suddiviso in due capitoli una parte interlocutoria che sarebbe stata troppo lunga, incentrata prevalentemente su Madame de Briges. E se nel primo capitolo coprotagonista è un Girodel particolarmente affascinante, perso tra antiche gelosie (ah, quei segni sul legno!!) e recenti ricordi (splendido il flashback del Generale non domo che difende il quadro di Oscar!), nella seconda troviamo una risoluta Loulou, che non può che ''cozzare'' con l'austera zia e scappare via (fa un po' Georgie Gerald quando era tra quelle oche giulive!). Dicevamo però che è Catherine la reale protagonista di questa parte... e mi ricorda molto Oscar prima di amare André, dal punto di vista caratteriale (e strategico ), ma ovviamente dal suo punto di vista i motivi per covare rancore nei confronti della sorella e di André sono molti (se non altro inizia a pensare che possano essere in buona fede). Che ne diventi più avanti una pericolosa nemica? Non so se potrebbe arrivare a tanto, certo è che la sua empatia con Girodel (a sua volta geloso di André... sarà un caso?) mi dà da pensare... Quel dono, il colloquio tra loro... confesso che quando si faceva bella per un attimo ho creduto che fosse per lui(visto che al marito in realtà non tiene più di tanto!!). Invece ecco Loulou... immagino che non sia casuale questo arrivo, così come i tarocchi, il canto sulla Senna...e poi c'è il finale con Marianne, mandata ad adescare qualcuno per conto di Mirabeau (purtroppo ne è ancora una pedina... ma chissà se stavolta riuscirà ad andare fino in fondo!) La domanda sorge spontanea, direbbe Marzullo😂: cosa bolle in pentola, Veronica? ?? |
Catherine è molto dura nei suoi giudizi, eppure un fondo di ragione lo ha. Come si può accettare senza lottare di perdere il proprio mondo? Di credere in cose che non si possono accettare? E ha ragione anche su Oscar e André, in fondo, per quanto dettata da nobili motivi, la loro scelta è molto ingenua. |
Oh oh, la situazione si complica..Chi sarà l'uomo misterioso che la bella Marianne deve sedurre? Un uomo che ha fama di essere un amante noioso..sarà mica Fersen?? Certo è che Mirabeau vuole scoprire i piani di qualcuno..qualcuno che è al corrente dei piani dei nobili emigrati? Lo scopriremo presto, vero? Ormai i nodi stanno venendo al pettine..Mi chiedo solo quando sarà tirata in ballo Oscar..e con che motivazione riusciranno a convincerla ad abbandonare il suo "buen retiro" ad Arras.. |
Loulou è tosta! Le ochette e i nostalgici egoisti che ha lasciato dietro di sé non sono paragonabili a lei, né al nuovo eco di Parigi! |
È un bel capitolo che intreccia passato è presente. Ce lo fai vedere attraverso i ricordi e attraverso qualche flashback. Si sente la tua solita intelligenza letteraria, che ti permette di costruire molto bene le storie. Non amo molto il personaggio di Girodelle, però qui lo hai reso sufficientemente malinconico e pensoso. Bellissimo il duetto tra la sorella di Oscar e la cameriera. Una nervosa, l'altra timorosa. Un quadro delizioso è molto adatto all'epoca. Non so dove vuoi portarci... Non mi resta che attendere! Ti strizzo fortissimo. Un bacio. |
Allora, sappiamo bene ciò che accade quando dei malviventi si introducono anche oggigiorno nelle nostre case. Il parallelo con le devastazioni post 14 luglio può sembrare un pò ardito, me ne rendo conto vista la matrice ben diversa di questi saccheggi, ma la sensazione ultima che ne ricavo è la medesima. Uno stupro. E' questo che avvertono forte e chiaro sia il Generale che Girodel, il cui eco viene descritto a mò di flashback ora, nel confino forzato a Palazzo Jarjayes. La violazione del loro mondo, di tutto ciò che di cristalizzato conservano i ricordi, i cimeli stessi di un passato che non potrà mai più tornare. La stessa Oscar, il "figlio di Marte" che benevola e protettrice aiuta il padre e l'ex fedele secondo, è ferma nelle intenzioni a quel quadro. Loro la credono morta. In realtà, anche se solo in parte, ella è morta davvero, e proprio di questo non sa rendersi capace Girodel. Provando un senso di profonda e malsana acredine ( sarebbe meglio dire odio?) nei confronti di quello che vede come l'artefice ed il fine ultimo di cotanto cambiamento: Andrè. |
Oh, finalmente un capitolo non incentrato su Alain e Marianne, eheh..Un capitolo troppo breve, per come è leggibile e per come ci incuriosisce, perchè apre nuovi e ulteriori spiragli sui personaggi "secondari" di "Rivoluzione"..E così Girodel era intervenuto durante l'attacco della plebe a Palazzo Jarjayes, per difendere il Generale e tutto il resto..c'è da pensare che per poco non si è incontrato con Andrè e Alain, che se non ricordo male erano arrivati poi a palazzo quella stessa sera, trovando il Generale mesto e pesto davanti alla cornice vuota del ritratto di Ocar/Marte..A proposito, ma quel ritratto..che fine ha fatto? Devo confessarti che pensavo che il Generale l'avesse donato per riconoscenza al suo mancato genero..e invece no ..e allora chi ce l'ha? |
Cara Veronica, |
Sempre più pezzi di storia dei personaggi di "Rivoluzione", Girodel con i suoi ricordi, il dolore per la presunta morte di Oscar, e poi quei momenti terribili dell'assalto dei rivoluzionari a casa Jarjayes. |
Piccoli pezzi di vita che emergono e vengono raccolti da un oceano di distruzione, e che tu descrivi in modo perfetto! |
Splendido anche questo capitolo, Veronica, in cui gli intrighi e le vicende che coinvolgono principalmente Girodel e Catherine de Briges rimangono un po' (ma non del tutto) sullo sfondo, a vantaggio dell'idillio appassionato tra Marianne e Alain, ormai sempre più avviati a essere una coppia vera. Emblematico questo velarsi- svelarsi del titolo, specie per i nostri inconsapevoli innamorati, dove il velarsi non corrisponde soltanto alle vesti che tornano a indossare i nostri dopo l'amore consumato, ma anche a tutte quelle sovrastrutture (specie da parte di Marianne) per nascondere sentimenti e debolezze . Ovviamente in maniera analoga lo svelarsi, al di là dell'atto in sé, è anche metafora del salto di qualità del loro legame, con la caduta di ogni barriera di fronte all'intensità di quanto provano l'uno per l'altra, complici le parole di Bernard che scatenano la gelosia di Alain e quella pioggia (che fa molto Magnolia anche se non piovono rane) che sembra quasi purificare Marianne dalle nefandezze che le impone Mirabeau e la portano dal bel soldatone 😉Magnifico il modo in cui concludi il capitolo, quel crescendo di emozioni che sfocia tra Alain e Marianne in qualcosa (ora lo avvertono anche loro)che trascende il sesso stesso e la ricerca del proprio appagamento. In particolare, a colpire Marianne è questo donarsi da parte di Alain, questo cercare il piacere di lei piuttosto che il proprio. Splendida prova cara... ma tanto ormai sono ripetitiva!! Un abbraccio |
In realtà ti sei recensito da sola... Due donne molto diverse, come una che da quel dettaglio dei guanti bianchi che una dimentica e l'altra no, in due situazioni diametralmente opposte, sia dal punto di vista sentimentale che dal punto di vista politico, che aprono e chiudono il capitolo. Di fronte a loro due uomini, con due destini molto diversi e due posizioni opposte per quanto riguarda la vita politica della Francia in quel momento. Tutto si racchiude qui, forse anche la parte sentimentale... Sei sempre molto brava. Ti strizzo forte. |
Ciao, molto in ritardo, ma ho cercato di leggere questo capitolo, purtroppo il lavoro in questa stagione non mi lascia molto tempo e la sera crollo per la stanchezza. |