Recensioni per
Rivoluzione - Hikari to Kage
di VeronicaFranco
Cara Veronica, |
Sempre piu brava la piccola lou lou, piu diventa grande piu diventa intelligente, spero che non finisca nei guai, mi piace il personaggio. |
Certo che Loulou dimostra un grande coraggio, ma anche una grandissima fortuna; oppure ha davvero usato qualche trucco. |
Stavolta capitolo breve e altro (anzi altra!) protagonista, ma si beve come un caffè (tanto per stare in tema!) Scherzi a parte, grazie a questo ''agguato'' dell'indomita Loulou inizi a renderci più chiaro il tutto, dando prova per l'ennesima volta di quanto sia complessa, accurata e particolareggiata la stesura di questo romanzo (ormai è assodato che Rivoluzione lo è). Dunque il Cafè Valois in cui si muove la scaltra Marianne (se ho capito bene è lei con Christine, e a questo punto, ma dovrei rileggere indietro, la stanza segreta in cui si è incontrata con Alain dovrebbe trovarsi lì) non è altro che un mezzo per i realisti di fare soldi... sicuramente in maniera poco dignitosa per chi, come Catherine e Hortense, sia un membro dell'integerrima famiglia Jarjayes. Oltretutto Briges non ha avuto scrupolo a rovinare il cognato... certo che il Generale non è stato granché lungimirante nella scelta dei generi!! Comunque, inizio a capire lo strano interesse di Loulou per le vicende dello zio, è chiaro che in qualche modo voglia aiutare la sua famiglia e forse riscattare se stessa, destinata in caso contrario a un matrimonio d'interesse. Ora sono curiosa di vedere come andrà il gioco d'azzardo...basteranno i tarocchi ad aiutarla al tavolo verde? Nell' attesa ti mando un bacio e... buon Ferragosto! |
La tua Loulou mi piace sempre di più! Mi piace sempre di più ! È un bel personaggio , molto in linea con la bambina che aveva raccontato la Ikeda , ma nella sua crescita dal trasformato in una ragazza intelligente e volitiva , che esce gestire meglio le situazioni peggiori . |
Cara Veronica, |
Nuovi e vecchi ( seppur nel fiore dell'adolescenza sia difficile definire qualcuno vecchio..) incontri, dunque. Partiamo da Loulou. Vecchia conoscenza, appunto. Eppure sempre ricca di nuove sfaccettature, ce la regali sempre più donna, spogliata parzialmente dell'ingenua sfacciataggine di ragazzina, nonostante riesca a mantenere la fresca pulizia dei suoi anni. |
Loulou è tosta! Sta tentando il tutto per tutto per salvare il padre e la famiglia, e sottrarsi ad un matrimonio imposto! |
Beh loulou e un mito, davvero scaltra, lo zio mi sta tanto antipatico, fa la figura dello stupido. Bel capitolo |
Con il mio consueto ritardo ma... due parole soltanto per ribadire che questa storia mi sta trascinando sempre di più tra le sue righe!! A sorpresa riprendi dalla passione tra Alain e Marianne e con essa concludi il capitolo... ma se all'inizio sembra che tra i due cada anche l'ultimo velo nel denudarsi corpo e anima (per certi versi è commovente l'imbarazzo di Marianne a mostrare i segni del tempo a quello che è ormai di fatto il suo uomo), sul finale torna il non detto (stavolta più per colpa di Alain, per il quale Diane resta un tasto dolente)e la sensazione che entrambi siano davvero sull'orlo del baratro, un baratro che si potrebbe rivelare pericoloso. Nel mezzo ecco invece la surreale cena in casa Briges. Non voglio ripetermi nel dire quanto tu sia stata magistrale nel caratterizzare ogni personaggio e nel rendere quanto mai realistica quella situazione, rendendoci spettatori del piccolo, grande dramma di Catherine. Un marito con cui non solo non comunica più, ma che evidentemente non prova più niente per lei; due figli spettatori innocenti ma inopportuni. Ed ecco alfine lo sfogo finale che ci regala un inedito quadro di affetto tra sorelle. Tutto bello e toccante... ma nel baratro Catherine c'è già. Bravissima, come sempre! |
Ma allora ci vai in vacanza! Bel capitolo anche questa volta, anche se continui a rimanere sui rami laterali della storia. Innanzitutto quello di Alain e Marianne che è sempre molto sensuale, e stavolta comincia anche a portarci sui rispettivi sentimenti, sui loro non detti e su quello che avrebbe potuto essere. Mi piace molto il modo in cui tratti questa loro storia. Stanno crescendo poco a poco, quasi senza avvedersene. Sarà una coppia decisamente interessante. Come molto interessante è quello che accade in casa De Briges. Il confronto verbale virgola di etichetta, di posizione, tra marito e moglie è un capolavoro. Il fatto che tu usi il pollo e le differenti maniere di mangiarlo per rappresentare questo duello politico tra i due coniugi è favoloso. Mi è piaciuto davvero tantissimo. Per ora ti strizzo e ti auguro buone vacanze. Un grosso bacio. |
Sempre troppo buona coi credits, cara! Per fortuna non siamo in "Chocolat" e ad Alain non serve il cioccolato "per risvegliare la passione"! Basta Marianne! Chissà se quel covo serve solo per i traffici di notizie, o se in un certo senso non sia il nido riservato solo a sé e ad Alain: più curato della casa del soldato, più sicuro di Palazzo Mirabeau... |
E' davvero un baratro quello che ci proponi qui cara Veronica. I sentimenti dei personaggi che costruisci (perché qui sono tutti opera tua, anche un Alain sempre più a tutto tondo, chapeau!) sono così profondi e catturati in un periodo oscuro: personale, magari, come quello di Marianne che cerca Alain inconsapevolmente da molto più tempo di quanto voglia farci credere, e qui finalmente lo svela (anche se tende a velare il suo corpo, in un modo così femminile e dolcemente insicuro!); ma anche storico, tra la consapevolezza di non potersi più abbandonare ai sentimenti con la leggerezza dell'Ancien Regime, specie se quei sentimenti non riguardano il marito (il premio per il peggior Cupido del secolo XVIII va al Generale Jarjayes! Catherine e la mamma di LouLou, due inetti si son trovate a sposare!). A volte anche i sentimenti positivi sono un baratro oscuro che fa paura, ma la paura del vuoto è così invitante, che spesso l'istinto è chiudere gli occhi e buttarsi. Chissà se ce la faranno anche i nostri, soprattutto Alain e Marianne, che devono sconfiggere quelle ragnatele sul cuore (che tutti abbiamo provato, purtroppo). |
Beh che dire, scrivi sempre capolavori, alain e imbattibile, aspetto gli altri aggiornamenti, spero che tu comunque riesca a vincere la lotteria, a presto |
Cara Veronica, |