Recensioni per
Rivoluzione - Hikari to Kage
di VeronicaFranco
La politica sta invadendo la tua storia, come d'altronde invase tutta la società dell'epoca. |
Continua la serie di capitoli parigini, dedicata sia ad Alain che alla storia che ci chiarisce cosa stia accadendo nei luoghi ove si decide il destino della Francia e ci prospetta il futuro dei personaggi che conosciamo. |
Rieccoti! Che bello ritrovarti in così poco tempo. Ero così presa dal duello dello scorso capitolo che ho completamente tralasciato la parte politica. Ma è molto molto importante, purtroppo. La fase storica è densissima di politica e intrighi e questo non può che far del bene a una ff già così ben congegnata (per te sarà uno strazio, ma per noi lettori è bellissimo, sappilo!). Ci riporti così ad Arras/Agny, con questi intrighi. Alain ci è stato più spesso di quanto pensassimo (anche se era chiaro già da allora chi fosse Manidipiuma), e Martin continua a crescere bene. Che bel personaggio il tuo Martin, se solo LouLou sapesse...In tutto questo intreccio, ti ci vedo a fare come faceva un certo scrittore nostrano, che per il suo romanzo prese un foglio, lo divise a metà e mise da una parte la trama che il lettore leggeva e dall'altra quello che i personaggi facevano nell'ombra e che solo lui narratore sapeva (e che tirava fuori al momento giusto). Non ti dico chi è tanto lo capisci e poi sennò ti spaventi. |
Veronica, ce l'hai fatto penare sto capitolo, ma ne valeva la pena, appunto! Qui è uno scontro tra titani! Già sai della mia propensione netta per Alain, un uomo pragmatico, con pochi ghirigori ma con un cuore enorme, e un enorme senso del rispetto per l'essere umano (che mito è quando riprende un suo pari!? Ma ce l'aveva già dimostrato quando parlò ad André in visita a Parigi di questi nuovi arruolati pronti a tutto per fare carriera...). Qui spicca Girodelle, che evidentemente spinto da spirito di emulazione, ma sicuramente non solo per quello, ricorda la donna del suo cuore. La donna che LaFayette odia. E come non odiarla? Era un comandante di gran lunga superiore... |
Cara Veronica, non mi aspettavo un nuovo aggiornamento così presto! Hai detto che ora è il momento di Giro, ma nel capitolo più che altro la scena è incentrata su Alain, e i suoi pensieri..Ne ha da meditare e da riflettere, in effetti..E da essere sempre e costantemente preoccupato per Oscar e Andrè..a quante insidie sono scampati quei due, finora, grazie a lui e ai suoi "angeli " protettori ad Arras..Ma per quanto tempo riuscirà ancora a proteggerli? Gli eventi sembrano correre velocemente, e se già Bernard, che è un uomo abbastanza "moderato" nel valutare le prese di posizione in politica, figuriamoci gli altri, molto più infervorati di lui, che clima stanno creando..C'è da riflettere anche su Girodelle, che per ora è recluso in prigione, e che sta mostrando tutta la sua nobiltà d'animo nel non voler rivelare i nomi degli "emigrati" , e anche nel perseguire scelte non facili, come non voler abbandonare il suo re, unendosi agli altri nobili come Lafayette..Perchè poi in effetti, come giustamente pensa Alain, si è fatto arrestare anche abbastanza facilmente? Perché è intervenuto a difendere i Cavalieri del Pugnale? Solo per nobiltà d'animo, perché lo sentiva un suo dovere? Non era in effetti meglio per lui mantenere un profilo basso, una volta tornato in Francia, come sta facendo il Generale Jarjaies? A meno che tutto questo non faccia parte di un piano ben orchestrato, magari per distogliere l'attenzione da qualcos'altro, non so..Ovviamente non ti sbottonerai su questo, vuoi mantenere alta la sorpresa, e fai bene, eheh..però penso che di lì a poco, Girodelle uscirà di prigione grazie proprio al padre di Oscar..Non credo che il generale lo farà marcire in prigione ancora per molto... |
Bel capitolo, pieno di azione e di misteri! Bernard ha ragione da vendere, con il suo desiderio di giustizia pieno di passione, ma purtroppo altre persone non così pure vogliono approfittare di quegli stessi ideali per il loro tornaconto; da questo punto di vista, e da quello più concreto delle contromisure, il più pragmatico e attivo è Alain. |
Splendido capitolo Veronica! Scorrevole, incalzante, quasi ''filmico'': sembrava che ci fosse una telecamera che ora inquadrava Mirabeau, ora Alain, ora Le Tuleries, e questo grazie all'espediente di dividere il lungo discorso del deputato (altrimenti tedioso), e di intervallarlo con altri eventi e altri personaggi. In questo modo riesci a creare un crescendo di suspense e tensione, che si arresta ad effetto, quasi bruscamente, con la concitata conclusione del discorso e la contemporanea fine del duello tra Alain e Girodel. Duello questo divertente ma per certi versi anche drammatico (e momento clou dell'intero capitolo, che richiama un analogo duello tra Alain e Oscar nell'anime): in fondo mette a confronto due uomini profondamente diversi eppure accomunati dall'amore, dal rispetto e dall'ammirazione per la medesima donna... con la differenza che mentre Girodel non sa chi ha di fronte, se non sul finale (e forse chissà, nel momento in cui Alain gli dà quella risposta a bruciapelo alla fine della tenzone qualcosa in più intuisce sui sentimenti dell'avversario), il nostro soldatone ne ha ben chiara l'identità! Credo proprio che si sia voluto togliere una piccola soddisfazione (!), sfidando un rivale de facto (cosa che non potrebbe mai fare con André, per la profonda amicizia che lo lega a lui), e allo stesso tempo, forse incosciamente, vendicando l'amico. In un certo senso, anche se con la sua solita aria scanzonata, è come se avesse voluto sfogare sul povero Girodel tutta la frustrazione legata a una giornata pessima e soprattutto al suo amore impossibile. 😉 A proposito di amori impossibili...curioso come in questa reazione a catena sia quanto mai presente, eppure manchi fisicamente (quasi che fosse realmente dipartita come in Eroika) la nostra eroina. So già però che la sua assenza forzata sarà di breve durata, anche se devo dire che in tanta carne al fuoco non ne sento ancora la mancanza. Merito sicuramente del tuo Alain, che sembra ormai diventato protagonista assoluto di questa prima parte insieme a Fersen, giganteggiando anche su quella pluralità di personaggi a cui hai dato risalto finora. Dopo questo capitolo, resto ancor più convinta delle mie considerazioni a inizio storia: sembra davvero di assistere a uno sceneggiato in costume, a una di quelle grandiose saghe storiche che tanto amavo (e amo), dove storia e trame s'intrecciano alla perfezione. E proprio questo intreccio tra vicende storiche, fantasia e richiami all'anime fa di questa Reazione a Catena una delle parti migliori di Rivoluzione. Posso dire solo... chapeau! |
Cara Veronica, |
Ci hai fatto penare, ma ecco finalmente uno dei tuoi bei capitoli storici. Mi piace il modo in cui affronti sia l'udienza, vista attraverso le parole di Mirabeau e il furore popolare sia i moti nel giardino delle Tuileries. |
E bentornata, cara Veronicuzza! Da tempo non ti recensisco, ma ti leggo sempre, tu lo sai..Ma questo capitolo "di ritorno", il tuo ritorno, ahahaha, merita davvero una recensione, seppur breve, come è mia abitudine..Allora, innanzitutto , lode per la parte storica, Mirabeau e quant'altro..anzi, ti dirò di più, sto imparando anche cose che non sapevo ( tipo il personaggio del marchese di Condorcet, che non è presente in questo capitolo, ma è un personaggio storico che tu hai saputo farci conoscere molto bene), poi..beh..quello che immaginavo si sta avvicinando sempre di più..voglio proprio vedere se, fino alla fine, le tue idee per il seguito e le mie "previsioni" collimeranno, ehehe..Per quanto riguarda i "nostri" personaggi, in questo capitolo hai fatto fare le presentazioni a Girodelle e ad Alain, e che presentazioni! Uno strano duello in cui Alain sembra "posseduto" da Andrè, ahahah..Scherzi a parte, sembra che il "bestione" voglia farla pagare a Giro per quello che lui ha fatto passare all'amico ( mi riferisco a quando Giro chiese al generale la mano di Oscar, e questi acconsentì ben volentieri, gettando Andrè nel più amaro sconforto..Chi se la scorda la puntata in cui lo pestano e poi Alain lo trova a piangere mentre dice "non ti sposare, Oscar, ti prego, non ti sposare"..sigh..)..del resto la dote più bella del nostro eroe bestione è il senso dell'amicizia, eheh, non lo dimentichiamo..Comunque, io nel duello che hai descritto tifavo per Giro, eh..Alain mi è sembrato un pò troppo fuori luogo e sopra le righe, ma lo scuso per la sua grande, grandissima lealtà nei confronti di Andrè, infatti..Una domanda, da ignorante in materia..ma questi scontri tra i rappresentanti della legge e questi nobili che volevano prendere in mano la situazione e difendere il re e la regina avvennero realmente? Immagino di sì, visto che stai facendo come dicevo prima una accurata, anzi accuratissima ricostruzione storica..motivo per il quale ti perdoniamo i tuoi ritardi, ehehe..Che dirti? aggiorna presto, anzi prestissimo! Mò il viaggetto a Paris, l'hai fatto, ne ha di di ispirazione a cui attingere, immagino, eheh..Ti saluto e ti abbraccio bedduzza |
Un capitolo tanto atteso, ma ne è valsa la pena, visto la portata di un carico così imponente. |
Il duello di Alain con Girodelle aveva davvero una grinta che può nascere solo da questioni personali irrisolte; perfetta l'inserzione dei discorsi di Mirabeau; il clima sta iniziando a surriscaldarsi in città! |
In ritardo, ma presente! E mi trovo a commentare un capitolo ben bilanciato, lungo ma scorrevole e, soprattutto, molto succoso dal punto di vista della trama. All'inizio giochi un po' con noi sull'identità del misterioso cavaliere, ma ben presto ecco svelato il bel conte, sempre più personaggio drammatico (penso soprattutto al dialogo successivo, dove emerge tutta la sua frustrazione e impotenza) e malinconico (il ricordo di Oscar). Magistrale la conversazione tra lui e Mirabeau, da te perfettame te rappresentato nella sua duplice natura di uomo molto intelligente e ''illuminato'', ma eticamente discutibile per i suoi comportamenti lussuriosi. Certo, di fronte a Marianne anche l'occhio di Fersen si sofferma (sappiamo che storicamente fu abbastanza attivo, nonostante tutto!), ma più che altro perché intuisce subito, rimasto solo con lei, che la favorita sa qualcosa che gli sfugge...e le sue rivelazioni inizialmente sibilline gli danno ragione e lo portano a insistere. Quanto avrei voluto leggere quel nome che tu le fai solo sussussare!! Comunque già così ci hai svelato che dietro la follia di Leon c'è ben altro (ecco perché Marianne era così esterrefatta di fronte alla placida calma di casa Chatelet!)... ci sono quelli che tramano nell'ombra. E nell'ombra tramano anche i monarchici fedeli al re e a Maria Antonietta che si riuniscono a palazzo Jarjayes. L'epilogo è di grande impatto, con la bionda e algida Catherine e la stretta di mano con Girodelle... Ovviamente ci lasci sul più bello, come da copione... e con una gran curiosità di leggere il seguito! Un bacio e a presto |
Per la seconda volta in due giorni mi trovo a lasciare una recensione simbolica... ma anche dai commenti di Rivoluzione manco da troppo tempo, e per lo stesso motivo confessato ad altre amiche non più tardi di ieri: il rimando continuo a un momento di tempo in cui scrivere una recensione degna di una storia così articolata e meravigliosa... momento che purtroppo non trovo mai, col risultato di un'assenza colpevole che non volevo più continuasse! Ecco quindi queste righe inutili ai fini di un commento vero e proprio ma utili (spero) a ribadire il mio amore per la tua opera e la mia presenza assidua anche se a volte silenziosa tra le tue righe. |
Marianne che sa più di quanto potessimo sospettare e sta aiutando Fersen con informazioni bomba, ho come la sensazione che sia nella rete di protezione che ha creato Alain per proteggere A&O, sarà mai possibile? |