Recensioni per
Rivoluzione - Hikari to Kage
di VeronicaFranco

Questa storia ha ottenuto 365 recensioni.
Positive : 365
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
14/07/17, ore 15:35

Ohhhbma che bello, tutto titto, come sempre, grazie di questo regalo, anche se ci rimango sempre male

Recensore Master
14/07/17, ore 14:40

Ciao, sister! Come sempre ogni cosa che scrivi è un piccolissimo capolavoro. Bellissime queste frasi, è molto vere nel momento in cui Oscar ha paura di danneggiare le parole utilizzando le troppo. Spesso, tutti noi lo facciamo svuotando del loro significato forza di utilizzarle. Brava per questo frammento a margine del contest. Ti strizzo forte!

Recensore Master
14/07/17, ore 10:28

Bellissimo! Soprattutto è meraviglioso vedere il contrasto con la loro bella e pacifica realtà.

Recensore Master
06/07/17, ore 23:40

Cara Veronica,
Il generale Bouillè, ovvero "un uomo per tutte le stagioni"... Il generale La Fayette: "L' immancabile
avventuriero di turno." (Un po' troppo spesso di turno, nel suo caso. America, Francia...). E in mezzo a
due macigni del genere il capitano Soisson, dal grande coraggio e dalle spalle larghe, ma anche dalla
lingua franca e dai modi bruschi. Vorrei proprio vedere, povero... Ha combattuto, sofferto, sperato, per
cosa? Forse solo per ritrovarsi al cospetto di un Bouillè alle prese con una magnifica bistecca??! E ci
mancherebbe altro!!! Però è solo grazie alle mire dell' avventuriero se il nostro è ancora tutto intero e
libero di circolare. Alain, con quel "signorsì", per una volta, è stato magnifico. Anche Oscar sarebbe fiera
di lui. Certo se egli non avesse intuito prontamente sia il discorso di La Fayette che i possibili sviluppi di
altri piani segreti ora la sua situazione sarebbe ben diversa. Quanti complotti, per la miseria! E quanti
ancora ne nasceranno. Quante vite sospese ad un filo troppo sottile e presto spezzato per sempre. Le
rivoluzioni sono crudeli. E chi sarà mai la "Signora" misteriosa del finale? Non sarà mica Marianne?
Certo che tu, cara Veronica, sei proprio unica... Avresti potuto chiamare la tua "creatura" in mille modi
diversi, ma hai scelto di battezzarla proprio Marianne, cioè col nome della Francia Rivoluzionaria.
Con sincera ammirazione

Recensore Veterano
05/07/17, ore 12:40

Alain resta sempre lo stesso, impulsivo, strafottente e pungente, ma devo anche dire che lo trovo maturo, è riuscito a contenersi davanti al generale Bouillé , si è fatto sentire ma non fino in fondo.
Ma poi mi chiedo, è maturato o alla fine, essendo una persona molto intelligente, sa che in gioco c'è troppo e se si mettesse veramente nei guai poi non potrebbe più avere la libertà di controllare e aiutare le persone che ama?
Vogliamo parlare anche di La Fayette?
A me sinceramente tutto questo buonismo non convince fino in fondo, che stia in qualche maniera usando Alain per arrivare a sapere qualcosa di più?
Speriamo di no.
A presto e bacioni!

Recensore Master
04/07/17, ore 21:57

S'infittisce il mistero e la trama si fa dunque più complicata... vedo infatti che se da una parte hai iniziato a tirare qualche filo, come in un gioco di scatole cinesi si dipingono nuovi scenari:l'inattesa alleanza tra Alain e l'ambiguo Lafayette, il nuovo antagonismo che si sta delineando tra il nostro soldatone e Victor e soprattutto questa misteriosa Signora che attende Alain per le tre. Tutto espresso con una prosa pressoché perfetta, da professionista, senza sbavatura alcuna, senza eccessi.

Ho però una perplessità, Veronica, e per correttezza te la espongo visto che tu sei la prima a chiedere di esprimere eventuali dubbi. Ebbene, dopo venti e passa capitoli mi sono domandata oggi come si possa presentare il tutto in una lettura d'insieme. Avendo riagguantato Rivoluzione I più o meno a metà storia, posso dire che in quel caso in linea di massima ho sempre percepito un'unità di fondo, a prescindere da intermezzi e pov vari, forse perché i protagonisti assoluti erano OeA; un'unità di fondo proprio per questo non turbata neanche dalla tua scelta di perseguire un taglio più intimo e meno avventuroso nella seconda parte del racconto. In Rivoluzione II invece (e qui non posso che apprezzare l'ambizione del progetto) il punto di vista è finora ribaltato: i protagonisti sono molteplici, la storia diventa perciò ancor più corale e, soprattutto, sfaccettata. Il rischio è se possa risultare anche, al tempo stesso, troppo frammentata. So che dietro c'è un progetto preciso e una regia attenta e che dunque non è casuale tutta questa carne al fuoco (e detto tra noi per gusto personale preferisco la scelta narrativa che stai seguendo)... però mi chiedo se qualche lettore rischi di perdersi. Ovviamente non è una critica... io adoro quello che stai imbastendo e vorrei che questa storia fosse tra le scelte del sito ancor più della tua opera prima, perché solo tra le scelte dovrebbe essere.

Un bacio

Silvia
(Recensione modificata il 04/07/2017 - 10:01 pm)

Recensore Master
04/07/17, ore 18:24

Da un lato stai complicando le cose, mentre dall'altro stai finalmente tirando le fila del discorso. Con questo capitolo si chiariscono parecchie cose che avevi lasciato in sospeso in quelli passati. E ti stai comportando come un burattinaio che tira i fili cercando di intrecciarli, o almeno così vedo il destino dei personaggi che hai citato questa volta. Mi piace molto Alain che si ribella al generale, e adoro il dettaglio che hai utilizzato per Maillard, con la sua"s". E poi ovviamente ci lasci sul più bello il punto punto punto aspetto il prossimo capitolo! Ti strizzo fortissimo! A presto.

Recensore Master
02/07/17, ore 21:31

Il nostro Alain è un paladino di giustizia, ma questo lo mette a volte nei guai a causa dei fetenti che lo circondano!

Recensore Master
29/06/17, ore 07:37

Bel capitolo tutto femminile, a parte il bambino è i flashback. Mi piace sia il modo di far passare la storia attraverso le stanze delle donne, e attraverso la possibilità delle donne di influire, in qualche modo scritto. Mi piace anche l'idea di una donna che ama André. Avevo letto il Gaiden parecchio tempo fa in una mia vecchissima storia avevo parlato di lei ma in modo molto meno profuso. Mi piace molto come l'hai usata tu. A questo punto non posso fare altro che aspettare il prossimo capitolo. Ti strizzo forte.

Recensore Veterano
27/06/17, ore 14:05

Questo aspetto del racconto mi ha quasi stregata, i ricordi di Marianne, di lei con Alain...bello capire e leggere dei loro primi incontri, da spessore alla loro storia.
Bello anche come spieghi gli aspetti più intimi di queste donne, nate nella povertà prive di tutto, che per sopravvivere e cercare di emergere danno in cambio tutto ciò che nella società viene disprezzato, ma di certo è una cosa che per Marianne è diventata quasi un'arte, conquistare e ammaliare, meglio di tutte le altre donne.
E come dare giudizio quando dietro ad ogni aspetto si cela tanto dolore e di certo anni di privazioni?
Molto forte l'incontro scontro con Luoluo, che ci faceva la la nostra piccola streghetta?
Sei sempre bravissima, a presto e bacioni.

Recensore Master
27/06/17, ore 09:49

Cara Veronica,
E brava Loulou, che già si è introdotta in quel mondo illecito che ha fatto la rovina della sua famiglia.
Sarà lì senz' altro per scovarne, e arrivare in qualche modo a punire, il responsabile più diretto. In che
pericolo immenso è andata a cacciarsi... E così ci hai regalato un altro capitolo tutto al femminile. Le
esistenze di varie donne, con le loro esperienze e i loro affanni. Confesso che mi dispiace un po' scoprire
tanto oscura la cara Marianne. Confido che il lento lavorio di quei ricordi che la stanno pungolando senza
tregua sortisca qualcosa di buono. Sarebbe solo una fortuna per lei se l' imminente e imprevista diparti-
ta di Mirabeau la trovasse già in compagnia di Alain. Mi riferisco naturalmente a una compagnia sincera
e innamorata, non certo a un semplice legame intrecciato per interesse. Insomma, io desidererei tanto
soltanto il meglio per Marianne. Ella è tremenda, ma a me è immensamente simpatica e cara. Che
ci posso fare?! Ed ecco arrivare una potenziale rivale per Oscar... Una antica amicizia dei verdi anni di
Andrè. Un nuovo potenziale grosso ostacolo da superare sulla strada dei Nostri Amatissimi. Ancora più
grosso e terribile in quanto connesso al nome di un loro arcinemico storico, il duca d' Orleans...
Il racconto si è animato e a me fa immensamente piacere!
Con sincera ammirazione

Recensore Master
26/06/17, ore 23:44

Che capitolo sfaccettato! Forse interlocutorio, ma alternato tra passato e presente, incentrato su Marianne eppure.ricco di personaggi e di rimandi anche ai Gaiden. Ho appena letto il volume della Goen e vedo che ha influenzato anche te (non ti dico su quello di Alain quante idee mi sono frullate in testa😂😂😂), in primis la parte dedicata a Christine. E tra atmosfere alla Eyes wide shut e cameriere ambigue che ritornano letteralmente in vita dalla tua opera primigenia, ecco che spunta... Loulou! Marianne non la conosce, ma la descrizione combacia perfettamente. Unico punto è: che diavolo ci fa lì? Come ci è arrivata?E questo incontro a cosa porterà? Sei brava a tessere la tua tela piano piano, cara Veronica. .. e stavolta aggiungi quel pizzico di mistero che rende la lettura ancor più godibile. Un bacio e alla prossima
(Recensione modificata il 26/06/2017 - 11:47 pm)

Recensore Master
26/06/17, ore 21:05

Ecco dunque altri tre splendidi ritratti "di signora", anche se sarebbe più appropriato dire semplicemente di donna, se volessimo dare un superficiale significato di rispettabilità al termine. Permettimi di rimarcare l'ovvio. Tre donne le aristocratiche del precedente capitolo. Tre donne le popolane di questo. Una assolutamente addentro al suo ruolo ( Marianne, seppur con le molteplici sfaccettature che le conosciamo, non ultima, la principale, un cuore sostanzialmente puro, con cui diventa sempre più difficile fare i conti, con cui fa ammenda di continuo. La riprova? i continui pensieri rivolti ad Alain, la sua potenziale salvezza, il quasi riconoscimento della coscienza verso un amore cui non si è ancora in grado di dare un nome.). Una in bilico tra la convenienza, il potere, gli agi ed un cuore innamorato....anzi, a dire il vero, tra Christine e Marianne l'unica differenza è proprio questa: la prima lo ammette il suo Amore, la seconda lo nega. Disperatamente. Amare, e qui si torna a ciò che più d'una volta s'è detto pure di Oscar, rende vulnerabili, deboli, esposti. Marianne non è disposta ancora a rischiare tanto, nonostante lo sguardo di pura sincerità racchiuso negli occhi innocenti di un bimbo, la mettano a nudo più di quanto non accada già tra le lenzuola del Conte padrone.
Tra le due, la giovane Lalie. Che, come Loulou, diventa donna. Anche se in maniera speculare rispetto alla nipotina di Oscar: non sboccia attraverso l'amore, ma col dolore. Per vincere rabbia e sofferenza, per ricattarsi dall'inferno, sceglie, a modo suo, di domare le fiamme di altri inferni, di passare dallo stato di vittima a carnefice.... forse non ha fatto ancora bene i conti, a tal proposito. Sicuramente non ha compreso che vendersi, sfruttare il fango tentando di conservare la purezza è un'impresa funambolica ed ardua, e che, comunque, ti porta sempre a pagare un prezzo, a fare i conti con te stessa. Ma, per ora, questi nodi non giungono al pettine....
Infine Loulou. Apparizione nel vero senso della parola nelle stanze segrete di Palais Royal...ammonimento della coscienza? Sibilla che si insinua nell'animo di Marianne? Che ci faceva lì, realtà o illusione?
A questo punto, mi vien da pensare che i danni, ad Oscar ed Andrè, non li creeranno solo i nemici ( tanti), ma anche i cuori sinceramente innamorati...
Bravissima. Come sempre.
Tamara Alessandra.

Recensore Master

Lo sapevo che avrei fatto tardi e, seppur abbia già sbirciato il capitolo successivo ( davvero succoso e ricco di spunti, che meritano una lettura ed un'analisi più attenta da parte mia..), non potevo proprio eclissarmi su questo.
Ebbene tre donne, ormai e due diverse concezioni di pensiero.
L'ancien règime, le regole prestabilite, l'orgoglio dell'investitura nobiliare incarnati in Cathèrine. Il cambiamento, il moto perpetuo, il continuo divenire, le speranze che non vogliono infrangersi in Loulou, che, per tutto ciò che di lei già sappiamo, a pieno titolo possiamo considerare donna. Nel mezzo, a reggere con enorme fatica i due piatti della bilancia Hortènse. A proposito della prima mi sono recentemente esposta esternando il mio punto di vista. Per quanto concerne Hortènse sono lieta di trovarvi ancora "del buono", un animo ancora intatto...temevo che la visita alla sorella comportasse chissà quali loschi voltafaccia, invece ( nonostante possa pure accadere in corso d'opera che quest'ultima possa accidentalmente cadere in qualche errore più da pedina che da protagonista...) ne leggo con piacere l'animo dilaniato, il cuore diviso inesorabilmente tra due affetti di egual portata ( le sorelle) che conducono esistenze agli antipodi. Su tutti l'amore incondizionato di madre per Loulou. Ed un piccolo spiraglio verso il suo mondo. Orgogliosa non solo perchè in grado di comportarsi come si conviene, ma, e forse per ora non potrebbe ammetterlo nemmeno a sè stessa, soprattutto perchè denota spirito, coraggio e consapevolezza non comuni.
Ed infine la protagonista assoluta del capitolo. La piccola irriverente elfa della situazione. Colei che dimostra libertà anche solo camminando a piedi scalzi, necessità assoluta di dimostrare e sentirsi senza catene, priva di qualsiasi legame con tutto ciò che nega e costringe. E che sfida, con la posa irriverente e l'ironia pungente dello scherno, il sistema precostruito che la Rivoluzione ( ahimè, sottolineo, con buoni intenti iniziali, poi...il fanatismo e la smania di potere guasteranno tutto..) vuole abbattere. prime gocce di una brezza di cambiamento che l'ha già investita con l'amore e che compirà la sua opera con l'esperienza.
Ed un momento malinconico e poetico, con struggenti ricordi non poteva non compiersi sotto il cielo d'una Parigi che si appresta a nuovi dolori...
Sempre appassionante il tuo viaggio nella coralità, aspetto di gustarmi di nuovo i prossimi "ritratti di signora"( non volendo far riferimento alla professione...).
Un bacio.
Tamara Alessandra.

Recensore Master
25/06/17, ore 20:35

La vita di Marianne è ben complicata! L'unico sentimento di dolcezza è l'amore per Alain; Christine deve stare lontana da André!