Recensire questo capitolo proprio oggi non era nei piani – e infatti sto recensendo ad un orario indecente! – ma, dopo aver appreso la spiacevole faccenda che stai affrontando, ho deciso di commentarlo adesso nella speranza di infonderti un pochino di buon umore – o anche solo di mostrarti quanto io realmente tenga a questa storia!
Stavolta parto con un grandissimo apprezzamento per Ron! (…no, il fatto che tenga “Figlio di Luna” lontano da Rose non è AFFATTO il motivo per cui lo apprezzo tanto...).
In realtà, preparati, perché la recensione parte con una critica al mondo degli adulti!
La premura di Ron viene messa in evidenza dall’assenza di Hermione al risveglio della figlia – non che io voglia fargliene una colpa: Hermione ha intrapreso una carriera che la porta ad affrontare continuamente una scelta, compresa quella tra il suo lavoro e la sua famiglia, ho ritenuto quasi “normale” non vederla lì, accanto al marito (non che io abbia condiviso la sua decisione, comunque) – e mi sarei anche intenerita dinnanzi alle sue attenzioni, se non fosse stato per la frase “È stata solo stanchezza, fidati di tuo padre”, che è riuscita a provocarmi un fastidio non trascurabile. Precisamente, sulla base di cosa, Rose dovrebbe fidarsi? È una frase detta per tranquillizzare sua figlia, certo, ma a quale scopo? Dopo quello che hanno vissuto questi ragazzi – che poi siano stati coinvolti direttamente o meno non ha importanza, perché ne hanno risentito tutti –, gli adulti non possono continuare a trattarli come se fossero dei bambini. Soprattutto, mi infastidisce la “banalizzazione” che attribuiscono a tutte le faccende legate all’adolescenza, come se l’età limitasse la quantità – e la qualità – dei problemi. Lo trovo un atteggiamento ipocrita, anche da chi ha vissuto una guerra e drammi ben diversi e, di conseguenza, fa quasi fatica a calarsi nei panni di chi vive una vita “più facile”.
Okay, sono sfociata in un discorso enorme che tocca solo in minima parte questa storia, me ne rendo conto, ma questa è una dinamica sociale che mi sta molto a cuore: la svalutazione che gli adulti fanno dei giovani (quell’impossibile confronto tra generazioni).
Ho cercato di guardare l’intera vicenda dal punto di vista opposto a quello più comune: di questi ragazzi che sfoggiano tutta la loro arroganza poiché “lontani” dalle dinamiche che hanno scatenato la guerra, mi sono soffermata su cosa dovesse significare crescere con persone pronte a “semplificare” ogni aspetto della loro vita solo perché privo di minacce così evidenti – l’inafferrabilità dell’Ombra mi ha aiutata a riflettere parecchio su questo concetto, perché (se intesa in senso lato e metaforico) costituisce proprio l’essenza dei problemi che avvelenano le vite degli adolescenti di oggi.
Come avrai capito, sono un po’ fissata con il ricercare il “vero” che si nasconde dietro tutto ciò che leggo e, in particolare, (come ti ho già detto) mi piace moltissimo riscontrare tematiche tanto attuali in una storia – seppur declinate in base alle necessità della trama. Questi aspetti (e te lo dico con il cuore in mano) sono capaci di farli emergere solo coloro che hanno pensato e ragionato a lungo su una storia, non possono essere semplicemente presi e incollati da un’altra parte, perché perdono l’essenza, risultano vuoti, superficiali, sterili. Insomma, una serie di caratteristiche che questa meravigliosa storia neanche conosce – perché piena di sfumature che nessun altro sarebbe capace di replicare! <3
Adesso procedo attenendomi alla storia, lo giuro.
Chi mi ha fatta davvero intenerire, è stato Hugo! Mi è parso di percepire una vera e propria frenesia dal suo discorso, l’impazienza di riferire alla sorella quanto accaduto, la contentezza di avere un ruolo così importante in una faccenda da cui era stato escluso a priori! Insomma, il suo voler essere complice della situazione, è riuscito a farmi spuntare un sincero sorriso sul volto!
Dalle parole di Hugo, inoltre, risulta che, ancora una volta, è Louis a prendere in mano la situazione, a mantenere un controllo razionale in un contesto che stava sfuggendo di mano ai più – tra Lorcan e James, non oso pensare chi sia caduto prima nel panico (qui a sottolineare le qualità del Re!).
A stringermi il cuore è stata anche la preoccupazione di James, che arriva persino ad interpellare Harry (cui rapporto sappiamo essere molto difficile) pur di assicurarsi che Rose stia bene.
In merito alla faccenda, mi preme esplicitare il mio pensiero: le parole di James del giorno precedente, prima che si svolgesse il duello, sono state profetiche. L’Ombra punta Rose prima di tutti gli altri perché Rose è l’anello debole della catena, il punto debole di entrambi i ragazzi: se si indebolisce lei, ne risentono anche loro e, di conseguenza, la loro amicizia! Difatti, basta uno svenimento per far accendere la scintilla: James e Lorcan iniziano ad addossarsi la colpa a vicenda, a mettere il primo passo verso quell’astio che crescerà di giorno in giorno.
Leggere quel “Ricorda un capobranco, ma non un cugino né un amico” nei confronti di Louis, mi lascia sempre basita, e mi chiedo se sia stato l’odio del momento a portarlo a formulare un tale pensiero – dopotutto, crede che la colpa dello stress procurato a Rose, sia anche sua – o se, effettivamente, James sia arrivato a sentirsi “in trappola” – Louis è un prevaricatore, ormai lo sappiamo, e Lorcan è molto più affine a James sotto determinati punti di vista, quindi, trovo anche piuttosto credibile che, ad un certo punto, abbiano “iniziato a scambiarsi sarcasmo e non parole”. Il fatto che James non lo ricordi, mi dà la sensazione che si tratti di una sorta di trauma, quegli avvenimenti spiacevoli in cui ci imbattiamo che il nostro cervello tende a rimuovere – o a nascondere – per “proteggerci” dal dolore – e che automaticamente conferma la fondamentale importanza di Louis nella sua vita (non so perché si debba sempre tutto concludere con un elogio a Louis!).
A lasciarmi senza parole – nella prima lettura ma anche in questa! – è decisamente stata Molly. Anche prima di scoprire l’origine dei suoi tormenti, ho sempre pensato che fosse una delle ragazze più intelligenti della storia: Molly è perspicace, dotata di un buonsenso che agli altri spesso manca, consapevole di quali siano i limiti che non bisogna oltrepassare – ho amato (!) la sua riflessione in merito!
Inoltre, anche se mi ha fatto contorcere le viscere, ho adorato Molly proprio per il modo in cui sei riuscita a rendere il suo personaggio: è una ragazza vera, che prova emozioni vere – non so quanto sia stata apprezzata, ma io l’ho amata proprio perché mi sono rivista in determinati atteggiamenti, in quelle continue contraddizioni che ci rendono umani.
A stupirmi non è stato il suo atteggiamento con Rose – sono “abituata” al continuo senso di colpa che si alterna all’invidia nei confronti della cugina – bensì, è stata la preoccupazione che Molly esprime per James, a lasciarmi stupita: “Se a trovarsi isolato fosse solo James?”. Potrà sembrare una sciocchezza, ma lei mostra – forse inconsciamente o solo nella speranza di far cambiare idea a Louis! – di non voler recare danno al cugino! Non voglio sbilanciarmi – anche perché ho ben in mente le occhiate infuocate che i due si lanciano, soprattutto quando James torna ad occupare il fianco di Louis – ma, insomma, ci tenevo a sottolineare questo particolare che, secondo me, ha molta importanza: evidenzia, nel suo aspetto così effimero, quel legame fatto di celato affetto che, in fondo, unisce tutti i Potter-Weasley.
Veniamo ad Albus! (E già solo al nome, ho gli occhi a cuoricino!).
Mi verrebbe quasi da dire che, finalmente, ha mostrato quel “coraggio Grifondoro che gli scorre nelle vene”, ma riformulerò la frase perché, se mi esprimessi in questi termini, sembrerebbe quasi che io andassi a sottolineare che sia finito nella Casa sbagliata, quando, invece, non è affatto così. Dunque, ho adorato che sia riuscito a rimettere Moira in riga e rispondere al prepotente cugino!
Un motivo per cui amo Albus è la sua umiltà ma mi chiedo se, se non fosse finito a Serpeverde e venuto a contatto con determinate persone, l’avrebbe pensata alla stessa maniera o avrebbe seguito le orme del fratello e del cugino. Ti giuro che se non stessi morendo di sonno, mi dilungherei in un papiro in cui ti elogio per il modo in cui hai trattato questa dinamica – su quanto l’ambiente di appartenenza possa influenzare una persona.
Mi è piaciuto moltissimo anche come hai trattato quell’intreccio di emozioni provato da Albus nel momento in cui si ritrova nella tanto decantata Sala Comune dei Grifondoro: provoca un piacevole calore nel petto, in effetti, la scenetta così pregna di familiarità che hai descritto, un contesto di cui chiunque vorrebbe far parte, capace di regalare una sorta di pienezza di cui, una volta fuori, rimane il “vuoto” – povero il mio Albussino! (Un soprannome che adoro in tutta la sua ridicolezza!).
Sul confronto tra James e Louis, non posso che ribadire la scaltrezza di Louis: non agisce mai senza uno scopo, persino far entrare Albus nel loro dormitorio gli serve come prova per “dimostrare a entrambi che il mio astio non è mai per voi, ma per quelli che ci intossicano le giornate”! Louis si trova, ancora una volta, cento passi più avanti di James – e non perde tempo a sfruttarli in suo favore, a rivelargli quelle informazioni private, ad insinuare in lui quel dubbio che alimenterà la scintilla e sarà preludio del distacco da Lorcan.
Riguardo a Lorcan, mi son trovata nuovamente a disapprovare le sue azioni: comprendo il legame che lo unisce a Rose e ho apprezzato il suo volerla “liberare” da ogni ansia ma, al contempo, non posso perdonargli il fatto d’aver nuovamente tradito il fratello – seppur Lysander, con tutte le sue buone intenzioni, sia caduto in quella stessa trappola di menzogne e non possa più considerarsi tanto innocente!
Okay, credo di aver leggermente esagerato con la lunghezza, ma io sono fan di Gwenda! A parte gli scherzi, ci tenevo tantissimo ad esprimere la mia più completa ammirazione per questa storia e per tutto il lavoro che c’è dietro! E le parole sono il mezzo più potente che abbiamo, quindi io te ne ho lasciate una caterva nella speranza di farti sentire la mia vicinanza! (Forse, per te, superflua, ma per me era importante concretizzare il mio appoggio!).
Spero di non far passare troppo tempo prima di recensire il prossimo capitolo!
Un abbraccio! <3 (Recensione modificata il 07/08/2020 - 09:58 am) |