Recensioni per
Il Limbo dei Bugiardi
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 309 recensioni.
Positive : 296
Neutre o critiche: 13 (guarda)


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Recensore Master
29/07/20, ore 10:12

Ciao Alessandro. In questo capitolo Alex è meno presente, ma esprime sempre dei concetti dove, in questo caso,quel che mi ha colpita di più è la parla prigione. Nella storia parallela risalta la figura di Angelina e sono curiosa di vedere cosa accadrà. Le due citazioni iniziali, che rimandano al presente e al futuro, si collegano ai pensieri di Alex. Pensieri sono spesso incomprensibili nel caos della sua mente. Ho riflettuto anch'io sul concetto di tempo. Al prossimo capitolo, un saluto.
(Recensione modificata il 29/07/2020 - 10:12 am)

Recensore Master
28/07/20, ore 16:19

Ciao Ale!
Per fortuna che Barley almeno un pizzico di risentimento verso i suoi superiori lo ha tirato fuori, rendendosi conto che ci sono parecchie cose che non vanno. E la signorina Stradford, con il suo cinismo, ha perfettamente ragione: il denaro, purtroppo, apre moltissime porte e che ce l'ha a disposizione ha di solito la strada spianata.
E, altrettanto giustamente, ora che i suoi superiori sanno che Barley è a conoscenza di qualcosa che dovrebbe rimaner segreto, è probabile che la sua famiglia ci finisca in mezzo.
Il nostro Alex, invece, interrompe bruscamente la sua conversazione con G, e non sai quanto gli ho dato ragione! Già il fatto che G gli dice "cosa sei, uno sbagliato?" mi ha fatto andare in bestia, perché ancora non riesco proprio a concepire una mentalità del genere: chi lo dice chi o cosa è davvero sbagliato? E poi, credo che gli uomini più adulti ci provino proprio gusto a indottrinare i più giovani sul sesso, come se ne ce fosse di bisogno... che squallore...
L'immagine di Alex sdraiato nel suo campo a cercare conforto nella Madre Terra mi ha intenerito, perché sono convinta che ognuno di noi abbia il proprio angolo di mondo che ci fa stare bene, e per Alex questo angolo è il suo orticello. E come lo capisco quando dice che si preferiscono le maschere buone alla realtà: quando ci si innamora di qualcuno si tende a mitizzarlo, e quando si scopre che in realtà è molto peggio di quanto abbiamo sempre immaginato la delusione è tale da far stare male. Ma il desiderio è tale che, presto, anche la delusione sparisce e si torna a fantasticare sulla maschera.
COme vedi mi stimoli sempre tantissime riflessioni: questo tuo non è soltanto un racconto, ma un viaggio nella psicologia di tutti, o almeno di molti.
Davvero ottimo lavoro, ormai lo sai :-)
A presto!

Recensore Master
28/07/20, ore 08:24

Buongiorno!
Mi dispiace per l'agente Barley e per quello che deve ancora affrontare. Nessuno sembra essere dalla sua parte e tutti cercano di confonderlo e metterlo in difficoltà.
L'amore, spesso, è un sentimento che nasce dall'esigenza non di stare con una persona perché piace, ma dall'esigenza di vivere quei tratti della persona che fanno stare bene noi. Per quanto Max sia succube di G., alle sue parole si è allontanato, nonostante, poi, abbia sentito la mancanza di quella "maschera".

Complimenti, come sempre bravissimo!

-Bigin

Recensore Master
27/07/20, ore 15:05
Cap. 6:

I vetri sono oscurati e non si vede nulla di ciò che accade dentro, donando un discreto senso di riservatezza. - Questa, questa frase, è... la sintesi del tutto. Riservatezza? Io direi che è l'anticamera delle Suore della Mansueta Provvidenza in Riverdale xD È un posto da film dell'orrore e il nostro caro agente ci si lancia dentro con tutte le scarpe.
Wow, no wow. Questa è la mafia. Analisti che imparano a memoria il "discorsetto", Zayne che non vede, non sente e non parla; con una buona dose d'emicrania. La siora direttrice che più è falsa di Busquets nell'anno del Triplete neroazzurro, tizi che ""Per caso"" urtano contro il nostro agente sventurato e sorridono. M-Ma insomma? È più chiaro dell'acqua chiara che sono colpevoli con la C maiuscola. Anzi, adesso temo pure che abbiano messo qualcosa nelle sue tasche, qualcosa di colpevolizzante. Una bustina bianca, forse? Un foglio di minacce, prove contaminate, medicine, cimici? Menomale che hanno disinfettatto perché altrimenti la puzza di m... l'avrei sentita da casa.
E poi dicono che parto prevenuto contro inservienti e medici psichiatrici.... XD
Ad ogni modo, la citazione iniziale è giusta e calza in maniera non poco velata con quello che accade nel manicomio. È ovvio che si sono studiati una versione credibile, infatti la minima domanda fuori posto fa sgretolare la corazza di quelli, vedi Zayne, che non hanno le ventose per arrampicarsi sugli specchi. Anche se stona con la mia esperienza personale, in quanto ho la memoria di un cammello ubriaco e non poche volte mi sono scordato la vera versione dei fatti perché, semplicemente, mi sono scordato cos'era successo D: 
Sono ventisei anni che cerco di connettermi al cloud del mio cervello, con scarsi successi e fallimenti da impresa.
Ma il concetto rimane: chi dice la verità, non si deve impegnare per sparare robe australopichete per cavarsela. Resta da vedere se si verrà creduti o meno, ma questo è tutto un altro paio di maniche. 
Quanto ad Alex, questa è senza dubbio l'apice della sua spirale negativa. Possono sicuramente esserci momenti peggiori, ma rimanere fermi, nel senso di schiacciati dal mondo e dalle sue regole, è senza dubbio la cosa peggiore. Alex sente il bisogno di un pilatro, invero di una guida, che immerga le mani nel fango e lo trascini in superficie dalla "monnezza" in cui si è circondato. Un'anima pia che lo riconosca, voglia investire su di lui, ammettendo la possibilità di rimanere scottatta, o al peggio di allontanarsi dal suo universo, per accudirlo e aiutarlo a camminare.
Il problema, è che, dovesse accadere, credo che lui si troverebbe peggio di prima.
Mi spiego meglio. Una larva, per uscire dalla crisalide, può contare solo su sé stessa. O meglio, prendiamo l'esempio dell'uovo. Non è la gallina che lo schiude, è il pulcino che deve aprirsi la strada e c'è un motivo ben preciso per questo. La mano, anche la più gentile del mondo, se ti trascina via da un baratro che non si è pronti a lasciarsi alle spalle, finirà per essere odiata, o peggio diventare un nuovo baratro. Se non si trova il coraggio di uscire, di affrontare la realtà, invece di venirne schiacciati, allora si raggiunge il punto più basso.
Perché un conto è avere un problema e non saperlo, un altro è avere un problema e pregare che qualcuno ti tiri fuori dai pasticci. Nella seconda ipotesi, le future difficoltà si trasformeranno in pretesto per attaccare la mano che "l'ha nutrito".
L'impressione che ho avuto che è Alex, quindi, cerchi una mano, non una persona che gli indichi la strada. Manca di quella spinta iniziale che può darsi solo lui. E se pur è vero che la materialità lo aiuta a sfogarsi, questo è solo un deterrente contro la vera sfida che non vuole affrontare. La panchina, quell'attendere che una persona passi e lo aiuti, è la crisalide da cui non vuole staccarsi. E chiunque ci provi, come lui stesso desidera, penso che alla fine passerà dall'essere ammirato a odiato in brevissimo. 
Non so se si è capito cosa intendo. Ad ogni modo, sono curioso di sapere la tua.
Fino ad allora, un altro bel capitolo. Bello... quando ci sono di mezzi gli inservienti la mia mente si ribella xD Ma nel complesso il mistero entra nella sua fase di mistero. Vediamo come si esplica.
A presto!
Spettro94
P.S. Se noti qualche stranezza nel mio modo di scrivere, sono gli effetti riflessi di procedura civile. L'ho passato, ma a caro prezzo xD

Recensore Master
26/07/20, ore 13:30

Ed eccomi anche qui!
Io mi domando veramente come faccia Alex a stare ancora dietro a G, dopo che lui si comporta così! Insomma, abbiamo capito tutti che tipo di personaggio sia, quei classici dinosauri che passano mezza giornata al bar a bere con gli amici, sparare battute sconce e insomma, tutte quelle classiche cose che fanno i dinosauri, soprattutto giunti a una certa età XD
E ok idealizzarlo per un periodo, ok quando non lo si conosce, ma a un certo punto, quando ci si rende conto com'è veramente fatta l'altra persona, il mito dovrebbe crollare. Tanto G non ha nessun interesse nei suoi confronti, è palese, ci parla solo così tanto per fare e anzi, si diverte anche a prenderlo in giro. Alex dice che "prima era ingenuo", ma mi sa che adesso le cose non sono cambiate granché...
Per quanto riguarda la parte di Barley, ok, è vero che ha ottenuto i documenti in maniera non proprio legale e quindi portare l'indagine con queste prove non sarebbe del tutto corretto, ma dall'atteggiamento di Ramsey e dello sceriffo è chiaro che vogliono insabbiare la faccenda il prima possibile e non hanno nessuna intenzione di approfondire il caso, anche se ormai è chiaro come il sole che c'è qualcosa sotto.
Ora Barley deve fare come quegli agenti dei telefilm, che anche se gli tolgono il caso e il distintivo continuerà a indagare per i fatti suoi! Lo deve fare! Ti prego Barley, non mi deludere!!!
Bene, altro capitolo interessante, sono molto curiosa di vedere cosa succederà ora da entrambi i fronti! Complimenti ;)
Alla prossimaaaa *-*

Recensore Master
26/07/20, ore 13:05

Eccomi qui finalmente a reciperare questa storia, Ale! Mamma mia, in questo periodo sono sempre indietrissimo!!!
Oooooh beh, finalmente la svolta nell'indagine, FINALMENTE!!! E insomma, è palese che dentro quella clinica succedano cose strane, le registrazioni lo dimostrazioni! In particolare credo che il senatore Stradford sapesse qualcosa di scomodo, per cui non poteva più rimanere in vita perché, se fosse venuto a galla, avrebbe senz'altro compromesso la clinica... e la cosa più spaventosa è che, una volta entrato in quell'edificio, ha perso totalmente il controllo su se stesso perché era nelle mani dei "sapienti" medici e loro potevano fare di lui tutto ciò che volevano. Mamma mia, è agghiacciante. E chissà poi cosa c'è scritto nei fascicoli! Io, fossi stata in lui, probabilmente li avrei letti subito, sarei stata troppo curiosa... o forse no, avrei avuto paura di scoprire cosa contenevano.
Ancora più agghiacciante è stata la reazione di Ramsey, che sembrava favvero turbato ma, come ha notato anche Barley, non sorpreso. Che pure lui c'entri qualcosa? Che li stia coprendo? O ha semplicemente paura di mettersi contro questa clinica perché sa che è un'istituzione ancora più potente della polizia? Mmh...
Aaaah, ma insomma, la signorina Stradford è sempre in mezzo come il prezzemolo XD questo suo atteggiamento comincia un po' a darmi sui nervi, lo ammetto.. però in wffetti non avevo pensato che poteva esserci lei dietro il fascicolo arrivato a Barley, anche se dovevo immaginarlo.
Il suo atteggiamento mi indispone, anche se sotto sotto la capisco perché giustamente vuole giustizia per la morte del padre, e magari vuole anche salvare la vita di altre persone.
Chissà se infine chiamerà quel numero!
Alex intanto continua a pensare a G come se fosse l'unica cosa bella nella vita. Mah. Sarà che da più piccola ci sono passata anch'io, nel senos che mi è capitato di idealizzare persone che non erano nulla di che, ma è una cosa che proprio non capisco. Perché rincorrere chi non possiamo avere, invece che cercare persone alla nostra portata e che ricambiano pure il nostro interesse, senza farci soffrire? Certe volte gli esseri umani sono masochisti, chissà perché vogliamo farci così del male XD
Beh, che dire? Capitolo molto interessante, sono felicissima che ci sia stata una lunga parte dedicata all'indagine, soprattutto adesso che si fa così avvincente!
A tra poco, vado a leggere l'altro capitolo! ;)

Recensore Master
23/07/20, ore 13:31

Ramsey, non c'è dubbio, o è un vecchio pseudo-dipendente della clinica con fortissimi legami ad essa (probabilmente soldi) oppure è intrecciato con quello psicanalista hitleriano per avere prestigio all'interno della centrale della polizia. Non so, butto a caso un po' di teorie, ma il fatto che egli abbia avuto il coraggio e la sfacciattagine di umiliare così Barley mi fanno presagire anche bruttissime conseguenze.

Per Alex, G è quasi come se fosse una figura mitologica ai suoi occhi, almeno così lo interpreto. Egli viene intriso da un energia che non sa reggere, eppure desidera, forse perché G è quello senza maschera ed è capace di attirare il buono dove il buono ancora non c'è, sicché Alex ancora tiene la maschera. Alex vuole che G sia il perno della sua vita perché, e ripeto probabilmente andando a teorie, perché è l'unico che può capirlo. Sotto i superficiali argomenti, Alex sente che G ha una potenza d'animo potentissima ed egli non riesce a sopportarla.

Interessante come sta procedendo la storia. Credo che qui siamo arrivati ad uno spartiacque narrativo: sia da parte di Alex che di Barley. Entrambi si stanno avvicinando alle proprie verità, ed è interessante dove poi vada a finire il tutto. In un altra recensione ho letto che hai detto che era tutto preparato... vedremo :)

AP.

Recensore Master
23/07/20, ore 13:17

Le note finali di Alex sono da segnare. Le sue riflessioni sul Cosmo le condivido appieno, e la frase che il Bene è l'unica salvezza lo sto integrando anche io nella mia vita personale. Quando ti accorgi di essere una mera particella vagante in un Universo da milioni di galassie, quanto può avere senso la vita umana?

Tutti se lo sono chiesti, mio caro Alessandro, dalla notte dei tempi.

E nessuno ha mai avuto la risposta.

Forse perché non c'è risposta.

E allora viviamo e basta, che dici?

AP.

Recensore Master
23/07/20, ore 12:59

Alice finalmente si è rivelata qualcosa di più. Ha abbassato la maschera, di pochissimo, per raccontare della sua sofferenza, poi se l'è rimessa immediatamente non appena il prossimo incontro sessuale le si è materializzato in testa, con apperenti sentimenti confusi del protagonista.

Purtroppo la violenza domestica è uno schifo di crimine. Io non sono femminista, e non parto dalla base che le ''donne non si devono toccare'' perché è una di quelle frasi così prive di base e senno che mi fanno incazzare all'istante. ''TUTTI NON SI DEVONO TOCCARE'', questa è migliore, ma lasciamo alle idiote femministe fare il loro pseudo lavoro a denunciare un ipotetica societa maschilista. Denunciare chiaramente è il primo passo, ma essendo Alice debole, vuole il proxy che la faccia sentire al sicuro e che la protegga, inconsciamente, ovvero Alex.

G è una figura misteriosa di cui ancora capito il contesto. Sembra che il protagonista abbia veramente amato (?) questa lettera capitale, ma mi sfugge il contesto. Interessante comunque come tutte queste persone ruotino nella stessa melma, auto costruita, dallo stesso Alex. E' vero che la negatività attira altra negatività.

Per l'Agente, una svolta nel caso molto misteriosa. C'è qualcuno di potente. Forse qualcuno che magari sa molto di più del Senatore, e che comunque probabilmente farà del gioco sporco con Alex.

Vedremo. Buon capitolo anche questo.

AP.

Recensore Master
23/07/20, ore 12:44

Pensandoci, sai che le parole di Alice mi hanno fatto riflettere? Anche lei ha un abisso da colmare, insieme a Mario, e lo stesso Alex ne è cosciente ma la rabbia per il suo modus vivendi non gli fanno vedere ciò che ha in faccia. Scopano come i conigli. E' carne al macello, sbattuta su altra carne, e hai ragionissima... ma c'è sempre quel vortice interno che spinge noi esseri umani al mero sesso bestiale e primevo, un vortice che noi non vogliamo vedere.

Alice ha ragione, se ci pensi.

Per quanto riguarda le vicende dell'agente, mio Dio. Mi hai fatto raggelare il sangue con quella fredda descrizione dell'ospedale. Lo hai chiamato lager, ma è un eufemismo troppo leggero per poterlo descriverlo. Il tizio operante dice che ''ci vuole polso'', ma non pensi che anche lui e tutto lo staff sono divorati e spinti dallo stesso vortice di cui sono vittime Alice, Mario ed Alex?

Siamo tutti umani, alla fine. Siamo diversi, ma fottutamente uguali allo stesso tempo.

Mi hai fatto riflettere parecchio con questo episodio.

AP.

Recensore Master
22/07/20, ore 22:20

Buonasera!
Mi dispiace per ciò che deve subire Alex. Sentire come se stesse facendo qualcosa di sbagliato di fronte alla persona sbagliata. In realtà, G è la sua persona, il suo desiderio, l'obiettivo che lo fa sentire realizzato. Eppure, è come scendere sempre più giù in in pozzo senza fondo, continuando a provare un amore che non viene ricambiato e, forse, non è nemmeno considerato tale dal destinatario.
L'agente Barley non merita di essere trattato in questo modo... Lo stanno abbindolando e confondendo. Io sto dalla sua parte.

Complimenti anche qui :)

-Bigin

Recensore Master
22/07/20, ore 21:31

Lo sapevo che quel Ramsey era un grande stronzo.
Ma adesso Barley che farà?

Alex.... Il tuo Alex non sa quanto io mi stia immedesimando in lui.... Quindi lo comprendo. Cazzo se lo comprendo.

G è il suo mondo, il suo tutto. Togli G ed è come togliere il respiro, il senso stesso dell'esistenza. Il tuo sole, che ti concede la vita. Non sei che un minuscolo pianeta che brama quell'astro splendente. Senza di lui sarebbe il buio, le tenebre, l'oscurità.

Ecco chi è G.

Quindi, dinanzi a quella atroce domanda, Alex non può che fare buon viso a cattivo gioco e preparare una risposta qualunque.

Grazie per questa introspezione di Alex che mi ha fatto sentire meno sola.

Recensore Veterano
22/07/20, ore 18:00

Buon pomeriggio~~

Più prosegue la storia, più mi piace!
Scrivi molto bene, riesco proprio a immaginarmi le scene come se le avessi davanti agli occhi! E anche la trama è davvero originale! Non lo dico solo per amicizia, lo penso davvero!

E così G è etero fino al midollo, super sposato e pure nonno... povero Alex, che amore scomodo che si trova a vivere. Deve essere una tortura!

Anche le indagini di Barley hanno preso una brutta piega... documenti falsi eh. Una delle due parti lo sta per forza ingannando e ho il timore che sia la polizia!

Anche questa volta hai fatto un ottimo lavoro e non vedo l'ora di leggere il seguito!
Alla prossima~

Misa

Recensore Master
22/07/20, ore 16:32

Buon pomeriggio Ale, eccomi qua!
Capisco benissimo il punto di vista di Alex: di rovina vite ce ne sono tantissimi, chi è convinto di essere sempre nel giusto e non sopporta di essere corretto. Gravitano anche attorno a me, purtroppo.
Il suo incontro con G mi è piaciuto, perché ho sentito tutto il suo disagio: è dura sentirsi dire dalla persona di cui si è innamorati come va l'amore... ed è altrettato duro non poterlo confessare, ma torniamo allo stesso discorso: è così che va. Ci sono cose che, volenti o nolenti, non si possono ammettere e devono rimanere nel nostro limbo.
Per quando riguarda l'agente Barley, come avevo predetto, non hai fatto altro che confermare i miei sospetti: i suoi superiori sono invischiati nella vicenda e non vogliono che trapeli nulla. Mi è dispiaciuto tantissimo per lui e spero vivamente che non si lasci abbattere, nonostante tutto, e che continui ad indagare per portare alla luce la verità!
Ottimo lavoro, la storia mi intriga tantissimo!
A presto!

Recensore Master
22/07/20, ore 10:02

Ciao Alessandro, mi è piaciuta la citazione iniziale che mi ha fatto riflettere, stare nella solitudine può portare a dei grandi benefici se si ha un'anima meditativa, riscoprendo se stessi o anche ad avere effetti del tutto negativi, in base alla propria essenza. Per quanto riguarda il capitolo questa volta Alex affronta delle tematiche come Dio, l'Universo, perdendosi di nuovo nella follia dei suoi pensieri, fino a essere coinvolto in un rapporto carnale. Per quanto riguarda quello che scrivi nelle note finali, si può provare disgusto durante la creazione o specialmente dopo, si hanno sentimenti ambivalenti ed è bello confrontarsi proprio per scoprire opinioni diverse. Alex nella sua follia ha un senso che ognuno può cogliere in base alla propria sensibilità. Un saluto. :)
(Recensione modificata il 22/07/2020 - 10:10 am)