Song-fic con una canzone della mia venezia... con traduzione allegata! La coppia è sempre la mia preferita, i mitici Bulma e Vegeta! Ho messo pure il link perchè è divertente solo se si ascolta la canzone! Spero di riuscire a farvi sorridere! ^_^

Piccola Drabble che, attraverso un viaggio lungo le caratteristiche della sua bacchetta, racconta del momento in cui Pandora Lovegood morì sotto gli occhi della figlia Luna.

Appoggiata contro lo spartitraffico di cemento, le braccia incrociate al petto prosperoso, Temari osserva con piccata noncuranza la biondina tinta dare di matto, pestando i piedi a terra come una bambina, le braccia che mulinano all'aria rischiando di colpire qualche sventurato passante che ha avuto la felice idea di passare proprio da quel marciapiede.
"Porca puttana, la macchina! La mia macchina! Quegli stronzi mi sentiranno ..."
{ A Ucchan, semplicemente }

Hermione undicenne alle prese con la sua prima cotta... si accettano scommesse! ;D
Ben attenta a non farsi scoprire, in realtà non si perdeva una parola di quello che stava dicendo.
Intenta a sorseggiare il suo succo di zucca mattutino, i suoi occhi erano come incantati dal profilo del ragazzo oggetto delle sue segrete attenzioni.
Grazie in anticipo (?), un bacio
Minnie

Perchè per i figli si fa' di tutto anche fare Bum!

Quando un viaggio all'ospedale può cambiare la vita.

John Lennon | Drabble, flash!fic | Malinconico, introspettivo.
Parlavi di sogni, di speranze, di ideali macchiati di cielo; dove sono finiti, Lennon, distrutti da colpi di pistola che fanno a pezzi l’anima?
Bum, bum.
E’ l’unico suono che senti, ora; avresti potuto scriverci una canzone.
Sorriso.
In memoriam.

One-shot che narra dei sentimenti di Regina in quel momento particolare, mentre guardava Henry e piangeva, ma che riflette anche su tutto ciò che ha fatto, su Daniel, sul Sortilegio, su Emma, sull'odio che ha avuto per anni.
Primo esperimento nel fandom. ♥

"Indaffarato nell'alzare lo zip posteriore del bustino, sento i suoi passi avvicinarsi per il corridoio. In fretta Kiro, in fretta!"

«Abbiamo un regalo speciale per voi, Dottor Whatson, ci abbiamo messo il cuore.»

Forse molti di voi si chiederanno o si saranno chiesti, guardando il primo film di Harry Potter, perché Madama Bumb saluta i suoi studenti esordendo con un "Buongiorno Amanda". Chi è Amanda? Da dove viene? Perché Mistero non le ha dedicato una puntata? Perché la Rowling ha permesso ciò, vuole farci forse intendere qualcosa? L'assassino è lo gnomo armato di ascia? Nessuno sa niente, siete tutti dei piccoli Jon Snow assetati di verità. Ebbene noi siamo qui stasera per voi per svelare l'arcano. Stasera ascenderemo nell'alto dei cieli aprendo il vaso di Pandora. Ma per questa storia, dobbiamo fare un balzo indietro nel tempo, tre giri dovrebbero bastare, tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tempo fa.

Piccola ed insignificante storiella ambientata nel mondo di Mtg...abbiate pietà! XD

“Devi intensificare gli allenamenti” gli dice, avvolgendo le braccia attorno alle ginocchia raccolte al petto. Il tepore delle fiamme è una debole eco che si disperde nel gelo di quell’Inverno mortifero e spietato. “O non durerai un minuto sul campo di battaglia.”
“Gli Estranei non sono agili quanto te.” Ora che è libera di osservarlo senza il timore di venir scorta, Arya ne studia i tratti per raffrontarli a quelli dell’immagine stipata nella sua memoria – un ricordo che ha sempre nutrito il terrore di veder svanire. “Non ho mai conosciuto una lady che sapesse combattere in quel modo.”
“Non chiamarmi lady.”
“Come vuoi, mia---”
“No.”
[post S7; Gendrya-reunion]

Perchè dopo un anno in cui sono cambiata, tu mi devi riconoscere?
Perchè mi devi scombussolare di nuovo la vita?
Non puoi semplicemente lasciarmi andare e guardare la tua fidanzata?
Dovrebbe esistere solo e unicamente lei o sbaglio?
Bumper Cars

Quando Alex riaprì gli occhi, tutto quello che vide fu il tettuccio di un’automobile. Non c’erano più le poltrone in pelle, non c’era il bancone colmo di bicchierini vuoti e da vuotare, non c’era Matt, o Jamie, o Nick, e non c’era neppure quello strambo tizio che aveva appena conosciuto. C’erano solo un'auto in corsa e le luci della città che gli illuminavano fastidiosamente il viso. Alzò di poco il capo e sorrise in modo stupido riconoscendo il profilo di Dhani sul sedile anteriore, intenta a guidare.
«Ciao.» biascicò, stropicciandosi gli occhi arrossati.
La ragazza lo fulminò con lo sguardo, squadrandolo dallo specchietto. «Mi spieghi perché devo sempre venire a raccattarti in giro per i pub dopo che ti sbronzi? Perché io, perché non qualcun altro?» sbottò.