Presto lasciò cedere le proprie ginocchia, finendo così in terra e portando con sé anche Kau, la cui schiena aveva strisciato contro il muro ruvido della cella.
« Gomen, Neko-chan... »
[ Kiriwar x Gunji x Kau ]
[Fanfiction classificata 2° e Vincitrice del premio Best P0rn al "Threesome Contest" indetto da Yuki_]

[K-Dramas ]
[Moon Dong-Eun/Ju Yeo-Jeong || the Glory]
Entrambi conservano le cicatrici di un passato ostile, entrambi hanno covato odio e rancore fino a consumare la vera essenza della propria vita, entrambi hanno una sola, ultima missione da compiere: vendicarsi dei propri demoni. L’incontro fatale tra Moon Dong-Eun e Ju Yeo-Jeong non avviene per una casualità dell’universo, ma con un intento ben preciso: raggiungere un’assoluzione tardiva per i torti che hanno subito.
Tratto dalla storia:
[...] Yeo-Jeong avanza lentamente alle sue spalle, e il gelido fascio di luce che lo investe mette in risalto il cheto impeto cruento che, senza più vincoli, lo stordisce con la sua inebriante tentazione.
«Lascia che io sia il tuo giustiziere, la tua arma segreta da sfruttare – lascia che siano le mie mani a macchiarsi di sangue, ed i miei occhi a testimoniare tali orrori.»
Con una mano, sfiora impalpabilmente le irregolari testimonianze del passato oscuro di Dong-Eun, e le mormora il valore che può assumere una promessa.
«Ti servirò fino alla fine – mi unirò alla danza delle spade. Ma ora dimmi: chi devo uccidere per primo?»

“[…] Per il suo ultimo progetto, la L.B.S. ha scelto di puntare su una mente giovane. Gli scienziati più famosi al mondo under 30 hanno protestato quando hanno scoperto che la suddetta mente è Blaine Anderson, 22 anni, due lauree alla Central University e un futuro promettente nella scienza. […]”
Siamo nell'anno 2437.
Blaine crede che la sua vita sia perfetta. Un misterioso esperimento gli dimostrerà che non è così.
Perchè ciò che cerca vive in un altro secolo...

[Traduzione] Gerard è innamorato del suo migliore amico e compagno di band da ormai diversi anni. È una situazione di merda, soprattutto perché è convinto che Frank non ricambi i suoi sentimenti. Ma una serie di eventi che includono una lunga pausa dal tour (in ritardo), specialisti in gastroenterologia, un nuovo cucciolo e la visita di un fratello so-tutto-io, lo aiuteranno a mettere in dubbio le sue convinzioni.

Jia è una schiava. Non ha mai avuto una vita come le ragazzine normali. Ha lavorato in cave e posti bui per tutta la vita. Anche una misera vita da contadina le sarebbe andata bene. Tutto le sarebbe andato bene.
Ma la sua vita andava sicuramente meglio prima di essere venduta come giocattolo a Kris: importante e giovane capo di un industria di cibo e giocattoli.
Jia non ama la vita nel suo palazzo. Odia lui, odia come la tratta, odia i vestiti che le mette. E il fatto che ogni poco, nel suo letto, si diverta con il suo corpo non contribuisce a suo favore.
Jia pensa che ormai la sua vita fa schifo e non c'è più modo di salvarsi, almeno finché non arriva LuHan: fratello minore di Kris. Lei si innamorerà di lui, ma per lei non sarà facile. LuHan la tratterà bene, sicuramente più di Kris.
[ATTENZIONE: ci sono certe scene forse troppo spinte!]

Derek Hale, lesse Stiles.
Derek era l’unico che aveva risposto al suo annuncio, Stiles stava cercando un coinquilino.
I prezzi degli affitti a Brudox erano troppo alti, e da solo, il figlio dello sceriffo di Beacon Hills non riusciva a sostenere tutti quei soldi.
Quindi aveva messo annunci ovunque, on-line, nei bar e nei centri specializzati.
Poteva sembrava disperato, e in realtà un po’ lo era.
Ma quando ricevette l’e-mail di risposta da quel Derek Hale un lume di speranza gli si accese nella testa. Poi, si spense di nuovo.
Non può essere lo stesso Derek Hale di Beacon Hills, giusto? Pensò Stiles.
Non può essere il ragazzo di cui ero innamorato, continuò il ragazzo.
Ed era strano, Stiles aveva problemi con il suo coinquilino prima ancora di averne uno.
Derek Hale, in affitto da Stiles Stilinski. Seriamente?

Ambientata dopo la sconfitta di Four contro Shark nel WDC, si può considerare, in quanto a toni e lessico, la gemella di Refused.
Dal testo:
“Sei inutile.”
Non appena le labbra di Five sputarono fuori queste parole, colme di astio e rabbia, il Puppet Master avvertì nitidamente un sonoro “crack” da qualche parte nel petto.
Il rumore di tutte le sue speranze che andavano il frantumi davanti a quella sentenza dura, aspra e inevitabile.
Era inutile continuare a illudersi:
Five non l’avrebbe mai accettato per com’era, troppo diverso da lui.
A questo punto sarebbe bastato che rinnegasse il legame che li univa e avrebbe saputo di avere firmato la loro condanna.

(Alec Lightwood/Magnus Bane; spoiler Città di Vetro; one shot)
Doveva esserci qualcosa di malsano nell’innalzare un muro, per poi sperare che qualcuno potesse abbatterlo…Alexander Lightwood questo lo sapeva. [...] Semplicemente aveva lasciato che quelle mura prendessero il sopravvento, perché non considerava sé stesso importante o essenziale quanto gli altri. Le vite altrui avevano più importanza, rispetto alla sua.
Tuttavia, non se ne faceva un peso prima…prima che arrivasse Magnus Bane.

Due mondi lontani che si uniscono, un fratello che vuole salvare la sorella, una ragazza che spera di poter fare di più, evitare una guerra con un documento di storia, un particolare finale...
Leggere e commentare, grazie

[Missing Moments della puntata 2x14 'Blame it on the alcohol']
"“Come sarebbe a dire che dobbiamo portarlo a casa noi?!” Finn guardò con aria contrariata il fratellastro, il quale stava sfoggiando lo sguardo più implorante del suo vasto repertorio.
“Andiamo Finn! Hai visto in che stato è? Se guida si ammazzerà.”
Finn diede uno sguardo a Blaine; era accasciato sul gradino dell’ingresso della casa di Rachel e stava ridendo, mentre stringeva ancora una bottiglia di chissà quale alcolico in mano."
[Blaine Anderson/Kurt Hummel/Finn Hudson]

Perché era così dannatamente difficile?
Ennesima RoyEd incentrata sulle emozioni tormentate di Edward e sulla metafora "Roy/Peccato".
Commenti e soprattutto critiche, estremamente gradite
Buona lettura (spero)

[Cassie/Sid]
Quella panchina è come un trampolino, e lei sta per tuffarsi nel mondo – il grande mondo selvaggio, dove le cose sono solide, taglienti e reali.
Ma Cassie non ha voglia di farlo, affogare ancora, oh wow, proprio no – non è pronta e pensa che forse non lo sarà mai.

"E' arrivato il momento di decidere Scott. Siamo davanti ad un bivio e solamente tu sai cosa fare. Se necessario devi farlo, l'hai detto tu. Comportati da Alfa!" ringhiò Derek, tenendo una mano sulla ferita talmente profonda che la rigenerazione sembrava bloccata, cercando di comprimere il flusso di sangue che usciva a fiotti.
L'Alfa diede una rapida occhiata a Stiles e Lydia, poi i suoi occhi si fecero rosso sangue e diresse lo sguardo verso Allison, pronto a colpire con i suoi artigli.
"Diamo il via alle danze!" la voce buia e spietata rimbombò nell'arena, gelida come la morte, preannunciando la carneficina.
Una corsa contro il tempo. Qualcuno che gioca con la mente degli altri. Trovarsi tra due scelte che porteranno entrambe in direzioni terribili.
alive!Erica, alive!Boyd.

Mizuki si ritrova dentro le mura, con poche certezze e molte domande.
Sa che non appartiene a quel mondo, e sa che da qualche parte oltre quei bastioni imponenti si trovano la sua famiglia e la sua terra natia.
Sa che è lì che vuole tornare, costi quel che costi.
Ma sa anche che tra lei e il suo obiettivo si estende una terra popolata da Giganti.
La sua unica speranza è affidarsi al gruppo di rivoluzionari noto come Corpo di Ricerca: gli eterni sconfitti, i folli, i morti cha camminano.
A quello, e ai suoi occhi dorati in grado di tingersi del colore del sangue, ereditati dal padre, ultimo discendente del clan Uchiha.
***
Con un gesto involontario - che si accorse di aver compiuto solo quando era già troppo tardi - Mizuki alzò lo sguardo verso Levi. Lui la stava già guardando e, per una volta, non sembrava intenzionato a lamentarsi di essere oggetto della sua attenzione. 
Non lo avrebbero mai ammesso, nessuno dei due, ma entrambi - per un qualche motivo inspiegabile - ebbero la certezza di aver condiviso, per un istante, lo stesso identico pensiero.
Un mondo nuovo, crudele e affascinante. 
Un mondo dove si erano appena incontrati.