Questa piccola flash fic si concentra su Montparnasse e sul suo rapporto con Eponine.
"Montparnasse odiava le risse.
Perché mai qualcuno vorrebbe malmenarsi in gruppo solo per stropicciarsi i vestiti e macchiarli di sangue?
Diede uno sguardo al bancone dell’osteria in cui si trovava. Era rovesciato a terra, contornato da frammenti di bicchieri rotti e uomini che si stavano picchiando senza una ragione precisa.
Sospirò ed uscì dal locale." [...]
Leggete e datemi un'opinione :3

Ci sono giornate che decidono per tutta la tua vita, quella fu la mia giornata.

Questo è una storia che a primo impatto può sembrare tutta inventata e le azioni della protagonista possono sembrare incomprensibili, anzi, oserei dire, impossibili. Ma qualcosa mi avrà pure spinto a scriverla? Non è che una persona comune può scrivere scemenze tali e descrivere una disperazione tale sapendo che la sua storia non verrà mai creduta, ovviamente rinuncierebbe a scriverla! Eppure io ho deciso di mettere su carta una storia così, sperando di convincere chi la legge che un minimo di verità c’è nascosta in tutto ciò, che verità non è solo tutto ciò che hanno letto fino ad allora.

Storia ispirata al vol. 42 del manga.
In particolare, l'episodio (per me inverosimile) dove Maya viene trascinata in acqua dal motoscafo.
Ecco come io ho immaginato i fatti. Una serata a cena. Una rosa. Un incontro breve ed intenso.
Almeno nelle intenzioni di chi scrive.

Sobbalzò nel sonno, e accese la luce del comodino.

Ognuno di noi ha un luogo del cuore, un posto a cui sembra sia stati legati da Qualcuno con una stretta catena invisibile.
Come riconoscerne uno?

Avete presente che la Rowling ha scritto dei libri legati al mondo di Harry, quali "Il Quidditch oltre ai secoli", "Le fiabe di Beda il Bardo" e "Animali fantastici: dove trovarli" ?
Ecco, ne ho scritto uno anche io, brevissimo, che spiega come creare un incantesimo, come Piton ha fatto col Sectumsempra

Una rapida guida di 26 punti per diventare una perfetta fangirl (o un perfetto fanboy)

Una piccola riflessione sulla mia personale esperienza con il mondo delle sostanze stupefacenti, scritta tempo fa e che ora mi sento di riproporre, perché possa aiutare chi si trova nella mia situazione e far desistere i curiosi dallo sprofondare in questo mondo dell'incubo.

Questa lettera in realtà è un messaggio che una mia carissima amica avrebbe dovuto inviare al ragazzo che ama, ma per via della sua insicurezza mi ha chiesto di copiarlo e pubblicarlo su questo sito per sapere cosa ne pensavano i lettori, non sa se inviarlo e nonostante io l'abbia spronata al massimo non è ancora convinta, quindi fatele sapere, è per la sua (e mia) integrità mentale.

Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento
o tende a svanire
quando l'altro s'allontana.
Amore è un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta
e non vacilla mai;
Amore non muta in poche ore o settimane,
ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio.

[Questa storia partecipa al "Calendario dell'Avvento" indetto da Coraline sul forum "Ferisce la penna"]
«Etciù.»
I primi fiocchi di neve avevano iniziato a cadere e ammantare la città di bianco. Presto l’asfalto sarebbe stato sommerso e Asahi si chiese se i suoi compagni avrebbero accettato di fare una partita a palle di neve – come allenamento alternativo. Un’ipotesi che non avrebbe mai potuto tradurre in realtà se Nishinoya si fosse ammalato: giocare senza di lui non avrebbe avuto senso.
[Storia collegata a "Il regalo adatto", ma leggibile singolarmente]

Tutti mi chiamano Biancaneve, ma non per il poetico motivo che pensate.
Capelli neri come la magia che mi scorre nelle vene. Labbra rosse come il sangue versato per gli incantesimi. Pelle bianca come i cadaveri che mi servono.
Il mio vero nome è Maria Sophia Margaretha Catharina Von Erthal, e sono una negromante.

Sognare,il modo più facile che possa esistere,si puo essere un faraone,un re,addirittura un imperatore,nei nostri sogni possiamo essere qualsiasi cosa vogliamo,almeno lì non saremo delusi,nei sogno siamo persone nuove,PERSONE FELICI

Violet è turbata dalla fastidiosa presenza di Edwin a tavola. Può davvero mangiare in pace con tutte quelle occhiatacce?